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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 18 Marzo 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 5
INTERPELLANZA 2019-00675
"QUESTI MERCATINI CI PIACCIONO UN SACCO!" PRESENTATA IN DATA 22 FEBBRAIO 2019 - PRIMA FIRMATARIA FOGLIETTA.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Molto brevemente, perché avevo avuto occasione di intrattenermi sugli stessi argomenti
in occasione della presentazione della mia interpellanza. Vorrei semplicemente
sottolineare questo aspetto, ci sono almeno due questioni, una che riguarda la richiesta
di contributi non autorizzati da parte dell’Amministrazione Comunale e l’altra che
riguarda le agevolazioni di carattere fiscale che credo saranno oggetto di una presa in
carico e di un’analisi da Enti terzi rispetto al Comune perché almeno sulla seconda mi
risulta siano state depositate esplicite denunce e quindi non mi soffermerò ulteriormente
su questioni, quesito e risposte che continuano ad utilizzare un linguaggio molto
amministrativo e molto formale per escludere le possibilità e le volontà di controllo
dell’Amministrazione Comunale, perché questo è il senso che ne ricavo. Vorrei ancora
sottolineare all’Assessore Sacco che certo può non essere una preoccupazione
dell’Amministrazione Comunale quella relativa alle quote di versamento di I.V.A. e
I.R.E.S. agevolati, ma è una preoccupazione dell’Amministrazione Comunale quella di
conoscere all’interno di un’attività, quale questa, quanti siano i soci e quanti siano gli
espositori non soci, perché in altri bandi si fa esplicito divieto agli enti che concorrono e
alle organizzazioni che partecipano di impegnare gli espositori a diventare soci e viene
addirittura definita una percentuale massima di soci ammissibili. Quindi, se questo non
è avvenuto in questa fattispecie e se la possibilità di avere dei versamenti
particolarmente favorevoli, laddove un’associazione dichiari un numero di soci,
significa che in questo caso abbiamo avuto un trattamento che ha garantito una
condizione di maggior favore. Perché, vede, credo, almeno per quello che mi riguarda,
ma non dubito anche della volontà degli altri colleghi, noi non siamo qui per costruire
un processo indiziario nei confronti di questa o quell’organizzazione, siamo qui per
verificare se quest’Amministrazione si stia comportando in maniera equanime o
viceversa, magari per la banale ragione che ci sono due interlocutori diversi all’interno
della Giunta, stia adottando due parametri differenti e vengo esattamente all’ultimo
punto. L’ultimo punto è il seguente: poiché eravate già stati sollecitati da
un’interpellanza, lo siete ulteriormente stati da una seconda, come mai quando
pubblicate il nuovo bando attraverso determina del 26 febbraio vi comportate come se
ignoraste le preoccupazioni o le richieste di maggiore verifica che le due interpellanze
inducevano? Sarà perché sono due direzioni diverse quelle che procedono
all’emanazione dei capitolati di gara? In un caso quello del Mercato del libero scambio
il Barattolo a cura della dottoressa Tornoni, la Direzione che fa riferimento
all’Assessore Giusta, nel caso invece di Mercatini Tematici Periodici la direzione che fa
capo al suo Assessorato? Possibile che non ci sia una comunicazione per verificare quali
cose omogenee, congrue proprio per evitare disparità di trattamento si debbano tenere in
conto? Ad esempio, una delle questioni che viene citata al punto 5 dei criteri di
valutazione, è il contributo alle spese di organizzazione richieste agli operatori. Nel caso
del Barattolo è puntualissimo: tot per l’occupazione, tot per la pulizia; nel caso del
Mercatino Tematico: congruità del contributo. Ma se abbiamo visto che nel corso del
tempo questa congruità è stata modificata, successivamente dall’Amministrazione, vuoi
per derivazione di Legge Regionale, vuoi per presa d’atto su richiesta degli operatori,
perché congruità? Perché non una definizione? E ancora, i requisiti di accessibilità,
vogliamo fare un po' il punto di quante questioni sono state discusse in quest’Aula
relativamente alla questione degli accessi, delle uscite di sicurezza, del coinvolgimento
delle attività dell’area quando parlavamo di Canale Molassi? Siamo arrivati fino ad
ipotizzare l’intervento delle autorità di controllo dei beni culturali per verificare che
l’acciottolato di Canale Molassi non venisse deturpato dalla presenza del Mercato di
libero scambio e qui che cosa scriviamo? Requisiti di accessibilità, accessibilità
strutturale a titolo di esempio, soluzioni per l’abbattimento di barriera architettonica.
No, perché questi mercati non interferiranno né con l’acciottolato, né con le altre
attività. Vogliamo ricordare quali sono i requisiti di tutela delle condizioni del lavoro
dipendente e dei soggetti comunque presenti sull’area richiesti nell’altro caso che vanno
a tutelare con copertura assicurativa addirittura il personale ispettivo, vuoi che sia della
Polizia Municipale, vuoi che sia di altri soggetti, a fronte di quello che qui viene iscritto
come richiesta? Francamente, l’abbiamo detto troppe volte, figli e figliastri su questa
dimensione territoriale e organizzativa non ci danno quegli elementi di certezza
sufficiente da far immaginare che l’Amministrazione stia guardando a quell’area con
una prospettiva di insieme e a quelle attività con una prospettiva equilibrata ed equa.
Quindi lo approfondiremo, come ha chiesto la prima firmataria in Commissione
Controllo di Gestione, suggerirei però un minimo di verifica e di scambio tra le due
direzioni interessate per avere magari criteri di carattere più equilibrato ed omogeneo.

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