Interventi |
ROLANDO Sergio (Assessore) Buongiorno. Io inizio l’illustrazione parlando prima della seconda delibera, poi illustrerò le tre delibere, punto per punto, perché nella relazione il riferimento più rilevante è al Bilancio di Previsione 2019. Quando tutto sembra essere contro si ricorda che l’aereo decolla controvento, non con il vento in coda, questo è l’approccio al Bilancio del prossimo triennio. Premetto che quest’anno la relazione sarà molto più breve sia per cercare di attrarre maggiormente la vostra attenzione, sia perché, al di là delle critiche dei numeri, è volontà dell’Amministrazione ribadire l’impegno che essa sta ponendo in questo faticoso percorso per uscire da una situazione a tutti nota e dalla quale nessuno può sottrarsi in termini di responsabilità. Ci troviamo a metà della Consiliatura e alla terza elaborazione di un Bilancio che ci ha posto nuovamente di fronte a scelte difficili, ma con lo stesso rigore degli esercizi precedenti, nonostante le nuove norme in materia di bilancio, abbiamo saputo far quadrare i conti individuando nuovamente le priorità d’intervento e assicurando il buon funzionamento della macchina comunale. La manovra di Bilancio dello Stato ha mostrato certamente misure favorevoli e significative su alcuni versanti, su altri, però, e che ci riguardano da vicino si evidenzia la riduzione di trasferimenti con strette a danno di tutte le Amministrazioni. Cito l’ampliamento dell’accantonamento minimo fondi crediti di dubbia esigibilità, la riduzione a ricorso delle anticipazioni di tesoreria, lo stralcio delle cartelle, la riduzione del fondo IMU, TASI ripristinato poi successivamente a livello dell’anno precedente con emendamento alla manovra di Bilancio dopo una lunga trattativa tra i Comuni e Governo, ovviamente l’ANCI, e una serie di disposizioni con parametri di virtuosità faticosamente raggiungibili. Una Legge di Bilancio che ci ha portato vicino ad una zona pericolosa, ma nonostante ciò siamo riusciti in un impegno a portare avanti la promessa di una progressiva riduzione della spesa e a procedere in questa impegnativa a Bilancio di Previsione. Abbiamo rafforzato ed implementato in ambito riscossione l’attività di dati intelligence, sarà avviata nonostante la cosiddetta pace fiscale che ha fatto registrare nell’ultimo periodo dell’anno una riduzione nella propensione dei pagamenti. Pur rimanendo significativa l’esposizione debitoria della Città, abbiamo realizzato un miglioramento per quanto riguarda l’utilizzo delle anticipazioni di tesoreria e in generale tutte le attività poste in essere da quest’Amministrazione stanno determinando dei risultati, anche se piccoli, di miglioramento. È indubbio che però la situazione dell’indebitamento di Torino e nelle altre grandi Città e nelle Città Metropolitane rappresenta un fattore critico di notevole rilevanza per cui confidiamo al netto dei nostri sforzi nell’impegno del Governo di adottare, in parallelo con una riforma del Testo Unico degli Enti Locali, una misura strutturale per rendere sostenibile il debito delle amministrazioni locali, pare che si stia andando in questa direzione, il MEF ha avviato un tavolo tecnico che intende studiare soluzioni che permettano operazioni di ristrutturazione del debito di lungo periodo, le operazioni a breve fatte fino ad oggi non risolverebbero i problemi di Bilancio in parte corrente e non ci permetterebbero in futuro di liberare risorse per garantire le attività dirette sul territorio e i servizi ai cittadini. Cittadini che legittimamente chiedono servizi sempre più efficienti e ai quali l’Amministrazione deve rispondere, ma con un Bilancio sempre più ridotto occorre trovare nuove strade. E seppur non ci venga sempre riconosciuto, lo sguardo è lontano e il cambiamento con coraggio, gradualità e concretezza si sta verificando, non da meno dalle amministrazioni che ci hanno preceduto ci stiamo impegnando su tutti i fronti affinché il futuro di Torino sia nella città universitaria, nella città della cultura e dello sport, nella città turistica, nella città smart, nella città del lavoro e dell’impresa, nella città dei diritti e della partecipazione, nella città aperta e inclusiva, nella città verde e compatta. Per misurarci con le rivoluzioni tecnologiche stiamo investendo su ricerca e innovazione, ma dobbiamo ancora valorizzare di più e attrarre talenti. Per fare tutto ciò l’impegno da parte di tutta la Giunta, del Consiglio Comunale è quotidiano, ma come si è detto e dimostrato in molti casi non da soli; con la collaborazione di tutti i dipendenti e sempre più risicati, ma sempre più responsabili e ai quali porgo i miei ringraziamenti, ma soprattutto con la forza della società. Non possiamo non sottolineare come le comunità intermedie, enti, associazioni si siano rivelati nel tempo promotori della crescita e del territorio e capaci di sostenere investimenti sociali orientati all’inclusione e dando vita a nuove forme di welfare. Ed è anche su queste risorse preziose, in modo sempre più inclusivo, ampio e trasparente, che l’Amministrazione indirizza aiuti concreti per progredire, svilupparsi e trovare soluzioni per migliorare la qualità della vita di tutti noi. Certo è che le difficoltà non le riscontriamo solo a livello locale. Il quadro tratteggiato dalla Commissione Europea è purtroppo un quadro pessimistico soggetto ad elevata incertezza, a giocare oltre al ciclo economico e alla guerra commerciale sino-americana sono le tensioni sociali in alcuni paesi e incertezze politiche e i perduranti dubbi che aleggiano sulla scelta britannica di lasciare l’Unione. Al di là di un calo drastico delle stime di crescita per il 2019 su tutta l’Europa, l’esecutivo comunitario ha espresso, nel suo rapporto trimestrale, pessimismo sul futuro economico dell’Italia e prevede un forte rallentamento dell’economia italiana da attribuirsi principalmente ad una diminuzione del commercio internazionale oltre che ad una debole domanda interna soprattutto sul fronte degli investimenti. Anche la Banca D’Italia e il Fondo Monetario Internazionale hanno espresso pessimismo sullo stato dell’economia italiana, seppur questo quadro contenga previsioni di crescita di inflazione, ma non di deficit né di debito. Le previsioni concordano su un orientamento della crescita mondiale dal 3,7% al 3,5% con alcune aree come l’Eurozona dove l’orientamento dovrebbe essere più marcato, dall’1,7 all’1,1%. Tuttavia il rialzo corale degli stili azionari contrasta con la macroeconomia. Si è chiuso un trimestre brillante per le Borse globali come non si vedeva dal 2012, in Europa la maglia rosa, come scrive il Sole 24 Ore, va a Piazza Affari che in tre mesi ha recuperato l’intero ribasso accumulato nel 2018, quest’ultimo punto non può non cogliersi con fiducioso ottimismo. Torniamo alla nostra manovra finanziaria, che avremmo voluto approvare nei tempi evitando l’annoso ricorso all’esercizio provvisorio e alla gestione provvisoria, ma come già sottolineato la manovra del Bilancio dello Stato ci ha posto qualche ostacolo in più. Il Preventivo tra elementi positivi e qualche criticità conferma le scelte strategiche sviluppate in questi anni perché è unito al welfare, ai servizi alle persone e alle imprese e la salvaguardia di un alto livello di investimento nelle opere pubbliche, soprattutto nelle manutenzione della Città, problema sempre più delicato in termini di sicurezza per i cittadini. Ovvero abbiamo proseguito l’azione finalizzata al risanamento dei conti, salvaguardando l’offerta generale dei servizi in settori chiave per la vita della Città, ponendo al contempo le basi per dare corpo - in linea con quanto previsto dal Piano di riequilibrio condiviso con la Corte dei Conti - a quegli interventi necessari per superare l’attuale situazione di squilibrio strutturale, tra entrate ordinarie e spese ordinarie. Questa in estrema sintesi le linee guida sulle quali è stato impostato il Bilancio di Previsione pluriennale per gli anni 2019, ’20 e ’21 approvato dalla Giunta Comunale con parere favorevole dell’Organo di Revisione, discusso in ogni suo aspetto nelle molteplici Commissioni Consiliari, esposto in tutte le sedi circoscrizionali e che oggi passerà al vaglio finale per il definitivo sì. Riflette nei contenuti la complessa situazione economica e finanziaria dell’Ente, le difficoltà e i limiti d’azione costituiti dall’incidenza sulla parte corrente della percentuale delle spese rigide (in particolare quelle dovute per il personale per il pagamento delle quote di debito e dei relativi interessi) ma che, al tempo stesso, consente di dimostrare i diversi elementi che stanno contribuendo a migliorare lo stato delle finanze comunali. Dato quest’ultimo evidenziato dalla progressiva riduzione dell’indebitamento che prosegue con un calo previsto di oltre 100 milioni l’anno nel prossimo triennio, dall’incremento dell’attività di riscossione e dal miglioramento del sistema di cassa che determinano una riduzione della spesa per le anticipazioni di tesoreria dai risultati raggiunti in termini di assetto societario e finanziario con riferimento specifico alle società di trasporti GTT e Infra.To. Ancora con la copertura mediante entrate correnti dal Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità e senza l’applicazione di avanzo di Amministrazione anticipando la manovra dello Stato con il finanziamento in parte corrente degli enti culturali, con la revisione delle previsioni per le sanzioni e la violazione del Codice della Strada distinguendo tra accertamenti di cassa e accertamenti dati ingiuntivi e con l’utilizzo di onere per le spese di manutenzione ordinaria nel limite della spesa storica annuale. Resta inteso che nonostante i progressi compiuti per colmare lo squilibrio strutturale (oggi quantificabile in circa 60 milioni di Euro) occorre attuare una politica di bilancio (e il pluriennale di previsione 2019-2021 va già in questa direzione) che consenta di ridurre le spese per il personale e per la gestione del patrimonio comunale nel suo complesso. Adottando, da questo e dal prossimo esercizio, una serie di misure sull’organizzazione amministrativa e gestionale nel suo insieme che possono prevedere anche la riduzione di alcuni servizi non istituzionali o comunque ritenuti non essenziali per la cittadinanza. Il Bilancio di Previsione pareggia per la parte corrente a 1.227.000.000 di Euro, per quanto riguarda le entrate 834 milioni sono le tributarie e solo 155 milioni quelle da trasferimenti correnti da Stato, Regione ed altri Enti Pubblici. Alla voce di spese in calo quella per il personale che nonostante l’aumento contrattuale risulta di 376 milioni di Euro (nel 2018 era 381,3 milioni), mentre sale la quota destinata al Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità che passa dai 90 milioni di Euro del 2018 ai 94 milioni dell’anno in corso. Per la parte in conto capitale vengono destinati gli investimenti circa 292 milioni di Euro finanziati per 28 milioni con entrate proprie (alienazioni, riduzione di attività finanziarie), per 23 milioni con l’accensione di nuovi mutui, per 6 milioni con gli introiti da concessioni edilizie e, per la restante parte, attraverso contributi da Stato, Regioni ed altri soggetti e Fondo Pluriennale Vincolato. Giunto al termine, rammentando che chi amministra deve far fronte alle contingenze della quotidianità che, essendo spesso risposte dirette a bisogni dei cittadini, assumono carattere di urgenza e gli enti locali che vivono in questo periodo storico e politico, fase di grandi trasformazioni e, non di meno, di crescenti difficoltà, hanno bisogno di supporto per la gestione delle risorse pubbliche in maniera corretta ed efficace. Questo supporto può e deve avvenire dall’Amministrazione centrale, ma tutti noi dobbiamo contribuire. Concludo rinnovando l’invito a tutti a collaborare alla trasformazione e alla crescita della nostra Città. Infine rivolgo un grazie particolare alla Sindaca, al Vicesindaco e a tutti coloro che hanno contribuito alla stesura di questo Bilancio. Sono mancato proprio nel periodo che ha toccato i lavori delle Commissioni e delle Circoscrizioni, devo dire grazie a tutto il supporto che è stato dato e anche all’Aula che mi ha consentito di raccontare quanto segue. Proseguo con l’illustrazione delle delibere? Rapidamente, perché, allora, oggi il Consiglio è deputato a dire la sua sul DUP, Documento Unico di Programmazione, che come è noto a tutta l’Aula è un documento che è fatto di due sezioni, una sezione che riguarda la parte strategica avente come orizzonte temporaneo il mandato ed è articolata per missioni, la sezione operativa di portata triennale che sviluppa il contenuto delle missioni, tutti i documenti su cui si appoggia il DUP sono citati nella delibera, con questa delibera si chiede l’approvazione appunto di questo documento. Poi c’è il Bilancio di Previsione Finanziaria di cui ho già detto in modo sintetico nella mia relazione, che è stato corredato anche dalla relazione dei Revisori come è stato aggiunto, infine c’è la terza delibera che prevede dal Decreto TUEL l’applicazione dell’articolo 172, lettera C concernente i servizi pubblici e la domanda individuale dell’anno 2019, i servizi pubblici che vengono coperti anche quest’anno sono pari al 52,36%, le spese sono 40 milioni circa a fronte di 76..., le spese scoperte sono 40 milioni a fronte di 76 milioni l’elenco dei servizi pubblici domanda individuale ricalca esattamente quelle degli altri anni ed è computato nella delibera. Insieme alle delibere c’è..., mi permetto anche di introdurre, poi vedremo, c’è anche una delibera di accompagnamento che poi verrà illustrata separatamente, io ringrazio ancora l’Aula e ho finito. |