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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Aprile 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 13
INTERPELLANZA 2019-01242
"NUOVA TASSA DI ACCESSO ALLA ZTL E DANNO AMBIENTALE" PRESENTATA IN DATA 3 APRILE 2019 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Proseguiamo adesso i nostri lavori con l’Interpellanza Generale n. mecc.
201901242/002 avente per oggetto:

“Nuova tassa di accesso alla ZTL e danno ambientale”

SICARI Francesco (Presidente)
Lascio la parola all’Assessora Lapietra. Prego, Assessora Lapietra.

LAPIETRA Maria (Assessora)
Allora, vorrei riprendere punto per punto l’Interpellanza Generale. Al primo punto mi
viene chiesto: quali siano i benefici ambientali in termini di miglioramento della qualità
dell’aria a scala cittadina previsti dalla nuova formulazione della ZTL.
Vorrei raccontare un po’ la storia della nostra ZTL di Torino perché sennò non si
capisce perché siamo arrivati al nuovo provvedimento.
Nel 1994 si approva il perimetro della ZTL centrale con orario dalle 7.30 alle 10.30
sperimentale, escluso il sabato, quindi tutti i giorni feriali escluso il sabato. Doveva
essere sperimentale sei mesi per poi fare una valutazione dei benefici di miglioramento
della qualità dell’aria. In realtà, diciamo, non è mai stata fatta questa valutazione; sono
valutazione ovviamente che si fanno ex post e non prima, non si può prevedere che cosa
può succedere, ma non sono stati fatti studi adeguati.
Nel 2003 si introduce un sistema di controllo con le telecamere, inizialmente con 7
telecamere.
Nel 2004, visto che comunque i problemi ambientali e di traffico di Torino sono molto
elevati, si decide di fare una Zona a Traffico Limitato ambientale dalle 7.00 alle 19.00,
per veicoli con Euro inferiori a Euro 3, quindi tutti i veicoli inferiori a Euro 3 non
avrebbero dovuto circolare dalle 7.00 alle 19.00. In realtà questa ZTL non si è mai
riuscita a portare avanti perché non si riuscivano a fare le limitazioni perché i Vigili non
riuscivano a limitarle e non c’erano abbastanza telecamere.
Dal 2006 al 2008 vengono reperite risorse per installare ulteriori 27 telecamere, ma
visto che, appunto, non si riusciva ad andare avanti con il provvedimento di chiusura
dalle 7.00 alle 19.00 come si era deciso per tutti i veicoli inferiori a Euro 3, nel 2010 si
decise di allargare il perimetro della ZTL, ma lasciare dalle 7.30 alle 10.30.
Tutti questi provvedimenti, non è mai stata fatta un’analisi di benefici ambientali,
ripeto, né prima, né dopo. Solo nel 2010 finalmente viene fatto uno studio di quello che
è successo dopo il provvedimento, quindi di allargamento della ZTL e si è visto che da
una settimana a un’altra, non da un anno a un altro, dopo una settimana avevamo già
una diminuzione del traffico dal 22 al 36% all’interno della ZTL che si ribaltava sulle
strade limitrofe da +1,85 a +3,83, quindi pochissimo. La diminuzione dei veicoli privati
però, questo è molto interessante da questo studio della città, diminuisce su tutte le 24
ore all’interno della ZTL, non solo su queste tre ore, quindi vuol dire che il
provvedimento comunque ha delle influenze positive. Non solo a Torino ci sono state
queste influenze positive dopo solo una settimana, ma prendo come esempio per
esempio Roma che hanno fatto un’indagine successiva all’avvento della prima ZTL che
era il primo cerchio cittadino che funzionava dal lunedì al venerdì dalle 6.30 alle 18.00
e il sabato dalle 14.30 alle 18.00 e si vede un abbattimento del particolato del 29%
all’interno della ZTL e di ossido di azoto del 42% all’interno della ZTL, ma su tutta la
città abbiamo una diminuzione molto importante, il 21% di particolato e il 24% di
biossido di azoto su tutta la città. Questo, ripeto, dal ‘94 al 2010 e la situazione attuale è
peggiorata; è peggiorata in termini di traffico, è peggiorata in termini di qualità
dell’aria.
Il Sindaco di Londra da pochi giorni ha detto testualmente che l’inquinamento dell’aria
è diventata un’emergenza sanitaria e la ZTL di Londra sarà la più grande del mondo, 24
ore al giorno, 7 giorni su 7, si pagherà un ingresso di 12,5 sterline per le auto private e
cento sterline per gli autobus e i camion. Nel 2021 la ZTL di Londra sarà estesa fino alle
circonvallazioni.
Questo processo di studio dell’importanza della ZTL ovviamente, come dicevo prima,
non è fatta a livello locale, ma a livello europeo, a livello nazionale, quindi nel 2008 il
Parlamento Europeo ha una direttiva sulla qualità dell’aria con delle misure volte a
definire, a stabilire gli obiettivi di qualità dell’aria, tra cui le ZTL.
C’è un Decreto Legislativo del 2010 che definisce un quadro normativo unitario in
materia di valutazione e gestione della qualità dell’aria; c’è una Legge Regionale con la
prima attuazione del Piano Regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell’aria
e da qui finalmente il 28 febbraio del 2019 scorso c’è l’adozione da parte della Regione
del Piano di qualità dell’aria. Questo è un documento importantissimo, dopo 4 anni di
lavoro io colgo l’occasione per ringraziare tutti i tecnici e l’Assessorato all’Ambiente di
Regione che finalmente ha portato questo Piano molto importante. In questo Piano si
introducono delle limitazioni, finalmente si introduce la ZTL per i Comuni maggiori di
10.000 abitanti, con un’estensione al 100% nel centro storico, la limitazione di veicoli
inquinanti e l’introduzione della congestion charge, i tre punti fondamentali del nuovo
modello di Torino Centro Aperto. La nostra ZTL attuale necessita di una sostanziale
modifica di questo provvedimento che ha ormai perso buona parte della sua efficacia,
questo perché abbiamo 60 tipologie di permesso con esenzioni attuali, abbiamo 900
multe al giorno, quindi vuol dire sono 900 cittadini al giorno che continuano ad entrare
nonostante il provvedimento; le attività si sono spostate di orario, quindi dopo le 10.30
con i veicoli che attendono di entrare purtroppo sgasando con i veicoli accessi fuori dal
perimetro della ZTL e non è possibile sanzionare o limitare l’accesso ai veicoli che non
hanno il permesso di circolare, quindi per il Piano Area del Bacino Padano ci sono dei
veicoli che non possono circolare, ma noi con la ZTL attuale non possiamo non
permettergli di entrare e non c’è nessun incentivo al rinnovo del parco veicolare.
Quindi con il nuovo modello che cosa si ha intenzione di fare? Innanzitutto pagare in
base alle reali emissioni dei nostri veicoli, in base alle emissioni di NOx e poi avremo
per i veicoli che non possono circolare, quindi veicoli bloccati dal Piano Area del
Bacino Padano, avremo tre tipologie di multe differenti perché non potranno entrare,
quando entreranno non avranno il ticket della sosta e quindi potranno essere multati
perché non hanno il ticket della sosta, non hanno il permesso di entrare e non hanno il
permesso di circolare, quindi come l’area B di Milano, quindi avranno tre tipologie di
multe.
L’obiettivo del nostro modello qual è? Innanzitutto ridurre il traffico di attraversamento
in ZTL aumentando l’accessibilità dell’area; rilevare la qualità urbana dell’area
riducendo incidenti, rumori inquinanti e riqualificando e animando le aree pedonali e
reperire eventuali risorse per politiche di riduzione dell’inquinamento e sviluppo di
mobilità sostenibile. Ovviamente non sarà l’unico strumento che utilizzeremo per
perseguire questi obiettivi e quindi per riuscire ad avere una significativa riduzione delle
concentrazioni medie di inquinanti in atmosfera su tutta la città occorrerà rafforzare
politiche di mobilità sostenibile sull’intera area metropolitana.
Tutti questi interventi verranno descritti con attenzione nel PUMS, ma adesso ho solo
10 minuti di tempo e non riuscirei a rispondere a tutte le domande.
Al punto 2 mi viene chiesto: a quanto ammonta la riduzione di emissione di CO2, NOx
e particolati derivanti dall’applicazione della nuova ZTL. Come dicevo prima, è
impossibile fare in modo pre intervento, vi potrei dire di numeri, ma non sarebbe
corretto. Quello che vi posso dire è questo, il numero delle persone che attraversano la
ZTL oggi sono il 46,52% di quelle che entrano e questo dallo studio di 5T. Quindi oggi
ci sono 92.590 ingressi in media di cui il 46,52% sono quelli di attraversamento. Gli
ingressi senza permesso sono 48.000, va bene adesso vi arrotondo i numeri, sono una
cinquantina di persone che entrano senza permesso in tutta la giornata, il 46% circa,
diciamo, che attraversano, quindi avremo una riduzione del traffico di attraversamento
del 24,61%, diciamo circa il 25%. Questo vuol dire che ovviamente, facendo mille
ipotesi, perché non si può sapere in maniera anteriore, possiamo sapere che il 25% degli
inquinanti verranno ridotti. Ma non solo. Ma non solo, la cosa molto importante è che i
veicoli benzina Euro 0, diesel 0, 1, 2, 3 Euro, 0, 1, 2, 3 e 4 finalmente non entreranno
più, non circoleranno più in ZTL e sono i maggiori responsabili delle emissioni degli
inquinanti. Questo rappresenta il 4,9% dei veicoli che oggi circolano all’interno della
ZTL anche se non possono circolare, quindi i maggiori responsabili di emissioni non
circoleranno. Il provvedimento ovviamente verrà accompagnato da un’attenta attività di
monitoraggio. Parlo per voi, Consiglieri, se mi potete ascoltare parlo, sennò
sospendiamo. Il provvedimento verrà accompagnato da un’attenta attività di
monitoraggio. Il monitoraggio verrà fatto su questi principi, innanzitutto riduzione del
traffico di attraversamento in città; riduzione del traffico su tutta la città; riduzione
dell’incidentalità all’interno della ZTL; incremento velocità commerciale del TPL
all’interno della ZTL; incremento passeggeri trasportati sul trasporto pubblico locale,
riduzione dei veicoli inquinanti in accesso sulla città e riduzione delle emissioni medie
degli inquinanti. Quindi tutti questi parametri verranno valutati nell’anno di
sperimentazione e poi potremo parlare di numeri, ovviamente.
Punto 3: come pensano che gli attuali 31.500 possessori di autoveicoli che se stima
attraversino la zona a traffico limitato senza sostarvi reagiranno alla possibilità di
attraversarla solo dietro pagamento di una tariffa. La reazione degli utenti delle auto
private, l’imposizione di una tariffa per il transito presenta una notevole variabilità in
funzione dell’utenza e della motivazione dello spostamento, valore del tempo e vincolo
all’uso del mezzo privato. La combinazione di questi due fattori determina la
convenienza individuale di ogni utente a mantenere la propria attitudine aumentando il
costo del proprio spostamento o scegliere l’alternativa migliore, che presenta un costo
generalizzato migliore. Su questo dobbiamo essere bravi noi, ovviamente, perché il
valore del tempo è il valore più importante per noi, per i cittadini del giorno d’oggi,
quindi dobbiamo essere molto bravi ad avere un trasporto pubblico che ovviamente avrà
una velocità commerciale adeguata e un’offerta di car sharing e bike sharing adeguata
proprio perché le persone possano valutare il loro valore del tempo in maniera almeno
equiparabile all’auto privata.
Punto 4: a quanto ammonta la variazione in aumento delle emissioni di CO2, NOx e
polveri sottili generata dai 31.500 veicoli stimati se i possessori decideranno in tutto o in
parte di aggirare la ZTL caricando di traffico le direttrici limitrofe già critiche,
aumentando la percorrenza chilometrica e le conseguenti emissioni rilasciate in
atmosfera. Innanzitutto vorrei dire una cosa, quando si parla di riduzione delle emissioni
locali in ambito caratterizzato da un’elevatissima densità di popolazione, da forti flussi
di mobilità pedonale e ciclistica l’efficacia va misurata considerando il numero di
recettori esposti direttamente alle emissioni degli inquinanti da traffico; un conto è dire
in autostrada passano 120.000 veicoli all’ora e un conto è dire in un centro abitato, a
maggior ragione con un’alta densità pedonale. Ma a parte questo, io posso citare solo gli
studi che ho a disposizione, in vent’anni e oltre di ZTL purtroppo non sono stati fatti
studi, quindi non è che posso inventarmi io. Vi cito l’unico studio che ho trovato che è
quello del 2010, che dice: “Si può ragionevolmente supporre che degli ingressi
giornalieri medi e i varchi in meno rispetto alla settimana di riferimento”, quindi pre
telecamere, quindi hanno fatto uno studio pre telecamere e successivo all’installazione
delle telecamere nel 2010, “circa l’80% degli spostamenti è destinato all’area centrale,
con una piccola percentuale si attesta sugli assi viari limitrofi della ZTL, generando un
incremento medio del 3%”, quindi il traffico che viene ridotto dall’attuazione del
regolamento del 2010 solo il 3% si attesta sulle vie limitrofe e ricordo sempre che il
picco delle ore del mattino è il picco più alto, quindi l’attuale ZTL ha abbattuto il
traffico di attraversamento del mattino che più o meno è stimato sui 1.600 veicoli,
mentre il picco più alto della sera è comunque molto più basso, sui 1.200, quindi non ci
sarebbe lo stesso il problema.
Quindi nel 2010 solo il 3% si attesta sul traffico al contorno, una piccola percentuale si
è attestata ai parcheggi a corona, ma che la parte preponderante di persone ha effettuato
un cambio di modalità di spostamento utilizzando mezzi di trasporto alternativi,
principalmente sul TPL. Quindi questo nel 2010.
Inoltre in uno studio di 5T sono state fatte delle valutazioni con dei software di
simulazione che dicono che non si verificano incrementi di inquinanti sulla corona,
anche se ammettiamo che nessuna delle persone che transitano transiterebbe più
attraverso la ZTL futura, ma sul contorno.
Il punto 5 dell’interpellanza mi chiede: quali alternative di trasporto pubblico vengono
sviluppate dall’Amministrazione Appendino per garantire il migliore spostamento in
città, ammesso che una parte di questi 31.500 possessori di autoveicoli possano o
decidano di rinunciare all’utilizzo dell’auto. Allora, si parla di trasporto pubblico,
quindi non sto ad elencare tutti gli altri sistemi di trasporto alternativo.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico, entro l’estate avremo finalmente i nuovi
autobus e la nuova rete di trasporto pubblico entro l’anno. La nuova rete di trasporto
pubblico viene realizzata sulle reali esigenze dei cittadini e abbiamo visto che il centro è
il più grande attrattore generatore di traffico, quindi le linee si concentreranno verso il
centro di città con una velocità commerciale adeguata proprio perché verranno protette
le corsie preferenziali di trasporto pubblico e ci sarà un ingente investimento sui
semafori intelligenti, proprio per velocizzare la velocità commerciale dei mezzi
pubblici. Abbiamo chiesto al Ministero di acquistare un centinaio di tram, per ora ci è
stato accordato le risorse per acquistare 35 nuovi tram e c’è già un bando in corso, che
ci metteranno due anni ad arrivare, ma comunque arriveranno.
Ci sarà un’estensione della Linea 1 della Metropolitana e poi si parla della realizzazione
della Metro 2, che ovviamente non verrà fatta l’anno prossimo, ma nei prossimi anni.
Per la Metro 2 è stata fatta un’analisi costi-benefici; non se ne parla mai dell’analisi
costi-benefici della Metro 2, però quello che vi voglio dire è che la Metro 2, lo studio
parla di 300.000 passeggeri al giorno, quindi 31.000 chilometri in meno al giorno
realizzati con autovettura propria. Questo vuol dire 5.000 ore al giorno di tempo in
meno speso dagli abitanti di Torino, 100.000 Euro al giorno in meno di risparmio dagli
abitanti di Torino; meno 30.000 tonnellate di CO2 all’anno di emissioni. Questi sono
dati veramente importanti quando si parla di costi-benefici, quando si parla di valore del
tempo e costo del trasporto pubblico.
Io non so se continuare a rispondere perché l’interpellante non mi ascolta.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ho capito, ma se non mi ascolta nessuno, io a
chi parlo? No, perché non vorrei che poi le risposte fossero sempre pre fatte e quello che
ho detto non è stato ascoltato, un po’ mi da fastidio.
Il punto 6 dell’interpellanza invece dice: se l’Amministrazione, in assenza di elementi
oggettivi che certificano un complessivo bilancio positivo in termini di emissioni sia
disponibile a valutare una modifica del sistema definito nella deliberazione del 26
febbraio 2019. Beh, innanzitutto mi chiedo come mai senza elementi oggettivi che
abbiano certificato tutti i provvedimenti e le delibere degli anni non sia stata fatta
nessuna modifica, ma a parte questo noi faremo un anno sperimentale, come abbiamo
detto, valuteremo punto per punto tutte le specifiche variabili che potranno essere
modificate o meno. Se si vedrà che questo provvedimento è troppo blando ovviamente
dovremo fare un provvedimento più restrittivo l’anno successivo.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Assessora. Prego, Capogruppo Lo Russo, ne ha facoltà per 10 minuti.

LO RUSSO Stefano
Grazie. Assessora Lapietra, noi non avevamo dubbi che lei oggi non avrebbe risposto ai
quesiti che le abbiamo posto e la ragione per cui la Minoranza del Centrosinistra ha una
naturale attitudine a farle delle domande semplici, è perché a domanda semplice ci
aspetteremmo risposta semplice, senza andare a scomodare la genesi della ZTL degli
anni ‘90, che onestamente intervenne su una città che era tutta diversa in termini di
tessuto urbano, in termini di accessibilità, in termini, banalmente, di fruizione del centro
storico. Quindi, come dire, non ci stupisce che lei, in assenza di dati, perché il tema vero
della nuova ZTL è oggettivo e cioè è un provvedimento che viene fatto su una base
squisitamente ideologica che non ha nessun supporto di carattere tecnico scientifico
relativamente alla questione ambientale, perché, guardi, siamo sufficientemente navigati
di questi boschi per sapere che se lei avesse avuto un numero, uno, un numero, non un
generico parallelo su Londra, un numero che dimostrava che il provvedimento che avete
adottato è un provvedimento che produceva un miglioramento, guardi, non gigantesco,
minimo, della qualità dell’aria di questa città, non solo l’avreste usato, avreste fatto i
post, i video, avreste fatto di tutto e di più. Il problema vero è che voi quel numero lì
non ce l’avete e sapete perché non ce l’avete, nonostante è due anni che voi che
chiediate a tutti di tirare fuori i numeri? Perché è un numero impossibile, è
scientificamente impossibile che questo provvedimento produca un miglioramento della
qualità dell’aria nel territorio cittadino. Che cos’è che fa questo provvedimento?
Produce un miglioramento della qualità dell’aria nella ZTL. Poi su questo, guardi, sono
il primo a riconoscerglielo: nell’ottica di valorizzazione delle periferie
dell’Amministrazione Appendino uno dei problemi cruciali è esattamente quello di
migliorare la qualità dell’aria nella ZTL e questo provvedimento probabilmente lo farà,
gliene diamo atto. Non fa una serie di altre cose. Le cose che non fa, banalmente, sono i
benefici ambientali, anzi, la qualità dell’aria di questa città, con questo provvedimento
che voi adottate, inevitabilmente peggiorerà, non può non peggiorare, perché è banale,
non serve essere un fine trasportista - cosa che come diremo quando discuteremo la
mozione di sfiducia nei suoi confronti lei non è, lei non è - per capire banalmente che
questo intervento è un intervento dannoso. Un anno fa, la Sindaca Appendino sulla sua
pagina Facebook, sul suo sito Internet, chiedo scusa, fece una meravigliosa sequenza di
slide in cui - lei ovviamente glissa nella risposta perché non ha la risposta e quindi ci sta
che glissi - in cui sostanzialmente sosteneva che erano 31.500 i veicoli/giorno che sulla
base dello studio del 2018 erano quelli che avrebbero attraversato la ZTL. Oggi lei dà
un altro numero, dice che sono il 46%. Vede che l’ascoltavamo, Assessora Lapietra? Le
sembrerà strano, ma riusciamo a fare anche due cose insieme, noi. 46% di veicoli che
attraversano la ZTL. La domanda era banale e lei a questa domanda non risponde, ma in
assenza di un’alternativa di trasporto questi 31.500 - 46 % di attuali accessi veicolari ma
ce lo spiega lei che fine faranno? Perché lei dice: “Ma banalmente non entrano”. Certo
che non entrano, perché uno prende la multa una volta, la prende la seconda e la terza
volta; guardi, la sconvolgerò, Assessora Lapietra: a naso almeno una piccola parte di
queste persone invece che spendere 5 Euro da dare a lei faranno il giro della ZTL,
questo è l’oggetto della critica ed è normale che sia così, perché quello che è successo è
esattamente facilmente prevedibile. Se io devo andare da A a B - usiamo un termine
ingegneristico, Assessora Lapietra, visto che le piace fare l’ingegnere - da A a B, da sud
verso nord, se oggi io attraverso la ZTL e il tragitto è 1,7 chilometri, domani lo stesso
percorso da A a B se non vorrò pagare 5 Euro - ed è legittimo che io non debba pagare
tutte le volte che attraverso la ZTL 5 Euro - verosimilmente sarà più lungo. La domanda
era banale ed è semplice e voi non avete la risposta a questa roba qua, se non generica,
qual è il miglioramento della qualità dell’aria? Perché se io aumento le emissioni
chilometriche, le ho fatto anche il conto nell’interpellanza, producono migliaia di
tonnellate di CO2 in più di quelle che oggi vengono prodotte e questa cosa qua, le
sembrerà strano, l’hanno capito pure i ragazzi di Friday For Futures che avete provato a
strumentalizzare su questa cosa, l’hanno capito pure loro, e infatti ben si guardano dal
difendere questa roba, che è tutta, tutta, tutta, ideologica.
Secondo elemento, Assessora Lapietra: io non so in che città vive lei; io le dico la città
in cui viviamo noi, la stupirò dicendole che i problemi di traffico di questa città, lo sa
che non sono in centro della città? Io non so lei che tragitti fa e come li fa, se si sposta
in pullman, in macchina, in bici, non lo so, non m’interessa, però mi stupisce che un
Assessore alla Viabilità, dopo 3 anni, possa arrivare qua e non avere contezza di quelli
che sono i problemi della viabilità di questa città. Questa città, le sembrerà strano, non
ha problemi di traffico dentro la Zona a Traffico Limitato, attuale, non li ha, li ha in
minima parte, li ha in alcuni particolari momenti. Ma lei si faccia un giro in tutto quello
che è l’asse direttorio nord sud della Spina, ma se lo faccia un giro, provi ad andare a
Torino da Moncalieri, ma ci provi un giorno, faccia l’esperimento, va a Moncalieri e
provi a entrare a Moncalieri. Va in corso Giulio Cesare e provi a entrare in città. Allora
io le faccio una domanda, ma secondo lei blindare il centro della città, blindarlo, è una
cosa che agevolerà - senza far scomodare grandi modellisti matematici - ma secondo lei
è una cosa che cambierà o non cambierà la percezione della qualità del trasporto di
questa città?
Terzo elemento, fa un po’ sorridere, mi scusi, che lei adesso arriva qua e dice: “La
Metro 2”, ma per favore, cioè ci avete spiegato, voi, ci avete spiegato, voi ci avete
spiegato che la Metro 2, Assessora Lapietra, era un progetto fallimentare (cit.)
“fallimentare”. Adesso siccome lei non sa più che pesci prendere, viene qua e ci spiega
che la Metro 2 troverà 100.000 persone. Ben arrivati. Grazie, ben arrivati anche voi,
meglio tardi che mai. Quarta mistificazione, vede, il nuovo trasporto pubblico e i nuovi
mezzi Euro 6 diesel, ed Euro 6 diesel non elettrici che avete comprato, Euro 6 diesel, li
avete comprati voi gli Euro 6 diesel, e ovviamente produrranno emissioni, sa qual è il
tema? Sostituiranno i mezzi vecchi, non incrementeranno le frequenze di trasporto,
sostituiranno i mezzi che vanno sostituiti. Allora io le faccio una domanda: ma secondo
lei, che fa l’ingegnere trasportista e anzi in ogni cantone di questa città lo spiega, non so
se state facendo, come dire, una bella figura o una cattiva figura, o facendola fare, ma
dal punto di vista concettuale il cambiare mezzo e salire su un mezzo nuovo, su un
mezzo vecchio incrementa la capacità di trasporto pubblico, Assessora Lapietra? Non lo
credo, onestamente non lo credo. Il problema si risolve aumentando le frequenze dei
mezzi pubblici, non banalmente sostituendo i mezzi pubblici.
Chiudo questo articolato intervento di cui domando scusa del calore e
dell’accaloramento, perché noi abbiamo provato a prenderla su un tema che speravamo
vi facesse riflettere, perché abbiamo capito che gli effetti economici indotti sul centro
del vostro provvedimento a voi non ve ne frega niente. Abbiamo capito il fatto che, già
oggi, ci siano problematiche strutturali del commercio del centro, abbiamo capito che
non ve ne frega niente. Abbiamo provato con le altre forze politiche del Centrosinistra a
dire: “Proviamo a farli ragionare, visto che non ci sentono e non gliene frega niente dei
commercianti e dei professionisti, di chi questo centro per sua sfiga, eh ragazzi,
purtroppo per nostra fortuna, è costretto a viverlo e ad avere delle attività economiche,
lo deve vivere; proviamo a ragionare sul tema ambientale; proviamo a far comprendere
loro che anche sotto il profilo ambientale non produce beneficio, non solo in termini
economici, pure sotto il profilo ambientale. Purtroppo per noi, ahinoi, manco questo
approccio, nonostante vi sia stato documentato e nonostante vi sia stata costruita
un’interpellanza che vi portasse a riflettere sul fatto che state facendo una vaccata per
questa città; questo è il problema, ambientalmente, e voi ne risponderete di questa cosa
perché si dà il caso che il vostro potere pubblico cessi dove inizia la tutela della salute
dei cittadini e voi o dimostrate scientificamente - cosa che non avete fatto e non potete
fare - che questo provvedimento migliora la qualità dei cittadini di Torino, non dei
residenti della ZTL, dei cittadini della città di Torino o altrimenti vi rendete
responsabili, anche amministrativamente, del fatto che fate un provvedimento che
incrementa le emissioni inquinanti in questa città. Dopodiché, io sono convinto,
davvero, che abbiate preso una colossale cantonata. Noi siamo convinti che il problema
del centro non si risolva con questo tipo d’impostazione. Abbiamo detto, ci siamo
sgolati nel dire che il problema della qualità e della vivibilità del centro si risolve con
una nuova e incisiva politica delle pedonalizzazioni, che sono una cosa diversa; si
risolve con la realizzazione di parcheggi interrati, di interscambio, che sono una cosa
diversa; si risolve con una politica che toglie le auto dalle strade, ma non con un
pedaggio, ma con una strutturalità di operazioni. Noi ci siamo sgolati, voi ve ne fregate,
è tre anni che siete lì, parlate di robe che non si capisce a che cosa servano; in 3 anni
avete fatto la geniale pista ciclabile doppia di via Nizza e basta e questa roba qua della
ZTL a pagamento. Vi chiediamo, vi supplichiamo, vi scongiuriamo, tutto quello che vi
abbiamo proposto: riprendete in mano la questione delle pedonalizzazioni del centro,
perché il problema, questo centro è quello che è, ed è diverso degli anni ‘90 perché sono
state fatte delle politiche di pedonalizzazione; valutatelo, sinceramente, visto che questo
provvedimento di ZTL l’unica cosa che fa è: distruggere il commercio del centro, farvi
fare cassa e farvi danneggiare la salute dei torinesi, che forse vale la pena tornare
indietro.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Capogruppo Lo Russo. Capogruppo Ricca, ne ha facoltà per cinque minuti.

RICCA Fabrizio
Sì, grazie, Presidente, ma me ne basteranno meno perché la quantità di boiate che
abbiamo sentito poco fa dimostrano, Presidente, che chi ha scritto questa delibera
probabilmente dal centro non è mai uscito e lo dimostrano - ho preso alcuni appunti - i
riferimenti alla ZTL di Londra. Io vorrei spiegare a chi ci parla della ZTL di Londra che
Torino con i suoi quasi 900.000 abitanti potrebbe essere forse un quartiere di Londra.
Vorrei far capire, magari con Google può farlo anche adesso, far vedere all’Assessora
Lapietra quante linee di Metropolitana ha Londra e quali tipi di politiche di mobilità
vengono fatte, a Londra, che possano permettere un tipo di ZTL 7 su 7, 24 su 24. La
riduzione del traffico, sempre citato dall’Assessora Lapietra, è una riduzione del traffico
che non esiste; il traffico viene spostato anche perché ad oggi non esistono gli strumenti
di trasporto adeguati, anzi, anziché ridere mentre parlano i Consiglieri, io le consiglierei
di preoccuparsi sul fatto che GTT abbia perso il Servizio Ferroviario Metropolitano,
questo sarebbe davvero un tema molto importante su cui riflettere, su cui mettersi a
lavorare immediatamente. Volevo segnalare che la velocità commerciale dei mezzi
pubblici, a oggi, non dipende dalla ZTL perché praticamente quasi tutti i mezzi pubblici
del centro di Torino passano in corsie riservate, in corsie dove non è possibile anche in
ZTL, anche fuori dalla ZTL delle 10.30 poter passare, per i veicoli privati. La riduzione
dei veicoli in città, io non credo che una persona che deve venire a Torino smetta di
venire a Torino con l’auto perché c’è la ZTL; magari non va in centro e quindi questo,
mi permetto di dirle, è un altro dato che non esiste.
Poi sento parlare di Metro 2. La Metro 2 ci sarà tra 10 anni, la ZTL ci sarà da settembre;
come fa a spiegarmi che cambieranno gli spostamenti dei torinesi nella ZTL grazie alla
Metro 2, quando noi abbiamo la linea 1 della Metropolitana che non passa neanche
dentro la ZTL? Cioè, la vera riflessione è che voi fate una ZTL dove la Metropolitana
sta fuori; cioè, questo ci dà la dimensione di quanto voi non abbiate capito
assolutamente nulla, anche perché nelle domande, in questo per una volta faccio i
complimenti al Capogruppo Lo Russo, perché le domande erano davvero semplici: su
“quali siano i benefici ambientali?”, nessuno, non ci sarà nessun beneficio ambientale,
le macchine cambiano solo percorso.
“A quanto ammonta la riduzione di emissioni?”, nessuno, perché le macchine sono
sempre le stesse, cambiano solo percorso.
“Come pensano che gli attuali 31.500 possessori di autoveicoli che si stima attraversino
la Zona a Traffico Limitato senza sostarvi..., come reagiranno alla possibilità di
attraversarla solo dietro il pagamento di una tariffa?”, non cambierà niente, perché
cambieranno solo percorso.
“A quanto ammonta la variazione di aumento delle emissioni di CO2?”, il punto 4,
nessuno, cambieranno solo percorso.
“Quali alternative di trasporto pubblico vengono sviluppate?”, la Metro 2 tra 10 anni,
nessuno, cambieranno solo percorso.
E: “Se l’Amministrazione, in assenza di elementi oggettivi che certifichino un
complessivo bilancio positivo in termini di emissioni, sia disponibile a valutare una
modifica del sistema definito di questa deliberazione?”, no, è palese, ma è palese perché
voi non avete la minima idea di cosa fare. È anche palese che pensate solo ai soldi, che
pensate solamente a far cassa perché probabilmente voi dovrete scrivere, nella prossima
variazione di bilancio, i soldi della ZTL per cercare di far quadrare di nuovo il bilancio.
Questa è la verità, ma ce lo dica, ci dica: “Dobbiamo fare soldi”. Ci è arrivato il
Vicesindaco Montanari quando ci avete riempito di centri commerciali a dire: “Lo
facciamo per i soldi”, ma lo dica: “Lo facciamo per i soldi”, almeno è onesta, almeno
non viene qua e ci racconta tutta una serie di cose che sono balle.
Detto questo, dato che il mio tempo sta per scadere, io le consiglio di non metterla sul
curriculum questa delibera, di non metterla sul curriculum, perché una volta che ha
finito di fare l’Assessore, perché è palese che lei in questo Consiglio Comunale, finita
quest’Amministrazione, non ci entrerà più, non lo metta sul curriculum perché potrebbe
trovarsi solamente porte chiuse, perché una relazione di questo tipo è una presa in giro,
in questo caso nei confronti dei torinesi, ma poi quando si troverà davvero un lavoro
vero, se lo troverà, perché se questa relazione andasse nel curriculum, io credo sarebbe
anche lesivo per la sua persona.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Capogruppo Ricca. Prego, Tresso, anche lei dieci minuti.

TRESSO Francesco
Sì, grazie, Presidente. Assessora Lapietra, io devo dirle che trovo francamente
imbarazzante il tipo di risposta che ci ha fornito perché, vede, nessuno di noi non ha
contezza della gravità che il problema dell’inquinamento ambientale deve essere per
questa città, però non sono queste le misure, non sono queste le azioni, perché lei sta
parlando di una misura specifica che è portata avanti dopo due anni e mezzo con questo
livello di approssimazione in cui i dati, che lei ci riporta, fanno riferimento al 2010,
quindi stiamo parlando di quasi 10 anni fa, e i termini che lei usa sono del tipo: “Fanno
supporre ragionevolmente che…”; allora, ma questo è il livello di scientificità che anche
la sua formazione professionale le porta ad avere? Cioè voi, che siete appassionati
dell’analisi costi-benefici, non siete in grado di produrre qualche scenario in due anni e
mezzo, quasi tre, ormai, che siete alla guida di questa Città, per supportare una delle
azioni che è stata il cardine del vostro programma elettorale?
Allora, siamo tutti d’accordo che dopo 15 anni la modifica della ZTL sia possibile; è
possibile parlarne in termini di gradualità e di concertazione con quelli che sono…, la
ringrazio perché lei, invece, mi sta molto a sentire, Assessora, rispetto a noi che,
viceversa, come le abbiamo dimostrato, stiamo a sentire. Voi non potete continuare ad
avere questo atteggiamento un po’ da maestrini, o maestrine, che devono insegnare alla
popolazione come si vive. Quest’azione arriva dopo due anni e mezzo in cui nulla ci era
stato dato di capire; le interlocuzioni con l’associazione dei commercianti, con gli
esercenti delle attività ricettive non sono state assolutamente portate avanti. Avete fatto
la vostra delibera in cui dettate già direttamente quelle che sono le regole, quelle che
sono le condizioni, senza supportarle da dei dati oggettivi che possono certificare,
appunto, com’è stato detto, la motivazione di ridurre la gravità di inquinamento
ambientale.
Ora, non è che tutti quei transiti, quei 30.000 transiti alla giornata vengono inghiottiti da
un corpo celeste, come il buco nero che è stato individuato la settimana scorsa; è ovvio
che la intermodalità del trasporto è un’azione complessa e articolata che va condotta
accompagnando le persone a fare questo, e lei ci viene a dire che le misure strategiche
alternative sono la Linea 2 della Metropolitana e avete bamblinato, scusi il termine, un
anno prima di riuscire a far coinvolgere tutte le forze politiche per evitare di perdere il
finanziamento? Ma dove sono, allora, altre misure concertate che possano vedere
intanto in un’azione generale, complessiva, di modifica e di paradigma di quello che è il
trasporto a livello di area metropolitana e voi, come GTT, non partecipate (com’è stato
detto anche dal Capogruppo Ricca) alla gara per il Trasporto Ferroviario Metropolitano;
vi perdete questa occasione anche in base alle risposte che ha dato lei, rimanendo
sconcertato dal fatto che ciò sia accaduto non avendo fatto azioni concrete per evitare
questo? Cioè il tema della ZTL non può essere un quadratino, un tassello all’interno di
tutto un sistema di movimentazione che riguarda tutta la città e le sue interrelazioni con
tutta la linea della cintura metropolitana. Questo, invece ci sembra di capire oggi, che
oggettivamente non avete dei dati concreti, non avete valutato e lei ci dice. “Ma è
difficile”; ci continua a riportare paralleli con altre realtà cittadine, altre realtà
metropolitane, ma il tema dell’introdurre una congestion charge anziché una ZTL non
può che essere fortemente calato in una realtà locale. Questa città ha avuto la
metropolitana che è stata avviata dagli anni 2000 in avanti, non può parlarci di Milano
che ha 14 linee di Metropolitana e che ha esteso la ZTL. Londra, sì, anche Londra, ma
anche Milano, che sicuramente ha esteso adesso la fascia C. Allora, adesso poi
possiamo fare una sessione con il Consigliere Carretto su come si conta una linea
Metropolitana, perché ognuna delle linee Metropolitane da Milano ha delle biforcazioni,
comunque poi se volete facciamo un corso tutti insieme dall’Assessora Lapietra per
capire come si calcolano i chilometri di Metropolitana. Noi abbiamo, in tutte le città del
mondo, quando si guarda, c’è un articolato grafico di quelle che sono le linee
Metropolitane; noi ne abbiamo una e come lei ci ha detto, ne avremo almeno ancora 10
anni per averne una seconda. Ma lo stesso Consigliere Carretto, che qua oggi discute, è
quello che per un anno ha fatto post chiedendo: “Ma abbiamo proprio bisogno della
Linea 2 della Metropolitana?”. Chiediamocelo prima che facciamo le valutazioni,
perdiamo anche i finanziamenti prima di andare a definire se quello è necessario. I
parcheggi di interscambio? No, perché i parcheggi sotterranei sono vietati, sono banditi.
E ovviamente è sempre più facile dire: “Noi vogliamo bandire, noi vogliamo vietare,
noi vogliamo negare delle possibilità”, anziché andare a vedere quello che può essere un
sistema articolato di risposta per accompagnare, come dico, anche delle modalità che
cambino progressivamente l’atteggiamento delle persone, ma anche delle azioni
concrete per incentivare, e non è che la gente non compri l’auto elettrica e sia felice di
continuare ad usare l’auto diesel Euro 3 o Euro 4 perché così gli aggrada; è
probabilmente perché non ha modalità di affrontare anche dei costi economici e
continua ad esercitare quel tipo di attività che fa.
Allora, io non sono assolutamente contrario al fatto che, dopo 15 anni, una ZTL che era
stata introdotta vada modificata. Contesto, fortemente, come voi arrivate a questo tipo di
decisione. Lei ci dice che si tratta di un anno sperimentale, ma anche questo, ma se
arriva a dare una definizione così netta, senza interloquire con quelli che sono le parti in
gioco, dicendo “è un anno comunque sperimentale”, ma la stessa figura l’avete già fatta
con i dehor, avete provato a buttare la palla, dopodiché dice: “No, ma scusate, ci siamo
sbagliati, ma in realtà volevamo parlarne”. Credo che quello che noi gli abbiamo posto
non è stato assolutamente risposto a livello di interpellanza generale; non sono dati che
sono completamente possibili, ma purtroppo quello che emerge non era tanto la
necessità di capire quanto era l’abbattimento in termini di CO2, di PM 10, o di ossido di
azoto. Era capire quali sono le vostre visioni, le vostre capacità di poter supportare un
certo tipo di azione che, francamente, invece continua ad essere, sempre, quello
dell’atteggiamento, appunto, della maestrina che dice: “No, guardate, bambini, bisogna
fare così perché così dovete abituarvi, volenti o nolenti”. Io non credo che le persone di
questa città, i cittadini, i commercianti, chi ha degli esercizi commerciali nell’ambito del
centro siano persone che vadano trattate con questo livello di attenzione e correttezza.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie. Prego, Consigliere Malanca, ne ha per cinque minuti.

MALANCA Roberto
Grazie, Presidente. Io sono sempre fantasticamente stupito dagli interventi di alcuni
Consiglieri perché mi mettono di buonumore, mi provocano ilarità, devo dire,
specialmente quelli che non ascoltano le risposte degli Assessori, perché di tutte le
risposte date non hanno colto nulla; avevano probabilmente il discorsetto già preparato,
già scritto, e quindi hanno fatto esattamente come se l’Assessora non avesse parlato, per
cui mi chiedo effettivamente a cosa serve questo tipo di interlocuzione bilaterale.
Ho sentito parlare di benefici ambientali soltanto per il centro, peccato che i benefici
ambientali, com’è dimostrato e com’è stato detto, ci sono per tutta la città, perché
comunque coloro che cambiano modalità di spostamento spesso cambiano modalità di
spostamento da quando partono, non soltanto nell’ultimo pezzettino dell’area centrale,
se vanno in centro.
Ho sentito dire che è un provvedimento dannoso, ma dannosa era l’attuale ZTL: è la
ZTL più piccola e più dannosa d’Italia. È quella che ha fatto sparire le aziende del
centro; è quella che ha distrutto la possibilità di entrare in centro al mattino di tutti
quelli che hanno bisogno, di quelli che ne hanno veramente bisogno. 60 tipi di permesso
rendono una giungla impenetrabile quella di chi ha la necessità di avere un ingresso.
Non è stato fatto cenno, in nessuno degli interventi che mi hanno preceduto, al fatto che
questo sistema non si chiama più ZTL, si chiama Torino Centro Aperto perché,
finalmente, viene aperta al mattino la possibilità per entrare in centro alle persone che
ne hanno il diritto e soprattutto a quelle che pagano il parcheggio; soprattutto, cari
Consiglieri, perché entrare e non voler pagare nemmeno il parcheggio mi sembra un
atteggiamento di tipo profondamente diverso: non soltanto, non si tiene minimamente in
considerazione il fatto che le persone possano, come è successo nel 2010, dove l’80%
delle persone hanno deciso di entrare con i mezzi pubblici, quelle che prima entravano
con la macchina, non si tiene nemmeno in considerazione la possibilità che le persone
possano cambiare sistema per muoversi, in assenza di alternative. Peccato che
quest’anno ci sarà una rivoluzione sulla rete di trasporto; peccato che i nuovi mezzi che
andranno a sostituire quelli vecchi, è vero, vanno a sostituire mezzi che si rompono e
non escono del deposito; vanno a sostituire mezzi che fanno saltare le corse; vanno a
sostituire mezzi che tornano indietro a metà del percorso perché si guastano o perché
prendono fuoco, questi sono i mezzi che vengono sostituiti. Quindi, la rete, che sarà più
efficiente, sarà gestita con mezzi che sono in arrivo. Sono già arrivati alcuni, e altri
arriveranno nei prossimi mesi, e che saranno altamente efficienti e soprattutto
funzionanti, che è la cosa migliore. Lasciamo perdere il discorso dei diesel, perché, per
carità del cielo, Torino è la città che ha il parco di mezzi elettrici più ampio d’Italia, ma
nessuno ovviamente la ricorda questa cosa qui. Quello che è il giro della ZTL, il famoso
giro della ZTL, è esattamente quello che le persone cercheranno di evitare muovendosi
con i mezzi pubblici o muovendosi con lo sharing, perché ricordo che esiste anche uno
sharing automobilistico a Torino. Ricordo che esiste uno sharing ciclistico, ricordo che
esistono un sacco di modi, ma soprattutto ricordo che la superficie della ZTL che non
viene toccata consente di essere attraversata in 20 minuti da nord a sud a piedi e in 30
minuti da est ad ovest; è la ZTL più piccola d’Italia non per nulla. Quindi il fatto che sia
obbligatorio fare quel percorso con la macchina la dice lunga sulla modalità di pensiero
di chi dice queste cose, ecco, voglio dire. Si è parlato che il centro viene blindato, ma
forse non avete capito che si chiama Torino Centro Aperto proprio perché non viene
blindato il centro, anzi finalmente sarà possibile entrarci. È chiaro, toccherà pagare il
parcheggio, ma di meno di quello che costa oggi, questo non lo dice di nuovo nessuno.
Gli effetti economici sul commercio, ah, questa è proprio bella, perché a me viene da
ridere pensare che noi, come Maggioranza, siamo coloro che vogliono uccidere
assolutamente tutte le aziende del centro come se ce ne venisse in tasca qualcosa; anzi, a
me personalmente devo dire anche no. Ma soprattutto gli effetti economici sul
commercio saranno, per forza, positivi. Io vi invito ad andare a vedere gli effetti
economici sulla Città di Bologna. Bologna è una città dove la zona centrale è
praticamente chiusa sempre, non ha grosse linee di Metropolitana, anzi, non ce l’ha
proprio e ha dei mezzi pubblici che in alcuni giorni neanche loro entrano in centro: un
centro grande, più grande della ZTL di Torino, tra l’altro. Ha una fee di ingresso di
6 Euro, oltre alla quale si paga anche il parcheggio, quindi non è una fee che contiene il
parcheggio, eppure il centro di Bologna è vivace, ricco, e tutte le attività commerciali
sono veramente floride rispetto a quelle della Città di Torino. Insomma, una cosa che
però non ho capito ancora da chi ha proposto questa interpellanza è perché
l’Amministrazione prima di fare una cosa deve fare una cosa che non ha mai fatto
nessun’altra Amministrazione a Torino, cioè dimostrare scientificamente le previsioni,
quando queste previsioni sono uguali a quelle di tutte le altre ZTL, gli effetti sono
uguali, sono quindi assolutamente positivi; di quanto, poco, tanto, lo vedremo. Perché,
invece, chi propone questo non dimostra con uno studio scientifico che questa cosa non
funzionerà, ma uno studio scientifico che dice che le auto faranno tutte un girotondo,
che dice che le auto continueranno a inquinare, che nessuno sceglierà un altro mezzo,
che dice che la nuova rete di trasporto non avrà effetti; io questo studio voglio vedere.
Ultima cosa finale, piano delle pedonalizzazioni. Magnifico, fantastico, se volete
pedonalizzare tutto il centro, noi se fate una mozione ve la votiamo, perché tutta la zona
della ZTL è pedonalizzata; è esattamente questo quello che volete, facciamolo, avete
trovato una sponda assolutamente positiva da questa parte. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Consigliere Malanca. Prego, Consigliere…, possiamo andare avanti se volete
intervenire? Prego, Consigliere Versaci.

VERSACI Fabio
Grazie, Presidente. Volevo dare il benvenuto alla campagna elettorale, che finalmente è
iniziata ufficialmente. Oggi sarà un Consiglio, un Consiglio…, perché mi
interrompono?

SICARI Francesco (Presidente)
Continuiamo, andiamo tutti fuori, chiudiamo il Consiglio, cioè, devo passare il tempo a
richiamarvi tutti, non riuscite ad automoderarvi? Grazie.

VERSACI Fabio
Grazie, Presidente. Volevo dire all’Assessora Lapietra se poi mi può fornire la risposta,
visto che è stata molto interessante, siccome l’ha letta e non è stato semplice seguire
tutto, però è molto interessante. Per collegarmi al discorso che faceva il collega
Malanca, oltre allo studio dei non benefici che porta questa ZTL se ci possono portare
anche lo studio scientifico, come viene professato sempre in quest’Aula, del commercio
che morirà, perché sono mesi che sento dire che con questa ZTL il commercio è morto:
chiudono tutti i negozi, sono già tutti chiusi, stanno chiudendo così, ma l’importante è
dire qualcosa, l’importante è sparare cifre, numeri, parole, basta dire sempre qualcosa.
L’Assessora dice una cosa, uno viene qui - tanto siccome la campagna elettorale è
cominciata già da tempo, effettivamente, per quello l’avevo già ricordato - si presenta e
dice: “Arriviamo qui per la campagna elettorale”. Quindi qualsiasi cosa verrà detta in
quest’Aula non è importante, Assessora Lapietra, non si preoccupi. La dimostrazione è
che la vogliono sfiduciare, e la dimostrazione che avrà il pieno appoggio della
Maggioranza, glielo anticipo ma con grande orgoglio perché magari avessimo avuto
Assessori al Trasporto come lei in passato perché sono tutti qui sempre a farci la
lezioncina, i maestrini, i maestrini; i maestrini siamo noi, non sono chi viene qui, che ci
spiega sempre come si devono fare le cose. Soprattutto ricette di chi, ovviamente, ha già
amministrato questa Città ma non ne ha trovata una giusta. Però adesso, siccome siamo
in campagna elettorale, si tirano fuori tutti i temi. Secondo me, prevedo che secondo me,
si tornerà a parlare di TAV; non lo so, ma me lo sento, visto che l’unico argomento
della campagna elettorale della Regione Piemonte è il TAV. Quindi, soprattutto ho
sentito dire sempre: “Se, se, se, se, se”, soprattutto le domande semplici. Volevo leggere
una domanda semplice, io la definisco una supercazzola: “A quanto ammontano le
variazioni in aumento delle emissioni e polveri sottili generate da 31.000 veicoli stimati
se i possessori decideranno tutti o in parte, dipende quanti…”, così a caso, a caso, è
scientifico, questa qua è una domanda che ha una risposta scientifica: se dipende da
quanto, se ne entrano due, tre, se 15, decidono se 15.000, quindi va bene tutto. No, ma
infatti, ho detto è una supercazzola, che siccome è scritta così sembra che abbia un
valore scientifico questa domanda, ma è scritta così e allora sembra che abbia un valore
scientifico.
Io, quindi, Assessora Lapietra, le dico vada avanti, perché soprattutto questa era una
delle proposte della nostra Maggioranza in campagna elettorale. Quando facciamo una
cosa che non abbiamo detto, siamo quelli che non rispettano il programma, facciamo
una cosa che abbiamo detto, non va bene. E poi sulla questione sempre che vogliamo
imporre ai cittadini qualcosa, dipende dai cittadini: a quelli della Val di Susa la TAV va
imposta; ai cittadini torinesi del centro la ZTL quella non va imposta; quella no, perché
ci sono cittadini e cittadini, dipende chi fa il maestrino. Comunque, Assessora Lapietra,
vada avanti e la ringrazio per il lavoro che ha fatto. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliere Mensio.

MENSIO Federico
“La limitazione della circolazione permette oltre che la riduzione dell’inquinamento,
anche una riduzione della congestione e una riorganizzazione degli spazi urbani con
conseguente miglioramento della qualità di vita”. Ho appena dato lettura della misura
TR09 “Estensione delle Zone a Traffico Limitato e delle aree pedonali” approvata il 25
marzo 2019 in Regione Piemonte, mi sembra a guida PD. Lo ribadisco ancora una volta
perché evidentemente è uso, “La limitazione della circolazione permette oltre che la
riduzione dell’inquinamento. La limitazione della circolazione permette oltre che la
riduzione dell’inquinamento”, va beh, tre volte, repetita iuvant. . Quindi se lo dice la
Regione a guida PD va bene, se lo dicono i brutti e poveri Consiglieri, come l’Assessora
del Movimento 5 Stelle del Comune di Torino, no. Va bene, passiamo alla misura
TR11, sempre dello stesso Piano, sempre approvato dalla Regione Piemonte a guida
PD; faccio notare che il nostro Gruppo in Consiglio Comunale ha votato a favore, così
almeno sfatiamo ogni dubbio. Scusate, ho qualche problema con la terminologia oggi.
La misura TR011 parla…, no, scusate, non è la TR011. Grazie, Consigliere Curatella, è
quella della congestion charge. La TR14: “Introduzione alla congestion charge. La
misura ipotizza la realizzazione di un sistema di pedaggio con biglietto”, senza
parcheggio, eh, no, perché vogliamo specificare, “di un biglietto d’ingresso da far
pagare agli automobilisti residenti e non”, residenti e non, “con tariffazione
differenziata in zone definite dei Comuni di Torino, Alessandria e Novara, per poter
usufruire della loro rete stradale”, manco della ZTL, manco, proprio della rete stradale;
l’hanno già fatto mi sembra a Milano, si chiama area B e area C.
Bene, detto questo, in Regione hanno approvato tutto questo. È vero, tutto questo si
realizza con un sistema di trasporto pubblico efficiente. Vi dò lettura dei dati ricevuti
dall’Agenzia per la Mobilità piemontese: “dal 2010-’11 governo Berlusconi, ‘12-’13
Monti, dal ‘14, ‘15, ‘16, ‘17, ‘18 Governi Letta, Renzi e Gentiloni, i trasferimenti dallo
Stato alla Regione Piemonte e in particolare sull’ area metropolitana di Torino sono
passati da 194 milioni del 2010 a 139 milioni del 2018, una riduzione di circa 60 milioni
per il trasporto pubblico”. Voi dovete spiegarmi come facciamo a fare un trasporto
pubblico efficiente ed efficace quando lo Stato taglia di 60 milioni in meno di 10 anni,
quindi più di 6 milioni di Euro all’anno solo sulla Provincia di Torino, il trasporto
pubblico.
Detto tutto questo, Assessora, vada avanti, vada avanti, perché io ho sentito parlare
anche di cose che non stanno né in cielo né in terra. Si dice: “La ZTL no, però
dobbiamo ridurre il traffico all’esterno”. Come? Costruendo parcheggi di interscambio.
Ma uno come ci arriva ai parcheggi di interscambio, volando? Forse quando avremo i
droni, come dice qualcuno prendendoci a sfottò, allora ci arriveremo, veramente,
volando. Bene, a quei parcheggi di interscambio che generalmente sono nelle zone
periferiche di Torino ci si deve arrivare in auto e quindi se aumentiamo la congestione
per arrivare ai parcheggi di interscambio va bene, se invece, come dicono loro,
mettendo la ZTL si aumenta in altra maniera sul percorso limitrofo, no, vabbè.
Parcheggi di interscambio che tra l’altro ricordo sono a pagamento in zone dove fuori è
gratuito. Dopodiché, anche lì uno si dovrebbe fare una domanda perché le precedenti
Amministrazioni hanno costruito dei parcheggi di interscambio a pagamento dove fuori
è gratuito. Detto questo, il problema del traffico si risolve soltanto riducendo il traffico
ovunque e attuando politiche di lunga durata e di lunga visione in tutta la città, anzi direi
in tutta la Regione. Quindi, sulla ZTL non so se è meglio fare la ZTL, o come hanno
proposto ai banchi delle Minoranze il pedonale, per quanto riguarda la riduzione
anche…, cioè, cioè quello che non ho capito, la ZTL fa morire il commercio, l’area
pedonale no, evidentemente; io questo ho capito, poi spero di essere smentito dai
colleghi.
Quindi, io credo che questa situazione vada risolta, come hanno detto i colleghi
precedentemente: è una ZTL che ad oggi non ha più senso, va rivista, vanno
sicuramente incentivati i trasporti pubblici. Ricordo che in GTT, venerdì ultimo scorso,
abbiamo visto che abbiamo migliorato le performance su alcuni percorsi, compreso
quello del 4, di 10 minuti su 60 o 70, quindi abbiamo migliorato di un 15%, dando la
priorità semaforica, quindi anche questa è una strada che va percorsa. La gente si
abituerà, come si sta abituando, ad esempio, allo smart working, o al lavoro agile, al
coworking, anche, che diminuiscono sicuramente gli spostamenti. Il problema è che è
un processo lungo, però qualcuno deve incominciare a farlo. Io sono orgoglioso che
cominciamo a farlo noi. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Vicepresidente Lavolta.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie, Presidente. Io ho avvertito la necessità di intervenire, su un punto in particolare,
che è la motivazione, mi pare, principale di questa Amministrazione nel sostenere,
portare avanti un provvedimento che, sia ben inteso, noi avremmo il piacere di
commentare, giudicare, eventualmente modificare con delle proposte migliorativa nel
momento in cui lo avremo a disposizione, perché per adesso stiamo parlando di una
suggestione in cui l’unica cosa evidentemente chiara, perché è andato iscritto a bilancio,
è un’ipotesi di entrata del pedaggio di questi famosi 5 Euro per tutti coloro i quali che,
dal primo gennaio dell’anno prossimo, vorranno entrare all’interno del perimetro della
Zona a Traffico Limitato. Qual è l’elemento, presupposto culturale, politico, se
vogliamo, che ha mosso l’Amministrazione a muovere dei passi in questa direzione?
Sono naturalmente, naturalmente per quello che ci ha detto l’Assessora Lapietra, gli
eventuali benefici di carattere ambientale. Allora io, in termini concettuali, diciamo, non
avrei molto da dire sul fatto che l’Amministrazione di una città è giusto che si ponga
alcune domande e tra queste: “Come posso migliorare la qualità dell’aria dei cittadini
del mio territorio?”, è una domanda giusta, è una domanda giusta e fa bene questa
Amministrazione a porsela, perché chi ha la responsabilità di governo deve farsi questa
domanda. Quello che mi dispiace è che la risposta, in questo momento, sia
particolarmente sbagliata, perché non è capace di tradurre in elementi oggettivi la
consapevolezza di cui l’Assessora Lapietra vorrebbe essere interprete, pur non
riuscendoci, ed è sbagliata, guardate, perché il motivo principale per cui oggi nella città
c’è una feroce e ferma critica a questa ipotesi di provvedimento sta nel metodo. Se voi
aveste partecipato anche solo a una delle assemblee delle associazioni di rappresentanza
dei commercianti della città di Torino, soprattutto coloro i quali popolano il centro della
nostra città, vi sarete accorti che c’è una diffusa e particolarmente forte e sentita
contrapposizione a questa idea del provvedimento perché nessuno ha mai avuto l’ardire,
la pazienza, la capacità, forse, di spiegare oggettivamente che cosa intende
l’Amministrazione fare. Qual è la critica principale che muovo? Beh, se è vero che dal
punto di vista metodologico avevate promesso un percorso che è stato disatteso, per cui
i commercianti ancora oggi vi chiedono di incontrarvi, di sapere che cosa può fare
l’Amministrazione dopo un anno e mezzo da quando è stata assegnata una consulenza a
una persona che, voi lo ricorderete meglio di me, aveva come compito principale, se
non esclusivo, quello di accompagnare in un percorso partecipato il provvedimento.
Questo percorso partecipato non c’è stato e il risultato primo è che i commercianti oggi
ce l’hanno con voi. Ma la cosa che a me fa più male è che se i benefici ambientali
all’interno di un contesto antropizzato urbano come il nostro, condividiamo, io credo
che lo condividiamo tutti, passino inevitabilmente attraverso un atteggiamento
responsabile dei nostri concittadini, e quindi il fatto che i cittadini siano coprotagonisti
di scelte alternative, ad esempio nel campo della mobilità, il modo peggiore per
chiedere un protagonismo attivo, nel tentativo di migliorare le condizioni ambientali nel
nostro territorio, è quello di far sentire quei cittadini vittime di provvedimenti non
condivisi, ed è questa la principale critica che io muovo a questa Amministrazione.
Guardate, io non difendo tout court le Amministrazioni precedenti, segnalo però che
l’approccio, rispetto al tema della qualità dell’aria, era leggermente diverso e qualcuno
potrà dire più o meno efficace, ma vi dico solo, ad esempio, l’ultimo provvedimento che
l’Amministrazione precedentemente aveva approvato, nel cercare di affrontare il tema
della qualità dell’aria, riguardava più temi e parlava di misure strutturali. Segnalo a chi
dice che, il Consigliere Versaci, Presidente, prima diceva: “Non avete mai fatto niente”,
forse l’ex Presidente Versaci non si ricorda che fino a pochi anni fa non esisteva un
Sistema Metropolitano Ferroviario integrato nel nostro territorio che ha consentito a
tanti pendolari di rivedere le modalità di spostamento sul nostro territorio
metropolitano. Forse l’ex Presidente Versaci non ricorderà che i sistemi di sharing nella
Città di Torino fino a pochi anni fa non c’erano, non c’erano delle alternative
all’utilizzo del veicolo privato quali quelle nate negli ultimi anni, penso al bike sharing,
penso al car sharing con la società “Io guido”, penso a tutte quelle alternative. Visto che
ho poco tempo, guardi, io invito i Consiglieri a leggersi una delibera che è del 13
novembre 2012, dove tutte queste cose che sto dicendo sono ben riassunte, dove si parla
anche degli aspetti energetici, degli interventi di efficientamento energetico, degli
investimenti sul teleriscaldamento; quelle tante misure integrate, strutturali, hanno
consentito dal 2003 al 2015, Presidente, ad esempio, di ridurre del 40% i valori medi
delle concentrazioni delle polveri sottili nell’aria e del 50% il numero di sforamenti. È
stato grazie a tante misure strutturali e a un accompagnamento costante, dove i cittadini
non si sentivano vessati, ma erano coprotagonisti di una strategia che si è ottenuto un
progressivo, è vero, forse lento, ma graduale miglioramento della qualità dell’aria della
nostra città. Quello che noi non possiamo accettare, Presidente, e ho concluso davvero,
è che le scelte in campo ambientale, le politiche in campo ambientale che intende
adottare questa Amministrazione, siano figlie di strappi con la cittadinanza. I cittadini
devono essere consapevoli, devono essere portati a bordo di una strategia. Voi non solo
li state scaricando, non solo li state facendo sentire incapaci di comprendere un
provvedimento che voi stessi non siete in grado di rappresentare e spiegare bene, ma
soprattutto li rendete nemici di un’idea che potrebbe anche essere positiva, se solo
questa idea avesse dei dati oggettivi, che oggi non ci sono, e una progettualità chiara che
oggi non c’è.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie. Prego, Consigliere Iaria.

IARIA Antonino
Grazie. Io faccio una domanda ai miei colleghi della Minoranza per sapere che cosa
hanno votato i vari Consiglieri Regionali che erano sotto a protestare in maniera
veemente per la ZTL quando c’è stata la manifestazione perché ci sono stati dei
Consiglieri Regionali che poi, se ho capito bene, quando sono andati a votare il Piano
della qualità dell’aria dell’Assessore Valmaggia probabilmente avranno votato contro,
penso, quindi chiaramente hanno tenuto la linea e non hanno preso in giro le persone
che erano sotto, cavalcando la protesta. Perché le proteste, chiaramente, sono sempre
legittime, a parte un po’ i toni, però sono sempre legittime, non hanno cavalcato la
protesta per poi fare tutto il contrario. Penso proprio di no. I vari Consiglieri, li cito
perché si sono esposti, giustamente, in politica uno si espone: Conticelli, Cassiani, forse
altri di cui non mi ricordo il nome, ho preferito dimenticarlo, però, diciamo, ci sono
queste piccole contraddizioni, probabilmente loro avranno votato sicuramente contro
questa delibera della Giunta Regionale, in coerenza con quello che hanno detto agli
elettori, perché il dialogo con gli elettori, la fiducia con gli elettori e l’ascolto del
territorio è importantissimo. Adesso, chiaramente, è vero che questo tema è, come dire,
è abbastanza divisivo, per quanto riguarda la compagine commercianti e Giunta, però
dire che non ci sono stati incontro è facilmente smentibile dai vari verbali; incontri che
ci sono stati durante il tempo, ed è stato più volte detto che nel corso di quest’anno ci
possono ancora essere degli incontri, ma propositivi. Però, se il dialogo è dire:
“L’incontro lo facciamo solo se dite di no alla ZTL”, non può funzionare. Se, invece,
l’incontro è per andare a identificare alcuni passaggi di questa proposta, che possono
dare dei problemi a particolari esigenze di alcuni commercianti, perché io ho parlato con
i commercianti, con risultati altalenanti, però sono andato a parlare con molti no ZTL,
che mi hanno invitato, “Vieni da me a parlare” e sono andato a parlarci, e quello che gli
ho spiegato è che le problematiche singole vanno viste in un’ottica un po’ più
complessiva delle problematiche dei commercianti, ma magari ci sono delle
problematiche comuni che si possono ancora risolvere e migliorare il modello. Il
modello è molto bene spiegato, è molto chiaro. La comunicazione che è stata fatta in
questi mesi da molti organi di stampa, ma più che altro da parti politiche avverse, non
ha mai detto, per esempio, ha sempre tenuto in secondo piano il tema di legare la ZTL al
parcheggio, cosa che qualche commerciante non aveva nemmeno ancora capito, però è
sempre stato detto. Questo, è vero, è un problema di comunicazione anche nostra, ma
non è vero che non è mai stato detto, questo legame che c’è solo a Torino, non c’è a
Milano, a guida Sala del PD, perché lì si paga e dopo paghi il parcheggio, anche in tutta
la zona, sia la zona B sia la zona C. Quindi il dialogo ci può essere, ci sarà e c’è sempre
stato; il dialogo, però, è costruttivo e comunque io ringrazio per la loro coerenza i
Consiglieri Regionali che hanno veramente preso in carico e dialogato con i cittadini,
che li hanno convinti a portare una posizione ferma e decisa anche contro il proprio
partito.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Iaria. Prego, Carretto.

CARRETTO Damiano
Sì, grazie. Buongiorno a tutti e tutte. Io ero un po’ indeciso se intervenire, però credo
che un paio di cose vadano sottolineate. Allora, prima di tutto l’approccio simil
scientifico, con cui vengono poste le domande nell’interpellanza, è davvero difficile da
sostenere o comunque da prendere sul serio, perché viene chiesto di fatto all’Assessora
di tirare fuori una sfera di cristallo e dare un numero, dare un numero a caso e mi
sembra un po’ e non voglio fare come il Consigliere Versaci, ma lo farò, i dati di
previsioni di traffico del TAV, per cui i numeri c’erano, i numeri c’erano, grandi, grossi,
seri, completamente smentiti. Perché? Perché alcune previsioni non si possono fare,
banalmente. Quello che si può fare è analizzare ciò che già è stato fatto, ciò che è già
stato portato avanti, in realtà simili, in qualche modo e anche in realtà, se vogliamo, un
po’ diverse, ma comunque analizzando i risultati che ha portato, capendo come si sono
sviluppate alcune dinamiche e cercando di riportarle nella città di Torino e ipotizzare
dei comportamenti che giustifichino il provvedimento che stiamo portando avanti. Io
credo che sia da incompetenti, da incompetenti, di fronte a tutta una serie di reazioni che
hanno avuto gli automobilisti all’interno di altre città, di variazione modale di
spostamento, pensare che Torino sia l’unica città nell’universo in cui, a fronte di una
limitazione di possibilità di percorrere una certa area della città, Torino è l’unica città in
cui nessun automobilista si sogna minimamente di cambiare il mezzo di trasporto, cioè
mi sembra abbastanza antiscientifico, antistatistico. Quindi, già partire da questo
presupposto, come diceva qualcuno: “Cambiano solo percorso”, no, non cambiano tutti
solo percorso, qualcuno cambierà percorso, qualcuno cambierà mezzo. Ci sono 15 modi
diversi per raggiungere il centro di Torino. Ci sono modi per spostarsi all’interno della
città di Torino su tratti intorno ai 2 chilometri che sono più convenienti dell’auto: la
bici, il car sharing, dell’auto privata. Ci sono dei modi di spostamento che sono più
veloci, sono più veloci: la bici su percorsi brevi è più veloce. Quindi è folle immaginare
che le persone di fronte a una modifica di politica di accesso al centro non varino i
propri spostamenti, così come è folle immaginare che la sostituzione dei bus non
migliori il TPL, per i motivi che ha già elencato il Consigliere Malanca. È folle
immaginare che basti fare dei parcheggi di interscambio quando poi le persone, i
Consiglieri che ci dicono di fare i parcheggi di interscambio sono quelli che
proponevano piazza Gran Madre, piazza Lagrange, piazza Paleocapa, grandi parcheggi
di interscambio, corso Marconi, grandi parcheggi di interscambio, nodi intermodali
notevoli, cioè quindi non veniamo a raccontarci storie. Un altro tema che, secondo me, è
interessante da analizzare è il dialogo, e lo ha già detto il Consiglieri Iaria, secondo me è
un qualcosa di interessante. Il dialogo c’è stato, ma nel momento in cui si fa una
proposta e si chiede: “Bene, fateci sapere cosa ne pensate, quali proposte fattive,
concrete, migliorative avete su questa proposta” e dall’altra parte c’è il silenzio è anche
difficile poi continuare a sviluppare un dialogo. Per fortuna altri Tavoli sono stati molto
più propositivi e hanno portato…, il Tavolo logistico mi viene in mente, credo che abbia
dato ottimi risultati, il Tavolo con le associazioni ambientaliste, e via dicendo, con la
Consulta mobilità; quindi io credo che il dialogo ci sia stato con chi ha voluto dialogare.
È anche difficile dialogare con un muro e a volte mi sembra di dialogare con un muro
anche qua in Sala Rossa. Per concludere, io credo che questo provvedimento porterà dei
vantaggi alla città, non rovinerà il commercio del centro, perché la vivibilità è
dimostrato da studi scientifici che migliora il commercio e mi viene da pensare che i
problemi del centro nascano proprio dalle troppe auto; potrebbe essere questo il
problema, ci sono troppe auto, pochi parcheggi e troppe auto. Quindi, io credo che sia
un provvedimento ben pensato e che porterà a casa dei risultati, malgrado il disfattismo
e malgrado chi spera che qualcosa vada male, che ci siano dei danni per i cittadini. Io
credo che, malgrado loro, il provvedimento andrà bene, spero.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Consigliere Carretto. Risponde l’Assessora Lapietra, per cinque minuti.

LAPIETRA Maria (Assessora)
Sì, un po’ mi dispiace perché l’Aula si è svuotata e tutte le persone che prima parlavano
non ci sono più, ma non importa. Allora, prima il Consigliere Malanca diceva che lo
faceva sorridere…, no, vedevo che era occupato a parlare, non pensavo che mi
ascoltasse. Ma no, le persone che sono intervenute sono uscite, ma a me non viene da
sorridere a sentire determinate cose, perché dopo più di un anno che si parla di questo
provvedimento le uniche cose che mi sento dire sono attacchi sulla mia professionalità,
sulla mia persona e non sul modello, e questa cosa un po’ a me non fa per niente
sorridere. Ma a parte questo, sono state dette tante cose, parto da Londra, quante linee di
Metropolitane, nonostante tutte le linee di Metropolitana di Londra si dice che
l’inquinamento è un problema di carattere sanitario, evidentemente non basta, c’è
qualcosa che non va. Mi è stato detto che noi facciamo la ZTL dove la Metropolitana sta
fuori. Non mi sembra che noi abbiamo fatto né la Linea 1 della Metropolitana, né
l’attuale perimetro della ZTL. Si è parlato di mistificazioni. Parliamo di mistificazioni,
ne parlo con voi perché in altri modi, evidentemente, non vengo ascoltata. Possiamo
chiarire, una volta per tutte, la mistificazione dell’area pedonale? Se noi facessimo
un’area pedonale, grossa come la ZTL o la metà, innanzitutto non potrebbe più entrare
nessuno: taxi, car sharing, nessuno potrebbe più entrare e tutti girerebbero attorno
creando un grande traffico di attraversamento. Okay, quindi nelle aree pedonali i taxi,
sento il Consigliere Fassino che protesta sui taxi che non possono entrare nelle aree
pedonali, ma non è così, difatti anche su via Roma abbiamo dei grossi problemi dei
tassisti. Creerei un enorme problema se creassi un’enorme area pedonale ed è questo
che i Tavoli di concertazione portano, un grosso beneficio, al contrario di quanto si
diceva prima con il Consigliere Lavolta. È vero, con il Tavolo dei commercianti non ho
avuto troppi feedback, ma con tutti gli altri Tavoli sì: con le associazioni di persone con
disabilità, con le persone che fanno volontariato all’interno della ZTL, il provvedimento
attuale è molto limitante, quindi a quei Tavoli stiamo trovando delle soluzioni a quei
problemi che un’enorme area pedonale, ovviamente, non potrebbe dare gli stessi
benefici. Ma, parliamo di quelle mistificazioni di cui si parlava prima. Ne ha elencate 4,
spero di non perderne nessuna. Una: “A domanda semplice, risposta semplice, come
mai avete solo delle ideologie e non rispondete ai numeri?”. Io ho dato un numero e ho
detto meno 24,61%, beh, un po’ fa ridere e fa ridere anche a me, ovviamente. Questo
vuol dire che avremo una riduzione dell’inquinamento della ZTL tra il 20 e il 25%
sperato; speriamo, certo, lo speriamo, ma un dato più puntuale mi sono quasi
vergognata a dirlo: meno 24,61%, domanda semplice, risposta semplice, ma
evidentemente non sono stata ascoltata. Seconda mistificazione: “In assenza di
alternative di trasporto dove vanno le persone?”. Allora una cosa voglio ripeterla, l’ho
detto tante volte e mi scoccia quasi ridirlo, ma evidentemente non vengo ascoltata: in
tutte le città l’ora di punta del mattino è la più alta. Noi abbiamo un picco di punta del
mattino che a oggi viene riassorbito in qualche altro modo perché l’attuale ZTL chiude.
Nelle ore di morbida abbiamo molte riserve di posti sul trasporto pubblico, quindi se il
trasporto pubblico ha riassorbito il picco del mattino, se le strade limitrofe hanno
assorbito il picco del mattino, di sicuro non c’è da preoccuparsi, anche se non
mettessimo un solo autobus in più. Con le risorse che riusciremo ad avere da questo
nuovo provvedimento, di sicuro, miglioreremo la rete di trasporto pubblico. Ma, l’altra
mistificazione è: “I mezzi pubblici nuovi sostituiranno quelli vecchi”? Quindi? Quindi
qual è la mistificazione? Oggi i mezzi attuali sono fermi, sono cannibalizzati, non
escono cento corse al giorno, sono su strada, non li sostituisco; sono 100 autobus in più
che metto in strada, non sono fermi nei depositi, quindi di sicuro saranno un’offerta in
più. I nuovi tram sono uguali, lo stesso numero, li sostituisco, però sono molto più
capienti, sono molto più grandi, offrono molti posti in più. L’ultima mistificazione: “Il
progetto Metro 2, dicevate che era un progetto fallimentare e adesso invece ne fate un
vanto”. Noi non abbiamo mai detto che era fallimentare, abbiamo detto che quel
progetto era fallimentare. Quello che sto dicendo io è che avevo un ex Assessore ai
Trasporti che era Presidente di un’Agenzia della mobilità che diceva: “I dati di mobilità
sono questi. Attenzione, attenzione, mi raccomando fate un prolungamento verso sud,
verso Orbassano, altrimenti la Metropolitana 2 potrebbe essere benissimo un tram
perché non sarà sufficiente a essere un’infrastruttura di Metropolitana. Attenzione”. E
quindi abbiamo speso risorse, energia, tempo, soldi, per riuscire a fare un progetto
preliminare con le estensioni per fare in modo che la Metropolitana 2 non sia una
Metropolitana 1, perché oggi - l’ho detto tante volte - dobbiamo togliere i sedili, perché
quando è stata progettata la Metropolitana 1 non è stata progettata una linea…, prima il
Consigliere Tresso parlava di rete di trasporto pubblico, rete della Metropolitana, non
era una rete, era una linea mollata lì. Quindi, vi assicuro che aver fatto, nello stesso
tempo e con le stesse risorse, un progetto preliminare completo, certo che è un motivo
di orgoglio e possiamo dire: “Quel progetto era fallimentare”, sì; questo no, e ne vado
orgogliosa e spero che ne andrete orgogliosi tutti e che daremo una rete alla Città di
Torino che purtroppo non potrà mai combinarsi con la rete 1 della Metropolitana
attuale. Pazienza, cercheremo di fare meglio in futuro.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Assessora.
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