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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Marzo 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 24
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2019-00840
TASI - TRIBUTO PER I SERVIZI INDIVISIBILI - APPROVAZIONE DELLE ALIQUOTE PER L'ANNO 2019.
Interventi
LO RUSSO Stefano
Questa delibera, che si raccorda con la prima delle tariffe, fa un’altra operazione di
quelle sempre nell’ottica dell’incentivazione dello sviluppo di questa città e cioè porta le
aliquote dell’IMU per il cosiddetto invenduto dall’1 al 2,5‰ perché in questa
schizofrenia di quest’Amministrazione da un lato con la mano destra - sinistra, destra,
vabbè - abbiamo Sacco che va in giro, va al MIPIM di Cannes a cercare di attrarre gli
investitori e con la mano sinistra o destra, a seconda di come è la geometria che in quel
momento conviene, abbiamo il buon Montanari che invece arriva e difende a spada
tratta il fatto di dare un’altra cartellata agli attuali proprietari di case che sono invendute,
anche qua vi sorprenderà, non perché gli fa piacere non vendere le case, caro Montanari,
caro Movimento 5 Stelle, perché la ragione dell’invenduto a Torino, vi stupirà, non è il
fatto che questi signori godono nell’avere gli alloggi invenduti, lo sapete? Forse sì, cioè
magari qualcuno s’immagina che noi abbiamo il nostro collegio dei costruttori che
realizza gli interventi, poi siccome gli piace tenere le case invendute le tiene invendute e
quindi così. Invece sapete qual è la ragione per cui in molti casi queste case non sono
vendute? Perché queste case, questi appartamenti in molte situazioni sono stati realizzati
in momenti antecedenti la crisi del settore immobiliare e cioè in momento in cui il costo
di vendita di cessione dell’alloggio nella fattispecie era un costo che compensava il
costo di costruzione e soprattutto era in linea con canoni di remunerazione adatti a quel
momento storico; quando abbiamo avuto la crisi del settore immobiliare che ha colpito
anche Torino e quindi i valori immobiliari a Torino sono scesi, sono tra i più bassi in
Italia, è del tutto evidente che questi operatori immobiliari, poi che a voi vi stiano
antipatici, caro Montanari, noi l’abbiamo capito, l’hanno capito anche loro, diciamo che
è un pochino schizofrenico andare al MIPIM di Cannes del settore immobiliare e poi
concepire il settore immobiliare qua come dei pericolosi eversivi che vanno mazzulati.
È solo questo che ci permettiamo di farvi rilevare, questa leggerissima, non è l’unica,
situazione in cui avete cinque geometrie a seconda di chi parla, però questa è
particolarmente evidente. La ragione per cui quegli alloggi paradossalmente non
possono neanche essere venduti è che essendo stati contabilizzati nei bilanci di quelle
società a valore di libro sul valore di mercato non più attuali, se fossero venduti al
valore attuale di mercato, in molti casi produrrebbero delle minusvalenze nel conto
economico, nello stato patrimoniale che produrrebbero il fallimento dell’impresa.
Allora, è un problema solo nostro del Partito Democratico? È un problema della Città
questo! Cioè, solo per capire, noi lo abbiamo vissuto come un problema quando c’è
stato posto perché lì dietro, cari signori del Movimento 5 Stelle, caro Vicesindaco
Montanari, cara Sindaca Appendino, ci sono famiglie, posti di lavoro, economia reale,
c’è quella roba lì, non c’è un’ideologia che punta ad ammazzare l’impresa in questa
città e quindi, vi stupirà, la ragione per cui l’aliquota era stata posizionata all’1‰ era
per andare incontro a questo tipo di situazioni. Ora, o viviamo in città diverse e sotto la
guida 5 Stelle il mercato immobiliare ha ripreso vigore; i valori immobiliari hanno
ripreso vigore e conseguentemente bene fate parallelamente ad incrementare
l’imposizione fiscale; a noi non risulta in questa città, forse viviamo in città diverse e
abbiamo situazioni diverse. V’invitiamo veramente a valutare l’impatto di questa cosa
perché sono molti al punto tale, e lo ricorda bene la collega Tisi che all’epoca seguiva la
questione, noi non riuscimmo neanche ad acquistare alloggi per edilizia convenzionata
proprio perché i valori di mercato erano troppo bassi per queste imprese che avrebbero
di fatto portato i libri in Tribunale e avessero venduto al valore di mercato. Stupisce
molto che non solo questo provvedimento sia arrivato, ma che il Vicesindaco di Torino,
Assessore all’Urbanistica, venga in Aula e lo difenda e che l’ex Presidente della
Commissione Urbanistica, Presidente Sicari, che è il Presidente Carretto arrivino qua e
li difendano sti provvedimenti. Io posso capire, uno dice: “Guardate, c’è un bilancio da
far quadrare, abbiate pazienza, chiediamo, come dire, più soldi a chi ha alloggi da
vendere”, e lo capirei, è un discorso ragionevole, posso capirlo anche in termini politici.
No, voi venite qui e sostanzialmente rivendicate con orgoglio il fatto che portate
l’aliquota IMU sull’invenduto dall’1 al 2,5‰ perché a voi di questa città e degli
imprenditori di questa città non ve ne frega niente, palesemente. Palesemente. Allora,
siccome, come dire, c’è anche una questione di forma, oltre che una questione di
sostanza, noi non condividiamo proprio l’impostazione. Non è che, per capirci e chiudo,
Presidente, ci facesse piacere, come dire - mettere le tasse non fa mai piacere, talvolta è
doloroso ed è necessario - quando lo si rivendica con la spocchia che usate voi, con il
divertimento, voi godete nell’ammazzare le imprese immobiliari di Torino, proprio
godete. Benissimo, abbiate pazienza, fatelo. Anche qua noi auspichiamo che tra qualche
settimana i torinesi possano, come dire, trasmettervi con un certo qual grado di lucidità
e una contezza numerica, il grado di sostegno che continuate ad avere in questa città,
che con questo provvedimento avete ragione non cambierà le sorti della città, potrà
cambiare però in molti casi le sorti di imprese che vogliono dire posti di lavoro,
economia reale e credo che ce ne sia tanto bisogno. Per questa ragione il Partito
Democratico voterà contro questo provvedimento.

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