Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora, buongiorno a tutti e tutti, riprendiamo la trattazione delle interpellanze, le prossime tre interpellanze verranno seguite in modo congiunto, abbiamo la numero 00933 del 2019, il cui presentatore e primo firmatario è Lavolta, ad oggetto abbiamo: “Episodi di discriminazione disabili in carrozzina su mezzi GTT” FERRERO Viviana (Vicepresidente) La seconda è la 01079 del 2019 i cui presentatori sono i Consiglieri Tresso, Artesio, Magliano e Lavolta e l’oggetto di questa interpellanza è: “Il Trasporto Pubblico Locale: per tutti ma non per i disabili” FERRERO Viviana (Vicepresidente) E ancora la terza, la numero 01080 del 2019, i presentatori Canalis e Lavolta, l’oggetto è: “Carrozzine: quale accessibilità ai mezzi GTT?” FERRERO Viviana (Vicepresidente) Risponde, per tutte e tre queste interpellanze accorpate, l’Assessore Lapietra, mentre invito i rispettivi presentatori se vorranno, appunto, a segnarsi, grazie. LAPIETRA Maria (Assessora) Buonasera. Rispondendo a tutte e tre le interpellanze in maniera congiunta, in questi anni GTT attraverso anche la figura del Disability Manager ha operato per migliorare la mobilità delle persone con disabilità mediante un rapporto costante, costruttivo e concreto con le associazioni. È attualmente in corso una campagna di informazione attraverso diverse modalità, è stata inoltrata una lettera alle associazioni e sarà inviata una comunicazione mirata alle persone titolari di tessere di libera circolazione per persone disabili. Questa mattina, 1° aprile, si è tenuta la riunione con le stesse associazioni per una comunicazione diretta sullo stato dei dispositivi di cui sono dotati i mezzi GTT insieme alle norme che regolano il trasporto di persone con disabilità, in particolare per quanto riguarda la disabilità motoria legata all’uso delle carrozzine, si tratta di norme che il personale GTT per legge è tenuto a rispettare nell’interesse di tutti i cittadini compresi quelli con difficoltà motoria. Le regole sono uno strumento perché tutti possono al meglio usufruire dei nostri mezzi ed è importante che siano conosciute e rispettate da tutti conducenti e persone con disabilità. Il nostro obiettivo è aumentare la sicurezza e consentire una mobilità davvero aperta a tutti. In riferimento alle interpellanze dei Consiglieri Tresso, Artesio, Canalis e Lavolta si riporta quanto segue: “Rispetto al 2014 anno a cui fa riferimento la sentenza citata dal TAR la situazione è completamente cambiata, all’epoca ad esempio i bus accessibili erano in 58,2%, oggi siamo al 100%, l’accessibilità ha superato il 50% per quanto riguarda i tram”. Il piano di interventi per aumentare l’accessibilità ai mezzi pubblici per le persone con disabilità è il seguente: “I prossimi bus 18 metri che inizieranno ad arrivare entro fine anno avranno due postazioni dedicate a bordo, i prossimi nuovi bus extraurbani a pianale centrale ribassato saranno consegnati entro l’estate, saranno dotati di pedana manuale con notevoli vantaggi riguardanti l’affidabilità. Saranno sostituite, entro l’anno, sui veicoli non di prossima rottamazione le cinture di sicurezza attualmente a bordo che sono omologate con altre più lunghe che potranno consentire all’aggancio anche carrozzine di dimensioni più ampie, saranno raddoppiate le postazioni dedicate sui tram bidirezionali serie 6000, quelli della linea 4, l’attività partirà nelle prossime settimane e proseguirà gradualmente, i nuovi tram la cui gara di acquisto è in corso saranno tutti accessibili e progressivamente sostituiranno quelli a due scalini. Tutte le nuove fermate sono realizzate a norma, circa l’85% delle fermate presenti sul territorio è accessibile alle carrozzine, vengono rese agibili tutte le fermate su cui GTT agisce per manutenzione o rifacimento. Sul sito di GTT sono indicate le linee gestite con veicoli accessibili, le linee automobilistiche urbane gestite direttamente da GTT dispongono tutte di autobus con pianale ribassato, sistema d’inginocchiamento alla fermata, pedana, postazione per carrozzine. Oltre la metà dei nostri tram è a pianale ribassato con pedana e postazione per le carrozzine. Si ricorda che la Metropolitana è completamente accessibile. Sul sito è disponibile il calcolo automatico del percorso per persone con disabilità motoria; è attivo anche l’SMS e l’App GTT di Telegram che evidenziano se i veicoli in arrivano sono accessibili o meno. Inoltre, come detto, saranno raddoppiate le postazioni dedicate sul tram serie 6000 e saranno due le postazioni sui prossimi bus 18 metri che inizieranno ad arrivare entro fine anno, peraltro si segnala che già oggi 6 tram di questa serie hanno due postazioni disabili. L’impegno dell’azienda non è cambiato rispetto al passato e non cambierà in futuro; punto di forza per il miglioramento della mobilità per le persone con disabilità è sempre stato e sarà sempre il rapporto con l’associazione, gli enti e le istituzioni. Molte soluzioni e molti interventi formativi, in questi anni, sono stati realizzati insieme alle associazioni di persone con disabilità”. L’ultimo punto proprio dell’interpellanza del Consigliere Tresso e della Consigliera Artesio mi viene chiesto se sia intenzione della Città consultare con regolarità le associazioni, in realtà lo facciamo, negli ultimi anni è sempre stato fatto, il prossimo incontro sarà proprio il 5 di aprile e anche il Disability Manager di GTT è sempre presente, io lo ringrazio perché in effetti negli ultimi anni ha fatto un ottimo lavoro. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Assessora Lapietra. Do la parola adesso al Consigliere Lavolta che ne ha facoltà per 5 minuti. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie, Presidente. Abbiamo voluto, con i colleghi Tresso, Canalis e Artesio evidenziare, porre l’attenzione dell’Amministrazione una serie di criticità legate al trasporto dei disabili sui nostri mezzi pubblici anche a seguito delle denunce puntuali e circostanziate che un cittadino ha voluto porre alla nostra attenzione e a cui, innanzitutto, io rivolgo il mio ringraziamento perché ci ha consentito di comprendere appieno quali sono alcune delle criticità che tutti i giorni i soggetti con disabilità, in carrozzina in particolare, vivono nel prendere i nostri mezzi pubblici e tra le tante criticità vi sono sicuramente quelle che lei ha evidenziato e rispetto alle quali l’Amministrazione, in particolare GTT, si sta impegnando, riconosciamo, lo abbiamo già fatto, che nel corso degli ultimi anni, dal 2012 con una particolare attenzione al 2014, comunque negli anni scorsi gradualmente alla sostituzione dei mezzi pubblici, in particolare all’implementazione è corrisposta un’attenzione sempre maggiore, anche in fase di acquisti degli stessi, mi fa particolarmente piacere che oggi ci venga comunicato che i prossimi tram 6000 bidirezionali possano ospitare più di due clienti, due utenti con disabilità, però alcuni dei dati che lei ci ha letto a noi continuano a non essere..., perlomeno dai nostri dati continuano a non essere corrispondenti alla realtà perché se è vero, come dice lei, che il 100% dei bus è accessibile il problema è anche vero che non tutti i bus sono accessibili per tutte le carrozzine, così come è vero ad esempio che le motrici 6000 monodirezionali sono le uniche oggi attrezzate per trasportare contemporaneamente due clienti con disabilità e abbiamo letto sui giornali, ed è ancora accaduto questa mattina, che ad esempio una scolaresca non ha potuto utilizzare il mezzo di trasporto, la motrice 6000 proprio perché a bordo vi era già un disabile, quindi è rimasta a terra un’intera scolaresca perché in quel caso specifico non era possibile caricare un ulteriore disabile. Noi abbiamo avuto modo nel corso degli ultimi giorni di approfondire l’ordine di servizio 206, quello che è stato diramato a tutti gli autisti. Io credo che non si possa lasciare da soli gli autisti a gestire un tema così complesso, a me ha fatto particolarmente male leggere gli episodi di discriminazione, di fastidio, di ira, di tensione che non possiamo permetterci di vivere nella nostra Città. Volevamo accendere questo riflettore sulle norme di utilizzo dei mezzi pubblici urbani ed extraurbani da parte dei clienti con disabilità proprio anche perché ci dispiace dover prendere atto che, molto spesso, sono gli stessi autisti che, semplicemente, lasciati in balia a seguire un semplice ordine di servizio poi devono gestire dinamiche più complesse. Continueremo dal nostro punto di vista a monitorare la situazione, continueremo a verificare se gli impegni che GTT ancora qualche giorno fa durante una Commissione Consiliare ha posto alla nostra attenzione, che lei ha ribadito quest’oggi, vengano in qualche modo soddisfatti e raggiunti, quello che nel frattempo però chiediamo a lei, Assessora, è di fare in modo che le singole dinamiche che nelle more diciamo, nelle risoluzioni dei tanti problemi che ancora sono da affrontare e da risolvere ci sia un’attenzione particolare e vi sia una cura particolare, una sensibilità necessaria da parte degli autisti che in molti casi non manca perché abbiamo avuto modo di incontrare diversi autisti che sono particolarmente attenti, sensibili che fanno ciò che in un contesto normale probabilmente non dovrebbero fare perché alcuni bus, alcuni mezzi di trasporto necessitano di alcune attenzioni, devono fermarsi, devono scendere, devono aprire la pedana, devono verificare che il posizionamento della carrozzina sia corretto, che la cintura sia appositamente collocata. Ecco, nelle more che tutta l’agenda delle singole criticità che noi abbiamo voluto evidenziare, nel frattempo che tutti questi singoli aspetti vengono approfonditi e risolti così come si è impegnata a fare GTT e lei ancora quest’oggi, quello che noi chiediamo è che ci sia un’attenzione perché stiamo parlando di cittadini che hanno diritto a muoversi nella nostra Città, che non possono essere oggetto di un conflitto sociale, ma soprattutto non possono essere accusati di un eventuale ritardo da parte degli altri passeggeri, non possono essere oggetto di scherno così come è accaduto da parte di alcuni autisti di GTT, quindi io la invito oltre a porre un’attenzione sugli ordini di servizio che vengono diramati anche ad accompagnare questi ordini di servizio con la giusta e necessaria attenzione che merita la delicatezza del tema, grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Consigliere Lavolta. Do la parola adesso al Consigliere Francesco Tresso. TRESSO Francesco Grazie, Presidente. Io ringrazio anche l’Assessora per le risposte che ci ha fornito, anzi le chiedo se gentilmente può rilasciarci copia scritta di quanto ci ha esposto a voce e ribadisco che la volontà di chiedere un approfondimento su questo tema nasceva, ovviamente, da tutta un’azione anche eclatante che alcune persone disabili sono state costrette a mettere in essere nei giorni scorsi e proprio, a seguito di questa situazione, io ho cercato di fare un approfondimento un pochino più dettagliato che ho riassunto nella parte di premessa della mia interpellanza in cui ho ricostruito un po’ quella che era stata la storia che a seguito di una delibera della precedente consiliatura del 2012 aveva introdotto un cambiamento sostanziale, tra questi anche l’inserimento dell’ISEE, cioè dell’indicatore della situazione economica personale per chiedere una compartecipazione del servizio per il trasporto disabili alle persone che erano gravemente impedite. Questo è già un concetto di per sé molto discutibile, che anzi trovo molto lesivo della libertà delle persone perché a nessuna delle persone normodotate, mi scuso per questo termine poco simpatico secondo me, viene chiesto contezza del suo stato patrimoniale nel momento in cui accede ad un servizio pubblico quale quello del trasporto pubblico appunto, a nessuno di noi viene chiesto il modello unico o una certificazione dei propri redditi nel momento in cui si fruisce del servizio (incomprensibile) su un pullman, quindi già questo crea un enorme distinguo verso le persone che invece hanno diritto al trasporto pubblico per tutta la loro vita relazionale, per il loro lavoro, per tutte le loro occasioni anche di svago e crea un distinguo importante, un solco che è difficile colmare. Io non disconosco che la GTT ha avuto e anche ringrazio qui il Disability Manager che sicuramente fa questo percorso anche con un certo tipo di attenzione anche personale ritengo, però evidentemente c’è proprio un paradigma che secondo me va un pochino più mutato anche nei confronti degli atteggiamenti che l’azienda si pone, anche il fatto che, a seguito diciamo delle circostanze che sono avvenute nei giorni scorsi e che hanno visto alcune persone disabili fare delle azioni così eclatanti, la comunicazione da parte dell’azienda è stata quella di richiamare la responsabilità all’utenza disabile della capacità appunto di poter affrontare con un certo tipo anche di conoscenza diciamo l’accesso sulle carrozze. Ecco, in realtà è proprio questo che va mutato, è proprio l’azienda che deve considerare di porsi in una condizione di disability friendly nei confronti di tutti, teniamo conto che, peraltro, gli ostacoli che si pongono per l’accesso al pubblico servizio non riguardano solo l’utenza disabile, ma tutta una larga fetta di persone che sono fisicamente impedite vuoi perché anziane, vuoi perché sono genitori con passeggini o altre situazioni. Ora sul fatto che la situazione rispetto a quella a cui si riferiva la sentenza del TAR che aveva fatto seguito a ricorso presentato dalle associazioni disabili nel 2012 è profondamente cambiata e sicuramente questo è vero, purtroppo però quello che continua a mancare e che io sottolineo è che manca un elemento fondamentale che è quello della programmazione, cioè della definizione di tempi certi a cui bisogna attendere, è vero che siamo a buon punto, è vero che i pullman anche col nuovo arrivo ormai sono pressoché al 100% dei pianali ribassabili in maniera automatica, non è ancora così per i tram, lei stessa ce l’ha evidenziato (incomprensibile) che ci ha detto, ha detto che progressivamente questa situazione andrà verso un progressivo miglioramento, però dobbiamo proprio fare un’azione, come sempre quando si fa un programma, in cui si definiscono i tempi almeno quelli attesi e che si spera di poter poi raggiungere proprio per dire che la Città si sta ponendo questo problema di dare una completa inclusione, una completa accessibilità a questo servizio. Ribadisco il termine Città perché qui non è solo un discorso di GTT, ma anche un discorso di completa accessibilità di tutte le pensiline, in questo senso mi sembra che andrebbe fatto un lavoro più articolato, più dettagliato, più puntuale per verificare ogni singola pensilina, ogni singola stazione e questo è possibile farlo con una mappatura, teniamo presente che stiamo anche affrontando la variante al Piano Regolatore, quindi se la variante al Piano Regolatore vuole porre l’inclusione come una delle sue linee di forza a cui sviluppare anche tutto quello che riguarda l’urbanistica della Città bisogna che proprio da ogni stazione si possa capire come si fa ad accedere ai servizi che contraddistinguono quell’area dai servizi anagrafici, ai cinema e ai teatri per vedere quale sia la possibilità di accesso anche proprio quindi non solo diciamo la pedana o lo scivolo della singola pensilina, ma anche quelle che sono le possibilità di accesso nei percorsi che una persona con disabilità si trova ad affrontare. Quindi io credo che quello che, sostanzialmente, ho cercato di ribadire anche io nell’interpella che ho posto era il richiamo alla Legge del ‘92, la 104 che richiama proprio il concetto di integrazione delle persone con disabilità nell’ottica di sviluppare una loro possibilità di piena integrazione sociale nel contesto cittadino. Chiederei, a questo punto, non chiedo di tentare un approfondimento anche perché è stata svolta in settimana una Commissione in cui già il dottor Rabino e il dottor Bordone ci hanno dato dei dati significativi, rammento che lo stesso dottor Rabino ha detto che avrebbe fornito a breve una sintesi sugli interventi realizzati, in parte lei ce li ha dati, ma aspettiamo questo documento, chiedo però che la Città, proprio perché oggi sensibilizzata su questo tema, provveda periodicamente a fare una verifica dello stato di attuazione del programma di completa abolizione delle barriere architettoniche per il trasporto pubblico locale, lei ha detto che è in essere un rapporto costante con le associazioni, speriamo sia tale e chiederemo ovviamente riscontro anche alle associazioni, ma quindi chiederò io stesso e penso anche i colleghi saranno concordi nel volerlo fare che magari in un periodo congruo per vedere cosa è variato rispetto alla situazione odierna potrebbe essere per esempio nell’autunno faremo un altro approfondimento in Commissione per capire come questa programmazione sia messa in essere e a che punto siamo della progressiva abolizione delle barriere architettoniche. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Consigliere Tresso. Do la parola ora al Consigliere Magliano, ricordandovi sempre un po’ di attenzione ai tempi per dare la possibilità appunto di... MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente, ma io ringrazio i miei colleghi e innanzitutto il collega che mi ha preceduto perché ha provato nell’interpellanza, insieme ad altri però, a specificare tecnicamente quali erano gli aspetti dal punto di vista della normativa, dal punto di vista della logistica di quello che accade quando parliamo di trasporto disabili. Beh, premessa GTT forse è una delle prime aziende in Italia che si è dotata del Disability Manager per cui meglio loro che noi evidentemente soprattutto questo Disability Manager che ci apprestiamo a nominare, almeno come Città di Torino, ma detto questo che la sensibilità in azienda ci sia è evidente, questo è il primo dato. Il secondo dato è che tutto, e non possiamo negarcelo, tutto si è in qualche modo reso più faticoso, dopo l’increscioso fatto che è accaduto qualche mese fa, per cui una persona con disabilità è scivolata, il mezzo era un mezzo gommato, non un tram, evidentemente non su rotaia ha preso la vita, da qui una gestione e un’attenzione maggiore magari da parte dei piloti, dei driver dei nostri mezzi pubblici che giustamente si sono resi conto che il trasportare una persona con disabilità non è così semplice, né può essere fatto con leggerezza. Nello stesso tempo però noi prendiamo atto che alcune disabilità oggi, che potrebbero richiedere di poter essere trasportate nella nostra Città attraverso i buoni taxi, non possono accedervi per un problema di budget dell’Amministrazione per cui le liste d’attesa sono inchiodate, quindi l’unica speranza che hanno queste persone è che il trasporto pubblico sia completamente accessibile e stiamo parlando di un’accessibilità per chi vive una disabilità motoria, non stiamo parlando di un’accessibilità totale per la disabilità sensoriale che sarebbe ancora più complesso e difficile, però da questo punto di vista io penso che è nelle corde di questa Maggioranza, almeno da quel che mi ricordo vi era tutto un ragionamento legato ai paypal, legato alla totale accessibilità, una Città accessibile lo è per le persone con disabilità, ma è molto più comoda per i nonni, per le mamme con i passeggini. Io su questo però proverei e provo a dare un contributo costruttivo, visto che adesso le nuove linee, i prossimi mezzi che acquisteremo sono mezzi che dovrebbero permettere il trasporto di due persone con disabilità al loro interno e visto che però ancora oggi abbiamo il problema che le percentuali che ci vengono dette rispetto ad un trasporto completamente accessibile e a volte si scontrano con il numero di passaggi perché se noi diciamo che la flotta è in parte accessibile, ma non siamo certi come richiesto su piazza Campanella che uno sia accessibile e uno no in alternanza, primo dato, secondo dato non è che sia comunicato in maniera istantanea che quel passaggio sia accessibile rispetto ad un altro che magari non lo è dal punto di vista della motrice, io suggerirei a quest’Amministrazione di fare qualcosa è un po’ prodromica rispetto a quello che dovremmo vivere nei prossimi 30-40 anni. Allora, che la nostra società abbia vissuto una tendenziale forma di progresso, per cui ci sono carrozzine oggi che permettono di trasportare persone che fino a 30-40 anni non erano trasportabili, visto che il progresso medico ha fatto sì che i ragazzini, i bimbi che hanno disabilità oggi possano uscire di casa e prima non potevano farlo, di iniziare a pensare come mappare i nuclei familiari in cui ci sono un papà e un ragazzino disabile, una mamma e una ragazzina disabile affinché questa mappatura dei bisogni permetta a questi soggetti di interloquire con l’Amministrazione e trovare la corsa più confacente alle loro necessità perché se noi non ripartiamo dall’esigenza anche del singolo cittadino, cosa per cui voi avete vinto le elezioni, non ne usciremo mai, potremmo fare le App, potremmo rendere accessibile un mezzo su due, un mezzo su tre, ma prendersi fino infondo in carico la responsabilità e la fatica di queste persone perché se un padre vuole accompagnare suo figlio in centro ad una visita piuttosto che a scuola piuttosto che in un luogo dove vogliono trascorrere delle ore insieme deve poterlo fare costruendo un servizio ad hoc, poi ben vengano gli investimenti, ben vengano le App che ci dicono quando un mezzo è accessibile e quando no, ben venga anche una comunicazione interna tra il Disability Manager e gli autisti di GTT, ma innanzitutto si giunga ad una taylorizzazione dei servizi che in questo momento su quest’attività in parte manca, dopodiché quello che abbiamo registrato a mezzo stampa e quello che abbiamo registrato rispetto alle segnalazioni che sono arrivate a me come agli altri Consiglieri è oggettivamente deprecabile. Detto questo, ci rendiamo conto però che quel problema che oggi accade su quella tipologia, su quella specifica persona potrebbe capitare in futuro più e più volte perché, concludo, Presidente, perché fortunatamente nel dramma di avere una disabilità oggi ci sono degli strumenti per muoversi in Città che 30 anni fa non c’erano, o cambiamo noi alla velocità con la quale cambia la nuova protesica, la nuova carrozzina oppure saremo sempre un passo indietro rispetto alla storia, grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Consigliere Magliano. Cedo ora la parola alla Consigliera Canalis. CANALIS Monica Grazie, Vicepresidente. Ringrazio l’Assessora Lapietra per la risposta che ci ha fornito, le chiederei gentilmente di farci avere il testo che ha letto in Aula. Io partirei da una riflessione che è quella che in parte abbiamo già condiviso durante la Commissione Consiliare di mercoledì scorso, che riguarda l’isola felice o comunque l’isola più impegnata rappresentata da GTT nell’ambito della nostra Città; GTT, come ricordato anche da alcuni dei Consiglieri che mi hanno preceduta, in questi anni ha fatto un grande lavoro per migliorare l’accessibilità dei mezzi per le persone con disabilità, sia motoria, sia sensoriale e lo sforzo, l’impegno che è stato profuso da parte di questa società partecipata è sicuramente enorme rispetto a quello profuso dagli altri settori e dagli altri comparti della nostra Città. Quindi il presupposto dal quale sono partita per scrivere l’interpellanza non è di non considerare il lavoro fatto in questi anni, di non considerare in particolare l’eccellenza rappresentata dal Disability Manager della società, ma di proporre un ulteriore miglioramento per quello che la società mette in atto da diversi anni. Ecco, rispetto alla risposta fornita dall’Assessora Lapietra credo che il grande elemento di scarsa chiarezza sia legato ai tempi degli interventi che si vogliono mettere in campo riferiti ai tre filoni riguardanti la disabilità motoria che sono quelli dell’accessibilità completa delle fermate, quindi l’adeguamento in maniera tale che non ci siano scalini per l’accesso e non ci sia un dislivello per le carrozzine, il secondo filone è quello dell’aumento delle postazioni per carrozzine all’interno dei mezzi e il terzo filone è quello delle cinture che oggi in larga misura non sono adeguate a tutti i modelli di carrozzina. L’altro filone che mi sembra sia stato omesso è quello riguardante l’alternanza di mezzi accessibili e non accessibili sulla stessa linea che può comportare un notevole disagio per l’utenza perché, lo dicevamo anche mercoledì scorso, qualora una carrozzina venga lasciata a terra in quanto la postazione presente sul mezzo sia già impegnata, talvolta accade che la carrozzina aspetti il mezzo successivo, ma quello successivo non sia idoneo, quindi ci si trova ad aspettare molto più a lungo. Quindi, non è soltanto un problema di numeri di postazioni all’interno del mezzo, ma anche di coerenza, di adeguatezza di tutti i mezzi che si trovano sulla stessa linea, anche perché non tutte le persone possono accedere alle App, possono verificare se i mezzi in arrivo sono adeguati oppure no, quindi quest’altro aspetto io credo che meriti maggior attenzione. Quindi io vorrei capire nella replica, che ho visto e che l’Assessora intende ancora darci, i tempi, è chiaro che GTT è una società che è al centro del piano di interventi finanziari della nostra Città, quindi in questi anni ha dovuto limitare gli investimenti, però anche se i tempi fossero lunghi credo che sia utile e che sia anche legittimo capire quali siano. Infine a me preme anche che, rispetto ai terribili episodi che si sono recentemente verificati fino ad arrivare al decesso, non si crei una contrapposizione tra il personale e l’utenza, innanzitutto perché noi sappiamo che la maggior parte degli autisti di GTT è fatta di persone che sono formate e hanno anche una preparazione personale per intervenire rispetto all’accessibilità dei mezzi per le carrozzine, ma poi anche perché sappiamo che l’azienda e anche l’Assessora da come ci ha detto ha messo in campo delle forme di comunicazione con le associazioni che rappresentano i disabili, ciò nonostante è chiaro che quando poi si verificano gli episodi, quando una persona deve essere lasciata a terra perché non c’è spazio sul mezzo, in quel momento si creano delle tensioni tali che non sempre il personale è in grado di gestire. Quindi io credo che sia necessario un surplus di comunicazione, se è necessario informare meglio le associazioni e anche se è possibile le singole persone perché non è detto che tutte siano rappresentate, siano legate a queste associazioni rispetto alla normativa a cui sono tenuti gli autisti perché questo potrebbe in molti casi aiutare ad affrontare meglio questi momenti di emergenza in cui magari qualcuno che si era programmato un viaggio non lo può effettuare per le condizioni del mezzo, quindi io su questo invito ad esercitare un maggiore intervento, grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Consigliera Canalis. Quindi, attendiamo ancora la risposta che non dovrebbe essere... però se possiamo, appunto, così non facciamo l’approfondimento nel caso in cui le risposte, se ho ben inteso... Perfetto. Allora, passo invece la parola adesso alla Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora Grazie. Se nel nostro Paese, specificamente nella nostra Città, si sono raggiunti, in linea di principio sul piano delle norme e in linea di esperienza sul piano delle realizzazioni concrete, dei successi e dei risultati significativi rispetto al tema del superamento delle disuguaglianze, del superamento delle discriminazioni e della piena accessibilità alle opportunità questo si deve al fatto che la nostra cultura generale sia stata nutrita nel tempo dall’impegno delle associazioni di rappresentanza e anche alla loro intransigenza, l’intransigenza sui principi quando questi principi si riferiscono a diritti fondamentali è esattamente quella condizione che fa lievitare l’iniziativa delle istituzioni e la loro capacità di tradurre in programmi operativi gli intenti e gli indirizzi generali. Quindi non deve stupire se, a fronte di avanzamenti che si sono registrati nei programmi operativi della nostra attività di trasporto pubblico locale, ci siano ancora delle proteste, delle preoccupazioni, le denunce di criticità, la sottolineatura delle mancate assunzioni di responsabilità perché esattamente per ottenere la piena titolarità dei diritti se noi abbiamo il 58,2% di mezzi accessibili l’attenzione nostra deve soffermarsi su quel 48 che non lo è; se abbiamo l’85% di fermate praticabili l’attenzione nostra deve soffermarsi su quel 15% che ancora non lo è. È questa la modalità con la quale assumiamo in modo assoluto e con i quali i principi devono essere praticati, non sono stati nel tempo gli accomodamenti quelli che hanno potuto far fare passi in avanti e cambiare lo stato delle cose quando lo stato delle cose era disuguale. Quindi, certo io apprezzo quanto è stato fatto e segnalo anche che non dobbiamo vivere le segnalazioni che ci vengono fornite, le criticità che ci vengono denunciate, i problemi che vengono sollevati e le proteste che vengono organizzate come un mancato riconoscimento dei risultati raggiunti quanto piuttosto come la spinta ad un obiettivo da perseguire, quindi dal mio punto di vista sottolineo appunto il clima che deve ispirarci, che è un clima certamente legato all’affermazione di un principio fondamentale, ma è anche un clima di efficienza perché come abbiamo tutti potuto riconoscere e come è stato ricordato nell’ultima Commissione quando si producono delle condizioni di accessibilità, guardando a particolari condizioni umane che hanno meno opportunità di autonomia, si migliora l’autonomia di tutti e quindi è un interesse generale quello che stiamo praticando. La sottolineatura che vorrei fare e riprendo dall’intervento svolto in Commissione è la seguente: questi obiettivi che credo condividiamo tutti e che hanno visto GTT praticare sino ad ora in maniera progressiva, ma non ancora sufficiente diventano tanto più forti quando c’è la percezione nel soggetto operativo, in questo caso GTT, di una forte indicazione e di una forte volontà politica, normalmente queste manifestazioni di indirizzo si esplicano all’interno dei rapporti che intercorrono tra l’Amministrazione Comunale e GTT in merito al contratto di servizio e agli obietti che vengono definiti. Quindi come già ricordava il collega Tresso, proprio per rimarcare questa via che stiamo percorrendo di progressiva soluzione delle problematiche, occorrerà che noi si prenda atto come Consiglio Comunale di quali siano gli atti di indirizzo che l’Amministrazione ha messo in capo a GTT per la parte che riguarda il trasporto pubblico locale e, viceversa, noi si assuma un impegno che non sarà così distante visto che siamo prossimi alla discussione del Bilancio di Previsione 2019 relativamente a quali sono gli investimenti attesi e possibili rispetto al piano di eliminazione delle barriere architettoniche perché è un altro degli elementi riguardo al fatto che laddove la mobilità è autonoma anche per brevi e medie percorrenze, penso ad esempio all’uso degli scooter, uso il termine più generico di riconoscimento di questi mezzi di movimento in autonomia per persone con disabilità motoria, tuttavia se questi tragitti incontrano intralci, ostacoli ed impedimenti perché c’è una difficoltà oggettiva legata alle condizioni del sedime stradale o alle condizioni dei passi carrai o alle condizioni degli scivoli è evidente che contraddiciamo un impegno nei confronti dell’autonomia per la mobilità. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora, grazie, Consigliera Artesio. Do la parola per una breve replica all’Assessora Maria Lapietra. LAPIETRA Maria (Assessora) Sì, io ringrazio tutti per l’attenzione su questo tema, anche se mi dà fastidio quando si parla di discriminazioni. Prima il Consigliere Tresso ha detto una cosa che non ho veramente capito; innanzitutto disabili possiamo diventare tutti, in maniera temporanea, in maniera permanente; noi adesso abbiamo il nostro Direttore della Divisione che è sulla carrozzina che sta provando lui stesso che cosa significa, quindi tutti abbiamo delle problematiche, ripetiamo, come sempre, le mamme con le carrozzine con due o tre figli piccoli capiscono benissimo i problemi che hanno le persone con disabilità, ma ripeto, chiunque di noi può diventare disabile. Quindi quando si parla di discriminazione, come diceva lei prima, Consigliere Tresso, veramente non capisco, è riuscito a dire che noi discriminiamo le persone disabili perché li facciamo pagare in base all’ISEE, perché il trasporto pubblico non deve essere pagato in base all’ISEE. Io le ricordo che c’è una legge nazionale che dice che tutte le agevolazioni fatte da un Comune, e noi a Torino siamo uno dei pochi che rispettano questa legge, devono essere fatti in base all’ISEE. Quindi, i giovani pagano in base all’ISEE perché sono agevolati, le persone anziane pagano in base all’ISEE perché sono agevolate, le persone disabili pagano in base all’ISEE perché sono agevolate; ma questa non è una discriminazione, è una legge, quindi attenzione a parlare di discriminazione perché ci mettiamo in bocca delle parole che assolutamente non sono quelle corrette. Per quanto riguarda i tempi, io so che è stata fatta una Commissione, mi spiace che mancavo per problemi di lavoro, so che questi punti sono già stati tutti esplicitati; so che il Consigliere Carretto in Commissione ha chiesto un piano a GTT di tempistiche, Consigliera Canalis, quindi penso che ce lo faranno avere a breve, anche se, come dicevo prima, rispondendo all’interpellanza, per quanto riguarda i tre punti che lei citava, le cinture, è già partito l’acquisto, quindi verranno messe sui bus e sui tram nelle prossime settimane. Per quanto riguarda i mezzi entro l’estate arriveranno i primi 76 bus e quindi all’interno di questa partita ci saranno anche i bus 18 metri con le due postazioni; i tram, la gara, deve finire a breve la gara negoziata, ci vorranno due anni perché arrivino i nuovi tram, quindi questi sono i tempi. Per quanto riguarda gli altri autobus, deve ancora partire la nuova gara e quindi speriamo a brevissimo di avere i nuovi autobus. Ma l’attenzione massima quindi su questa tematica, tutti i nuovi autobus 18 metri avranno due postazioni al loro interno, però, appunto, visto che il Consigliere Carretto ha chiesto il Piano ci sapranno dire esattamente il Piano e il Piano soprattutto diciamo di abbattimento delle barriere architettoniche alle fermate. Noi adesso stiamo parlando di disabilità motoria; noi sappiamo bene che le disabilità non sono solo quelle motorie, ma ci sono anche le disabilità visive ed è molto più complicato e siamo molto più indietro per quanto riguarda invece la messa in sicurezza e quindi l’abbattimento delle barriere architettoniche per persone con disabilità visive. Quindi, per le disabilità motorie diciamo che le nostre fermate insomma siamo già a buon punto, per gli altri tipi di disabilità invece di lavoro ce n’è ancora tantissimo. Quindi per quanto riguarda anche quello che diceva la Consigliera Artesio, quanto è stato messo a bilancio per il piano abbattimento delle barriere architettoniche, è un problema, perché ogni anno abbiamo quel problema, non riusciamo a mettere abbastanza risorse per l’abbattimento delle barriere architettoniche e quindi cerchiamo di fare ogni volta che viene rifatta una fermata per problemi vari viene posta l’attenzione sulla barriera architettonica, ogni volta che viene fatta una nuova urbanizzazione quindi si mette diciamo la massima attenzione, il focus sull’abbattimento delle barriere architettoniche, ma avere risorse nuove da adibire solo al Piano abbattimento barriere architettoniche è difficile. È difficile col nostro bilancio. Ho risposto a un’altra interpellanza dove dicevo che il piano - l’interpellanza del cittadino della scorsa settimana - quindi il piano abbattimento lo stiamo portando avanti, come diceva anche il Consigliere Tresso quindi sapendo nella Città dove sono le fermate non ancora accessibili e quali punti della Città dovranno essere resi accessibili, ma sicuramente non abbiamo abbastanza risorse per completarlo. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Perfetto. Allora, io ringrazio l’Assessora Lapietra, non vorrei che si trasformasse in un dibattito e anzi inviterei l’Assessora la prossima volta a rimanere più sul merito delle annotazioni di tipo tecnico. Darei però, visto che sono state discusse e accorpate, ma la soddisfazione o l’insoddisfazione sarà resa per parti, quindi mi sembra che il Consigliere Tresso ci aveva già detto di non voler andare in approfondimento, se avesse un’idea contraria, io le do comunque la parola. Io darei per discussa l’interpellanza come primo presentatore del Consigliere Lavolta, della Consigliera Canalis e quindi do la parola al Consigliere Tresso perché mi dia appunto qualche informazione in più. Grazie. TRESSO Francesco Ribadisco, io non chiedo un approfondimento perché l’abbiamo già fatto la settimana scorsa, ho detto che chiederemo un aggiornamento, potrebbe essere per esempio quest’autunno sulla situazione mi lasci solo, come fatto personale, dire una cosa, Assessora, mi guardi, per favore, mi senta soprattutto; io conosco il termine discriminatorio, abbia pazienza, ma qualche cosa l’ho studiata anche io, il fatto della discriminazione è proprio questo, lei mi ha fatto degli esempi di facilitazione, invece una persona che è impedita e deve usare un taxi, e su questo ci chiedono la compartecipazione, quella è discriminazione perché vuol dire ledere al diritto di muoversi in tutta libertà prendendo un mezzo che sia attrezzato quando non può prendere un pullman. Quindi è solo questo, ovviamente era solo lapalissiana, non è che sto dicendo..., esattamente le cose che..., intanto mi riferivo ad una delibera della passata Amministrazione, però non diciamo alle persone che sono ignoranti perché non sanno il significato di un termine; forse qualcosina l’ho studiata anche io e quindi so anche io cosa vuol dire discriminare. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Consigliere Tresso. Allora, io le do per approfondite e con appunto questo richiamo poi ad un’ulteriore Commissione verso il mese di settembre. |