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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Aprile 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 13
INTERPELLANZA 2019-01242
"NUOVA TASSA DI ACCESSO ALLA ZTL E DANNO AMBIENTALE" PRESENTATA IN DATA 3 APRILE 2019 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
TRESSO Francesco
Sì, grazie, Presidente. Assessora Lapietra, io devo dirle che trovo francamente
imbarazzante il tipo di risposta che ci ha fornito perché, vede, nessuno di noi non ha
contezza della gravità che il problema dell’inquinamento ambientale deve essere per
questa città, però non sono queste le misure, non sono queste le azioni, perché lei sta
parlando di una misura specifica che è portata avanti dopo due anni e mezzo con questo
livello di approssimazione in cui i dati, che lei ci riporta, fanno riferimento al 2010,
quindi stiamo parlando di quasi 10 anni fa, e i termini che lei usa sono del tipo: “Fanno
supporre ragionevolmente che…”; allora, ma questo è il livello di scientificità che anche
la sua formazione professionale le porta ad avere? Cioè voi, che siete appassionati
dell’analisi costi-benefici, non siete in grado di produrre qualche scenario in due anni e
mezzo, quasi tre, ormai, che siete alla guida di questa Città, per supportare una delle
azioni che è stata il cardine del vostro programma elettorale?
Allora, siamo tutti d’accordo che dopo 15 anni la modifica della ZTL sia possibile; è
possibile parlarne in termini di gradualità e di concertazione con quelli che sono…, la
ringrazio perché lei, invece, mi sta molto a sentire, Assessora, rispetto a noi che,
viceversa, come le abbiamo dimostrato, stiamo a sentire. Voi non potete continuare ad
avere questo atteggiamento un po’ da maestrini, o maestrine, che devono insegnare alla
popolazione come si vive. Quest’azione arriva dopo due anni e mezzo in cui nulla ci era
stato dato di capire; le interlocuzioni con l’associazione dei commercianti, con gli
esercenti delle attività ricettive non sono state assolutamente portate avanti. Avete fatto
la vostra delibera in cui dettate già direttamente quelle che sono le regole, quelle che
sono le condizioni, senza supportarle da dei dati oggettivi che possono certificare,
appunto, com’è stato detto, la motivazione di ridurre la gravità di inquinamento
ambientale.
Ora, non è che tutti quei transiti, quei 30.000 transiti alla giornata vengono inghiottiti da
un corpo celeste, come il buco nero che è stato individuato la settimana scorsa; è ovvio
che la intermodalità del trasporto è un’azione complessa e articolata che va condotta
accompagnando le persone a fare questo, e lei ci viene a dire che le misure strategiche
alternative sono la Linea 2 della Metropolitana e avete bamblinato, scusi il termine, un
anno prima di riuscire a far coinvolgere tutte le forze politiche per evitare di perdere il
finanziamento? Ma dove sono, allora, altre misure concertate che possano vedere
intanto in un’azione generale, complessiva, di modifica e di paradigma di quello che è il
trasporto a livello di area metropolitana e voi, come GTT, non partecipate (com’è stato
detto anche dal Capogruppo Ricca) alla gara per il Trasporto Ferroviario Metropolitano;
vi perdete questa occasione anche in base alle risposte che ha dato lei, rimanendo
sconcertato dal fatto che ciò sia accaduto non avendo fatto azioni concrete per evitare
questo? Cioè il tema della ZTL non può essere un quadratino, un tassello all’interno di
tutto un sistema di movimentazione che riguarda tutta la città e le sue interrelazioni con
tutta la linea della cintura metropolitana. Questo, invece ci sembra di capire oggi, che
oggettivamente non avete dei dati concreti, non avete valutato e lei ci dice. “Ma è
difficile”; ci continua a riportare paralleli con altre realtà cittadine, altre realtà
metropolitane, ma il tema dell’introdurre una congestion charge anziché una ZTL non
può che essere fortemente calato in una realtà locale. Questa città ha avuto la
metropolitana che è stata avviata dagli anni 2000 in avanti, non può parlarci di Milano
che ha 14 linee di Metropolitana e che ha esteso la ZTL. Londra, sì, anche Londra, ma
anche Milano, che sicuramente ha esteso adesso la fascia C. Allora, adesso poi
possiamo fare una sessione con il Consigliere Carretto su come si conta una linea
Metropolitana, perché ognuna delle linee Metropolitane da Milano ha delle biforcazioni,
comunque poi se volete facciamo un corso tutti insieme dall’Assessora Lapietra per
capire come si calcolano i chilometri di Metropolitana. Noi abbiamo, in tutte le città del
mondo, quando si guarda, c’è un articolato grafico di quelle che sono le linee
Metropolitane; noi ne abbiamo una e come lei ci ha detto, ne avremo almeno ancora 10
anni per averne una seconda. Ma lo stesso Consigliere Carretto, che qua oggi discute, è
quello che per un anno ha fatto post chiedendo: “Ma abbiamo proprio bisogno della
Linea 2 della Metropolitana?”. Chiediamocelo prima che facciamo le valutazioni,
perdiamo anche i finanziamenti prima di andare a definire se quello è necessario. I
parcheggi di interscambio? No, perché i parcheggi sotterranei sono vietati, sono banditi.
E ovviamente è sempre più facile dire: “Noi vogliamo bandire, noi vogliamo vietare,
noi vogliamo negare delle possibilità”, anziché andare a vedere quello che può essere un
sistema articolato di risposta per accompagnare, come dico, anche delle modalità che
cambino progressivamente l’atteggiamento delle persone, ma anche delle azioni
concrete per incentivare, e non è che la gente non compri l’auto elettrica e sia felice di
continuare ad usare l’auto diesel Euro 3 o Euro 4 perché così gli aggrada; è
probabilmente perché non ha modalità di affrontare anche dei costi economici e
continua ad esercitare quel tipo di attività che fa.
Allora, io non sono assolutamente contrario al fatto che, dopo 15 anni, una ZTL che era
stata introdotta vada modificata. Contesto, fortemente, come voi arrivate a questo tipo di
decisione. Lei ci dice che si tratta di un anno sperimentale, ma anche questo, ma se
arriva a dare una definizione così netta, senza interloquire con quelli che sono le parti in
gioco, dicendo “è un anno comunque sperimentale”, ma la stessa figura l’avete già fatta
con i dehor, avete provato a buttare la palla, dopodiché dice: “No, ma scusate, ci siamo
sbagliati, ma in realtà volevamo parlarne”. Credo che quello che noi gli abbiamo posto
non è stato assolutamente risposto a livello di interpellanza generale; non sono dati che
sono completamente possibili, ma purtroppo quello che emerge non era tanto la
necessità di capire quanto era l’abbattimento in termini di CO2, di PM 10, o di ossido di
azoto. Era capire quali sono le vostre visioni, le vostre capacità di poter supportare un
certo tipo di azione che, francamente, invece continua ad essere, sempre, quello
dell’atteggiamento, appunto, della maestrina che dice: “No, guardate, bambini, bisogna
fare così perché così dovete abituarvi, volenti o nolenti”. Io non credo che le persone di
questa città, i cittadini, i commercianti, chi ha degli esercizi commerciali nell’ambito del
centro siano persone che vadano trattate con questo livello di attenzione e correttezza.

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