Interventi |
LO RUSSO Stefano Questa delibera, che si raccorda con la prima delle tariffe, fa un’altra operazione di quelle sempre nell’ottica dell’incentivazione dello sviluppo di questa città e cioè porta le aliquote dell’IMU per il cosiddetto invenduto dall’1 al 2,5‰ perché in questa schizofrenia di quest’Amministrazione da un lato con la mano destra - sinistra, destra, vabbè - abbiamo Sacco che va in giro, va al MIPIM di Cannes a cercare di attrarre gli investitori e con la mano sinistra o destra, a seconda di come è la geometria che in quel momento conviene, abbiamo il buon Montanari che invece arriva e difende a spada tratta il fatto di dare un’altra cartellata agli attuali proprietari di case che sono invendute, anche qua vi sorprenderà, non perché gli fa piacere non vendere le case, caro Montanari, caro Movimento 5 Stelle, perché la ragione dell’invenduto a Torino, vi stupirà, non è il fatto che questi signori godono nell’avere gli alloggi invenduti, lo sapete? Forse sì, cioè magari qualcuno s’immagina che noi abbiamo il nostro collegio dei costruttori che realizza gli interventi, poi siccome gli piace tenere le case invendute le tiene invendute e quindi così. Invece sapete qual è la ragione per cui in molti casi queste case non sono vendute? Perché queste case, questi appartamenti in molte situazioni sono stati realizzati in momenti antecedenti la crisi del settore immobiliare e cioè in momento in cui il costo di vendita di cessione dell’alloggio nella fattispecie era un costo che compensava il costo di costruzione e soprattutto era in linea con canoni di remunerazione adatti a quel momento storico; quando abbiamo avuto la crisi del settore immobiliare che ha colpito anche Torino e quindi i valori immobiliari a Torino sono scesi, sono tra i più bassi in Italia, è del tutto evidente che questi operatori immobiliari, poi che a voi vi stiano antipatici, caro Montanari, noi l’abbiamo capito, l’hanno capito anche loro, diciamo che è un pochino schizofrenico andare al MIPIM di Cannes del settore immobiliare e poi concepire il settore immobiliare qua come dei pericolosi eversivi che vanno mazzulati. È solo questo che ci permettiamo di farvi rilevare, questa leggerissima, non è l’unica, situazione in cui avete cinque geometrie a seconda di chi parla, però questa è particolarmente evidente. La ragione per cui quegli alloggi paradossalmente non possono neanche essere venduti è che essendo stati contabilizzati nei bilanci di quelle società a valore di libro sul valore di mercato non più attuali, se fossero venduti al valore attuale di mercato, in molti casi produrrebbero delle minusvalenze nel conto economico, nello stato patrimoniale che produrrebbero il fallimento dell’impresa. Allora, è un problema solo nostro del Partito Democratico? È un problema della Città questo! Cioè, solo per capire, noi lo abbiamo vissuto come un problema quando c’è stato posto perché lì dietro, cari signori del Movimento 5 Stelle, caro Vicesindaco Montanari, cara Sindaca Appendino, ci sono famiglie, posti di lavoro, economia reale, c’è quella roba lì, non c’è un’ideologia che punta ad ammazzare l’impresa in questa città e quindi, vi stupirà, la ragione per cui l’aliquota era stata posizionata all’1‰ era per andare incontro a questo tipo di situazioni. Ora, o viviamo in città diverse e sotto la guida 5 Stelle il mercato immobiliare ha ripreso vigore; i valori immobiliari hanno ripreso vigore e conseguentemente bene fate parallelamente ad incrementare l’imposizione fiscale; a noi non risulta in questa città, forse viviamo in città diverse e abbiamo situazioni diverse. V’invitiamo veramente a valutare l’impatto di questa cosa perché sono molti al punto tale, e lo ricorda bene la collega Tisi che all’epoca seguiva la questione, noi non riuscimmo neanche ad acquistare alloggi per edilizia convenzionata proprio perché i valori di mercato erano troppo bassi per queste imprese che avrebbero di fatto portato i libri in Tribunale e avessero venduto al valore di mercato. Stupisce molto che non solo questo provvedimento sia arrivato, ma che il Vicesindaco di Torino, Assessore all’Urbanistica, venga in Aula e lo difenda e che l’ex Presidente della Commissione Urbanistica, Presidente Sicari, che è il Presidente Carretto arrivino qua e li difendano sti provvedimenti. Io posso capire, uno dice: “Guardate, c’è un bilancio da far quadrare, abbiate pazienza, chiediamo, come dire, più soldi a chi ha alloggi da vendere”, e lo capirei, è un discorso ragionevole, posso capirlo anche in termini politici. No, voi venite qui e sostanzialmente rivendicate con orgoglio il fatto che portate l’aliquota IMU sull’invenduto dall’1 al 2,5‰ perché a voi di questa città e degli imprenditori di questa città non ve ne frega niente, palesemente. Palesemente. Allora, siccome, come dire, c’è anche una questione di forma, oltre che una questione di sostanza, noi non condividiamo proprio l’impostazione. Non è che, per capirci e chiudo, Presidente, ci facesse piacere, come dire - mettere le tasse non fa mai piacere, talvolta è doloroso ed è necessario - quando lo si rivendica con la spocchia che usate voi, con il divertimento, voi godete nell’ammazzare le imprese immobiliari di Torino, proprio godete. Benissimo, abbiate pazienza, fatelo. Anche qua noi auspichiamo che tra qualche settimana i torinesi possano, come dire, trasmettervi con un certo qual grado di lucidità e una contezza numerica, il grado di sostegno che continuate ad avere in questa città, che con questo provvedimento avete ragione non cambierà le sorti della città, potrà cambiare però in molti casi le sorti di imprese che vogliono dire posti di lavoro, economia reale e credo che ce ne sia tanto bisogno. Per questa ragione il Partito Democratico voterà contro questo provvedimento. |