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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Aprile 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 20
MOZIONE 2018-05418
"REVOCA DELL'INCARICO ALL'ASSESSORA ALLA VIABILIT? E AI TRASPORTI MARIA LAPIETRA" PRESENTATA IN DATA 15 NOVEMBRE 2018 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
TRESSO Francesco
Grazie, Presidente. Non mi appassiona chiedere la revoca delle cariche assessorili,
perché ritengo che siano espressione politica della Maggioranza, quindi la Sindaca deve
assumersi la responsabilità dell’operato complessivo della sua Giunta. Peraltro la
Sindaca, che adesso mi spiace che, per ubi maior, ha dovuto giustamente assentarsi, non
ubi Di Maio, ma ubi maior, ci ha abituati comunque ad immolare agnelli sacrificali,
l’abbiamo visto anche in occasioni di precedenti situazioni in cui tensioni del suo
Gruppo Consiliare hanno comportato poi la dipartita di alcuni Assessori, e non parliamo
poi anche di quello che è stato per il Capo di Gabinetto, anziché per il suo portavoce.
Però in questo caso noi chiediamo proprio alla Sindaca di valutare l’operato
dell’Assessora che, nel suo sbrigativo intervento ci ha detto, invece di mantenere la
fiducia, ed è importante il fatto che, quando depositammo quest’atto, ancora non erano
accadute alcune situazioni che poi via via si sono manifestate, si sono concretizzate,
come anche già ci mi ha preceduto ha avuto modo di dire: sia la delibera sulla ZTL,
così, diciamo, esemplificata e poi soprattutto la totale latenza e mancanza di posizione
in tema della gara e della non partecipazione GTT sulla gara del Trasporto Ferroviario
Metropolitano. I punti che vengono ribaditi nella narrativa dell’atto e della mozione,
partono appunto da un caso più eclatante, almeno negli ultimi tempi, che è quello che
riguarda, appunto, tutta la questione di piazza Baldissera. Sotto questa Amministrazione
gli uffici hanno completato effettivamente la redazione del progetto preliminare, che era
stato in precedenza sviluppato solo a livello di fattibilità, ma l’Assessora non ha mai
inteso presentarla al Ministero, perché sostanzialmente ha sempre detto in maniera
molto lapidaria che non lo riteneva fondamentale. E certo sappiamo che si tratta di una
cifra importante, sono circa 30 milioni di Euro, comportano delle difficoltà realizzative,
sono sicuramente una realizzazione che ha delle, insomma, delle sue complessità, però
rispondono ad un disegno che era quello tracciato, penso più di 20 anni fa dagli
estensori del Piano Regolatore da Gregotti e Cagnardi, e che vede appunto, nell’asse di
corso Inghilterra, di corso Inghilterra, corso Principe Oddone e corso Venezia, una
grande strada a scorrimento veloce, al pari di quello che attraversano peraltro tutte le
grandi metropoli del Mondo. Quest’Amministrazione ha più volte ribadito la sua
contrarietà, ribadendo il fatto della necessità di una mobilità lenta e di quindi cambiare
il paradigma, con quell’accento anche un po’ da maestrina che prima richiamavo
nell’intervento a proposito della ZTL. Io mi chiedo se effettivamente sia responsabile
un’Amministrazione che al suo insediamento interrompa un’infrastruttura che è già
ampiamente realizzata, che ha un disegno che è ancora incompiuto, ma che era, di fatto,
già ampiamente portato avanti, e che quindi non completandosi, necessariamente vedrà
anche rendere non efficace quanto già era stato progettato, quanto era stato speso, e
quanto, appunto era stato realizzato. Perché dobbiamo partire dall’applicazione della
mobilità lenta, proprio su quest’asse che colletta il traffico di tutta la zona nord della
Città? L’effetto di questa rotonda a imbuto che si è visto, e abbiamo visto anche come,
diciamo, tutti gli studi affidati al Politecnico non abbiano poi portato a delle risultanze
di soluzioni strategicamente così rilevanti. Per contro si è riusciti effettivamente
nell’impresa di mettere d’accordo tutti, dai ciclisti, agli automobilisti, ai tassisti, agli
autisti della GTT, perché tutti sicuramente odiano la rotonda e consapevoli di doverci
perdere almeno mezz’ora per attraversarla, cercano di trovare strade diverse, ma
sicuramente quella non è la soluzione. È una situazione che è diventata invivibile per
chiunque, però, ha visto da parte dell’Assessora, prendere decisioni che sono sembrate
più dei palliativi, che una cura effettiva, una cura drastica. E quindi, appunto, le parziali
modifiche della viabilità, le consulenze che (inc.), le modifiche semaforiche per ora solo
ventilate, ma ancora non valutate nella loro effettiva concretezza. Poi richiamo ancora i
ritardi in assegnazione, come già prima ebbi modo di dire, della gara di progettazione
della linea 2, quindi anche questi tentennamenti che hanno chiesto un presa di posizione
compatta di tutte le forze politiche, per chiedere una proroga e non rischiare di perdere il
finanziamento. Ancora, abbiamo ampiamente discusso prima sulla ZTL, quindi se n’è
parlato da inizio mandato...

TRESSO Francesco
Si arriva a una soluzione ancorché poco definita, ancora non si sa neanche bene come
saranno effettivamente le possibilità di pagamento. Non si vuole, si agisce ancora una
volta in maniera autarchica, senza un confronto effettivo, al che, al di là di quello che si
dice, non si vuole tener conto di quelle che sono le esigenze dei commercianti, di tutta
una serie di categorie di persone che comunque saranno pesantemente svantaggiate da
questo provvedimento. Si è già accennato anche all’incremento del 400% della zona per
residenti in zone blu, senza lasciare peraltro quote a loro riservate, così come succede
nelle altre città, e non si è mai visto un genere di servizio che, da un anno all’altro,
aumenti del 400%, non c’è un elemento o riscontri in panieri di prezzi in cui ci siano
degli incrementi di questo genere. Il risultato è poi che la gente deve pagare e poi manco
ha la garanzia di parcheggiare, appunto, perché comunque non vengono neanche
lasciate delle aliquote di parcheggi per i residenti. L’acquisto dei bus a gasolio, quindi,
si è contravvenuti al piano strategico nazionale per la mobilità sostenibile, e si è dato il
via libera all’acquisto di 74 bus a gasolio, anziché optare per mezzi a basso impatto
ambientale, cioè a metano, elettrici o a idrogeno, e questo comporta anche, ha
comportato la perdita di somme che sarebbero derivate dall’incentivo dei bus a metano,
che oltretutto consumano anche meno.

TRESSO Francesco
Sicuramente, vado a concludere. La questione più recente e più grave, anche proprio per
la totale, così, mi ha colpito il fatto che l’Assessora si dichiarasse dispiaciuta perché si
era, GTT non aveva partecipato e i tedeschi del Gruppo Arriva avevano voluto la
governance, quindi non si era riusciti a trovare un’interlocuzione, ma ci chiediamo quali
siano stati i tentativi fatti. Insomma, è mancata una regia, una dimostrazione che ci fosse
una guida, che non ci fosse proprio una guida su un tema fondamentale come quello dei
trasporti e della viabilità in questi primi due anni, due anni e mezzo. Troppo spesso si è
avuta l’impressione di trovarsi di fronte ad una persona che, probabilmente ancora
fresca di studi, cercasse di applicare la teoria, le nozioni, più che avere strumenti per
governare una gestione così complessa, e credo che la Città di Torino meriti invece una
governance un pochino più capace di dare delle prospettive.

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