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SICARI Francesco (Presidente) Proseguiamo adesso con il punto numero 7, mecc. 201900471, proposta di mozione presentata dal Capogruppo Magliano: “Perché sicurezza, legalità e decoro non possono risiedere in corso Principe Oddone?” SICARI Francesco (Presidente) Comunico che è stato presentato un emendamento firmato dal Capogruppo Magliano e dal Consigliere Versaci. Prego, Capogruppo Magliano. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Beh, questa è una proposta di mozione che abbiamo approfondito in Commissione, l’abbiamo approfondita, e devo ringraziare anche il Presidente della Commissione che ha dato la possibilità ai cittadini di esprimersi e di esporre quello che vivono ormai da tanto tempo. C’è stato un apporto assolutamente costruttivo da parte del Consigliere Versaci rispetto a una condizione che siamo andati un po’ a raccontare nel “premesso che”, ma soprattutto nel “tenuto conto che”: la presenza della criminalità non conosce soste, interruzioni, stagioni ed orari; lo stillicidio criminoso pervade l’intero asse di corso Principe Oddone, le traverse sul lato est e l’ampia area di proprietà delle Ferrovie dello Stato adiacente a via Savigliano sul versante ovest; ad ogni ora del dì e della notte è possibile incontrare ed imbattersi in spacciatori che soprattutto nel tratto tra via Brindisi e via Ravenna vendono le loro dosi a consumatori affondati nel loro vizio; l’ampia area di proprietà del gruppo Ferrovie dello Stato in via Savigliano corso Principe Oddone è utilizzata come luogo di riparo per i pusher, come deposito per la droga nonché come latrina a cielo aperto. Da molti anni i cittadini chiedono all’Amministrazione che trovi un accordo con il gruppo Ferrovie dello Stato per un nuovo e civile utilizzo dell’area eliminando le barriere e garantendo la pulizia e lo sfalcio del verde, abbattendo il compendio immobiliare situato all’interno ormai vetusto e abbandonato al suo destino; la presenza di spacciatori e di malintenzionati provoca lo scoppio di frequenti risse per regolare le controversie relative a visione e a controllo del territorio. Tutto ciò, oltre ad essere un fenomeno tanto consueto quanto raccapricciante, causa di danneggiamenti alle auto e agli elementi di arredo urbano, in conseguenza di quanto riferito al punto precedente; pessimo lo stato della pulizia del marciapiede delle adiacenze del lato ovest di corso Principe Oddone con quotidiana presenza di bottiglie, di vetri rotti, di pericolosi cocci, di tanti altri rifiuti di varia natura. I cittadini esasperati, la situazione è diventata insopportabile, abbandonati dall’istituzione, alcuni anni fa hanno dato vita al Comitato Oddone-Savigliano per unirsi e mettere a fattore comune l’obiettivo di porre argine ad una delinquenza dilagante senza scrupoli. Nel “considerato che”, Presidente, andiamo a derubricare e a elencare tutta una serie di elementi che in questa fase con l’articolo 4 del Decreto Legge 14 del 20 febbraio 2017 coordinato con la Legge di conversione 47 del 18 aprile 2017 recante: “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città”, dispone che per la sicurezza urbana si intende il bene pubblico che afferisce alla vivibilità e al decoro delle città da perseguire mediante interventi di riqualificazione anche urbanistica, sociale e culturale e il recupero delle aree e dei siti degradati, l’eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale, la prevenzione alla criminalità, in particolare di tipo predatorio, la promozione della cultura del rispetto della legalità e l’affermazione di più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile. L’articolo 5 dispone che le Linee guida per l’attuazione della sicurezza urbana definiscano i coordinati di riferimento e le politiche per la sicurezza urbana. I patti per l’attuazione della sicurezza urbana vengono sottoscritti da Sindaco e Prefetto nel rispetto delle Linee guida ed in coerenza con le Linee generali della sicurezza integrata. Tutta una serie di punti che, di fatto, impegnano che cosa? Impegnano la Sindaca e la Giunta a interloquire con Prefetto e Questore della Provincia di Torino per coinvolgerli attivamente nella rapida realizzazione di risposte integrate ed efficaci per porre fine al degrado e all’illegalità diffusa in corso Principe Oddone ed aree limitrofe mediante predisposizione di costanti pattugliamenti delle Forze dell’Ordine e con l’istituzione di postazioni fisse interforze quali importanti presidi di legalità. Abbiamo eliminato, in accordo con il Consigliere Versaci, ogni riferimento al DASPO urbano perché ci rendiamo conto, anche politicamente, che è una misura che quest’Amministrazione almeno politicamente non vuole attuare o non vuole ancora attuare, ma l’obiettivo che ci siamo posti in Commissione era proprio quello di dare con forza un segnale a quest’Amministrazione affinché si chieda, come in altri posti della città accade, di aver un presidio fisso, un presidio fisso nella zona che siamo andati a delineare in questo atto, perché i cittadini non ne possono più e diamo quindi mandato alla Sindaca, alla sua Giunta e all’Assessore con delega alla sicurezza di chiedere a Prefetto e Questore di posizionare lì dopo anni e anni, non so se vi ricordavate quando c’era il trincerone perché c’erano i lavori, il trincerone veniva utilizzato per nascondere le dosi, per scappare, era anche impossibile per le Forze dell’Ordine se gli spacciatori attraversavano il trincerone riuscire ad andare a prenderli, allora mettere un presidio fisso lì per 3, 4, 6 mesi, quanto verrà definito, ma per dare un momento di tregua a quei cittadini che lì vivono, lì abitano, lì hanno ancora delle attività commerciali, quelli che hanno resistito, di chiedere un controllo efficace sulle attività commerciali che in alcuni casi possono rappresentare delle vere e proprie vedette per avvisare gli spacciatori di quando arrivano le Forze dell’Ordine e mi pare, e lo dico avendo frequentato per anni le realtà limitrofe a quella zona, nel “premesso che” facciamo riferimento alla Basilica di Maria Ausiliatrice e all’oratorio che c’è lì, ma soprattutto ai tanti cittadini e commercianti che in quella zona vivono. Io devo ringraziare, lo faccio pubblicamente, il Consigliere Versaci perché intervenendo sul tema ha dimostrato una conoscenza di quello che i cittadini vivono in quelle condizioni e forse il votare tutti insieme questo atto darà un segnale a quel Comitato, a quei cittadini che almeno il Consiglio Comunale di Torino, nella sua interezza, non li sta abbandonando e mette l’Amministrazione nelle condizioni di chiedere un presidio fisso interforze a rotazione, Vigili, Polizia, Guardia di Finanza, Carabinieri per almeno bloccare quel tipo di fenomeno in quella zona. Oggi l’Amministrazione, può piacere o non può piacere, ha riaperto corso Principe Oddone, vorremmo che oltre all’investimento dal punto di vista urbanistico si potesse fare anche un investimento sulla coesione sociale garantendo un presidio. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliere Versaci. VERSACI Fabio Grazie, Presidente. Come ha detto il Capogruppo Magliano, abbiamo presentato insieme un emendamento a questa mozione inerente a quello che accade in corso Principe Oddone da ormai parecchi anni dove purtroppo, come ho già detto in Commissione, negli ultimi anni forse è peggiorato addirittura. Purtroppo sono ormai forse 20 anni, io ci ho vissuto tanti anni in quella zona, da quando avevo 11 anni, e da quando avevo 11 anni purtroppo corso Principe Oddone è sempre stato un posto dove c’erano molti spacciatori, è stata anche un po’ degradata la zona, sinceramente si sperava che con l’apertura del nuovo corso Principe Oddone sarebbe migliorata la situazione, ma purtroppo è peggiorata. Come diceva giustamente il Capogruppo Magliano, è per dare un segnale a quei cittadini che effettivamente tutti i giorni, anche di giorno, dalla mattina, costantemente, 24 ore su 24, ci si ha un presidio perché lì c’è un presidio di un gruppo di persone che spaccia, che ci sono risse e tutte le conseguenze del caso. Abbiamo richiesto al Capogruppo Magliano di eliminare la questione del DASPO urbano in questo momento perché pensiamo che sia più opportuno fare un approfondimento più sensato sul tema perché è un tema complicato e ci sono tante sfaccettature da guardare. Con questo emendamento andremo a votare questa mozione per chiedere davvero un aiuto a quel Quartiere che purtroppo da troppi anni subisce questo annoso problema e oltre all’oratorio lì ci sono delle scuole, c’è una scuola materna, c’è la sede del Partito Democratico, di fianco c’è una scuola materna, ci sono le scuole superiori, è una zona frequentata da tantissimi ragazzi e purtroppo, ripeto, anche di giorno avvengono delle cose che non dovrebbero avvenire, quindi è solamente per dare un segnale a quei cittadini sperando che venga accolta dal Tavolo della Sicurezza la nostra proposta, perché pensiamo sia importante dare un segnale e, niente. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Capogruppo Lo Russo. LO RUSSO Stefano La mozione presentata dal Consigliere Magliano, così come emendata da lui medesimo e dal Consigliere Versaci, ci trova d’accordo, però ci sono alcuni elementi politici che vorremmo porre all’attenzione della Sala Rossa e tendenzialmente ci avrebbe fatto piacere fare questa discussione alla presenza della Sindaca Appendino, che poi è quella che siede al Tavolo della Sicurezza. Si fa tanto parlare in questi ormai mesi di Governo giallo-verde a trazione leghista col sostegno del Movimento 5 Stelle del tema della sicurezza e senza dubbio si coglie nel segno relativamente ad un problema che, soprattutto in certe aree delle grandi città, è particolarmente rilevante. Corso Principe Oddone è una di queste aree nella Città di Torino, non è l’unica e certamente è una delle più delicate sicuramente per quanto riguarda lo spaccio di sostanze stupefacenti e per tutto quello che lo spaccio di sostanze stupefacenti si trascina dietro. Il Partito Democratico da sempre è in prima linea per quanto riguarda il tema del contrasto alla criminalità, consapevole però che sicuramente, se c’è chi spaccia è perché c’è chi importa la droga ed è consapevole che il tema è un po’ più rilevante e un pelo più di sistema rispetto alla gestione del pusher che vende la sostanza stupefacente, che ovviamente va perseguito e l’oggetto più visibile e la persona che più di altre è più visibile, ma che è l’anello terminale di una lunga catena di criminalità prevalentemente organizzata che sostanzialmente sta a monte della questione e ci piacerebbe vedere analoga attenzione esattamente a questo tipo di criminalità, cosa che sotto il precedente Governo, viene citato il Ministro Minniti, aveva avuto una discreta stretta e che invece in questa fase particolare storica, diciamo così, questa stretta è stata un po’ più allentata, forse perché è più facile colpire lo spacciatore di corso Principe Oddone che colpire il colletto bianco che magari con una firma in un porto sdogana un container che questa droga la recupera. Questa ovviamente è una questione di prospettive, così com’è una questione di prospettive il derubricare, a nostro modo di vedere, la sicurezza ad un mero contrasto della illegalità, della delinquenza di strada che credo in maniera trasversale è assolutamente omogenea alle forze politiche e comunque è sempre da contrastare. Sicuramente il presidio fisico è uno degli elementi essenziali che può in qualche modo scoraggiare la delinquenza, sicuramente, come chiede l’impegnativa, la sollecitazione al Tavolo della Sicurezza di un maggior presidio fisico delle Forze dell’Ordine potrà fare da deterrente, ci spiacerebbe un po’ che questa cosa producesse l’effetto di spostare questo fenomeno in altre zone, cosa che purtroppo per noi in molti casi accade. Allora, senza voler scomodare i massimi sistemi, crediamo che da questo punto di vista l’attuale situazione sia davvero sottovalutata dall’Amministrazione Appendino, che sostanzialmente fa rientrare nel tema della sicurezza questo di cui discutiamo oggi, che è effettivamente un tema di sicurezza pubblica, la presenza degli spacciatori di droga in corso Principe Oddone lo è, ad altre questioni che forse non sono tanto questioni di sicurezza e che invece vengono, per incapacità di gestione politica, scaricate sul Tavolo della sicurezza, faccio ad esempio riferimento alla gestione dell’area del Canale Molassi del sabato del Barattolo che…, da cui la politica incapace di gestire la situazione si è chiamata tre passi indietro e sta spiegando che quello è un altro tema di sicurezza. Allora qua di sicurezza in sicurezza, lo diremo quando parleremo della questione del Valentino, dei Murazzi, abbiamo la vaga sensazione che questa Amministrazione, noi poi siamo contenti che il Movimento 5 Stelle voti favorevolmente alla proposta del Consigliere Magliano, abbiamo la vaga sensazione che ci sia, come dire, un arretramento dell’iniziativa politica, un’incapacità di gestire problematiche a conflitto sociale, attraverso una modalità che vede la politica protagonista e non le volanti e le gazzelle dei Carabinieri, ma sostanzialmente un meccanismo di mediazione è anche un meccanismo che in qualche modo in questi anni, ha sempre più o meno retto. Poi è facile ed è veramente semplice scagliarsi contro, e siamo i primi a farlo, quindi anticipo il voto favorevole del Partito Democratico alla mozione così come emendata, anche dal Consigliere Versaci. Ci piacerebbe però che ci fosse una presa di coscienza da parte dell’Amministrazione Appendino che, questa Città è una Città che ha fatto nel suo DNA storico, della mediazione politica e della gestione dei problemi di conflitto sociale la sua cifra distintiva evitando, come dire, di scaricare sul tavolo della sicurezza questioni che sono o diventano questioni di sicurezza, quando la politica non è capace di gestire le cose. Ci piacerebbe, è un auspicio, purtroppo prendiamo atto che in molti casi questo non è, per cui il problema del Valentino è un problema di presidio della sicurezza, il problema del Barattolo è diventato un problema di presidio della sicurezza e così via, questo di oggi che propone il collega Magliano è sicuramente un problema, ci auguriamo che questo fronte, come dire, possa stimolare almeno in una parte, diciamo così, che riconosciamo un po’ più progressista, un pochino meno propensa al manganello, un pochino meno propensa al lampeggiante blu e magari un pochino più propensa a gestire le questioni di conflittualità sociale... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. LO RUSSO Stefano ...attraverso la politica, speriamo che almeno quella parte della Maggioranza, come dire, invece che inseguire il salvinismo e invece che inseguire questo tipo di modello, provi a fare una riflessione, relativamente a tutta una serie di questioni che forse varrebbe la pena considerare, anche, sotto altre chiavi di lettura. SICARI Francesco (Presidente) Grazie. Prego, Capogruppo Ricca. RICCA Fabrizio Grazie, Presidente. Ma, io ci tengo, innanzitutto, a ringraziare il Questore Messina e il Prefetto Palomba, che stanno dimostrando una grande attenzione verso la nostra Città, mettendoci a disposizione tutte le volte che viene richiesto, mezzi, uomini e strumenti per andare a combattere qualsiasi forma di criminalità e questo non è un passaggio scontato, perché, diciamo, quello che è il lavoro che si sta svolgendo insieme, ripeto, tutte le volte che viene richiesto, da parte della Città, è un ottimo segnale di funzionamento delle istituzioni. Detto questo, finalmente ci sono gli strumenti utilizzati …, quelli che vengono richiamati nell’atto del Consigliere Magliano, ma non solo, tanti altri, che vengono messi a disposizione dal Ministero dell’Interno per poter, in materia di sicurezza, per fare un sacco di prevenzione e cercare di andare a risolvere tutta una serie di criticità, questa è una di quelle, io forse sul DASPO urbano non sarei stato così leggero da andare a toglierlo, perché se abbiamo uno strumento e riteniamo che quello è un problema, lo strumento deve essere utilizzato e se riteniamo tutti quanti che quello è un problema serio, diciamo, per corso Principe Oddone, bisogna utilizzare tutto quello che l’istituzione ci mette a disposizione, anche perché, non credo che qualcuno pianga l’allontanamento di delinquenti dalla nostra città o se quel qualcuno lo piange, può andarsene insieme a quei delinquenti, perché, diciamo, i delinquenti sono delinquenti. Poi, che il Partito Democratico oggi si metta a fare il difensore degli spacciatori, a me questo spiace ancora di più, anche perché, sentiti gli interventi prima, sembra che, diciamo, i problemi in quella zona siano sorti negli ultimi mesi, quando corso Principe Oddone era una zona ancora più difficile prima della riqualificazione, quando il Partito Democratico governava la Città di Torino, aveva la possibilità di poter intervenire, diciamo, nei 15 anni, negli ultimi 15 anni, non ha fatto assolutamente niente, anzi ha permesso che questo problema potesse incrementarsi sempre di più. Ben vengano tutti quegli atti di indirizzo che vanno a sollecitare la sicurezza all’interno della nostra Città, sono benvenute tutte quelle azioni che portano tranquillità per i residenti di qualsiasi quartiere, è chiaro, però, che poi queste cose vanno messe in pratica ed io spero che questo atto di indirizzo, poi venga sicuramente recepito da parte di Questura e Prefettura, però chiaramente poi è il Sindaco che deve essere protagonista di questo inizio di percorso. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Capogruppo Ricca. Prego, Consigliere Iaria, ne ha facoltà per tre minuti. IARIA Antonino Grazie, Presidente. Allora, io ho sentito l’intervento del Consigliere Lo Russo e, chiaramente, mi ha lasciato un po’ perplesso, anche perché, ha fatto anche un’analisi corretta, nel senso che il nostro Codice di Procedura Penale, modificato in anni di Governi, centrodestra, centrosinistra, eccetera, è stato fatto in maniera scientifica per non fare andare in galera nessuno. Quindi, quando non si fa andare in galera nessuno, sì, perché è così, non fa andare in galera nessuno, non vanno manco in galera gli spacciatori, perché sono considerati reati minori e quello è uno dei grandi problemi con cui la Polizia, Carabinieri e Forze dell’Ordine, combattono tutti i giorni ed è, infatti, la metodologia utilizzata per combattere lo spaccio, è quella di riuscire ad avere, a trovare, appunto, a combattere la filiera per avere un reato per cui, diciamo, i delinquenti vadano effettivamente in galera, ciò porta a eliminare per un poco di tempo, appunto, lo spaccio su determinate zone. Questo per fare una panoramica, perché non bisogna nemmeno, appunto, prendere in giro nessuno; la mozione non lo fa, dice semplicemente: un po’ di attenzione. Un’attenzione serve sicuramente, perché l’attenzione, magari, fa sì che i delinquenti si sentano un pochettino più attenzionati e magari possano cambiare le loro abitudini, però lo spaccio si combatte in quella maniera, come ho detto prima, cioè con, diciamo, un’indagine su vasta scala, per andare a definire le cellule e trovare un reato per cui le persone possano andare in galera. Poi si è parlato di politica, che noi non siamo capaci di mediare, boh, con gli spacciatori, forse non so quanto dobbiamo mediare con gli spacciatori, ma forse sul prezzo, non lo so, cosa dobbiamo fare? Una mediazione di questo tipo? Non ho capito, però il discorso sulla mediazione io non lo accetto più, perché questa Città ha effettivamente mediato, ma anche noi abbiamo provato a mediare, per esempio, quando ci sono stati degli evidenti abusi edilizi, avevamo provato a chiedere…, a trovare una soluzione, però la soluzione non è che bisogna approvare gli abusi edilizi, la soluzione è: “Guarda c’è un problema, magari tu che hai fatto un abuso ti diamo la possibilità di ottemperare, di risarcire, di riparare”, però se la mediazione è, tu, che hai fatto un abuso: “me ne frego, me lo tengo così e tu politica sei cattiva, perché mi dici che devi fare…, appunto, devi cambiare tu atteggiamento, io mi tengo il mio abuso e faccio quello che voglio”. Forse non è proprio mediazione, ma è ricatto. Quindi, se il PD in questi anni è stato bravissimo a fare questo tipo di mediazione, per cui ci ha lasciato tutta una serie di problematiche, noi siamo i cattivi che sono andati, effettivamente a guardare una cosa che si chiama legge, non so, avete sentito, c’è quella roba che si chiama legge, che aleggia su tutti noi, e dire, ma qua non possiamo più andare avanti così, noi siamo i cattivi, quelli che non amministrano, quelli che vogliono il manganello, eccetera, eccetera. Quindi, come al solito, è un attacco, chiaramente, strumentale che poi ha tirato fuori tutta un’altra serie di argomenti, che tra l’altro potevamo tirare fuori anche dopo, ma si vede che forse l’appuntamento con i giornalisti è più in anticipo e quindi doveva fare l’intervento adesso e quindi il Capogruppo Lo Russo ha deciso di tirare fuori tutto (parola incomprensibile) umano per intervenire su un atto che forse non ha manco compreso. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Consigliere Iaria. Prego, Consigliera Grippo, anche lei ha facoltà tre minuti. GRIPPO Maria Grazia Sì, grazie, Presidente. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Io mi scuso con il mio Capogruppo per non essere stata in Aula nel momento in cui è intervenuto, ma sono certa che il suo intervento non fosse un intervento pro spacciatori. Certamente deve aver fatto un ragionamento troppo raffinato per le orecchie di taluni, vorrei farne uno meno raffinato, non soltanto perché non ho le stesse qualità oratorie del mio Capogruppo, ma perché in questo caso ho una speranza di essere compresa. Certamente quello che vi è stato detto da questa parte dell’Aula è che, si tratta di contemperare esigenze diverse e soprattutto di andare a ricordarsi quali sono le specifiche attività che svolge un’Amministrazione, è evidente che l’atto di indirizzo che è condivisibile nei contenuti e nelle finalità, richiama però delle competenze che non sono competenze dirette del Comune di Torino, come peraltro ci viene ricordato da questa Amministrazione tutte le volte che le fa comodo. Sono contenta che adesso siate così entusiasti di andare a votare l’atto del Consigliere Magliano, che vedrà il mio voto favorevole, perché finalmente l’Assessore competente in materia di sicurezza, mostrerà gli attributi di cui è certamente in possesso, al Tavolo per l’ordine e per la sicurezza, andando a chiedere che ciascuno faccia la sua parte e la smetterà con questo atteggiamento ancillare che ci ha impedito totalmente di conoscere, sono anni, di conoscere che cosa il Tavolo per l’ordine e la sicurezza viene deciso e quali sono le strategie per garantire una maggiore vivibilità in alcune aree della città. Per quanto ci riguarda, invece, come Amministrazione abbiamo il dovere di intervenire su altri ambiti, che sono la legalità più in generale, quindi promuovendone il perseguimento con delle politiche, quello dobbiamo fare, e soprattutto il decoro, cosa che…, vorrei ricordare una casistica del tutto simile che è quella che riguarda la Spina 3, non siamo assolutamente in grado di fare da che si è insediata quest’Amministrazione, che considera l’ordine e la sicurezza non di sua competenza, quando le conviene, e invece assolutamente irrinunciabile quando no. Quindi, per quanto mi riguarda questo atto di indirizzo costituisce un precedente, un precedente che verrà, lo dico fin da oggi, replicato in altre zone della città e che poi vedrà la coerenza e la capacità di persuasione e di efficacia effettiva, nel momento della verifica, perché il mio Capogruppo ha cercato di mettervi di fronte, ne sono certa, a quello che è il limite del vostro possibile, dal quale voi vi siete allontanati grandemente, voi invece siete andati oltre e adesso poi ci verrete a dire che cosa siete capaci di fare. SICARI Francesco (Presidente) Ha chiesto di intervenire il Vicesindaco Montanari sul tema che stiamo affrontando, prego. MONTANARI Guido (Vicesindaca) Grazie, Presidente. No, semplicemente il mio intervento... in cui ci vengono impartite lezioni di sicurezza e di politica dalla Minoranza, mi ha lasciato un po’ perplesso. Io vorrei dire che noi abbiamo ereditato una Città nella quale ampie aree di illegalità sono presenti e sono, come dico, appunto, ereditate, sto pensando per esempio all’area OGM, all’area Aurora, l’area di corso Tazzoli, l’area ex Berto-Lamet, sto pensando all’area, per esempio, delle Palazzine ex MOI: 2.000 immigrati e rifugiati che vivono in situazioni molto precarie. La nostra Amministrazione, da questo punto di vista, si sta impegnando notevolmente con progetti anche di rilievo nazionale, proprio per evitare che aree d’illegalità si diffondano nella Città e per riportare alla legalità quelle che ci sono, quindi, come dire, mi verrebbe da invitare molto moderatamente la Minoranza ad usare termini un pochino diversi, assumersi, anche magari, qualche responsabilità rispetto ai governi che per 20 anni hanno mantenuto queste aree, sulle quali, ripeto, stiamo lavorando, se poi avrò modo di spiegare nelle comunicazioni richieste sull’area del Valentino e in altre, che cosa stiamo facendo e che cosa è successo, potrò naturalmente approfondire anche questo, grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora, se non ci sono altri interventi, io metto in votazione il testo coordinato. Votate, prego. Allora, se tutti i Consiglieri hanno votato, chiudo la votazione. Il risultato è: 27 Consiglieri favorevoli, zero contrari e zero astenuti. |