Interventi |
SGANGA Valentina Grazie, Presidente. Io leggendo l'oggetto della richiesta di comunicazioni leggo: “Richiesta di comunicazioni urgenti in merito all'episodio di violenza sessuale avvenuto nel Parco del Valentino”, e sentendo l'intervento che mi ha preceduto mi è parso che ponendo la questione relativamente alla vivibilità del Parco, alla sicurezza, e non ultimo a quella dell'offerta dei locali di svago serale, si eclissasse tutta la portata culturale e sociale di un fenomeno come quello degli stupri. E quando parliamo di stupri non possiamo fare l'errore di pensare che sia solo una questione di rafforzamento dei dispositivi di controllo, come non possiamo pensare che sia solo una questione di locali aperti o di locali chiusi. Se parliamo di stupri va detto che questi sono sempre una questione di genere, sono una questione che va affrontata in via prioritaria dal punto di vista culturale, perché se non facciamo questo, quello che viene fatto è sciacallaggio politico, perché se questo non viene detto giochiamo quella che è la partita securitaria degli spazi urbani sul corpo delle donne e questo non è giusto, Capogruppo Lo Russo, perché se vogliono parlare dei locali del Valentino, e va bene, parliamo dei locali del Valentino senza strumentalizzare lo stupro di una donna, anche perché il rischio è che poi si finisce per pensare che basti un lampione in più, un locale aperto in più o una gonna un po' più lunga per evitare anche uno stupro e invece non è così. Ricordo che, e su questo ringrazio anche l'Amministrazione, che la Città di Torino assieme alla Città Metropolitana si è recentemente dotata di un piano antiviolenza che identifica come essa sia un fattore strutturale, come sia profondamente radicata sul nostro contesto sociale. Quindi da questo punto di vista eviterei le strumentalizzazioni e andrei la prossima volta diretto al punto della questione. |