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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 6 Maggio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 2
INTERPELLANZA 2019-01288
"CONCILIAZIONE TRA LAVORO E RESPONSABILIT? IN GTT" PRESENTATA IN DATA 5 APRILE 2019 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Vedo l’Assessora Lapietra, così come la Capogruppo Artesio, quindi inviterei alla
trattazione dell’interpellanza n. mecc. 201901288/002:

“Conciliazione tra lavoro e responsabilità in GTT”

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Risponde l’Assessora Lapietra, cinque minuti per lei, Assessora, prego.

LAPIETRA Maria (Assessora)
Grazie, buonasera. Allora, in questa interpellanza si discute un ordine di servizio di
GTT riguardante il congedo parentale di malattia dei bambini. Allora, al di là della
gestione aziendale di GTT, quindi non entro nel merito dell’ordine di servizio di GTT
che riguarda, appunto, la definizione, l’esplicitazione di alcune regole per ottenere sia il
congedo parentale che per ottenere il congedo di malattia del bambino, questo proprio
per far sì di usufruire al meglio di questi congedi, quindi fare chiarezza sull’ordine di
servizio. Ci sono dei punti rilevati dall’interpellanza che vorrei chiarire anche perché un
conto è il congedo parentale, un conto è il congedo malattia. Per quanto riguarda il
congedo malattia viene posta alla luce la documentazione richiesta all’interno della
quale viene anche chiesto di..., si introduce praticamente che il bambino oltre alla
certificazione medica, nel certificato medico ci deve essere scritto che il bambino
necessita di assistenza per patologia. Allora, questo in realtà è quando un genitore va a
chiedere il certificato medico, appunto, non per il bambino, ma per ottenere il certificato
di malattia da dare al proprio datore di lavoro, il pediatra scrive proprio: “Il bambino
necessita di assistenza per patologia per tot giorni”. Quindi questa è già una cosa che da
tanti anni viene scritta proprio così, quindi non è un’aggiunta, è solo un’esplicitazione in
quest’ordine di servizio, così come, invece, sempre al punto sul congedo parentale
vengono chiesti esplicitamente 7 giorni di preavviso. Nel Contratto Nazionale del
Lavoro precedente veniva esplicitato 5 giorni di congedo parentale, invece dal 2015 nel
Contratto Nazionale del Lavoro vengono esplicitati 7 giorni di congedo parentale,
quindi quando mi viene chiesto se l’Assessore competente conosca, ritenga che i vertici
aziendali, con i provvedimenti sopracitati, stiano conciliando al meglio le doverose
responsabilità di programmazione di servizio di trasporto pubblico, io non ho nulla da
dire avendo esplicitato semplicemente quello che è scritto all’interno del Contratto
Nazionale del Lavoro. Quello che per me, invece, è importante portare alla luce è la
premessa di questa interpellanza dove si parla del diritto della genitorialità o meglio
della sentenza che è stata vinta dai dipendenti verso GTT, dove si parla, praticamente,
del conteggio delle ore maturate dei congedi parentali per quanto riguarda la premialità.
Allora, io vorrei innanzitutto porre un po’ la luce su quest’aspetto che mi sembra più
importante degli altri che mi sembrano più di gestione aziendale. Ho richiesto a GTT di
verificare anche con ASSTRA questa sentenza perché in questo momento è stata data
ragione alle madri lavoratrici, mentre ai padri ancora questo non è stato permesso, e
questa per me è invece una nota molto importante perché si tratta di un diritto molto
importante, visto che si è lottato tanto per la genitorialità di entrambi i generi, mi
sembra importante, invece, portarlo avanti anche verso il sesso maschile, quindi i padri.
Per quanto riguarda, invece, i premi risultati, in generale, io so che in azienda comunque
li stanno rivedendo e quindi all’interno di questa revisione è molto importante che la
sentenza venga applicata e venga applicata nel modo corretto.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie. Capogruppo Artesio, prego.

ARTESIO Eleonora
Grazie. Io apprezzo molto il fatto che l’Assessora abbia assunto l’elemento di
discriminazione, tanto più incomprensibile quanto successivo all’esito di una sentenza
che ancora GTT sta praticando nei confronti dei padri, che in una logica culturale e
civile di condivisione delle responsabilità genitoriali ricorrono alla richiesta di congedo
e per questo vedono penalizzata la loro valutazione nel calcolo del premio di
produzione. Quindi, assumo il fatto che, per la prima parte, l’Assessora intenda
assumere un’iniziativa positiva nei confronti dell’azienda e con questo l’interpellanza ha
raggiunto un risultato. Sulla seconda parte, vale a dire, il fatto che ci sia un’applicazione
letterale delle disposizioni del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, e che questa
disposizione letterale avvenga nel range più restrittivo, perché è vero che il Contratto
Collettivo Nazionale prevede fino a 7 giorni di dichiarazione anticipata dell’assenza,
però è anche vero che questo termine è consentito anche in maniera più flessibile e il
fatto che l’azienda abbia ritenuto opportuno applicare il criterio più rigoroso è
evidentemente un segnale o di difficoltà a costruire una programmazione corretta ed
efficiente del servizio o di rigidità nei confronti del personale dipendente. Quel che più,
però, inquietava era l’insieme delle misure adottate per valutare l’opportunità e la
fondatezza della richiesta di congedo in caso di malattia dei bambini. L’Assessora ha
già citato quella che dovrebbe essere prassi ordinaria nel rilascio dei certificati medici
da parte del pediatra di libera scelta; non ha però fatto riferimento all’altra obiezione che
l’interpellanza richiamava, vale a dire al fatto che l’azienda pretende anche dal
lavoratore una dichiarazione in merito ai giorni di congedo fruiti dall’altro coniuge con
un’ingerenza, a mio modo di vedere, importante e infondata rispetto alle condivisioni
interne alla coppia, ma soprattutto quasi a voler introdurre nel rapporto tra datore di
lavoro e i propri dipendenti l’idea che i dipendenti stiano cercando di profittare di quelli
che, invece, sono i diritti sanciti dalle norme e dalle contrattazioni e si debba andare ad
indagare sulla possibilità alternativa che questi lavoratori potrebbero avere anziché
chiedere il congedo. Allora, in specie per questa seconda parte dell’interpellanza, che
non mi risulta adeguatamente soddisfatta, non credo per demerito dell’Assessora, ma
per mancata informativa da parte dell’azienda nei confronti della Giunta, io chiedo che
questa interpellanza rimanga iscritta e proceda per l’iscrizione nella Commissione
Consiliare che non penso sia quella dei trasporti, ma trattandosi di relazioni tra datore di
lavoro e dipendenti sia piuttosto quella delle Pari Opportunità.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Bene, così come richiesto dalla collega Artesio, l’approfondimento dell’interpellanza
n. mecc. 201901288/002 avverrà nella Commissione Consiliare Pari Opportunità.
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