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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Marzo 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 26
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2019-00841
IMU - IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA. APPROVAZIONE DELLE ALIQUOTE PER L'ANNO 2019.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Proseguiamo quindi i lavori con la votazione degli emendamenti alla deliberazione:

“IMU - Imposta Municipale Propria. Approvazione delle aliquote per l’anno 2019”

SICARI Francesco (Presidente)
Metto allora in votazione gli emendamenti, così come accorpati, dall’1 al 54 del
Consigliere Ricca. Prego, Consiglieri, votate.
Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione.
Favorevoli nessuno, contrari 22, astenuti nessuno, il Consiglio respinge.

SICARI Francesco (Presidente)
Metto ora in votazione l’emendamento 54bis presentato dalla Giunta con parere tecnico
e contabile favorevole. Prego, Consiglieri, votate.
Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione.
Favorevoli 22, contrari nessuno, astenuti nessuno.

SICARI Francesco (Presidente)
Darei lo stesso esito per l’emendamento 54ter.

SICARI Francesco (Presidente)
Darei lo stesso esito per l’emendamento 55.

SICARI Francesco (Presidente)
Darei lo stesso esito per l’emendamento 56.

SICARI Francesco (Presidente)
Siamo ora alle dichiarazioni di voto. Prego, Capogruppo Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Questa delibera fa un’altra geniale operazione che è l’operazione ammazziamo i poveri,
perché ovviamente il Movimento 5 Stelle a parole dice di essere dalla parte dei poveri,
nei fatti quando va nei Consigli Comunali di tutta Italia, ma parliamo ovviamente di
Torino, cosa fa? Ovviamente, siccome esistono degli strumenti per dare una casa alle
persone un po’ più in difficoltà tra gli strumenti in questo Paese ci sono i cosiddetti
canoni concordati, cosa decide di fare giustamente come misura agevolativa?
Incrementa l’IMU per i proprietari e questa IMU, attenzione bene, non la porta ad
un’aliquota intermedia, no, no, e menomale che c’è un limite di legge, perché la porta al
10,6‰ che è il massimo possibile. Allora io mi domando e chiedo, ma qual è la ratio
che sta dietro ad una politica che, di fatto, aumenta l’IMU sui canoni concordati? E
guardate, gli emendamenti che avete proposto dopo che ve l’abbiamo fatto notare,
ahinoi, purtroppo peggiorano la situazione, perché cosa fate voi, immaginando che tutto
il mondo c’abbia scritto “garula” sulla fronte, che è una parola idiomatica piemontese
che identifica persona dotata di una scarsa intelligenza? Dal punto di vista strutturale
fate un’operazione di maquillage, per cui voi dite se il canone concordato è dentro
l’Agenzia Lo.C.A.Re. congeliamo, sterilizziamo l’aumento - anzi, in realtà credo che
non lo sterilizziate neanche, visto che l’aumentate un pochino meno - tutti gli altri
canoni concordati invece l’aumento dell’IMU se lo beccano e poi voi, visto che siete i
giustizieri della notte, con chi ve la pigliate? Ve la pigliate con i famosi alloggi dati in
comodato ai parenti fino al secondo grado, perché è noto che lì si annidano veramente
patrimoni nascosti di questa città; cioè se uno ha un alloggio in cui vive il nonno,
magari la nonna con la pensione al minimo, è giusto che paghi, perché è giusto che
siano queste le rendite di posizione da castagnare. Bravi Movimento 5 Stelle, anche
perché è noto che in questa città, in Italia in generale, ma in questa città è proprio nei
canoni concordati che si annida il malaffare ed è proprio negli alloggi dati ai parenti di
primo grado in comodato che si annidano le sacche di evasione. Allora, anche qui la
cosa suggestiva è questa, ribadisco, utilizzando l’idioma piemontese, perché talvolta
traduce meglio di tante altre le parole, proprio “garula suma nen”, cioè in qualche modo
ce ne siamo accorti e ribadiamo che questo voler ridurre l’IMU sui canoni concordati
della sola Agenzia Lo.C.A.Re. è una meravigliosa foglia di fico, anzi neanche tanto
meravigliosa, ma non coglie il cuore del problema. Allora, se vogliamo risolvere
l’emergenza abitativa in questa città, che c’è tutta, che c’è tutta, cari amici e compagni
(più o meno) del Movimento 5 Stelle, fate qualcosa di sinistra una volta tanto. Ma fatela
una roba di sinistra una volta tanto in questa città! Fate una roba di sinistra per i cittadini
poveri cui avete promesso in campagna elettorale mare e monti, non gli tappate neanche
le buche, non gli tagliate l’erba e quelli che hanno il canone di edilizia convenzionata,
ma secondo voi il rincaro dell’IMU che gli applicate, ma chi lo pagherà? Ma secondo
voi, il proprietario immobiliare che il prossimo anno..., non dimentichiamoci che questa
Città ha delle aliquote IMU piuttosto elevate già di suo e delle rendite catastali già
piuttosto elevate, ma secondo voi chi sarà l’anello debole della catena, il proprietario
immobiliare o l’inquilino, cui il proprietario immobiliare dirà: “Abbi pazienza, il
Movimento 5 Stelle, cioè Chiara Appendino, Guido Montanari e il Movimento 5 Stelle,
ha aumentato l’IMU, ti devo aumentare l’affitto”, scommettiamo che va così? Bene,
siccome noi abbiamo difeso a lungo la promozione dei canoni concordati, no la mazzata
dei canoni concordati, abbiate pazienza, ma il Partito Democratico, non ce ne vogliate,
con grande convinzione, voterà contro questa ennesima stangata sui poveri di questa
Città.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Lo Russo. Prego, Consigliere Fornari.

FORNARI Antonio
Sì, grazie, Presidente. No, io volevo tranquillizzare il Consigliere Lo Russo, perché si
chiamano canoni… contratti a canone concordato, perché il canone è concordato e
quindi si calcola su una rendita catastale e quindi di conseguenza più di tanto il canone
non si può aumentare, è già quello previsto per legge, quindi le parti si accordano,
fissano quel canone tra il proprietario e l’inquilino e non lo possono aumentare, quindi
già questa è una cosa che le sottolineo e non può, ovviamente, parlare di aumenti,
possibili aumenti e inoltre deve essere previsto prima di tutto (parola incomprensibile)
del contratto, del quale ne venga rispettato, quindi non può esserci nemmeno l’aumento
ai fini ISTAT, che è previsto, invece, per gli altri contratti. Lei parlava di aliquote, io
sono…, ovviamente prima di guardare…, di vedere le nostre aliquote, sono andato a
vedere anche quelle delle altre città, può andare a vedere Milano, può andare a vedere
Bologna, hanno tutte aliquote più alte di Torino, lei parlava prima dell’altra delibera
sulla TASI degli immobili merce, eravamo rimasti solo noi di Torino, con quell’aliquota
all’1%, tutti gli altri Comuni, Milano, Napoli anche, tutti avevano 2,5 e invece noi
siamo rimasti all’1%, ovviamente, in questo momento, per una sorta di equità, anche
perché, se la crisi c’è stata a Torino, è stata anche nelle altre città a livello nazionale, se
non mondiale, quindi riportarla al 2,5 era una questione di equità. Stessa cosa,
riguarda…, per l’aliquota del canone concordato, 4,31 quant’era quella di prima, era
troppo bassa rapportata ad un 10,6% per chi ha un immobile a disposizione, quindi
aumentarla di un punto percentuale, non è niente di scandaloso, tenuto conto, come le
ricordavo, che ci sono altri comuni che ce l’hanno al 7,6, chi ce l’ha al 6,5, quindi
sicuramente è più alta del 5,31 che è di Torino. Parlava dei contratti a canone..., dei
comodati tra parenti, anche quella, io sono orgoglioso che sia stata tolta, anche perché,
da una parte c’era chi, magari, non aveva la possibilità di dare un immobile in comodato
ad un parente in linea retta e quindi era obbligato a pagare il 10,6, chi invece stipulava
dei contratti che poi non si sa se erano fittizi o no, che dava questi immobili a parenti e
pagava invece un’aliquota ridotta, per fortuna questa contraddizione è stata tolta, quindi
rimane quella prevista per legge, perché quella è prevista per legge, quindi una
riduzione dell’imponibile del 50% padre, figlio, ma tutte le altre, giustamente, sono
state tolte. Quindi queste variazioni di aliquote, sono state variazioni di aliquote che
hanno una sorta di logica e di equità che riguarda tutti, quindi riguarda chi,
effettivamente, continua ad avere un’aliquota agevolata e sono i contratti a canone
concordato, chi invece ha più immobili a disposizione, giustamente, pagherà l’aliquota
massima che è il 10,6, come avviene a Torino e come avviene in tutta la stragrande
maggioranza dei comuni d’Italia, perché come qualcuno ricordava, purtroppo i comuni,
hanno avuto negli ultimi 10 anni un taglio discriminato delle risorse agli enti locali e di
conseguenza l’unica leva che hanno potuto utilizzare in questi anni, è stata quella dei
tributi delle aliquote IMU e TASI e che quindi hanno aumentato al massimo consentito
che è il 10,6.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Consigliere Fornari. Prego, Capogruppo Tresso.

TRESSO Francesco
Sì, grazie, Presidente. Ma io intervengo brevemente solo, in relazione all’ultimo
intervento che mi ha preceduto del Consigliere Fornari, per dire, intanto che, vivaddio si
è tornati indietro sulla misura del progetto Lo.C.A.Re. che sarebbe stato veramente uno
schiaffo non volerla mantenere, visto che in quel caso, il patto che si stringe tra il
proprietario e la Città di Torino, è quello proprio che si accetta, tra virgolette, di mettersi
in casa qualcuno che viene proposto dal Comune stesso, sulla base di individuazione di
casi di fragilità, quindi, quella era veramente una situazione che, quantomeno, insomma,
era veramente un po’ tanta la…, così, l’incoerenza che si andava nel ritoccare l’IMU
anche in questi casi. Però numericamente questi sono casi, adesso, io non so davvero,
gli uffici non ci hanno dato dei dati ma credo che incidano con qualche centinaio di
numeri, ecco, non sono quelli che impattano fortemente su un sistema economico, a me
fa piacere che il Consigliere Fornari citi il fatto che l’IMU di Milano è più caro, ma
guardiamo qual è la condizione del mercato immobiliare di Milano, rispetto a quello di
Torino, voglio dire, è proprio come confrontare mele con pere, cioè stiamo parlando di
due situazioni completamente diverse, se Milano gioca in un campionato, gioca in serie
A, noi siamo in un altro livello, ecco, siamo in prima categoria. Allora, voglio dire, è
facile fare il confronto con Milano, però cerchiamo di capire qual è la realtà nostra.
Allora, il processo dei canoni concordati, invece, era proprio un processo che impattava
significativamente sull’economia cittadina, perché andava a calmierare tutto un sistema
di affitti, di locazioni che, ovviamente, sono numeri ben maggiori di quelli del progetto
Lo.C.A.Re. che è una nicchia, è una nicchia virtuosa, ma è sempre una nicchia, poteva
incidere sulle fasce reddituali più basse. Cosa succederà? È vero, i canoni concordati,
ovviamente, sono concordati e sono canoni che quindi a scadenza del contratto vanno e
non è che si possa ritoccare quello che è l’importo della locazione, ma sicuramente
andranno ad incidere su tutta una categoria di piccoli proprietari, che quindi non sono i
grandi proprietari, i grandi fondi immobiliari, ma sono piccoli proprietari che, per carità,
hanno messo in locazione qualcosa, che magari hanno ereditato, qualcosa che magari
hanno costruito nel tempo facendo un minimo di sacrificio, eccetera, e hanno investito
su quel mercato lì e che, comunque, contribuiva a dare un po’ di volano ad un sistema
che, sappiamo, ha un gran numero di alloggi sfitti in Torino a fronte di un gran numero
di famiglie che invece hanno bisogno di trovare locazione. Allora, mettere in crisi
questo sistema viene meno qui un patto proprio, più che non quello che incide
numericamente, come importi economici, su delle famiglie che necessariamente,
appunto, dovranno comunque farsi carico anche di questo e che sicuramente saranno
meno incentivate a far parte di questo patto, a far parte di sentirsi partecipi di un sistema
che, in maniera, secondo me, virtuosa, la Città avrebbe individuato proprio per andare a
incidere modificando, diciamo, o comunque impattando sul sistema economico di
quello che è della Città. Quindi io trovo che sia una scelta, proprio profondamente
sbagliata alla base, poi che uno debba fare di necessità virtù e in virtù del fatto che avete
avuto dei trasferimenti dal Governo Centrale molto, molto minori partiti con un gap e
quindi dovete cercare in qualche modo di rosicare quei 5 milioni, che tutta l’operazione
sull’IMU va a recuperare, va bene, capisco che amministrare una Città non sia facile,
però diciamolo con chiarezza, non ci nascondiamo dietro la foglia di fico di dire: “ma
questo perché ci allineiamo almeno con la casistica di Milano”, mi sembra veramente un
po’ eccessivo.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Capogruppo Tresso. Ci sono altri interventi? No, quindi procediamo con la
votazione della delibera. Prego, Consiglieri, votate.
Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione.
Favorevoli 22, contrari 9, astenuti nessuno, il Consiglio approva.

SICARI Francesco (Presidente)
Darei lo stesso esito per l’immediata esecutività.
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