Interventi |
LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. L’interpellanza non aveva oggetto, una generica ricognizione delle politiche di gestione dei campi rom o degli insediamenti rom genericamente intesi, anche se è improprio il termine, parliamo di insediamenti di nomadi, o comunque persone che, al di là della loro etnia, hanno una dislocazione non permanente, ma fa riferimento, nello specifico, a una questione specifica che riguarda la distribuzione di queste persone nella zona tra via Monte Pasubio, via Allason e via Donato Bachi, per capirci dietro l'edificio dell'Agenzia delle Entrate, che è una zona, quella, che a differenza di quanto è stato detto dal Vicesindaco, in realtà, ha visto una correlazione istantanea tra l’operazione di allontanamento del campo abusivo di corso Tazzoli e la comparsa di roulotte in quell’area. In quell’area, roulotte o caravan non ce n'erano mai stati prima dello sgombero di corso Tazzoli e questo è quello che è stato segnalato, Vicesindaco, com’è riportato nella narrativa dell'interpellanza che l’ha disturbata, evidentemente, dai cittadini che più volte si sono rivolti all'Ufficio Relazioni con il Pubblico della Circoscrizione 8; più volte si sono rivolti all’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Città di Torino, più volte si sono rivolti ai Vigili Urbani senza ottenere esito alcuno. Dal punto di vista operativo la questione che le viene posta era in realtà un'altra, perché quel parco è stata oggetto di interventi di riqualificazione a valere su fondi del cosiddetto “Bando Periferie”; è stata realizzata una nuova area giochi bimbi, e tutte queste segnalazioni che erano state fatte dai cittadini per mesi, a valle dello sgombero di corso Tazzoli, che non avevano mai avuto risposta, o se l'avevano avuta era del tono come quella che lei ha dato oggi in Aula, di colpo, siccome ci andava: l'Assessore Unia e l'Assessore Giusta a inaugurare i giochi bimbi nuovi, di colpo scopriamo che due giorni prima arrivano i Vigili, fanno sgomberare le roulotte e inizia la pulizia, che era quello che chiedevano i cittadini. Avviene l'inaugurazione: foto, flash, “Che bravi, che bravi che siete”, finita la festa, gabbato lu santo, vanno via e istantaneamente, anzi, entro le 36 ore, si riposizionano lì i nomadi. Allora il problema, Vicesindaco Montanari, riguarda questo elemento, che è l'oggetto dell'interpellanza, nel senso che abbiamo due soluzioni: o tutti i giorni uno di voi fa un giro al Parco Di Vittorio - e sostanzialmente questo obbliga il presidio del territorio da parte della Polizia Municipale - oppure troviamo delle soluzioni diverse. Perché il problema lì non si risolve con interventi spot; si risolve con un presidio fisico strutturato e forte, esattamente come quello che lei ha detto essere stato fatto in corso Tazzoli, perché allora è la dimostrazione pratica, proprio la sua risposta, Vicesindaco Montanari, che dove c'è la volontà politica, dove c'è la volontà politica, si può intervenire. Allora, quello è un Parco che non ha fenomeni di degrado, o perlomeno non li aveva, non ha mai avuto particolari problematiche di carattere generale prima della vostra decisione di sgomberare corso Tazzoli, perché l’interpellanza fa riferimento a quell’insediamento. Ma se prendiamo quell’insediamento, sommato all'insediamento che c'è davanti alla sede della Circoscrizione 8 in corso Corsica, abbiamo un meraviglioso spostamento del problema. Ci rendiamo conto che il tema è assolutamente delicato, però non può neanche passare il principio - perché questo è veramente antipatico nei confronti dei cittadini - che il cittadino si rivolge all'Amministrazione e viene sostanzialmente rimbalzato sistematicamente, poi arriva uno di voi a tagliare un nastro e di colpo: la strada è pulita, AMIAT passa e scarica e toglie la roba dei cassonetti e sostanzialmente, due giorni dopo che questo è capitato, non succede nulla. La terza domanda che faceva riferimento all'area di corso Tazzoli si aspettava, Vicesindaco, una risposta un pelino più puntuale, perché che è in avvio, in corso di preparazione, la trasformazione urbana, okay, ce lo abbiamo chiaro da quando è stato deliberato quel famoso Decreto Sviluppo. La domanda era un po’ più puntuale, cioè: relativamente all'area di corso Tazzoli, quell’area lì, che è un'area comunale, al di là di mettere i jersey per impedire che entrino nuovamente i nomadi, al di là di far pagare al privato la vigilanza armata che fondamentalmente evita che i rom vadano lì, che cosa sta succedendo? Questo è il punto, perché era più che altro capire se lei aveva contezza - ci pare di no - di quello che è lo stato d'attuazione. In linea di massima - e concludo, Presidente - l'interpellanza aveva in oggetto una questione specifica che consente, però, di far rilevare i seguenti punti: primo, quando questa Amministrazione vuole intervenire, interviene, quindi se non interviene è perché non ha la volontà politica di farlo; io sono cartesiano, se, volendo, le cose si risolvono, allora basta volerlo, allora fatelo, perché quella è un'area che, guardate, onestamente non ha mai avuto questo tipo di problematiche e non si capisce per quale ragione adesso corso Corsica, via Monte Pasubio, via Allason, queste vie qua devono avere questi insediamenti, nella totale impunità. Intervenite, fateci la cortesia, fate finta che Unia e Giusta vadano a tagliare i nastri un giorno sì e l'altro pure, regolate il flusso dei mezzi della Polizia Municipale, regolate il flusso di AMIAT e così forse riusciremo a salvare quello che è un parco che svolge una funzione molto importante, essendo un parco molto fruito da ragazzi che hanno lì il loro posto per andare a giocare e che, ahinoi, devono assistere a questo spettacolo, ribadisco, purtroppo per noi, nella totale e assoluta impunità. |