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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 18 Marzo 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 2
INTERPELLANZA 2019-00731
"GIARDINO 'FERRUCCIO NOVO': NEL PERENNE DUBBIO TRA L'ENNESIMO 'NO' E LA SOLUZIONE DEL PROBLEMA PERCH? L'AMMINISTRAZIONE NON RICORRE ALL'APPLICAZIONE PER ANALOGIA?" PRESENTATA IN DATA 28 FEBBRAIO 2019 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Ma io devo dire, Assessore, lei sa che stimo l’attività che lei
svolge, però evidentemente quando parliamo del giardino Ferruccio Novo sappiamo
benissimo che il presidio di quei camper è adiacente al giardino perché il giardino ha
certe caratteristiche e non sono convinto che sia in tutta la sua lunghezza, per cui
rispetto al fatto che uno dice noi non possiamo intervenire con la stessa ordinanza che
abbiamo utilizzato per via Spazzapan sul giardino, io penso invece che ci siano alcune
cose di quel giardino che interessano le persone che si mettono lì, penso all’acqua
piuttosto che a quello che viene fatto con quel giardino che oggettivamente sono di
maggior interesse. Io ho presentato l’interpellanza per questo motivo, perché ho visto
l’Amministrazione in modo molto solerte intervenire su via Spazzapan e con
l’ordinanza n. 7 protocollo 810 per cui da lì con questo atto si è potuto in qualche modo
sgomberare. Uso questo termine perché purtroppo io sono ancora in attesa. L’Assessore
c’era, abbiamo fatto una Commissione, una Commissione nella quale c’era stato detto
che gli uffici ci avrebbero richiamato, riconvocato per affrontare il tema del
riposizionamento, del ricollocamento, era la IV Commissione, Presidente Iaria, in
combinato disposto con la I Commissione di allora Fornari, oggi Chessa, quella
Commissione che doveva svolgersi entro 15 giorni non si è mai svolta perché, come si
ricorderà bene l’Assessore, il tema era: proviamo a trovare un percorso di inserimento.
C’erano dipendenti comunali che si occupano di quel tema, abbiamo chiesto di audirli
per capire quali erano le soluzioni, oppure quali erano le condizioni ostative per poter
iniziare un percorso. Ad oggi, e questa è tutta una responsabilità della Maggioranza,
quella Commissione non si è più fatta. Quindi non abbiamo… questo però, chiedo scusa
alla Consigliera Tevere, però questo è il dato: c’eravamo dati 15 giorni per capire
esattamente se le politiche sociali avevano immaginato dei percorsi di inserimento. Non
è stato fatto nulla. Prendo atto che a dire dell’Assessore, al quale chiedo la possibilità
come sempre, gentilissimo, m’invia sempre tutto, la possibilità di avere la sua nota, il
vero dato che abbiamo visto che c’era un problema, i cittadini sono stati per altro
ricevuti, non so se da lei o dall’Assessore Unia, in cui gli era stato detto: “Guardate,
sono andati via”, questo mi è stato riportato da cittadini che per altro in
un’interlocuzione anche molto onesta con l’Amministrazione, peccato che dopo tre
giorni sono tornati e la situazione è identica. Allora, io vorrei capire un po' meglio e
chiedo un approfondimento in Commissione, ma lo chiedo, Assessore, non me ne
voglia, affinché questo approfondimento possa però portarsi dietro quello della
Commissione IV e I che nessuno ha voluto fare, perché io mi ricordo una Commissione
in cui il Direttore o la P.O. di riferimento sono andati via senza intervenire a verbale
dicendo: dobbiamo dirvi esattamente come stanno le cose. Non abbiamo mai avuto
modo di sapere esattamente come stanno le cose su quel nucleo. Detto questo poi io non
nego che questo mio interessamento a questo caso mi ha portato grande lustro perché
c’è un soggetto, per altro noto alle nostre Forze dell’Ordine, che mi scrive: “Peccato che
lei non sia venuto perché tra le varie maschere ci mancava il pagliaccio fascista”, cioè
mi sto occupando di questo tema e questo personaggio, di cui non faccio nome e
cognome perché se no darei visibilità a un poveretto, che mi scrive: “Anche se fosse
venuto a questo incontro che c’è stato con le famiglie rom del giardino Ferruccio Novo
all’indomani delle manifestazioni fasciste dello scorso anno, se fosse venuto avrebbe
potuto imparare come si sta al mondo e ci si relaziona con le persone invece che
condurre un’esistenza miserabile dietro a scartoffie, ordinanze, dissuasori, sbarre e
altre…”, uso un termine che non uso qui, “da lacchè dei fascisti”. Ecco, chi difende
quelle famiglie parla in questo modo e ci tenevo a riportarlo qui in Sala Rossa, perché è
evidente che chi ha voglia di apostrofare così un Consigliere Comunale che passa dalla
mattina alla sera il suo tempo a disposizione dei cittadini, che incontro centinaia di
cittadini, viene definito in questo modo proprio da qualcuno che in Commissione è
venuto lì a dirci che noi non capivamo nulla della situazione. Io non capirò nulla della
situazione, rigetto al mittente tutte queste affermazioni, l’unica cosa che so è che ci
sono, e vado a concludere, Presidente, qualche decine di cittadini che vorrebbero
riutilizzare il giardino, che vorrebbero non trovare i bidoni dell’immondizia
completamente svuotati tutte le volte e che ad oggi l’Amministrazione mi dice
purtroppo che non è equiparabile l’ordinanza di via Spazzapan a quell’area. Noi una
soluzione comunque dobbiamo trovarla, perché dobbiamo decidere se le persone con
cui l’Assessore, e concludo veramente, si interfaccia in modo assolutamente legittimo ai
cittadini che hanno posto il tema e hanno raccolto le firme, se per noi sono un valore
quei cittadini o questo personaggetto con annessi amici dei Centri Sociali, che definisce
un Consigliere Comunale un pagliaccio fascista o un lacchè dei fascisti. Detto questo io
chiedo approfondimento in Commissione affinché si possa ripartire
dall’approfondimento non fatto e trovare una soluzione comune. Grazie.

MAGLIANO Silvio
Sì.

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