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SICARI Francesco (Presidente) Proseguiamo con la quarta richiesta di comunicazioni, avente come oggetto: “Episodio di violenza sessuale avvenuto al Parco del Valentino” SICARI Francesco (Presidente) Risponde il Vicesindaco Montanari. Prego, Vicesindaco. MONTANARI Guido (Vicesindaca) Grazie, Presidente. Ancora una volta, buonasera a tutte e tutti. Premesso che l'aggressione al Parco del Valentino è un fatto molto grave, trasmettono con l'occasione anche da parte della Sindaca, mia, la vicinanza della Giunta e di tutto il Consiglio alla ragazza e alla sua famiglia. Detto ciò io credo che il Parco del Valentino sia un parco con grandi potenzialità, che non è rivolto al degrado, è un parco dove ci possono essere straordinarie possibilità di ritrovo, di vita nel verde, di percezione di un ambiente naturale straordinario. A questo proposito però, da anni la situazione dei locali pubblici in quel Parco è stata lasciata in uno stato di non legalità. Abbiamo verificato che praticamente tutti i locali che in qualche modo garantivano durante la sera una frequentazione più sicura e un’accessibilità al Parco più diramata a molti settori della popolazione, erano in uno stato di non ottemperanza alle norme e alle leggi. Nello specifico ricordo che la Città è proprietaria di diversi immobili nel contesto dell’area Parco, destinati in particolare all’attività di intrattenimento, a bar, a ristorante e anche ad attività di danza serale, di discoteca, eccetera. Nel tempo queste attività che erano partite, ma addirittura a inizio ‘900 come piccoli chioschi per distribuire qualche bibita, sono diventati dei luoghi sempre più importanti. Nella fase di verifica della situazione connessa al termine del rapporto concessorio o in seguito a verifiche degli uffici competenti in materia di vigilanza sono state evidenziate e diffuse non conformità degli attuali assetti rispetto a quanto autorizzato e dunque ciò ha comportato l'impossibilità di rinnovare le concessioni. In alcuni casi c'è stato anche un contenzioso in ordine alle proprietà dei manufatti, dal momento che l'origine dei rapporti concessori, in gran parte risalenti a tempi molto lontani, ha riguardato il solo terreno sul quale il privato ha realizzato costruzioni che alla scadenza contrattuale devono essere acquisite per cessione alla proprietà comunale mediante formale riconoscimento della proprietà. Con riferimento alla prima problematica la presenza di situazioni di non conformità rende non evitabile la necessità di abbattimenti che riportino la situazione reale a quelle autorizzate. Tenete conto oltretutto che il Parco, come sapete, è un'area di tutela particolare. Ne consegue che i contratti risultano attualmente pressoché tutti scaduti, sto parlando di almeno cinque attività e che il loro rinnovo è condizionato dal completamento delle verifiche in ordine agli abusi e soprattutto alle azioni successive possibili ai fini della continuazione dell'attività. Per ciascuno degli immobili gli Uffici del Patrimonio, sulla base delle evidenze via via comunicate da parte dei servizi di vigilanza in materia tecnica edilizia in contradditorio con i concessionari stanno monitorando le situazioni e le possibili prospettive future con l'intento di consentire l'apertura dei locali non appena ciò sarà possibile, nel rispetto della vigente normativa, riguardo, in corso alla predisposizione di un quadro informativo riferito. a ogni singolo immobile contenente la situazione e lo stato delle verifiche che sarà oggetto di discussione in una prossima seduta già calendarizzata della competente Commissione fissata per l’11 aprile. Si segnala inoltre che è stato possibile concludere positivamente invece, attraverso un delicato ma fruttuoso percorso, la concessione di uno spazio in precedenza particolarmente danneggiato dalle esondazioni del fiume noto come l’Imbarchino, la cui apertura è prevista a breve. Ricordo anche che al di là della messa in ordine di queste situazioni peraltro, ripeto, risalenti nel tempo e quindi forse qualche Amministrazione prima di noi non ha rispettato la legalità, non ha fatto sì che questa legalità fosse rispettata, nel frattempo dico sul Parco del Valentino che, ripeto, è una straordinaria ricchezza per questa Città, sono in corso delle progettualità molto avanzate da parte del Politecnico per realizzare una sede per l'attività delle Facoltà e dei Dipartimenti di Architettura nel cosiddetto padiglione interrato, il Padiglione V, detto Morandi. Attualmente sono stati fatti carotaggi e verifiche e i risultati li avremo a fine mese e quindi abbastanza rapidamente sapremo se questo progetto potrà andare avanti come da progetto di fattibilità, peraltro finanziato da Fondazione XX Marzo e presentato nel dicembre scorso, un progetto con un incarico fra l'altro che ha comportato una spesa di circa 75.000 euro. L’Asse del Po per il Politecnico sarà la possibilità di utilizzare il Parco del Valentino come un vero e proprio Campus, utilizzando fabbricati attualmente e praticamente dismessi, o comunque poco utilizzati, ed espandendo questo tipo di disegno fino a Torino Esposizioni, che invece una parte di questi edifici è di proprietà del Comune di Torino. Su Torino Esposizioni i fidanzamenti di Fondazione XX Marzo ci consentiranno di mettere in sicurezza i fabbricati, quindi poterli riaprire al pubblico anche provvisoriamente per esposizioni o attività legate comunque agli spazi culturali ed espositivi di questa Città, con la visione che abbiamo già qualche volta richiamato, di realizzare la biblioteca della Città a partire da quel famoso progetto, che se non sbaglio aveva fruttato all'incaricato Bellini 20 milioni di parcella, che poi non è stato realizzato, e che potrebbe trovare uno spazio invece lì. Ancora sono in contatto con le Associazioni Salesiane è che sono un altro punto di riferimento importante per i cittadini lì perché accolgono anche cittadini stranieri, giovani, in attività di socializzazione, di divertimento e di sport molto importanti, che verranno mantenute in essere. E il disegno complessivo del Parco vedrà quindi una riqualificazione, una maggiore accessibilità al pubblico, una maggiore dotazione di verde e una risistemazione generale. Purtroppo queste attività hanno dei tempi abbastanza lunghi, anche solo la verifica dei contratti in essere di cui ho detto ha necessitato vari mesi di lavoro, è da più di un anno che ci lavorano i miei Uffici. Stiamo arrivando adesso pian pianino ad avere contezza di tutte le situazioni e quindi la possibilità di avviare anche la riapertura di locali, purché ovviamente siano nell'ambito delle norme, come detto. Quindi io penso di poter dire che il Parco del Valentino non è in stato di abbandono, non lo sarà, ha invece delle potenzialità straordinarie che stiamo man mano sviluppando. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Vicesindaco. Prego, Capogruppo Lo Russo. LO RUSSO Stefano Cara Sindaca Appendino, caro Vicesindaco Montanari, quando voi avete preso possesso del ruolo di guida di questa Città vi siete trovati nel cassetto due questioni importanti, una di queste era il Masterplan della Cittadella Politecnica al Valentino, Masterplan piuttosto articolato che vedeva nella riqualificazione dell'intero complesso di Torino Esposizioni, nel riuso del V Padiglione a fini universitari da parte del Politecnico di Torino, e più in generale nella fase di sviluppo di quello che era in quel documento, Delibera di Giunta comunale del 2015, il disegno urbano dell’intero Asse del Po. Siamo nel 2019 e siamo in una condizione oggettivamente molto diversa da quella che quella delibera immaginava. Fortunatamente per noi, a differenza di tante altre cose, quella progettualità non l’avete cancellata e l'avete mantenuta. Diciamo che nella migliore delle ipotesi, per usare un eufemismo, non l'avete sviluppata. Invece avete sviluppato una certo qual grado di pervicacia e di attitudine la volontà di tombare tutto quello che era in qualche modo la fruizione, in questo caso notturna, del Parco del Valentino. Vede, Vicesindaco Montanari, lo vedremo anche sul Circolo della Scherma come andrà a finire la questione, perché vi vedo particolarmente motivati nel colpire con la durezza e la fermezza che meritano tutte queste iniziative che da 10, 15, 20, 80, 90 anni animano la vita di questa Città, lo vedremo anche lì. C'è un metodo però che forse ci permettiamo di suggerire a lei e all'Assessore Finardi, che è qui in Aula e si sta occupando di revocare la concessione al Circolo della Scherma, che è una cosa semplice, il vuoto, il vuoto si riempie di qualche cosa. Allora, o voi avete pronto il nuovo ripieno, quello che c’era prima non vi piaceva, e possiamo anche, come dire, rilevare che forse qualche elemento di ragione potevate anche averla, però il problema è questo, Vicesindaco Montanari, se lei o chi per lei, la Sindaca Appendino, decide di chiudere, è bene avere pronte le soluzioni, perché chiudere per chiudere, revocare per revocare, avere il pugno duro e venire qua a fare i legalitari, poi non voglio divagare eccessivamente relativamente alla doppia morale del Movimento 5 Stelle, perché qua si è legalitari all'ennesima potenza per una questione di concessioni edilizie, sotto altri profili, diciamo così, che siamo decisamente più, come dire, garantisti, mettiamo che per quello che l’etica pubblica e la gestione operativa dei ruoli di potere della Sindaca e soprattutto dell’entourage della Sindaca, lì invece siamo molto garantisti. Quindi diciamo che questo piccolo doppio binario moralistico, scusi glielo rimando da dove lo ha spedito lei, perché mi viene proprio spontaneo, come dire, tirarle fuori alcuni casi emblematici di questi tre anni di Governo Appendino. Ma al di là di questa questione, poi saranno gli elettori, guardi, a fine maggio avrete il primo test di quanto voi siete apprezzati in questa Città, lo vediamo lì se effettivamente avete ragione voi, ma al di là di questa questione, io glielo dico con franchezza, forse anche relativamente anche alle altre azioni che sono in corso al Valentino occorre pensare prima che cosa succede, prima di mettere in campo delle azioni perché se voi non ci pensate prima, evitate, perché quello che è il risultato finale oggi, piaccia o non piaccia, colpa di Tizio, di Caio e di Sempronio, il povero collega Morano è stato massacrato da Assessori di questa Giunta che si preoccupavano di delegittimarlo personalmente pur di impedire le sue azioni di controllo e di contrasto, non presenti in quest'Aula in questo momento, chissà dove saranno, forse sono avvezzi del prosecco a Verona. Ma al di là di questa questione, noi la morale da voi non la prendiamo e vi facciamo rilevare gentilmente, per favore annotatevi questa questione, che forse prima di andare avanti bisogna avere idea di che cosa si fa dopo, perché altrimenti quello che ci consegnate è un Parco che oggi…, voi non lo avete trovato come oggi, cari del Movimento 5 Stelle, voi avete trovato una cosa diversa e oggi quella situazione lì è una situazione di degrado, è una situazione di abbandono. La richiesta di comunicazioni aveva quest’oggetto, il 13 noi abbiamo aderito all'iniziativa promossa dalla Circoscrizione “Riprendiamoci il Valentino” perché vogliamo come cittadini di questa Città darvi un segnale chiaro e forte che non siete adeguati e che quella zona deve tornare assolutamente ad essere quella che voi avete trovato, può essere ancora meglio, avere un progetto, portatelo avanti, però fate qualcosa davvero ogni tanto per questa Città. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Capogruppo Lo Russo. Prego, Capogruppo Sganga. SGANGA Valentina Grazie, Presidente. Io leggendo l'oggetto della richiesta di comunicazioni leggo: “Richiesta di comunicazioni urgenti in merito all'episodio di violenza sessuale avvenuto nel Parco del Valentino”, e sentendo l'intervento che mi ha preceduto mi è parso che ponendo la questione relativamente alla vivibilità del Parco, alla sicurezza, e non ultimo a quella dell'offerta dei locali di svago serale, si eclissasse tutta la portata culturale e sociale di un fenomeno come quello degli stupri. E quando parliamo di stupri non possiamo fare l'errore di pensare che sia solo una questione di rafforzamento dei dispositivi di controllo, come non possiamo pensare che sia solo una questione di locali aperti o di locali chiusi. Se parliamo di stupri va detto che questi sono sempre una questione di genere, sono una questione che va affrontata in via prioritaria dal punto di vista culturale, perché se non facciamo questo, quello che viene fatto è sciacallaggio politico, perché se questo non viene detto giochiamo quella che è la partita securitaria degli spazi urbani sul corpo delle donne e questo non è giusto, Capogruppo Lo Russo, perché se vogliono parlare dei locali del Valentino, e va bene, parliamo dei locali del Valentino senza strumentalizzare lo stupro di una donna, anche perché il rischio è che poi si finisce per pensare che basti un lampione in più, un locale aperto in più o una gonna un po' più lunga per evitare anche uno stupro e invece non è così. Ricordo che, e su questo ringrazio anche l'Amministrazione, che la Città di Torino assieme alla Città Metropolitana si è recentemente dotata di un piano antiviolenza che identifica come essa sia un fattore strutturale, come sia profondamente radicata sul nostro contesto sociale. Quindi da questo punto di vista eviterei le strumentalizzazioni e andrei la prossima volta diretto al punto della questione. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Capogruppo Sganga. Prego, Consigliere Chessa. Ricordo che al Gruppo del Movimento 5 Stelle rimangono 3 minuti. CHESSA Marco Ne userò molti in meno, Presidente, la ringrazio. Io ho solo qualche precisazione perché concordo totalmente con quanto detto dalla Capogruppo Sganga. Volevo solo esprimere la mia solidarietà all'Assessore Finardi per la vicenda del Club di Scherma che lo vede anche addirittura querelato per diffamazione per un provvedimento inevitabile, del quale aspettiamo il pronunciarsi del TAR, del quale ci sarà una sentenza che non discuteremo, ma accetteremo. Volevo solamente segnalare a questo Consiglio che una progettualità in corso c'è e ci sarà, però sarà esposta al momento opportuno e quindi non volevo rubarvi ulteriore tempo. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliere Carretto, ha due minuti e mezzo. CARRETTO Damiano Anch’io ne userò probabilmente molti meno. Prima di tutto volevo fare i complimenti a chi oggi ha vinto il premio “Ipocrita 2019”, che è veramente un premio ambitissimo, a quanto pare. Io credo che sia importante dire effettivamente che noi non abbiamo trovato il Valentino come ora, noi abbiamo trovato il Valentino con nessun locale in regola. Io adesso non so cosa sia successo nei 5 anni precedenti, non so che cosa guardassero gli Assessori che erano i responsabili dell'Edilizia, che dovevano guardare gli abusi edilizi, io non so cosa facessero, io non so cosa facessero, probabilmente erano occupati a fare altro e probabilmente non è stato possibile verificare questi aspetti. Sta di fatto che siamo arrivati noi e prendi le planimetrie, dei chioschi sono diventati discoteche. Come sia possibile non si sa, io non lo so come sia possibile, dei chioschi diventano delle discoteche. Locali che hanno una capienza fanno regolarmente tutti i weekend il triplo della capienza disponibile. Io non so come sia possibile, non so come si sia arrivati, non so se ci fosse un disegno politico dietro questa gestione, può darsi, o forse no, forse è solo un caso, probabilmente è solo un caso, sicuramente è solo un caso, ma sta di fatto che quello che ci siamo trovati è questo e io invito l'Opposizione a venire in Commissione, ci sarà una bella Commissione, mi sembra l’11, ma di venire e ce la raccontiamo e magari ci raccontano anche qualcosa, perché è interessante davvero la vicenda del Valentino, è veramente interessante tutto quello che si è sviluppato lì. E quello che succede diciamo che è interessante. L'unica cosa che sicuramente è interessante, è particolarmente interessante, e io di questo gliene do atto, è il progetto del Politecnico, il progetto della Cittadella del Politecnico, questo è un bell’intervento, intervento che noi abbiamo portato avanti con i tempi che ha questo tipo di processo e per il resto, niente, ci vediamo poi in Commissione. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Consigliere Carretto. Prego, Consigliera Foglietta, le rimangono una ventina di secondi. FOGLIETTA Chiara Sì, grazie, Presidente. Io per dovere di cronaca, visto che ci è stato detto che volevamo parlare solo dello stupro, cara Consigliera Sganga, le cito che nella richiesta di comunicazioni c'era scritto: “Qual è l’intenzione dell'Amministrazione in relazione alle azioni di contrasto al degrado e alla pianificazione della riqualificazione del Parco del Valentino?” Vede, Presidente, io sono un po' stufa dopo 3 anni di avere lezioni da parte della Maggioranza di come si contrasta la violenza di genere, di come si educano i cittadini, del fatto che noi siamo degli sciacalli, quindi le premetto, Presidente, che questo atteggiamento in quest'Aula deve finire. SICARI Francesco (Presidente) Replica e chiude il Vicesindaco Montanari. MONTANARI Guido (Vicesindaca) Sì, certo, solo poche parole per ricordare che noi non abbiamo l’attitudine a cacciare via i progetti perché li fa la parte avversa o portarli avanti perché sono i nostri. L’Asse del Po, un progetto portato avanti da Fondazione XX Marzo e Politecnico di Torino, che ha visto fra l'altro un premio e una competizione internazionale importante con un progetto di fattibilità altrettanto interessante che abbiamo presentato, è un'attività assolutamente utile che vogliamo portare avanti, ma non si può dire che abbiamo trovato un Parco del Valentino perfetto, è già stato richiamato in Aula, non vorrei tornarci. Se la doppia morale è quella che se qualche amico commerciante, eccetera, fa: “Va beh, pazienza”, si chiude un occhio, invece poi se qualcuno occupa un edificio abbandonato e ci fa buone attività sociali, invece quello non va bene, beh, non è la nostra, noi abbiamo una visione uguale, la legge, come si dice, è uguale per tutti, le attività che erano lì in essere non era possibile rinnovarle. Si tratta di fare un lungo lavoro d’indagine per capire effettivamente chi ha sbagliato, chi invece ha trovato soluzioni già in essere che non erano perfette, lo stiamo facendo. È stato già detto che l’11 aprile approfondiremo locale per locale tutti gli aspetti a nostra conoscenza e procederemo di conseguenza. Quindi qui l’idea è esattamente quella di riportare i locali a quelli che erano o perlomeno di concordare attività che sono compatibili col l’uso anche serale di uno spazio verde prezioso, storico, come quello. Ribadisco anche ovviamente la mia solidarietà al collega Finardi, che sta lavorando benissimo e che anche lì quando abbiamo aperto la scatola di questa vicenda abbiamo trovato purtroppo una situazione molto, molto al limite da un punto di vista legale. Quindi stiamo faticando, stiamo cercando di mettere a posto queste cose. Non mettere a posto per dare una pacca sulla spalla agli amici per dire: “Va beh, pazienza, la prossima volta non farlo più”, no, per cercare di capire esattamente quello che è, riportare questi oggetti, questi spazi preziosi, ripeto, per la collettività e anche per l’attività imprenditoriali ad un rigore delle leggi e alla possibilità di gestirle in modo davvero con visione del futuro come quella che abbiamo noi. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Vicesindaco. Prego, Assessore Finardi. FINARDI Roberto (Assessore) Grazie, Presidente, sarò velocissimo. Mi dispiace che il Consigliere Lo Russo non sia presente, sono sicuro che gli riferiranno. Due cose velocissimamente, ovviamente parlo di Villa Glicine esclusivamente perché è di mia competenza, il resto, come dire, non è competenza mia, quindi non mi permetto di dare dei giudizi. La domanda che mi faccio per prima è perché il Consigliere Lo Russo, o chi per esso, o comunque tutti, visto che delibera è in riferimento a Villa Glicini, passata più di 30 giorni fa, credo 40 giorni fa perché non hanno fatto un’interpellanza, anzi, lo inviterei a farla io, così possiamo con il tempo che ci necessita, ci serve, poter, come dire, approfondire il tema. Ci tengo a dire che, Villa Glicini non è assolutamente un fatto né una scelta politica, ma è assolutamente, come dire, una faccenda tecnico-amministrativa dove a fronte della segnalazione degli uffici di, parrebbe, alcune inadempienze, credo che un amministratore che fa il suo lavoro e quindi amministra dei beni e dei denari pubblici non possa esimersi, ed è esattamente la cosa che ho fatto, dal girare tutto questo agli organi competenti. Questo solo per chiarezza, perché magari a qualcuno era sfuggito qualche passaggio. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. |