Interventi |
MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Beh, questa è una proposta di mozione che abbiamo approfondito in Commissione, l’abbiamo approfondita, e devo ringraziare anche il Presidente della Commissione che ha dato la possibilità ai cittadini di esprimersi e di esporre quello che vivono ormai da tanto tempo. C’è stato un apporto assolutamente costruttivo da parte del Consigliere Versaci rispetto a una condizione che siamo andati un po’ a raccontare nel “premesso che”, ma soprattutto nel “tenuto conto che”: la presenza della criminalità non conosce soste, interruzioni, stagioni ed orari; lo stillicidio criminoso pervade l’intero asse di corso Principe Oddone, le traverse sul lato est e l’ampia area di proprietà delle Ferrovie dello Stato adiacente a via Savigliano sul versante ovest; ad ogni ora del dì e della notte è possibile incontrare ed imbattersi in spacciatori che soprattutto nel tratto tra via Brindisi e via Ravenna vendono le loro dosi a consumatori affondati nel loro vizio; l’ampia area di proprietà del gruppo Ferrovie dello Stato in via Savigliano corso Principe Oddone è utilizzata come luogo di riparo per i pusher, come deposito per la droga nonché come latrina a cielo aperto. Da molti anni i cittadini chiedono all’Amministrazione che trovi un accordo con il gruppo Ferrovie dello Stato per un nuovo e civile utilizzo dell’area eliminando le barriere e garantendo la pulizia e lo sfalcio del verde, abbattendo il compendio immobiliare situato all’interno ormai vetusto e abbandonato al suo destino; la presenza di spacciatori e di malintenzionati provoca lo scoppio di frequenti risse per regolare le controversie relative a visione e a controllo del territorio. Tutto ciò, oltre ad essere un fenomeno tanto consueto quanto raccapricciante, causa di danneggiamenti alle auto e agli elementi di arredo urbano, in conseguenza di quanto riferito al punto precedente; pessimo lo stato della pulizia del marciapiede delle adiacenze del lato ovest di corso Principe Oddone con quotidiana presenza di bottiglie, di vetri rotti, di pericolosi cocci, di tanti altri rifiuti di varia natura. I cittadini esasperati, la situazione è diventata insopportabile, abbandonati dall’istituzione, alcuni anni fa hanno dato vita al Comitato Oddone-Savigliano per unirsi e mettere a fattore comune l’obiettivo di porre argine ad una delinquenza dilagante senza scrupoli. Nel “considerato che”, Presidente, andiamo a derubricare e a elencare tutta una serie di elementi che in questa fase con l’articolo 4 del Decreto Legge 14 del 20 febbraio 2017 coordinato con la Legge di conversione 47 del 18 aprile 2017 recante: “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città”, dispone che per la sicurezza urbana si intende il bene pubblico che afferisce alla vivibilità e al decoro delle città da perseguire mediante interventi di riqualificazione anche urbanistica, sociale e culturale e il recupero delle aree e dei siti degradati, l’eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale, la prevenzione alla criminalità, in particolare di tipo predatorio, la promozione della cultura del rispetto della legalità e l’affermazione di più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile. L’articolo 5 dispone che le Linee guida per l’attuazione della sicurezza urbana definiscano i coordinati di riferimento e le politiche per la sicurezza urbana. I patti per l’attuazione della sicurezza urbana vengono sottoscritti da Sindaco e Prefetto nel rispetto delle Linee guida ed in coerenza con le Linee generali della sicurezza integrata. Tutta una serie di punti che, di fatto, impegnano che cosa? Impegnano la Sindaca e la Giunta a interloquire con Prefetto e Questore della Provincia di Torino per coinvolgerli attivamente nella rapida realizzazione di risposte integrate ed efficaci per porre fine al degrado e all’illegalità diffusa in corso Principe Oddone ed aree limitrofe mediante predisposizione di costanti pattugliamenti delle Forze dell’Ordine e con l’istituzione di postazioni fisse interforze quali importanti presidi di legalità. Abbiamo eliminato, in accordo con il Consigliere Versaci, ogni riferimento al DASPO urbano perché ci rendiamo conto, anche politicamente, che è una misura che quest’Amministrazione almeno politicamente non vuole attuare o non vuole ancora attuare, ma l’obiettivo che ci siamo posti in Commissione era proprio quello di dare con forza un segnale a quest’Amministrazione affinché si chieda, come in altri posti della città accade, di aver un presidio fisso, un presidio fisso nella zona che siamo andati a delineare in questo atto, perché i cittadini non ne possono più e diamo quindi mandato alla Sindaca, alla sua Giunta e all’Assessore con delega alla sicurezza di chiedere a Prefetto e Questore di posizionare lì dopo anni e anni, non so se vi ricordavate quando c’era il trincerone perché c’erano i lavori, il trincerone veniva utilizzato per nascondere le dosi, per scappare, era anche impossibile per le Forze dell’Ordine se gli spacciatori attraversavano il trincerone riuscire ad andare a prenderli, allora mettere un presidio fisso lì per 3, 4, 6 mesi, quanto verrà definito, ma per dare un momento di tregua a quei cittadini che lì vivono, lì abitano, lì hanno ancora delle attività commerciali, quelli che hanno resistito, di chiedere un controllo efficace sulle attività commerciali che in alcuni casi possono rappresentare delle vere e proprie vedette per avvisare gli spacciatori di quando arrivano le Forze dell’Ordine e mi pare, e lo dico avendo frequentato per anni le realtà limitrofe a quella zona, nel “premesso che” facciamo riferimento alla Basilica di Maria Ausiliatrice e all’oratorio che c’è lì, ma soprattutto ai tanti cittadini e commercianti che in quella zona vivono. Io devo ringraziare, lo faccio pubblicamente, il Consigliere Versaci perché intervenendo sul tema ha dimostrato una conoscenza di quello che i cittadini vivono in quelle condizioni e forse il votare tutti insieme questo atto darà un segnale a quel Comitato, a quei cittadini che almeno il Consiglio Comunale di Torino, nella sua interezza, non li sta abbandonando e mette l’Amministrazione nelle condizioni di chiedere un presidio fisso interforze a rotazione, Vigili, Polizia, Guardia di Finanza, Carabinieri per almeno bloccare quel tipo di fenomeno in quella zona. Oggi l’Amministrazione, può piacere o non può piacere, ha riaperto corso Principe Oddone, vorremmo che oltre all’investimento dal punto di vista urbanistico si potesse fare anche un investimento sulla coesione sociale garantendo un presidio. Grazie. |