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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Aprile 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 8
INTERPELLANZA 2019-01085
"GIUDIZIO DEL COMUNE DI TORINO SULLA PRESUNTA COSTITUZIONE DI FONDAZIONE PER LA CASA" PRESENTATA IN DATA 25 MARZO 2019 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
SCHELLINO Sonia (Assessora)
Grazie, buongiorno. Ho chiesto informazioni alla Presidenza dell’ATC di Torino che mi
comunica quanto segue: “La progressiva diminuzione dei finanziamenti pubblici
all’Edilizia Sovvenzionata, unita ad un sempre maggiore impoverimento degli
assegnatari di casa pubblica ha, negli ultimi anni, imposto una ridefinizione
organizzativa e strategica degli enti gestori del Patrimonio Residenziale Pubblico. Sulla
scorta di questo scenario ATC Piemonte Centrale ha avviato, a partire dal 2015, una
profonda trasformazione del proprio assetto organizzativo e delle proprie società in
house con un preciso mandato di spending review da parte della Regione Piemonte, a
fronte della necessità di garantire un servizio fondamentale e con elevatissimo impatto
sociale. Si è impostato un percorso di ampliamento di ruolo che vede crescere i servizi
legati alla gestione del patrimonio esistente, le relazioni con l’utenza e soprattutto
l’impatto sociale dell’attività. Come esplicitato della delibera di indirizzo 14, approvata
dal CdA ATC il 24 febbraio 2017, a questo proposito si è pensato di studiare modelli
che affiancherebbero l’Ente, anche rivolgendosi direttamente a mondi come quelli della
filantropia, adottando alleanze con altri soggetti simili in grado di attivare risorse
private. Un modello organizzativo più vicino al non profit, faciliterebbe nella
costruzione di nuove partnership, aumenterebbe la possibilità di raccogliere risorse
derivanti anche dal mondo delle liberalità private e (parola incomprensibile) filantropi,
consentirebbe modelli di finanziamento innovativo, ad esempio i social impact bond per
l’housing sociale; promuoverebbe modelli di progettualità innovativa nel social
housing, per esempio coabitazioni solidali e portierato sociale; coinvolgerebbe il mondo
dell’imprenditoria privata in progetti di corporate social responsability, finalizzati alla
rigenerazione urbana e sociale anche attraverso nuove startup; potrebbe generare nuovi
servizi per gli utenti, ad esempio inserimenti lavorativi al microcredito; l’adesione di un
ente pubblico a una fondazione di partecipazione, così come ad ogni altro organismo
non commerciale fosse ritenuto più confacente per l’esercizio di funzioni fondamentali
o amministrative di pertinenza, attuato mediante apporto di propri beni mobili
rappresenta una scelta discrezionale dello stesso ente che pretende una necessaria fase di
studio preliminare. Nell’intento dunque di approfondire la fattibilità con determina
dirigenziale 133 del 5 febbraio, l’agenzia ha affidato a uno studio professionale
l’incarico avente ad oggetto l’assistenza alla fase preparatoria e di studio comprendente
progetto e messa a punto del business plan relativa alla costituzione di un possibile Ente
del Terzo Settore di partnership pubblico-privata che veda il coinvolgimento di ATC.
L’ATC rimane in attesa del risultato dello studio di fattibilità”. Questo è quanto mi
hanno comunicato per iscritto dalla Presidenza di ATC.

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