Interventi |
ARTESIO Eleonora Molto brevemente, perché avevo avuto occasione di intrattenermi sugli stessi argomenti in occasione della presentazione della mia interpellanza. Vorrei semplicemente sottolineare questo aspetto, ci sono almeno due questioni, una che riguarda la richiesta di contributi non autorizzati da parte dell’Amministrazione Comunale e l’altra che riguarda le agevolazioni di carattere fiscale che credo saranno oggetto di una presa in carico e di un’analisi da Enti terzi rispetto al Comune perché almeno sulla seconda mi risulta siano state depositate esplicite denunce e quindi non mi soffermerò ulteriormente su questioni, quesito e risposte che continuano ad utilizzare un linguaggio molto amministrativo e molto formale per escludere le possibilità e le volontà di controllo dell’Amministrazione Comunale, perché questo è il senso che ne ricavo. Vorrei ancora sottolineare all’Assessore Sacco che certo può non essere una preoccupazione dell’Amministrazione Comunale quella relativa alle quote di versamento di I.V.A. e I.R.E.S. agevolati, ma è una preoccupazione dell’Amministrazione Comunale quella di conoscere all’interno di un’attività, quale questa, quanti siano i soci e quanti siano gli espositori non soci, perché in altri bandi si fa esplicito divieto agli enti che concorrono e alle organizzazioni che partecipano di impegnare gli espositori a diventare soci e viene addirittura definita una percentuale massima di soci ammissibili. Quindi, se questo non è avvenuto in questa fattispecie e se la possibilità di avere dei versamenti particolarmente favorevoli, laddove un’associazione dichiari un numero di soci, significa che in questo caso abbiamo avuto un trattamento che ha garantito una condizione di maggior favore. Perché, vede, credo, almeno per quello che mi riguarda, ma non dubito anche della volontà degli altri colleghi, noi non siamo qui per costruire un processo indiziario nei confronti di questa o quell’organizzazione, siamo qui per verificare se quest’Amministrazione si stia comportando in maniera equanime o viceversa, magari per la banale ragione che ci sono due interlocutori diversi all’interno della Giunta, stia adottando due parametri differenti e vengo esattamente all’ultimo punto. L’ultimo punto è il seguente: poiché eravate già stati sollecitati da un’interpellanza, lo siete ulteriormente stati da una seconda, come mai quando pubblicate il nuovo bando attraverso determina del 26 febbraio vi comportate come se ignoraste le preoccupazioni o le richieste di maggiore verifica che le due interpellanze inducevano? Sarà perché sono due direzioni diverse quelle che procedono all’emanazione dei capitolati di gara? In un caso quello del Mercato del libero scambio il Barattolo a cura della dottoressa Tornoni, la Direzione che fa riferimento all’Assessore Giusta, nel caso invece di Mercatini Tematici Periodici la direzione che fa capo al suo Assessorato? Possibile che non ci sia una comunicazione per verificare quali cose omogenee, congrue proprio per evitare disparità di trattamento si debbano tenere in conto? Ad esempio, una delle questioni che viene citata al punto 5 dei criteri di valutazione, è il contributo alle spese di organizzazione richieste agli operatori. Nel caso del Barattolo è puntualissimo: tot per l’occupazione, tot per la pulizia; nel caso del Mercatino Tematico: congruità del contributo. Ma se abbiamo visto che nel corso del tempo questa congruità è stata modificata, successivamente dall’Amministrazione, vuoi per derivazione di Legge Regionale, vuoi per presa d’atto su richiesta degli operatori, perché congruità? Perché non una definizione? E ancora, i requisiti di accessibilità, vogliamo fare un po' il punto di quante questioni sono state discusse in quest’Aula relativamente alla questione degli accessi, delle uscite di sicurezza, del coinvolgimento delle attività dell’area quando parlavamo di Canale Molassi? Siamo arrivati fino ad ipotizzare l’intervento delle autorità di controllo dei beni culturali per verificare che l’acciottolato di Canale Molassi non venisse deturpato dalla presenza del Mercato di libero scambio e qui che cosa scriviamo? Requisiti di accessibilità, accessibilità strutturale a titolo di esempio, soluzioni per l’abbattimento di barriera architettonica. No, perché questi mercati non interferiranno né con l’acciottolato, né con le altre attività. Vogliamo ricordare quali sono i requisiti di tutela delle condizioni del lavoro dipendente e dei soggetti comunque presenti sull’area richiesti nell’altro caso che vanno a tutelare con copertura assicurativa addirittura il personale ispettivo, vuoi che sia della Polizia Municipale, vuoi che sia di altri soggetti, a fronte di quello che qui viene iscritto come richiesta? Francamente, l’abbiamo detto troppe volte, figli e figliastri su questa dimensione territoriale e organizzativa non ci danno quegli elementi di certezza sufficiente da far immaginare che l’Amministrazione stia guardando a quell’area con una prospettiva di insieme e a quelle attività con una prospettiva equilibrata ed equa. Quindi lo approfondiremo, come ha chiesto la prima firmataria in Commissione Controllo di Gestione, suggerirei però un minimo di verifica e di scambio tra le due direzioni interessate per avere magari criteri di carattere più equilibrato ed omogeneo. |