Interventi |
MONTANARI Guido (Vicesindaca) Grazie, Presidente. Buonasera a tutte e tutti. Ringrazio i Consiglieri Capigruppo che hanno presentato questa interpellanza, perché il tema è sicuramente all’attenzione dei cittadini e dell’Amministrazione. Nulla è fermo. Tutto sta andando avanti, contrariamente a quello che è detto. Nello specifico, la cronistoria fatta dagli interpellanti è corretta. Non è invece corretta la parte conclusiva e alcune cose citate, quindi provvedo a spiegare meglio. Come riportato, dopo la definitiva cessazione di ogni pregressa attività presso il motovelodromo, cosa che è avvenuta ormai 20 anni fa, sono state avviate e gestite alcune modalità di utilizzo da parte di soggetti appartenenti all’associazionismo sportivo con intento di ripristinare, quanto meno in parte in via temporanea, l’impiego della struttura a finalità sportive pur nei ristretti limiti consentiti dalla situazione manutentiva del complesso. Il complesso, come sapete, ha una sua storia importante, oggetto di una tutela da parte della Soprintendenza e dunque le attività di manutenzione sono effettivamente dispendiose e impegnative. L’oggetto del Comune è peraltro quello di garantire una destinazione organica e strutturata del complesso, coerente con le finalità che resero prestigioso l’impianto e improntato ad una funzione pubblica sulla base di formule di convenzione da stabilirsi. Nell’impossibilità di provvedere direttamente al recupero dell’edificio, da parte dell’Amministrazione, abbiamo tentato di rivolgerci a soggetti esterni interessati a un riuso della struttura, individuando forme in grado di conciliare la destinazione urbanistica, da segnalare ai servizi pubblici, nonché alla destinazione sportiva con iniziative economiche e accessorie che rendano sostenibile l’intervento necessario. A tale scopo sono state fatte le due seguenti cose. La prima fase, quella della sollecitazione di Manifestazione d’Interesse a titolo esplorativo, si è utilmente svolta e ha reso possibile, com’era negli obiettivi, comprendere quali tipologie di assegnazione di assetto complessivo dell’area avrebbero potuto ipotizzarsi da parte di privati interessati. Tutto ciò, ovviamente, come è di norma nelle manifestazioni d’interesse, senza alcun impegno, né da parte dei proponenti, né da parte dell’Amministrazione. Ricordo che sono state presentate 4 manifestazioni di interesse importanti, interessanti, o meglio, 3 di queste decisamente interessanti. In questa fase era previsto e si rendeva necessario, dal momento che lo scopo era proprio quello di favorire il libero dispiegarsi delle proposte di operatori interessati al riutilizzo dell’impianto, quindi è stata una fase di manifestazione molto aperta. La seconda fase, quella nella quale ci troviamo adesso, è la definizione del bando attualmente in corso e vede un gruppo di lavoro con la partecipazione di tutti gli uffici interessati, quindi Edilizia, Urbanistica, Patrimonio, per il raggiungimento dell’obiettivo. Non si tratta ovviamente di un compito semplice. Le caratteristiche dell’impianto e il suo non buono stato di conservazione, con la conseguente necessità di investimenti di rilievo, non si oppongono agevolmente ai vincoli di natura storico- artistica e di Piano Regolatore, che ne condizionano le possibilità di utilizzo. In altri termini, occorre un lavoro attento, escludere che siano superati i vincoli posti e dall’altro evitare che quanto realizzabile non renda un’iniziativa economica sostenibile. Il percorso in atto prevede pertanto, prima della formale approvazione del bando da parte degli organi della Città, un approfondito esame da parte degli uffici del Patrimonio, tecnici dello sport, Edilizia Privata e Urbanistica, preventive verifiche di fattibilità con gli uffici della Soprintendenza anche al fine della determinazione del valore a base di gara. L’obiettivo posto è quello della pubblicazione del bando, come ho già detto pubblicamente in più di un’occasione, entro l’estate 2019 e naturalmente tenendo conto delle verifiche che man mano stiamo facendo e dei problemi che emergeranno. Quindi, se da un lato occorre evitare che l’uso della struttura cessi di essere estemporaneo e precario, come adesso, naturalmente non vogliamo nemmeno che il bando risulti poi deserto e che si creai un’altra situazione di abbandono come quella nella quale siamo. Quindi tranquillizzerei i proponenti dell’interpellanza, e in particolare il Capogruppo Francesco Tresso, sul percorso di valorizzazione di quest’area nel rispetto dei suoi contenuti storici e ambientali. MONTANARI Guido (Vicesindaca) Grazie, Consigliere Tresso. Assolutamente sì. I paletti della Sovrintendenza erano così chiari che addirittura, prima della manifestazione del bando d’interesse, facemmo un sopralluogo insieme a funzionari della Soprintendenza proprio per valutare sul posto gli elementi di degrado e di tutela. In realtà poi siamo stati noi che abbiamo fatto ulteriori approfondimenti a partire dalle norme del piano che vincolano tutto l’edificio mentre invece la Sovrintendenza aveva lasciato qualche margine di discussione in più su alcune parti dell’edificio, quelle più ammalorate e meno interessanti da un punto di vista storico. Poi sui tempi, per carità, tutto vero. È passato un anno ma noi lavoriamo con le forze che abbiamo e questi sono i tempi. Del resto, com’è stato detto da lei e come io ben conosco, è una struttura in abbandono da una decina d’anni dunque noi siamo arrivato e credo che sia una delle prime cose che ho preso in mano per cercare di affrontare facendo sopralluoghi, parlando con i cittadini, facendo assemblee pubbliche, portando la Soprintendenza, portando i nostri tecnici, seguendo addirittura delle tesi di laurea su quell’edificio e sulla base di tutti questi elementi avviando le procedure attualmente in corso per la realizzazione del bando che ancora una volta io mi auguro che siano corrispondenti a una possibilità effettiva di lavorare lì dentro. Evitando certi progetti faraonici di cui si è parlato in precedenti Amministrazioni che prevedevano costruzioni edilizie straordinarie, residenziali e commerciali che noi invece non vogliamo assolutamente fare. |