Interventi |
CARRETTO Damiano Sì, grazie. Buongiorno a tutti e tutte. Io ero un po’ indeciso se intervenire, però credo che un paio di cose vadano sottolineate. Allora, prima di tutto l’approccio simil scientifico, con cui vengono poste le domande nell’interpellanza, è davvero difficile da sostenere o comunque da prendere sul serio, perché viene chiesto di fatto all’Assessora di tirare fuori una sfera di cristallo e dare un numero, dare un numero a caso e mi sembra un po’ e non voglio fare come il Consigliere Versaci, ma lo farò, i dati di previsioni di traffico del TAV, per cui i numeri c’erano, i numeri c’erano, grandi, grossi, seri, completamente smentiti. Perché? Perché alcune previsioni non si possono fare, banalmente. Quello che si può fare è analizzare ciò che già è stato fatto, ciò che è già stato portato avanti, in realtà simili, in qualche modo e anche in realtà, se vogliamo, un po’ diverse, ma comunque analizzando i risultati che ha portato, capendo come si sono sviluppate alcune dinamiche e cercando di riportarle nella città di Torino e ipotizzare dei comportamenti che giustifichino il provvedimento che stiamo portando avanti. Io credo che sia da incompetenti, da incompetenti, di fronte a tutta una serie di reazioni che hanno avuto gli automobilisti all’interno di altre città, di variazione modale di spostamento, pensare che Torino sia l’unica città nell’universo in cui, a fronte di una limitazione di possibilità di percorrere una certa area della città, Torino è l’unica città in cui nessun automobilista si sogna minimamente di cambiare il mezzo di trasporto, cioè mi sembra abbastanza antiscientifico, antistatistico. Quindi, già partire da questo presupposto, come diceva qualcuno: “Cambiano solo percorso”, no, non cambiano tutti solo percorso, qualcuno cambierà percorso, qualcuno cambierà mezzo. Ci sono 15 modi diversi per raggiungere il centro di Torino. Ci sono modi per spostarsi all’interno della città di Torino su tratti intorno ai 2 chilometri che sono più convenienti dell’auto: la bici, il car sharing, dell’auto privata. Ci sono dei modi di spostamento che sono più veloci, sono più veloci: la bici su percorsi brevi è più veloce. Quindi è folle immaginare che le persone di fronte a una modifica di politica di accesso al centro non varino i propri spostamenti, così come è folle immaginare che la sostituzione dei bus non migliori il TPL, per i motivi che ha già elencato il Consigliere Malanca. È folle immaginare che basti fare dei parcheggi di interscambio quando poi le persone, i Consiglieri che ci dicono di fare i parcheggi di interscambio sono quelli che proponevano piazza Gran Madre, piazza Lagrange, piazza Paleocapa, grandi parcheggi di interscambio, corso Marconi, grandi parcheggi di interscambio, nodi intermodali notevoli, cioè quindi non veniamo a raccontarci storie. Un altro tema che, secondo me, è interessante da analizzare è il dialogo, e lo ha già detto il Consiglieri Iaria, secondo me è un qualcosa di interessante. Il dialogo c’è stato, ma nel momento in cui si fa una proposta e si chiede: “Bene, fateci sapere cosa ne pensate, quali proposte fattive, concrete, migliorative avete su questa proposta” e dall’altra parte c’è il silenzio è anche difficile poi continuare a sviluppare un dialogo. Per fortuna altri Tavoli sono stati molto più propositivi e hanno portato…, il Tavolo logistico mi viene in mente, credo che abbia dato ottimi risultati, il Tavolo con le associazioni ambientaliste, e via dicendo, con la Consulta mobilità; quindi io credo che il dialogo ci sia stato con chi ha voluto dialogare. È anche difficile dialogare con un muro e a volte mi sembra di dialogare con un muro anche qua in Sala Rossa. Per concludere, io credo che questo provvedimento porterà dei vantaggi alla città, non rovinerà il commercio del centro, perché la vivibilità è dimostrato da studi scientifici che migliora il commercio e mi viene da pensare che i problemi del centro nascano proprio dalle troppe auto; potrebbe essere questo il problema, ci sono troppe auto, pochi parcheggi e troppe auto. Quindi, io credo che sia un provvedimento ben pensato e che porterà a casa dei risultati, malgrado il disfattismo e malgrado chi spera che qualcosa vada male, che ci siano dei danni per i cittadini. Io credo che, malgrado loro, il provvedimento andrà bene, spero. |