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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Marzo 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 36
ORDINE DEL GIORNO 2019-00115
(ODG N. 9/2019) "ADESIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI TORINO AL PATTO TRASVERSALE PER LA SCIENZA" PRESENTATA IN DATA 14 GENNAIO 2019 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
POLLICINO Marina
Grazie, Presidente. Estrapolo dall’ordine del giorno a prima firma del Consigliere Lo
Russo la seguente frase: “Gli organi di stampa riportano la notizia che molte persone tra
cui anche Matteo Renzi e Beppe Grillo, hanno sottoscritto tale patto a difesa della
scienza.”. Segue il testo del Patto Trasversale per la Scienza del virologo Roberto
Burioni e dell’immunologo Guido Silvestri. Io, perplessa, mi domando: “E quindi?
Dove sta la notizia? Dov’è lo scoop?”. Beppe Grillo ha sottoscritto un testo al cui primo
punto afferma: “Tutte le forze politiche italiane s’impegnano a sostenere la scienza
come valore universale e di progresso dell’umanità…, e ancora, che ha lo scopo di
aumentare la conoscenza umana e migliorare la qualità di vita dei nostri simili”. Questo,
come tutti gli altri punti che seguono, mi sembrano di una tale scontata evidenza che mi
sorprende la sorpresa. Siamo qui a votare un atto per dichiarare ufficialmente che siamo
a favore della scienza che è un po’ come ufficializzare che sosteniamo l’archeologia o la
psicoanalisi. Chi potrebbe mai contestare l’affermazione che bisogna legiferare in modo
tale da fermare l’operato degli pseudoscienziati? Che creano paure ingiustificate. O
quella che impegna a implementare programmi capillari d’informazione sulla scienza?
O ad assicurare alla scienza adeguati finanziamenti pubblici? Oppure quella che nega il
sostegno a forme di pseudoscienza o di pseudomedicina? Avrei capito un ordine del
giorno di ben altro tenore e spessore. Magari relativo ai temi etici che inevitabilmente il
progresso della scienza pone alla coscienza dell’uomo. Quello sì, che avrebbe portato a
una riflessione seria e meritevole di profonda attenzione. Diverso è il discorso se ci
soffermiamo a riflettere su cosa s’intenda con il termine scienza. Se cioè facciamo
riferimento a quel patrimonio di conoscenze che sono trasmesse e consolidate nelle aule
accademiche o se, invece, ci riferiamo all’attività di ricerca, cioè a quella che trova
espressione negli articoli scientifici, durante i convegni, nei dibattiti e nelle discussioni
a volte anche piuttosto accese tra diverse scuole di pensiero. La scienza, come attività
scientifica, si comprende subito, è aperta e innovativa e se necessario mette in
discussione certezze consolidate. Soprattutto lascia massima libertà al dibattito e se
necessario anche alla contestazione. Non è una novità che famosi scienziati abbiano
trovato come peggiori oppositori proprio dei colleghi della stessa disciplina. Mi
vengono in mente le vignette satiriche e ironiche sulle teorie di Darwin, tanto per fare
un esempio. Era pseudoscienza anche quella? E al contrario era pseudoscienza o scienza
quella che ha indotto 180 scienziati a sottoscrivere il Manifesto della Razza del 1938? E
si tratta di pseudoscienza o pseudomedicina quando assumiamo consapevolmente
farmaci che potrebbero causare effetti collaterali molto gravi di cui il bugiardino un po’
ipocritamente ci informa? O quando in Italia si possono acquistare, su prescrizione
medica, farmaci che in altri Paesi europei sono stati ritirati dal commercio? C’entra
qualcosa in questi casi la scienza o la pseudoscienza? O non sono piuttosto altre, le
considerazioni da farsi e gli interessi da valutare, che con la scienza o la pseudoscienza
hanno poco da spartire? Quindi, se l’intento dell’atto è la strumentalizzazione politica
nei confronti del Movimento 5 Stelle, in modo specifico con riferimento al dibattito
sull’obbligo vaccinale, mi limito a riportare alcuni stralci di un’intervista rilasciata al
Fatto Quotidiano proprio dal professor Silvestri: “Dal punto di vista sociale e culturale
costringere le persone a un intervento sanitario è molto antipatico. Gli interventi sanitari
si raccomandano, ma nessuno obbliga a farli. In una dinamica di costruzione la
dialettica tra medico e paziente è meno costruttiva rispetto all’adesione consapevole”.
La posizione espressa dal noto immunologo è dunque la medesima che per anni il
Movimento ha continuato a sostenere: accompagnamento alla vaccinazione e
informazione capillare per creare un’alleanza terapeutica con i medici attivando nuovi
strumenti di partecipazione e di controllo nella più ampia trasparenza. In conclusione,
questo che avete presentato lo ritengo uno pseudo ordine del giorno che richiede uno
pseudo voto che potrebbe essere uno pseudo sì o uno pseudo no. Trattandosi di
tematiche estremamente complesse e divisive per essere concluse e contenute da uno
pseudo ordine del giorno io mi asterrò dal voto.

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