Interventi |
ARTESIO Eleonora Grazie. Se nel nostro Paese, specificamente nella nostra Città, si sono raggiunti, in linea di principio sul piano delle norme e in linea di esperienza sul piano delle realizzazioni concrete, dei successi e dei risultati significativi rispetto al tema del superamento delle disuguaglianze, del superamento delle discriminazioni e della piena accessibilità alle opportunità questo si deve al fatto che la nostra cultura generale sia stata nutrita nel tempo dall’impegno delle associazioni di rappresentanza e anche alla loro intransigenza, l’intransigenza sui principi quando questi principi si riferiscono a diritti fondamentali è esattamente quella condizione che fa lievitare l’iniziativa delle istituzioni e la loro capacità di tradurre in programmi operativi gli intenti e gli indirizzi generali. Quindi non deve stupire se, a fronte di avanzamenti che si sono registrati nei programmi operativi della nostra attività di trasporto pubblico locale, ci siano ancora delle proteste, delle preoccupazioni, le denunce di criticità, la sottolineatura delle mancate assunzioni di responsabilità perché esattamente per ottenere la piena titolarità dei diritti se noi abbiamo il 58,2% di mezzi accessibili l’attenzione nostra deve soffermarsi su quel 48 che non lo è; se abbiamo l’85% di fermate praticabili l’attenzione nostra deve soffermarsi su quel 15% che ancora non lo è. È questa la modalità con la quale assumiamo in modo assoluto e con i quali i principi devono essere praticati, non sono stati nel tempo gli accomodamenti quelli che hanno potuto far fare passi in avanti e cambiare lo stato delle cose quando lo stato delle cose era disuguale. Quindi, certo io apprezzo quanto è stato fatto e segnalo anche che non dobbiamo vivere le segnalazioni che ci vengono fornite, le criticità che ci vengono denunciate, i problemi che vengono sollevati e le proteste che vengono organizzate come un mancato riconoscimento dei risultati raggiunti quanto piuttosto come la spinta ad un obiettivo da perseguire, quindi dal mio punto di vista sottolineo appunto il clima che deve ispirarci, che è un clima certamente legato all’affermazione di un principio fondamentale, ma è anche un clima di efficienza perché come abbiamo tutti potuto riconoscere e come è stato ricordato nell’ultima Commissione quando si producono delle condizioni di accessibilità, guardando a particolari condizioni umane che hanno meno opportunità di autonomia, si migliora l’autonomia di tutti e quindi è un interesse generale quello che stiamo praticando. La sottolineatura che vorrei fare e riprendo dall’intervento svolto in Commissione è la seguente: questi obiettivi che credo condividiamo tutti e che hanno visto GTT praticare sino ad ora in maniera progressiva, ma non ancora sufficiente diventano tanto più forti quando c’è la percezione nel soggetto operativo, in questo caso GTT, di una forte indicazione e di una forte volontà politica, normalmente queste manifestazioni di indirizzo si esplicano all’interno dei rapporti che intercorrono tra l’Amministrazione Comunale e GTT in merito al contratto di servizio e agli obietti che vengono definiti. Quindi come già ricordava il collega Tresso, proprio per rimarcare questa via che stiamo percorrendo di progressiva soluzione delle problematiche, occorrerà che noi si prenda atto come Consiglio Comunale di quali siano gli atti di indirizzo che l’Amministrazione ha messo in capo a GTT per la parte che riguarda il trasporto pubblico locale e, viceversa, noi si assuma un impegno che non sarà così distante visto che siamo prossimi alla discussione del Bilancio di Previsione 2019 relativamente a quali sono gli investimenti attesi e possibili rispetto al piano di eliminazione delle barriere architettoniche perché è un altro degli elementi riguardo al fatto che laddove la mobilità è autonoma anche per brevi e medie percorrenze, penso ad esempio all’uso degli scooter, uso il termine più generico di riconoscimento di questi mezzi di movimento in autonomia per persone con disabilità motoria, tuttavia se questi tragitti incontrano intralci, ostacoli ed impedimenti perché c’è una difficoltà oggettiva legata alle condizioni del sedime stradale o alle condizioni dei passi carrai o alle condizioni degli scivoli è evidente che contraddiciamo un impegno nei confronti dell’autonomia per la mobilità. |