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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Aprile 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 4
INTERPELLANZA 2019-01096
"APPLICAZIONE DEL BUONO NIDI DELLA REGIONE PIEMONTE AI SERVIZI EDUCATIVI TORINESI" PRESENTATA IN DATA 26 MARZO 2019 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
A questo punto vi chiedo di tornare indietro sull’Ordine dei Lavori, in particolare la
prima delle interpellanze. Ci ha raggiunto la Capogruppo Artesio, e quindi
l’interpellanza n. mecc. 201901096/002:

“Applicazione del buono nidi della Regione Piemonte ai Servizi Educativi torinesi”

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Questo è l’oggetto dell’interpellanza a cui risponde l’Assessora Di Martino, a cui lascio
la parola. Cinque minuti per lei, Assessora.

DI MARTINO Antonietta (Assessora)
Grazie. L’interpellanza riguarda la deliberazione della Giunta Regionale del Piemonte
n. 27 del 22 febbraio 2019, con la quale è stato adottato l’indirizzo per la realizzazione
di un intervento di sostegno all’accesso ai servizi educativi per l’infanzia a titolarità
comunale denominato: “Buono servizi prima infanzia”. Tale misura prevede
l’erogazione di un contributo a parziale copertura dei costi dei servizi a titolarità
comunali sostenuti dalle famiglie con ISEE fino a 15.000 Euro. L’attuazione della
misura regionale è demandata all’emanazione di uno specifico atto attuativo della
Direzione Coesione Sociale, che siamo in attesa di ricevere. Sappiamo che i contributi
saranno liquidati dall’autorità di gestione ai soggetti attuatori, cioè i Comuni, a rimborso
delle quote spettanti ai destinatari e alle loro famiglie. Riguardo all’indice di copertura
dei servizi per la prima infanzia raccomandato dagli indirizzi europei, bisogna precisare
che sono validi per il raggiungimento dell’obiettivo europeo non solo l’offerta di asili
nido, ma anche altre tipologie, come le Sezioni Primavera e i Servizi integrativi. Questo
fa sì che l’indicatore complessivo della Regione Piemonte superi quello indicato
dall’interpellanza nella parte rimarcato e superi l’indice europeo raccomandato del 33%
come specificato nello stesso atto di indirizzo della Regione citato prima.
Analogamente, per la città di Torino, l’indice di copertura delle offerte degli asili nido
torinesi, ivi compresi i servizi di baby parking, che incidono per circa l’1% rispetto alla
platea potenziale, è del 39,5%, suddiviso tra offerta pubblica, 23,7%, e offerta privata,
15,8%, ma se noi aggiungiamo le Sezioni Primavera arriviamo al 41%. Per quanto
riguarda il punto 2 dell’interpellanza, sulla base dei dati riferiti alla distribuzione delle
fasce ISEE degli iscritti nei nidi d’infanzia a gestione diretta o indiretta della Città, i
potenziali beneficiari della misura sono 2.564; la rilevazione è di tutto marzo 2019.
Infine, sul punto 3 dell’interpellanza, l’Amministrazione di consueto promuove le
finalità sociali ed educative dei servizi per la prima infanzia sia sulla propria pagina
web, sia organizzando aperture, incontri e visite presso i propri nidi. In particolare
quest’anno con l’introduzione della domanda di iscrizione online partita il 18 marzo, è
stata fatta una conferenza stampa preceduta da una lettera inviata a febbraio a tutte le
famiglie con bambini da 0 a 3 anni, tradotta anche in diverse lingue, oltre ovviamente
all’italiano: inglese, francese, cinese e arabo, per facilitare la comunicazione alle
famiglie straniere. Presso alcuni nidi sono stati istituiti sportelli per le famiglie che
necessitano di supporto per le procedure informatiche e dal 7 al 15 marzo si sono svolti
gli open day in tutti i nidi comunali. Analoghe iniziative di pubblicizzazione e sostegno
per la compilazione delle domande verrà data rispetto alla misura regionale
all’emanazione dell’atto attuativo contenente le concrete modalità di attuazione e le
modalità di estensione alla platea di riferimento.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie, Assessora. Prego, Capogruppo Artesio.

ARTESIO Eleonora
Grazie. Questa interpellanza era il primo passo per cercare di promuovere, all’interno di
questo Consiglio Comunale, una riflessione più ampia in ordine alle scelte di carattere
educativo delle famiglie nella nostra città e alla coerenza tra questi indirizzi e l’offerta
almeno del servizio pubblico o delle offerte educative sulle quali il servizio pubblico ha
compiti di vigilanza. Siamo reduci da una Commissione nella quale abbiamo esaminato
il bilancio dell’Assessorato all’Istruzione e abbiamo incrociato i dati di previsione di
spesa e di dotazione di organico con l’andamento delle iscrizioni per quello che era
possibile conoscere la settimana scorsa e da questa prima analisi abbiamo rilevato che il
comminato disposto di un calo demografico, un flusso in uscita della popolazione
immigrata che utilizzava i nostri servizi e un orientamento rispetto a forme diverse
della frequenza dell’asilo nido hanno prodotto nell’intero segmento del sistema 06 una
significativa riduzione della popolazione frequentante. Particolarmente specifici i dati
che abbiamo appreso sulla scuola materna, anche in una situazione di relativa serenità
rispetto all’adeguatezza della proposta del sistema scolastico perché quel segmento
copre l’85% della popolazione potenziale, mentre abbiamo rilevato un calo rispetto alle
iscrizioni e quindi un eccesso di posti disponibili all’interno del servizio asili nido.
Allora, a fronte di un andamento di questo tipo, misurato con il fatto che la nostra Città,
pur essendo virtuosa in una regione virtuosa, e quindi coprendo una percentuale molto
vicina agli obiettivi indicati a livello europeo e molto favorevole rispetto ai dati di altre
regioni, questo non esime la nostra Città di interrogarsi rispetto alla possibilità di
intercettare una domanda che ancora non si è espressa. Quindi io credo che ci sia un
grande lavoro da fare, che presumibilmente gli Uffici stanno già facendo e che è
certamente quello di far conoscere, con le iniziative che sono state ricordate nella
risposta, la qualità dell’offerta del nostro sistema educativo, ma anche di interpretare gli
indirizzi e gli orientamenti delle famiglie; ad esempio comprendere quanto la somma di
questi provvedimenti paralleli adottati a livello nazionale e a livello regionale, faccio
riferimento al contributo asili nido deciso dal Governo in vigore fino al 31 dicembre
2019 per i nati o adottati dal primo gennaio 2016; faccio riferimento a questo contributo
regionale che è stato annunciato poche settimane fa, ma che apprendiamo non ancora
entrato in vigore; come questi sostegni di carattere monetario indirizzino la coppia, i
genitori, la famiglia, ad orientarsi verso altro tipo di soluzioni e se questo sia un
indirizzo corrispondente a scelte di carattere educativo, che evidentemente privilegiano
la tutela nell’ambito domestico rispetto ai percorsi di socializzazione e di educazione
collettivi del nido, o siano invece collegati a scelte di comodità, rispetto agli orari o a
rigidità dell’offerta. Credo che questo sia il dovere di programmazione di un Ente
Locale. Quindi chiedo che questa interpellanza, che nei punti puntuali ha avuto risposta
puntuale, venga comunque rinviata in Commissione, pregando l’Assessore di
interpretarla non come una ripetizione delle informazioni che qui ci ha dato, ma come
una possibile soddisfazione a questi elementi di approfondimento e di analisi.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Bene, assegnata alla V Commissione Consiliare l’interpellanza n. mecc. 201901096/002
per le opportune richieste di approfondimenti.
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