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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 1 Aprile 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 15
MOZIONE 2019-00471
(MOZIONE N. 17/2019) "PERCH? SICUREZZA, LEGALIT? E DECORO NON POSSONO RISIEDERE IN CORSO PRINCIPE ODDONE?" PRESENTATA IN DATA 7 FEBBRAIO 2019 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO. [Testo coordinato]
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Proseguiamo adesso con il punto numero 7, mecc. 201900471, proposta di mozione
presentata dal Capogruppo Magliano:

“Perché sicurezza, legalità e decoro non possono risiedere in corso Principe Oddone?”

SICARI Francesco (Presidente)
Comunico che è stato presentato un emendamento firmato dal Capogruppo Magliano e
dal Consigliere Versaci. Prego, Capogruppo Magliano.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Beh, questa è una proposta di mozione che abbiamo approfondito
in Commissione, l’abbiamo approfondita, e devo ringraziare anche il Presidente della
Commissione che ha dato la possibilità ai cittadini di esprimersi e di esporre quello che
vivono ormai da tanto tempo. C’è stato un apporto assolutamente costruttivo da parte
del Consigliere Versaci rispetto a una condizione che siamo andati un po’ a raccontare
nel “premesso che”, ma soprattutto nel “tenuto conto che”: la presenza della criminalità
non conosce soste, interruzioni, stagioni ed orari; lo stillicidio criminoso pervade
l’intero asse di corso Principe Oddone, le traverse sul lato est e l’ampia area di proprietà
delle Ferrovie dello Stato adiacente a via Savigliano sul versante ovest; ad ogni ora del
dì e della notte è possibile incontrare ed imbattersi in spacciatori che soprattutto nel
tratto tra via Brindisi e via Ravenna vendono le loro dosi a consumatori affondati nel
loro vizio; l’ampia area di proprietà del gruppo Ferrovie dello Stato in via Savigliano
corso Principe Oddone è utilizzata come luogo di riparo per i pusher, come deposito per
la droga nonché come latrina a cielo aperto. Da molti anni i cittadini chiedono
all’Amministrazione che trovi un accordo con il gruppo Ferrovie dello Stato per un
nuovo e civile utilizzo dell’area eliminando le barriere e garantendo la pulizia e lo
sfalcio del verde, abbattendo il compendio immobiliare situato all’interno ormai vetusto
e abbandonato al suo destino; la presenza di spacciatori e di malintenzionati provoca lo
scoppio di frequenti risse per regolare le controversie relative a visione e a controllo del
territorio. Tutto ciò, oltre ad essere un fenomeno tanto consueto quanto raccapricciante,
causa di danneggiamenti alle auto e agli elementi di arredo urbano, in conseguenza di
quanto riferito al punto precedente; pessimo lo stato della pulizia del marciapiede delle
adiacenze del lato ovest di corso Principe Oddone con quotidiana presenza di bottiglie,
di vetri rotti, di pericolosi cocci, di tanti altri rifiuti di varia natura. I cittadini esasperati,
la situazione è diventata insopportabile, abbandonati dall’istituzione, alcuni anni fa
hanno dato vita al Comitato Oddone-Savigliano per unirsi e mettere a fattore comune
l’obiettivo di porre argine ad una delinquenza dilagante senza scrupoli. Nel “considerato
che”, Presidente, andiamo a derubricare e a elencare tutta una serie di elementi che in
questa fase con l’articolo 4 del Decreto Legge 14 del 20 febbraio 2017 coordinato con la
Legge di conversione 47 del 18 aprile 2017 recante: “Disposizioni urgenti in materia di
sicurezza delle città”, dispone che per la sicurezza urbana si intende il bene pubblico
che afferisce alla vivibilità e al decoro delle città da perseguire mediante interventi di
riqualificazione anche urbanistica, sociale e culturale e il recupero delle aree e dei siti
degradati, l’eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale, la
prevenzione alla criminalità, in particolare di tipo predatorio, la promozione della
cultura del rispetto della legalità e l’affermazione di più elevati livelli di coesione
sociale e convivenza civile. L’articolo 5 dispone che le Linee guida per l’attuazione
della sicurezza urbana definiscano i coordinati di riferimento e le politiche per la
sicurezza urbana. I patti per l’attuazione della sicurezza urbana vengono sottoscritti da
Sindaco e Prefetto nel rispetto delle Linee guida ed in coerenza con le Linee generali
della sicurezza integrata. Tutta una serie di punti che, di fatto, impegnano che cosa?
Impegnano la Sindaca e la Giunta a interloquire con Prefetto e Questore della Provincia
di Torino per coinvolgerli attivamente nella rapida realizzazione di risposte integrate ed
efficaci per porre fine al degrado e all’illegalità diffusa in corso Principe Oddone ed
aree limitrofe mediante predisposizione di costanti pattugliamenti delle Forze
dell’Ordine e con l’istituzione di postazioni fisse interforze quali importanti presidi di
legalità. Abbiamo eliminato, in accordo con il Consigliere Versaci, ogni riferimento al
DASPO urbano perché ci rendiamo conto, anche politicamente, che è una misura che
quest’Amministrazione almeno politicamente non vuole attuare o non vuole ancora
attuare, ma l’obiettivo che ci siamo posti in Commissione era proprio quello di dare con
forza un segnale a quest’Amministrazione affinché si chieda, come in altri posti della
città accade, di aver un presidio fisso, un presidio fisso nella zona che siamo andati a
delineare in questo atto, perché i cittadini non ne possono più e diamo quindi mandato
alla Sindaca, alla sua Giunta e all’Assessore con delega alla sicurezza di chiedere a
Prefetto e Questore di posizionare lì dopo anni e anni, non so se vi ricordavate quando
c’era il trincerone perché c’erano i lavori, il trincerone veniva utilizzato per nascondere
le dosi, per scappare, era anche impossibile per le Forze dell’Ordine se gli spacciatori
attraversavano il trincerone riuscire ad andare a prenderli, allora mettere un presidio
fisso lì per 3, 4, 6 mesi, quanto verrà definito, ma per dare un momento di tregua a quei
cittadini che lì vivono, lì abitano, lì hanno ancora delle attività commerciali, quelli che
hanno resistito, di chiedere un controllo efficace sulle attività commerciali che in alcuni
casi possono rappresentare delle vere e proprie vedette per avvisare gli spacciatori di
quando arrivano le Forze dell’Ordine e mi pare, e lo dico avendo frequentato per anni le
realtà limitrofe a quella zona, nel “premesso che” facciamo riferimento alla Basilica di
Maria Ausiliatrice e all’oratorio che c’è lì, ma soprattutto ai tanti cittadini e
commercianti che in quella zona vivono. Io devo ringraziare, lo faccio pubblicamente, il
Consigliere Versaci perché intervenendo sul tema ha dimostrato una conoscenza di
quello che i cittadini vivono in quelle condizioni e forse il votare tutti insieme questo
atto darà un segnale a quel Comitato, a quei cittadini che almeno il Consiglio Comunale
di Torino, nella sua interezza, non li sta abbandonando e mette l’Amministrazione nelle
condizioni di chiedere un presidio fisso interforze a rotazione, Vigili, Polizia, Guardia di
Finanza, Carabinieri per almeno bloccare quel tipo di fenomeno in quella zona. Oggi
l’Amministrazione, può piacere o non può piacere, ha riaperto corso Principe Oddone,
vorremmo che oltre all’investimento dal punto di vista urbanistico si potesse fare anche
un investimento sulla coesione sociale garantendo un presidio. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliere Versaci.

VERSACI Fabio
Grazie, Presidente. Come ha detto il Capogruppo Magliano, abbiamo presentato insieme
un emendamento a questa mozione inerente a quello che accade in corso Principe
Oddone da ormai parecchi anni dove purtroppo, come ho già detto in Commissione,
negli ultimi anni forse è peggiorato addirittura. Purtroppo sono ormai forse 20 anni, io
ci ho vissuto tanti anni in quella zona, da quando avevo 11 anni, e da quando avevo 11
anni purtroppo corso Principe Oddone è sempre stato un posto dove c’erano molti
spacciatori, è stata anche un po’ degradata la zona, sinceramente si sperava che con
l’apertura del nuovo corso Principe Oddone sarebbe migliorata la situazione, ma
purtroppo è peggiorata. Come diceva giustamente il Capogruppo Magliano, è per dare
un segnale a quei cittadini che effettivamente tutti i giorni, anche di giorno, dalla
mattina, costantemente, 24 ore su 24, ci si ha un presidio perché lì c’è un presidio di un
gruppo di persone che spaccia, che ci sono risse e tutte le conseguenze del caso.
Abbiamo richiesto al Capogruppo Magliano di eliminare la questione del DASPO
urbano in questo momento perché pensiamo che sia più opportuno fare un
approfondimento più sensato sul tema perché è un tema complicato e ci sono tante
sfaccettature da guardare. Con questo emendamento andremo a votare questa mozione
per chiedere davvero un aiuto a quel Quartiere che purtroppo da troppi anni subisce
questo annoso problema e oltre all’oratorio lì ci sono delle scuole, c’è una scuola
materna, c’è la sede del Partito Democratico, di fianco c’è una scuola materna, ci sono
le scuole superiori, è una zona frequentata da tantissimi ragazzi e purtroppo, ripeto,
anche di giorno avvengono delle cose che non dovrebbero avvenire, quindi è solamente
per dare un segnale a quei cittadini sperando che venga accolta dal Tavolo della
Sicurezza la nostra proposta, perché pensiamo sia importante dare un segnale e, niente.
Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Capogruppo Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
La mozione presentata dal Consigliere Magliano, così come emendata da lui medesimo
e dal Consigliere Versaci, ci trova d’accordo, però ci sono alcuni elementi politici che
vorremmo porre all’attenzione della Sala Rossa e tendenzialmente ci avrebbe fatto
piacere fare questa discussione alla presenza della Sindaca Appendino, che poi è quella
che siede al Tavolo della Sicurezza. Si fa tanto parlare in questi ormai mesi di Governo
giallo-verde a trazione leghista col sostegno del Movimento 5 Stelle del tema della
sicurezza e senza dubbio si coglie nel segno relativamente ad un problema che,
soprattutto in certe aree delle grandi città, è particolarmente rilevante. Corso Principe
Oddone è una di queste aree nella Città di Torino, non è l’unica e certamente è una delle
più delicate sicuramente per quanto riguarda lo spaccio di sostanze stupefacenti e per
tutto quello che lo spaccio di sostanze stupefacenti si trascina dietro. Il Partito
Democratico da sempre è in prima linea per quanto riguarda il tema del contrasto alla
criminalità, consapevole però che sicuramente, se c’è chi spaccia è perché c’è chi
importa la droga ed è consapevole che il tema è un po’ più rilevante e un pelo più di
sistema rispetto alla gestione del pusher che vende la sostanza stupefacente, che
ovviamente va perseguito e l’oggetto più visibile e la persona che più di altre è più
visibile, ma che è l’anello terminale di una lunga catena di criminalità prevalentemente
organizzata che sostanzialmente sta a monte della questione e ci piacerebbe vedere
analoga attenzione esattamente a questo tipo di criminalità, cosa che sotto il precedente
Governo, viene citato il Ministro Minniti, aveva avuto una discreta stretta e che invece
in questa fase particolare storica, diciamo così, questa stretta è stata un po’ più allentata,
forse perché è più facile colpire lo spacciatore di corso Principe Oddone che colpire il
colletto bianco che magari con una firma in un porto sdogana un container che questa
droga la recupera. Questa ovviamente è una questione di prospettive, così com’è una
questione di prospettive il derubricare, a nostro modo di vedere, la sicurezza ad un mero
contrasto della illegalità, della delinquenza di strada che credo in maniera trasversale è
assolutamente omogenea alle forze politiche e comunque è sempre da contrastare.
Sicuramente il presidio fisico è uno degli elementi essenziali che può in qualche modo
scoraggiare la delinquenza, sicuramente, come chiede l’impegnativa, la sollecitazione al
Tavolo della Sicurezza di un maggior presidio fisico delle Forze dell’Ordine potrà fare
da deterrente, ci spiacerebbe un po’ che questa cosa producesse l’effetto di spostare
questo fenomeno in altre zone, cosa che purtroppo per noi in molti casi accade. Allora,
senza voler scomodare i massimi sistemi, crediamo che da questo punto di vista
l’attuale situazione sia davvero sottovalutata dall’Amministrazione Appendino, che
sostanzialmente fa rientrare nel tema della sicurezza questo di cui discutiamo oggi, che
è effettivamente un tema di sicurezza pubblica, la presenza degli spacciatori di droga in
corso Principe Oddone lo è, ad altre questioni che forse non sono tanto questioni di
sicurezza e che invece vengono, per incapacità di gestione politica, scaricate sul Tavolo
della sicurezza, faccio ad esempio riferimento alla gestione dell’area del Canale Molassi
del sabato del Barattolo che…, da cui la politica incapace di gestire la situazione si è
chiamata tre passi indietro e sta spiegando che quello è un altro tema di sicurezza.
Allora qua di sicurezza in sicurezza, lo diremo quando parleremo della questione del
Valentino, dei Murazzi, abbiamo la vaga sensazione che questa Amministrazione, noi
poi siamo contenti che il Movimento 5 Stelle voti favorevolmente alla proposta del
Consigliere Magliano, abbiamo la vaga sensazione che ci sia, come dire, un
arretramento dell’iniziativa politica, un’incapacità di gestire problematiche a conflitto
sociale, attraverso una modalità che vede la politica protagonista e non le volanti e le
gazzelle dei Carabinieri, ma sostanzialmente un meccanismo di mediazione è anche un
meccanismo che in qualche modo in questi anni, ha sempre più o meno retto. Poi è
facile ed è veramente semplice scagliarsi contro, e siamo i primi a farlo, quindi anticipo
il voto favorevole del Partito Democratico alla mozione così come emendata, anche dal
Consigliere Versaci. Ci piacerebbe però che ci fosse una presa di coscienza da parte
dell’Amministrazione Appendino che, questa Città è una Città che ha fatto nel suo DNA
storico, della mediazione politica e della gestione dei problemi di conflitto sociale la sua
cifra distintiva evitando, come dire, di scaricare sul tavolo della sicurezza questioni che
sono o diventano questioni di sicurezza, quando la politica non è capace di gestire le
cose. Ci piacerebbe, è un auspicio, purtroppo prendiamo atto che in molti casi questo
non è, per cui il problema del Valentino è un problema di presidio della sicurezza, il
problema del Barattolo è diventato un problema di presidio della sicurezza e così via,
questo di oggi che propone il collega Magliano è sicuramente un problema, ci
auguriamo che questo fronte, come dire, possa stimolare almeno in una parte, diciamo
così, che riconosciamo un po’ più progressista, un pochino meno propensa al
manganello, un pochino meno propensa al lampeggiante blu e magari un pochino più
propensa a gestire le questioni di conflittualità sociale...

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

LO RUSSO Stefano
...attraverso la politica, speriamo che almeno quella parte della Maggioranza, come dire,
invece che inseguire il salvinismo e invece che inseguire questo tipo di modello, provi a
fare una riflessione, relativamente a tutta una serie di questioni che forse varrebbe la
pena considerare, anche, sotto altre chiavi di lettura.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie. Prego, Capogruppo Ricca.

RICCA Fabrizio
Grazie, Presidente. Ma, io ci tengo, innanzitutto, a ringraziare il Questore Messina e il
Prefetto Palomba, che stanno dimostrando una grande attenzione verso la nostra Città,
mettendoci a disposizione tutte le volte che viene richiesto, mezzi, uomini e strumenti
per andare a combattere qualsiasi forma di criminalità e questo non è un passaggio
scontato, perché, diciamo, quello che è il lavoro che si sta svolgendo insieme, ripeto,
tutte le volte che viene richiesto, da parte della Città, è un ottimo segnale di
funzionamento delle istituzioni. Detto questo, finalmente ci sono gli strumenti utilizzati
…, quelli che vengono richiamati nell’atto del Consigliere Magliano, ma non solo, tanti
altri, che vengono messi a disposizione dal Ministero dell’Interno per poter, in materia
di sicurezza, per fare un sacco di prevenzione e cercare di andare a risolvere tutta una
serie di criticità, questa è una di quelle, io forse sul DASPO urbano non sarei stato così
leggero da andare a toglierlo, perché se abbiamo uno strumento e riteniamo che quello è
un problema, lo strumento deve essere utilizzato e se riteniamo tutti quanti che quello è
un problema serio, diciamo, per corso Principe Oddone, bisogna utilizzare tutto quello
che l’istituzione ci mette a disposizione, anche perché, non credo che qualcuno pianga
l’allontanamento di delinquenti dalla nostra città o se quel qualcuno lo piange, può
andarsene insieme a quei delinquenti, perché, diciamo, i delinquenti sono delinquenti.
Poi, che il Partito Democratico oggi si metta a fare il difensore degli spacciatori, a me
questo spiace ancora di più, anche perché, sentiti gli interventi prima, sembra che,
diciamo, i problemi in quella zona siano sorti negli ultimi mesi, quando corso Principe
Oddone era una zona ancora più difficile prima della riqualificazione, quando il Partito
Democratico governava la Città di Torino, aveva la possibilità di poter intervenire,
diciamo, nei 15 anni, negli ultimi 15 anni, non ha fatto assolutamente niente, anzi ha
permesso che questo problema potesse incrementarsi sempre di più. Ben vengano tutti
quegli atti di indirizzo che vanno a sollecitare la sicurezza all’interno della nostra Città,
sono benvenute tutte quelle azioni che portano tranquillità per i residenti di qualsiasi
quartiere, è chiaro, però, che poi queste cose vanno messe in pratica ed io spero che
questo atto di indirizzo, poi venga sicuramente recepito da parte di Questura e
Prefettura, però chiaramente poi è il Sindaco che deve essere protagonista di questo
inizio di percorso.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Capogruppo Ricca. Prego, Consigliere Iaria, ne ha facoltà per tre minuti.

IARIA Antonino
Grazie, Presidente. Allora, io ho sentito l’intervento del Consigliere Lo Russo e,
chiaramente, mi ha lasciato un po’ perplesso, anche perché, ha fatto anche un’analisi
corretta, nel senso che il nostro Codice di Procedura Penale, modificato in anni di
Governi, centrodestra, centrosinistra, eccetera, è stato fatto in maniera scientifica per
non fare andare in galera nessuno. Quindi, quando non si fa andare in galera nessuno, sì,
perché è così, non fa andare in galera nessuno, non vanno manco in galera gli
spacciatori, perché sono considerati reati minori e quello è uno dei grandi problemi con
cui la Polizia, Carabinieri e Forze dell’Ordine, combattono tutti i giorni ed è, infatti, la
metodologia utilizzata per combattere lo spaccio, è quella di riuscire ad avere, a trovare,
appunto, a combattere la filiera per avere un reato per cui, diciamo, i delinquenti vadano
effettivamente in galera, ciò porta a eliminare per un poco di tempo, appunto, lo spaccio
su determinate zone. Questo per fare una panoramica, perché non bisogna nemmeno,
appunto, prendere in giro nessuno; la mozione non lo fa, dice semplicemente: un po’ di
attenzione. Un’attenzione serve sicuramente, perché l’attenzione, magari, fa sì che i
delinquenti si sentano un pochettino più attenzionati e magari possano cambiare le loro
abitudini, però lo spaccio si combatte in quella maniera, come ho detto prima, cioè con,
diciamo, un’indagine su vasta scala, per andare a definire le cellule e trovare un reato
per cui le persone possano andare in galera. Poi si è parlato di politica, che noi non
siamo capaci di mediare, boh, con gli spacciatori, forse non so quanto dobbiamo
mediare con gli spacciatori, ma forse sul prezzo, non lo so, cosa dobbiamo fare? Una
mediazione di questo tipo? Non ho capito, però il discorso sulla mediazione io non lo
accetto più, perché questa Città ha effettivamente mediato, ma anche noi abbiamo
provato a mediare, per esempio, quando ci sono stati degli evidenti abusi edilizi,
avevamo provato a chiedere…, a trovare una soluzione, però la soluzione non è che
bisogna approvare gli abusi edilizi, la soluzione è: “Guarda c’è un problema, magari tu
che hai fatto un abuso ti diamo la possibilità di ottemperare, di risarcire, di riparare”,
però se la mediazione è, tu, che hai fatto un abuso: “me ne frego, me lo tengo così e tu
politica sei cattiva, perché mi dici che devi fare…, appunto, devi cambiare tu
atteggiamento, io mi tengo il mio abuso e faccio quello che voglio”. Forse non è proprio
mediazione, ma è ricatto. Quindi, se il PD in questi anni è stato bravissimo a fare questo
tipo di mediazione, per cui ci ha lasciato tutta una serie di problematiche, noi siamo i
cattivi che sono andati, effettivamente a guardare una cosa che si chiama legge, non so,
avete sentito, c’è quella roba che si chiama legge, che aleggia su tutti noi, e dire, ma qua
non possiamo più andare avanti così, noi siamo i cattivi, quelli che non amministrano,
quelli che vogliono il manganello, eccetera, eccetera. Quindi, come al solito, è un
attacco, chiaramente, strumentale che poi ha tirato fuori tutta un’altra serie di argomenti,
che tra l’altro potevamo tirare fuori anche dopo, ma si vede che forse l’appuntamento
con i giornalisti è più in anticipo e quindi doveva fare l’intervento adesso e quindi il
Capogruppo Lo Russo ha deciso di tirare fuori tutto (parola incomprensibile) umano per
intervenire su un atto che forse non ha manco compreso.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Consigliere Iaria. Prego, Consigliera Grippo, anche lei ha facoltà tre minuti.

GRIPPO Maria Grazia
Sì, grazie, Presidente. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Io mi scuso con il mio
Capogruppo per non essere stata in Aula nel momento in cui è intervenuto, ma sono
certa che il suo intervento non fosse un intervento pro spacciatori. Certamente deve aver
fatto un ragionamento troppo raffinato per le orecchie di taluni, vorrei farne uno meno
raffinato, non soltanto perché non ho le stesse qualità oratorie del mio Capogruppo, ma
perché in questo caso ho una speranza di essere compresa. Certamente quello che vi è
stato detto da questa parte dell’Aula è che, si tratta di contemperare esigenze diverse e
soprattutto di andare a ricordarsi quali sono le specifiche attività che svolge
un’Amministrazione, è evidente che l’atto di indirizzo che è condivisibile nei contenuti
e nelle finalità, richiama però delle competenze che non sono competenze dirette del
Comune di Torino, come peraltro ci viene ricordato da questa Amministrazione tutte le
volte che le fa comodo. Sono contenta che adesso siate così entusiasti di andare a votare
l’atto del Consigliere Magliano, che vedrà il mio voto favorevole, perché finalmente
l’Assessore competente in materia di sicurezza, mostrerà gli attributi di cui è certamente
in possesso, al Tavolo per l’ordine e per la sicurezza, andando a chiedere che ciascuno
faccia la sua parte e la smetterà con questo atteggiamento ancillare che ci ha impedito
totalmente di conoscere, sono anni, di conoscere che cosa il Tavolo per l’ordine e la
sicurezza viene deciso e quali sono le strategie per garantire una maggiore vivibilità in
alcune aree della città. Per quanto ci riguarda, invece, come Amministrazione abbiamo
il dovere di intervenire su altri ambiti, che sono la legalità più in generale, quindi
promuovendone il perseguimento con delle politiche, quello dobbiamo fare, e
soprattutto il decoro, cosa che…, vorrei ricordare una casistica del tutto simile che è
quella che riguarda la Spina 3, non siamo assolutamente in grado di fare da che si è
insediata quest’Amministrazione, che considera l’ordine e la sicurezza non di sua
competenza, quando le conviene, e invece assolutamente irrinunciabile quando no.
Quindi, per quanto mi riguarda questo atto di indirizzo costituisce un precedente, un
precedente che verrà, lo dico fin da oggi, replicato in altre zone della città e che poi
vedrà la coerenza e la capacità di persuasione e di efficacia effettiva, nel momento della
verifica, perché il mio Capogruppo ha cercato di mettervi di fronte, ne sono certa, a
quello che è il limite del vostro possibile, dal quale voi vi siete allontanati grandemente,
voi invece siete andati oltre e adesso poi ci verrete a dire che cosa siete capaci di fare.

SICARI Francesco (Presidente)
Ha chiesto di intervenire il Vicesindaco Montanari sul tema che stiamo affrontando,
prego.

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Grazie, Presidente. No, semplicemente il mio intervento... in cui ci vengono impartite
lezioni di sicurezza e di politica dalla Minoranza, mi ha lasciato un po’ perplesso. Io
vorrei dire che noi abbiamo ereditato una Città nella quale ampie aree di illegalità sono
presenti e sono, come dico, appunto, ereditate, sto pensando per esempio all’area OGM,
all’area Aurora, l’area di corso Tazzoli, l’area ex Berto-Lamet, sto pensando all’area,
per esempio, delle Palazzine ex MOI: 2.000 immigrati e rifugiati che vivono in
situazioni molto precarie. La nostra Amministrazione, da questo punto di vista, si sta
impegnando notevolmente con progetti anche di rilievo nazionale, proprio per evitare
che aree d’illegalità si diffondano nella Città e per riportare alla legalità quelle che ci
sono, quindi, come dire, mi verrebbe da invitare molto moderatamente la Minoranza ad
usare termini un pochino diversi, assumersi, anche magari, qualche responsabilità
rispetto ai governi che per 20 anni hanno mantenuto queste aree, sulle quali, ripeto,
stiamo lavorando, se poi avrò modo di spiegare nelle comunicazioni richieste sull’area
del Valentino e in altre, che cosa stiamo facendo e che cosa è successo, potrò
naturalmente approfondire anche questo, grazie.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Allora, se non ci sono altri interventi, io metto in votazione il testo coordinato.
Votate, prego.
Allora, se tutti i Consiglieri hanno votato, chiudo la votazione.
Il risultato è: 27 Consiglieri favorevoli, zero contrari e zero astenuti.
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