Interventi |
TRESSO Francesco Grazie, Presidente. Non mi appassiona chiedere la revoca delle cariche assessorili, perché ritengo che siano espressione politica della Maggioranza, quindi la Sindaca deve assumersi la responsabilità dell’operato complessivo della sua Giunta. Peraltro la Sindaca, che adesso mi spiace che, per ubi maior, ha dovuto giustamente assentarsi, non ubi Di Maio, ma ubi maior, ci ha abituati comunque ad immolare agnelli sacrificali, l’abbiamo visto anche in occasioni di precedenti situazioni in cui tensioni del suo Gruppo Consiliare hanno comportato poi la dipartita di alcuni Assessori, e non parliamo poi anche di quello che è stato per il Capo di Gabinetto, anziché per il suo portavoce. Però in questo caso noi chiediamo proprio alla Sindaca di valutare l’operato dell’Assessora che, nel suo sbrigativo intervento ci ha detto, invece di mantenere la fiducia, ed è importante il fatto che, quando depositammo quest’atto, ancora non erano accadute alcune situazioni che poi via via si sono manifestate, si sono concretizzate, come anche già ci mi ha preceduto ha avuto modo di dire: sia la delibera sulla ZTL, così, diciamo, esemplificata e poi soprattutto la totale latenza e mancanza di posizione in tema della gara e della non partecipazione GTT sulla gara del Trasporto Ferroviario Metropolitano. I punti che vengono ribaditi nella narrativa dell’atto e della mozione, partono appunto da un caso più eclatante, almeno negli ultimi tempi, che è quello che riguarda, appunto, tutta la questione di piazza Baldissera. Sotto questa Amministrazione gli uffici hanno completato effettivamente la redazione del progetto preliminare, che era stato in precedenza sviluppato solo a livello di fattibilità, ma l’Assessora non ha mai inteso presentarla al Ministero, perché sostanzialmente ha sempre detto in maniera molto lapidaria che non lo riteneva fondamentale. E certo sappiamo che si tratta di una cifra importante, sono circa 30 milioni di Euro, comportano delle difficoltà realizzative, sono sicuramente una realizzazione che ha delle, insomma, delle sue complessità, però rispondono ad un disegno che era quello tracciato, penso più di 20 anni fa dagli estensori del Piano Regolatore da Gregotti e Cagnardi, e che vede appunto, nell’asse di corso Inghilterra, di corso Inghilterra, corso Principe Oddone e corso Venezia, una grande strada a scorrimento veloce, al pari di quello che attraversano peraltro tutte le grandi metropoli del Mondo. Quest’Amministrazione ha più volte ribadito la sua contrarietà, ribadendo il fatto della necessità di una mobilità lenta e di quindi cambiare il paradigma, con quell’accento anche un po’ da maestrina che prima richiamavo nell’intervento a proposito della ZTL. Io mi chiedo se effettivamente sia responsabile un’Amministrazione che al suo insediamento interrompa un’infrastruttura che è già ampiamente realizzata, che ha un disegno che è ancora incompiuto, ma che era, di fatto, già ampiamente portato avanti, e che quindi non completandosi, necessariamente vedrà anche rendere non efficace quanto già era stato progettato, quanto era stato speso, e quanto, appunto era stato realizzato. Perché dobbiamo partire dall’applicazione della mobilità lenta, proprio su quest’asse che colletta il traffico di tutta la zona nord della Città? L’effetto di questa rotonda a imbuto che si è visto, e abbiamo visto anche come, diciamo, tutti gli studi affidati al Politecnico non abbiano poi portato a delle risultanze di soluzioni strategicamente così rilevanti. Per contro si è riusciti effettivamente nell’impresa di mettere d’accordo tutti, dai ciclisti, agli automobilisti, ai tassisti, agli autisti della GTT, perché tutti sicuramente odiano la rotonda e consapevoli di doverci perdere almeno mezz’ora per attraversarla, cercano di trovare strade diverse, ma sicuramente quella non è la soluzione. È una situazione che è diventata invivibile per chiunque, però, ha visto da parte dell’Assessora, prendere decisioni che sono sembrate più dei palliativi, che una cura effettiva, una cura drastica. E quindi, appunto, le parziali modifiche della viabilità, le consulenze che (inc.), le modifiche semaforiche per ora solo ventilate, ma ancora non valutate nella loro effettiva concretezza. Poi richiamo ancora i ritardi in assegnazione, come già prima ebbi modo di dire, della gara di progettazione della linea 2, quindi anche questi tentennamenti che hanno chiesto un presa di posizione compatta di tutte le forze politiche, per chiedere una proroga e non rischiare di perdere il finanziamento. Ancora, abbiamo ampiamente discusso prima sulla ZTL, quindi se n’è parlato da inizio mandato... TRESSO Francesco Si arriva a una soluzione ancorché poco definita, ancora non si sa neanche bene come saranno effettivamente le possibilità di pagamento. Non si vuole, si agisce ancora una volta in maniera autarchica, senza un confronto effettivo, al che, al di là di quello che si dice, non si vuole tener conto di quelle che sono le esigenze dei commercianti, di tutta una serie di categorie di persone che comunque saranno pesantemente svantaggiate da questo provvedimento. Si è già accennato anche all’incremento del 400% della zona per residenti in zone blu, senza lasciare peraltro quote a loro riservate, così come succede nelle altre città, e non si è mai visto un genere di servizio che, da un anno all’altro, aumenti del 400%, non c’è un elemento o riscontri in panieri di prezzi in cui ci siano degli incrementi di questo genere. Il risultato è poi che la gente deve pagare e poi manco ha la garanzia di parcheggiare, appunto, perché comunque non vengono neanche lasciate delle aliquote di parcheggi per i residenti. L’acquisto dei bus a gasolio, quindi, si è contravvenuti al piano strategico nazionale per la mobilità sostenibile, e si è dato il via libera all’acquisto di 74 bus a gasolio, anziché optare per mezzi a basso impatto ambientale, cioè a metano, elettrici o a idrogeno, e questo comporta anche, ha comportato la perdita di somme che sarebbero derivate dall’incentivo dei bus a metano, che oltretutto consumano anche meno. TRESSO Francesco Sicuramente, vado a concludere. La questione più recente e più grave, anche proprio per la totale, così, mi ha colpito il fatto che l’Assessora si dichiarasse dispiaciuta perché si era, GTT non aveva partecipato e i tedeschi del Gruppo Arriva avevano voluto la governance, quindi non si era riusciti a trovare un’interlocuzione, ma ci chiediamo quali siano stati i tentativi fatti. Insomma, è mancata una regia, una dimostrazione che ci fosse una guida, che non ci fosse proprio una guida su un tema fondamentale come quello dei trasporti e della viabilità in questi primi due anni, due anni e mezzo. Troppo spesso si è avuta l’impressione di trovarsi di fronte ad una persona che, probabilmente ancora fresca di studi, cercasse di applicare la teoria, le nozioni, più che avere strumenti per governare una gestione così complessa, e credo che la Città di Torino meriti invece una governance un pochino più capace di dare delle prospettive. |