Interventi |
POLLICINO Marina Grazie, Presidente. Estrapolo dall’ordine del giorno a prima firma del Consigliere Lo Russo la seguente frase: “Gli organi di stampa riportano la notizia che molte persone tra cui anche Matteo Renzi e Beppe Grillo, hanno sottoscritto tale patto a difesa della scienza.”. Segue il testo del Patto Trasversale per la Scienza del virologo Roberto Burioni e dell’immunologo Guido Silvestri. Io, perplessa, mi domando: “E quindi? Dove sta la notizia? Dov’è lo scoop?”. Beppe Grillo ha sottoscritto un testo al cui primo punto afferma: “Tutte le forze politiche italiane s’impegnano a sostenere la scienza come valore universale e di progresso dell’umanità…, e ancora, che ha lo scopo di aumentare la conoscenza umana e migliorare la qualità di vita dei nostri simili”. Questo, come tutti gli altri punti che seguono, mi sembrano di una tale scontata evidenza che mi sorprende la sorpresa. Siamo qui a votare un atto per dichiarare ufficialmente che siamo a favore della scienza che è un po’ come ufficializzare che sosteniamo l’archeologia o la psicoanalisi. Chi potrebbe mai contestare l’affermazione che bisogna legiferare in modo tale da fermare l’operato degli pseudoscienziati? Che creano paure ingiustificate. O quella che impegna a implementare programmi capillari d’informazione sulla scienza? O ad assicurare alla scienza adeguati finanziamenti pubblici? Oppure quella che nega il sostegno a forme di pseudoscienza o di pseudomedicina? Avrei capito un ordine del giorno di ben altro tenore e spessore. Magari relativo ai temi etici che inevitabilmente il progresso della scienza pone alla coscienza dell’uomo. Quello sì, che avrebbe portato a una riflessione seria e meritevole di profonda attenzione. Diverso è il discorso se ci soffermiamo a riflettere su cosa s’intenda con il termine scienza. Se cioè facciamo riferimento a quel patrimonio di conoscenze che sono trasmesse e consolidate nelle aule accademiche o se, invece, ci riferiamo all’attività di ricerca, cioè a quella che trova espressione negli articoli scientifici, durante i convegni, nei dibattiti e nelle discussioni a volte anche piuttosto accese tra diverse scuole di pensiero. La scienza, come attività scientifica, si comprende subito, è aperta e innovativa e se necessario mette in discussione certezze consolidate. Soprattutto lascia massima libertà al dibattito e se necessario anche alla contestazione. Non è una novità che famosi scienziati abbiano trovato come peggiori oppositori proprio dei colleghi della stessa disciplina. Mi vengono in mente le vignette satiriche e ironiche sulle teorie di Darwin, tanto per fare un esempio. Era pseudoscienza anche quella? E al contrario era pseudoscienza o scienza quella che ha indotto 180 scienziati a sottoscrivere il Manifesto della Razza del 1938? E si tratta di pseudoscienza o pseudomedicina quando assumiamo consapevolmente farmaci che potrebbero causare effetti collaterali molto gravi di cui il bugiardino un po’ ipocritamente ci informa? O quando in Italia si possono acquistare, su prescrizione medica, farmaci che in altri Paesi europei sono stati ritirati dal commercio? C’entra qualcosa in questi casi la scienza o la pseudoscienza? O non sono piuttosto altre, le considerazioni da farsi e gli interessi da valutare, che con la scienza o la pseudoscienza hanno poco da spartire? Quindi, se l’intento dell’atto è la strumentalizzazione politica nei confronti del Movimento 5 Stelle, in modo specifico con riferimento al dibattito sull’obbligo vaccinale, mi limito a riportare alcuni stralci di un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano proprio dal professor Silvestri: “Dal punto di vista sociale e culturale costringere le persone a un intervento sanitario è molto antipatico. Gli interventi sanitari si raccomandano, ma nessuno obbliga a farli. In una dinamica di costruzione la dialettica tra medico e paziente è meno costruttiva rispetto all’adesione consapevole”. La posizione espressa dal noto immunologo è dunque la medesima che per anni il Movimento ha continuato a sostenere: accompagnamento alla vaccinazione e informazione capillare per creare un’alleanza terapeutica con i medici attivando nuovi strumenti di partecipazione e di controllo nella più ampia trasparenza. In conclusione, questo che avete presentato lo ritengo uno pseudo ordine del giorno che richiede uno pseudo voto che potrebbe essere uno pseudo sì o uno pseudo no. Trattandosi di tematiche estremamente complesse e divisive per essere concluse e contenute da uno pseudo ordine del giorno io mi asterrò dal voto. |