Interventi |
ARTESIO Eleonora Grazie. Io impegno pochi minuti, soltanto per gli eventuali cultori della materia che in un prossimo futuro volessero leggere dagli archivi i testi dei nostri interventi e quindi comunicare all’Aula per quale ragione non parteciperò al voto, così come non ho sottoscritto in altri casi delle mozioni di sfiducia. Non sono ragioni né di carattere personale, a seconda del soggetto che viene coinvolto, né specifiche sulle contestazioni, perché se mi fosse stata proposta la sottoscrizione di una mozione riguardante i disagi di piazza Baldissera, l’avrei sottoscritta, essendo peraltro uno tra i Consiglieri che quotidianamente vive quella situazione o con mezzo pubblico o con auto privata. Non lo faccio perché credo che il ricorso alle mozioni di sfiducia che chiedano al Sindaco di revocare la delega a uno qualunque dei componenti della propria Giunta, sia un atto in fortissima contraddizione con l’assetto che con la Legge 81/93 questo Paese ha voluto darsi sulla scia della posizione maggioritaria del sistema elettorale, che è stata condivisa da larghissima parte della popolazione e sicuramente dai rappresentanti politici di quest’Aula, con la quale si consentì, in nome della responsabilità diretta e della governabilità del Sindaco, di nominare, extra Consiglio Comunale, i propri Assessori, e di essere lui, il Sindaco, l’unico detentore della possibilità di revocarlo. Quindi, in questo scenario, un Consiglio Comunale, che risponde a quel mandato di legge e che vuole riprendersi spazi che una legge che questo Paese ha voluto, non io, votai contro il sistema maggioritario, sempre in splendida minoranza, che questo Paese ha voluto, è un Consiglio che fa un esercizio di carattere retorico e ci sta nella politica che tu, figlio di un sistema per il quale la Giunta è esterna ed è revocabile solo dal Sindaco, decida invece di introdurti nella funzione del Sindaco e di volerlo spingere a revocare questo o quell’Assessore, ma è un’operazione squisitamente politica. Dato che è politica, la mia lettura è che si può prestare a qualunque tipo di strumentalizzazione della Giunta e del Sindaco, perché io non intendo dare, da Minoranza, una stampella al Sindaco per rendergli più agevole la facoltà di allontanare qualcuno di cui il Sindaco non è soddisfatto. Se il Sindaco non è soddisfatto di qualcuno, si prende la sua responsabilità di revocarlo, non aspetta, più o meno in modo concertato che ci sia l’Opposizione che alzi il fuoco nemico, per poter dire di non poter resistere, come mi sembra sia recentemente accaduto. Quindi, dal mio punto di vista l’Opposizione fa la polemica più severa che sia in grado di fare, non si prende spazi che non ha, perché non può revocare gli Assessori, e quindi lascia la Sindaca nella sua piena responsabilità, senza stampelle di sorta. |