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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Marzo 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 24
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2019-00840
TASI - TRIBUTO PER I SERVIZI INDIVISIBILI - APPROVAZIONE DELLE ALIQUOTE PER L'ANNO 2019.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Passiamo quindi al punto numero 9, la delibera 201900840/013

“TASI - Tributo per i Servizi Indivisibili -
Approvazione delle aliquote per l’anno 2019”

SICARI Francesco (Presidente)
Metto quindi ora in votazione gli emendamenti accorpati dall’1 al 53 presentati dal
Consigliere Ricca. Prego, Consiglieri, votate.
Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione.
Favorevoli nessuno, contrari 22, astenuti nessuno.

SICARI Francesco (Presidente)
Metto ora in votazione l’emendamento 54 presentato dalla Giunta con parere
favorevole. Prego, Consiglieri, votate.
Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione.
Favorevoli 22, contrari nessuno, astenuti nessuno.

SICARI Francesco (Presidente)
Dichiarazioni di voto sulla delibera? Prego, Capogruppo Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Questa delibera, che si raccorda con la prima delle tariffe, fa un’altra operazione di
quelle sempre nell’ottica dell’incentivazione dello sviluppo di questa città e cioè porta le
aliquote dell’IMU per il cosiddetto invenduto dall’1 al 2,5‰ perché in questa
schizofrenia di quest’Amministrazione da un lato con la mano destra - sinistra, destra,
vabbè - abbiamo Sacco che va in giro, va al MIPIM di Cannes a cercare di attrarre gli
investitori e con la mano sinistra o destra, a seconda di come è la geometria che in quel
momento conviene, abbiamo il buon Montanari che invece arriva e difende a spada
tratta il fatto di dare un’altra cartellata agli attuali proprietari di case che sono invendute,
anche qua vi sorprenderà, non perché gli fa piacere non vendere le case, caro Montanari,
caro Movimento 5 Stelle, perché la ragione dell’invenduto a Torino, vi stupirà, non è il
fatto che questi signori godono nell’avere gli alloggi invenduti, lo sapete? Forse sì, cioè
magari qualcuno s’immagina che noi abbiamo il nostro collegio dei costruttori che
realizza gli interventi, poi siccome gli piace tenere le case invendute le tiene invendute e
quindi così. Invece sapete qual è la ragione per cui in molti casi queste case non sono
vendute? Perché queste case, questi appartamenti in molte situazioni sono stati realizzati
in momenti antecedenti la crisi del settore immobiliare e cioè in momento in cui il costo
di vendita di cessione dell’alloggio nella fattispecie era un costo che compensava il
costo di costruzione e soprattutto era in linea con canoni di remunerazione adatti a quel
momento storico; quando abbiamo avuto la crisi del settore immobiliare che ha colpito
anche Torino e quindi i valori immobiliari a Torino sono scesi, sono tra i più bassi in
Italia, è del tutto evidente che questi operatori immobiliari, poi che a voi vi stiano
antipatici, caro Montanari, noi l’abbiamo capito, l’hanno capito anche loro, diciamo che
è un pochino schizofrenico andare al MIPIM di Cannes del settore immobiliare e poi
concepire il settore immobiliare qua come dei pericolosi eversivi che vanno mazzulati.
È solo questo che ci permettiamo di farvi rilevare, questa leggerissima, non è l’unica,
situazione in cui avete cinque geometrie a seconda di chi parla, però questa è
particolarmente evidente. La ragione per cui quegli alloggi paradossalmente non
possono neanche essere venduti è che essendo stati contabilizzati nei bilanci di quelle
società a valore di libro sul valore di mercato non più attuali, se fossero venduti al
valore attuale di mercato, in molti casi produrrebbero delle minusvalenze nel conto
economico, nello stato patrimoniale che produrrebbero il fallimento dell’impresa.
Allora, è un problema solo nostro del Partito Democratico? È un problema della Città
questo! Cioè, solo per capire, noi lo abbiamo vissuto come un problema quando c’è
stato posto perché lì dietro, cari signori del Movimento 5 Stelle, caro Vicesindaco
Montanari, cara Sindaca Appendino, ci sono famiglie, posti di lavoro, economia reale,
c’è quella roba lì, non c’è un’ideologia che punta ad ammazzare l’impresa in questa
città e quindi, vi stupirà, la ragione per cui l’aliquota era stata posizionata all’1‰ era
per andare incontro a questo tipo di situazioni. Ora, o viviamo in città diverse e sotto la
guida 5 Stelle il mercato immobiliare ha ripreso vigore; i valori immobiliari hanno
ripreso vigore e conseguentemente bene fate parallelamente ad incrementare
l’imposizione fiscale; a noi non risulta in questa città, forse viviamo in città diverse e
abbiamo situazioni diverse. V’invitiamo veramente a valutare l’impatto di questa cosa
perché sono molti al punto tale, e lo ricorda bene la collega Tisi che all’epoca seguiva la
questione, noi non riuscimmo neanche ad acquistare alloggi per edilizia convenzionata
proprio perché i valori di mercato erano troppo bassi per queste imprese che avrebbero
di fatto portato i libri in Tribunale e avessero venduto al valore di mercato. Stupisce
molto che non solo questo provvedimento sia arrivato, ma che il Vicesindaco di Torino,
Assessore all’Urbanistica, venga in Aula e lo difenda e che l’ex Presidente della
Commissione Urbanistica, Presidente Sicari, che è il Presidente Carretto arrivino qua e
li difendano sti provvedimenti. Io posso capire, uno dice: “Guardate, c’è un bilancio da
far quadrare, abbiate pazienza, chiediamo, come dire, più soldi a chi ha alloggi da
vendere”, e lo capirei, è un discorso ragionevole, posso capirlo anche in termini politici.
No, voi venite qui e sostanzialmente rivendicate con orgoglio il fatto che portate
l’aliquota IMU sull’invenduto dall’1 al 2,5‰ perché a voi di questa città e degli
imprenditori di questa città non ve ne frega niente, palesemente. Palesemente. Allora,
siccome, come dire, c’è anche una questione di forma, oltre che una questione di
sostanza, noi non condividiamo proprio l’impostazione. Non è che, per capirci e chiudo,
Presidente, ci facesse piacere, come dire - mettere le tasse non fa mai piacere, talvolta è
doloroso ed è necessario - quando lo si rivendica con la spocchia che usate voi, con il
divertimento, voi godete nell’ammazzare le imprese immobiliari di Torino, proprio
godete. Benissimo, abbiate pazienza, fatelo. Anche qua noi auspichiamo che tra qualche
settimana i torinesi possano, come dire, trasmettervi con un certo qual grado di lucidità
e una contezza numerica, il grado di sostegno che continuate ad avere in questa città,
che con questo provvedimento avete ragione non cambierà le sorti della città, potrà
cambiare però in molti casi le sorti di imprese che vogliono dire posti di lavoro,
economia reale e credo che ce ne sia tanto bisogno. Per questa ragione il Partito
Democratico voterà contro questo provvedimento.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Capogruppo Lo Russo. Prego, Consigliere Carretto.

CARRETTO Damiano
Grazie. Vorrei incominciare dicendo, ho preso un articolo a caso in rete: “Torino nel
2018 mercato immobiliare è cresciuto del 4,3%”, quindi magari qualche buon segnale
c’è. Detto questo, questo provvedimento ha due facce, tra virgolette, se vogliamo, il
primo è se vogliamo certificare l’incompetenza di chi ha gestito lo sviluppo urbanistico
della città di Torino, perché seppur vero che la crisi del 2007, 2008 si è fatta sentire e
alcuni interventi erano anche stati già autorizzati, se vogliamo, c’è da dire che le
Amministrazioni dal 2007 al 2016 tendenzialmente non hanno fatto assolutamente nulla
per invertire un trend, si è continuato a lasciare costruire, specie residenze, si è arrivati
ad un numero di alloggi vuoti in questa città abnorme, si è fatto in modo che banche e
assicurazioni avessero poi in pancia tutta una serie di immobili in grandissima quantità
che drogassero il mercato per cui i prezzi sono calati e non si è fatto niente. Non si è
fatto niente, forse perché le banche erano amiche, perché le assicurazioni sono amiche,
perché i grandi costruttori sono amici, può anche essere, ma la situazione in cui ci
troviamo in questo momento è questa. Io poi non so che tipo di politica si
immaginavano le vecchie Amministrazioni, non so gli immobili forse tenuti fermi per
20, 30 anni e poi non si sa, messi sul mercato dopo 30 anni quando in realtà un
immobile dopo 20-30 anni è praticamente da rifare. Io non lo so che tipo di politica
sulla gestione dell’invenduto e degli alloggi vuoti si volesse fare. Io non ne ho vista
nessuna. Io credo che questo tipo di politica, anche diciamo di tributi, possa in qualche
modo smuovere e cambiare un atteggiamento da parte di banche, assicurazioni,
eccetera, eccetera, che non sia nell’ottica del profitto puro, per cui io tengo questo
immobile fermo, fisso lì fino a che, portandolo magari anche a fine vita, perché voglio
dire fino a quando non ci sarà, il mercato non torna ai livelli del 2006, 2005, cosa che
praticamente è impossibile nello stato attuale immaginare se non fra, boh, 20 anni, 30
anni, non lo so, lo ritengo abbastanza improbabile che si torni a quei livelli di valore
immobiliare, io considerando il fatto che ogni anno che passa questi immobili perdono
valore perché questo è il mercato immobiliare; ci sono immobili fermi da 10 anni, gli
immobili non si può pensare di venderli come fossero nuovi appena diciamo dichiarata
l’agibilità. Quindi io non credo sia un provvedimento che va a colpire un mondo, non fa
dei danni, non fa dei..., non è una volontà dell’Amministrazione di fare dei danni al
mondo dei costruttori e delle imprese. Io credo sia una volontà chiara di andare a
cambiare un trend e di smuovere tutti quei soggetti il cui unico interesse è
fondamentalmente il massimo profitto che magari potranno, anche in collaborazione
con la Città, con Città, con Regione, con ATC, con chissà chi, magari immaginare delle
nuove possibilità di utilizzo di quegli immobili perché alla Città, in una città sempre con
grande fame di case, grande fame di case, io credo che una diversa gestione di questo
patrimonio immobiliare invenduto farebbe bene un po’ a tutti. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Non ci sono altre dichiarazioni? Se non ci sono altre dichiarazioni metto in
votazione la delibera così come emendata. Prego, Consiglieri, votate.
Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo.
Favorevoli 22, contrari 5, astenuti nessuno, il Consiglio approva.

SICARI Francesco (Presidente)
Darei lo stesso esito per l’immediata esecutività dell’atto.
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