Interventi |
LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Purtroppo l’Assessore Sacco, come è suo costume, e credo anche un po’ scottato dall’esperienza del mitico Regolamento dei dehor, che ha promosso per circa tre anni per poi proporcelo e per poi spiegare a tutta la città che era un tentativo per vedere l’effetto che faceva, così l’ha definito, e quindi rimandare la definitiva approvazione poi, credo, nell’autunno, quando poi il tempo sarà forse meno clemente e quindi avremmo, avrete, avranno tutti meno tempo da dedicare al leisure estivo e soprattutto alle belle giornate di sole che accompagnano i nostri giorni in questa città. In realtà l’interpellanza aveva oggetto, come dire, non tanto in sé un generico richiamo a quello che era stato l’iter delle arcate dei Murazzi, quanto piuttosto, come forse l’Assessore... non ho capito se non ha letto le domande o ha fatto finta di non rispondere, è stato leggermente evasivo. Allora gliele ricordo io, Presidente, in questi termini, se gentilmente ci poteva dare un cronoprogramma dettagliato di conclusione dell’iter amministrativo, che era la prima domanda. Cronoprogramma dettagliato in lingua italiana significa mettere dei paletti dentro un calendario, intendevamo questo, Assessore Sacco. Ha risposto invece fortunatamente alla seconda domanda, cioè: quando la deliberazione richiamata in premessa inizierà il suo iter consiliare; quindi, se non ho capito male, lo inizierà ai primi di maggio, quindi ai primi di maggio insieme a una serie di altre cose, vedremo la modifica dell’articolo 35 del Regolamento, che dopo tre anni e tutte le riunioni che ha fatto l’Assessore Sacco inizierà il suo iter, peraltro iniziato il 31 luglio 2018, quindi siamo a distanza di un anno dall’approvazione in Giunta, quasi un anno, insomma, arriverà in Commissione, quindi tempi oggettivamente complicati. Ma la terza domanda era quella più importante, che era sostanzialmente: in quanto tempo, al di là dell’iter amministrativo, cosa che ci saremmo aspettati almeno di sentire con delle date, poi ci rendiamo conto che adesso dopo la figuraccia sui dehor è un po’ più difficile per l’Assessore Sacco venire in Aula a dare date certe, però, diciamo così, era relativamente a quando finalmente il progetto del complesso dei Murazzi del Po avrebbe trovato la sua completa attuazione pratica, nel senso che a nostro modo di vedere credo che il combinato disposto delle azioni sul Valentino di chiusura dei locali, in questo caso dipendenti da lei, ma in particolar modo dipendenti dal Movimento 5 Stelle, che ne fa una bandiera ideologica e dipendenti dal Vicesindaco Montanari, e la sua inerzia e la sua, come dire, non proprio efficacissima azione amministrativa, il combinato disposto di queste cose produce di fatto l’effetto che per l’ennesima estate, quella che stiamo per iniziare, non appena questo freddo cesserà, avremo nuovamente una situazione in cui i Murazzi saranno esattamente come erano nel luglio del 2018 quando lei, Sacco, portò in Giunta la delibera, e, ahinoi, non avremo neanche più il Valentino nella piena della sua disponibilità. Allora, il tempo scorre, siamo d’accordo con lei che non bisogna correre perché bisogna fare le cose bene, però bisogna farle. Allora trovate solo un compromesso, Assessore Sacco, trovi gentilmente quella giusta via di mezzo tra non avere eccessiva fretta per non sbagliare e il lavorare. Ogni tanto ci piacerebbe vederla lavorare, al di là delle sue note azioni di public relation, perché, le sembrerà strano, ma fare l’Assessore è faticoso, comporta anche un aspetto che è forse un pochino meno piacevole, che è quello di lavorare negli uffici. Quindi se gentilmente ci facesse la cortesia, non tanto a noi che siamo gli interpellati, quanto piuttosto ai giovani di questa città, di dare magari un minimo di risposta anche alla luce della sua nota, in città, esperienza personale pregressa che dovrebbe farle avere, rispetto ai temi della vita notturna e della movida, un grado di sensibilità superiore rispetto agli altri suoi colleghi di Giunta. LO RUSSO Stefano No, anche perché, come ho avuto modo di dire, non è stata data risposta al primo e al terzo quesito, quindi tendenzialmente approfondirei; poi, ovviamente, se invece parte tutto da qua ai primi di maggio, mi riserverò in Commissione di non approfondire, ammesso e non concesso che quanto detto da Sacco in Aula sia vero. |