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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 18 Marzo 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 18
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2019-00818
INDIRIZZI PER L''ESERCIZIO 2019 IN TEMA DI TRIBUTI LOCALI, TARIFFE, RETTE, CANONI ED ALTRE MATERIE SIMILI.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Grazie. Trattandosi di una delibera d’indirizzi, credo sia opportuno riprendere
un’osservazione che ho svolto in sede di Commissione e che riguarda una questione di
metodo apparentemente ma che introduce anche alcune questioni di sostanza su alcune
misure contenute nell’atto di indirizzi. La questione di metodo è la seguente: come
consuetudine e come, io credo, responsabilità di chi amministra, gli impianti tariffari,
così come anche le linee guida di predisposizione dei documenti finanziari, dovrebbero
essere accompagnati da una sensibilizzazione e da una fase di ascolto e di mediazione
con le organizzazioni che rappresentano gli interessi e le voci della nostra Città, questa
era consuetudine la consultazione delle organizzazioni sindacali generali, la
consultazione dei portatori d’interesse, la presentazione pubblica, cioè tutta quella fase
di animazione della discussione intorno a una misura che riguarda indistintamente la
cittadinanza e più specificamente alcune categorie. Questo non è avvenuto anche se
avevo avuto in Commissione delle rassicurazioni rispetto al fatto che la consultazione
fosse in corso, il tema è che casomai deve essere preliminare, ma anche di questo corso
abbiamo scarsissima notizia, non vorrei che il salto nella comunicazione, cioè le
comunicazioni avvenute preferibilmente a mezzo stampa, derivasse dalla convinzione,
che ho sentito esprimere poco fa nel corso del dibattito su altro argomento, che questa
Maggioranza persegue il bene della Città e non il consenso, che è un’affermazione che
mi preoccupa sempre perché se uno ritiene di essere portatore del bene, e che questo
bene consista nella sua opinione a prescindere dal consenso, è un atteggiamento
politicamente preoccupante; il bene si costruisce anche nella relazione con gli altri e
quindi anche nella costruzione di momenti di consenso con gli altri, ma soprattutto la
relazione e la comunicazione sarebbero stati per questa Giunta più convenienti, e spiego
le ragioni di una possibile convenienza: se ci si fosse confrontati apertamente, ad
esempio sulla tematica dei valori immobiliari, forse avremmo evitato di ricevere, come
Consiglieri, rispettivamente e simmetricamente le preoccupazioni dei piccoli proprietari
di alloggio e quelle dei sindacati degli inquilini, entrambi preoccupati del fatto che
l’introduzione di questo aggravio possa andare a mortificare esattamente quell’incontro,
tra un’offerta di casa e una domanda debole sulla cui necessità di incontro e sulla cui
agevolazione, le politiche di questa Città, per contrastare l’emergenza abitativa, si erano
sempre fondate, forse sarebbe stato possibile ascoltando le parti comprendere quanto
fondate fossero le preoccupazioni ce l’aumento potesse ribaltarsi sugli inquilini delle
fasce deboli già così particolarmente esposte, e forse si sarebbero potute trovare
modalità di applicazione della misura più eque in quella direzione; sento oggi e leggo
oggi nelle dichiarazioni del Vicesindaco, a proposito dei comportamenti della
popolazione universitaria e degli investimenti nell’ambito dell’edilizia universitaria e
tutti sappiamo, per vedere tutti l’andamento del mercato delle abitazioni, che esiste una
disponibilità della popolazione universitaria non residente a collocarsi nell’ambito
torinese, non soltanto nell’offerta istituzionale di residenze per studenti, sulle quali si sta
lavorando con le diverse operazioni di varianti urbanistiche e di concessioni di
superficie, ma anche collocandosi nel mercato privato, il rischio significativo che altre
Città hanno già denunciato, penso al caso di Bologna ce dal punto di vista
dell’accoglienza della popolazione universitaria ha storia maggiore e più lunga della
nostra, si stanno preoccupando di comprendere come il mercato privato degli affitti si
rivolga a questa fascia di popolazione studentesca, forse ragionare sull’impiego in
locazione di immobili invenduti in direzione di alcune fasce sociali particolarmente
interessanti, anche per qualificare il tono della nostra Città dal punto di vista dell’arrivo
di nuova popolazione e dei comportamenti di questa nuova popolazione, sarebbe stata
una misura politica preliminare alla redazione di un atto di indirizzi quale quello di cui
stiamo parlando, ma ancora di più io vorrei dire a quest’Aula che sarebbe fortemente
convenuto alla Maggioranza di aprire una discussione sul provvedimento che oggi fa
più audience in questo atto di indirizzi, che è quello del trasporto pubblico locale,
perché dico che sarebbe convenuto di più a questa Maggioranza? Per due ragioni: 1)
perché, forse, una presentazione più puntuale, con l’ascolto delle singole situazioni e
rimedi sulle singole situazioni, sarebbe stato comunicabile affiancandolo alla misura
della ZTL di cui stiamo parlando; ho letto, sempre sulla Stampa, delle osservazioni che
un Consigliere di Maggioranza svolgeva dicendo: “Questo tema dell’arrivo,
dell’approvvigionamento delle merci, quest’altro tema relativo alle agevolazioni
sull’artigianato, quest’altro tema potrebbero essere affrontati e ci sono già delle ipotesi
di soluzione”, ma allora perché arriviamo a una discussione general generica senza aver
prima accompagnato la determinazione con queste spiegazioni puntuali che avrebbero
di gran lunga, da una parte motivato, dall’altra un po’ decantato l’attenzione su quel
provvedimento, e devo dire che questi miei argomenti sono ancora fin troppo specifici
rispetto ad un tema più potente, sul quale, secondo me, l’Amministrazione Comunale
dovrebbe seriamente riflettere, e la questione è questa: quanto previsto all’interno della
delibera di indirizzi entrerà per la ZTL in vigore nel 2020, quindi noi stiamo discutendo
adesso, in questo atto generale, di un provvedimento che avrà la luce nel prossimo anno
e perché, dico, sarebbe stato conveniente a questa Giunta aprire un’interlocuzione?
Vedete, perché differentemente da come si è ricordato prima, noi siamo a un giorno
dall’approvazione in Consiglio Regionale del Piano Regionale per la qualità dell’aria,
Piano Regionale per la qualità dell’aria adottato dalla Giunta Regionale a novembre del
2018 che ha ottenuto il parere favorevole del CAL, Consiglio delle Autonomie Locali,
che vede in Commissione in questi giorni la discussione degli emendamenti per
approvare in Aula, e cosa dice il Piano Regionale per la Qualità dell’Aria al punto
TR.09? “Estensione Zona Traffico Limitato e aree pedonali nei comuni con più di
10.000 abitanti parametrate alle dimensioni dei centri storici o altre aree di particolare
interesse, almeno il 70% ZTL e il 30% di aree pedonali nei centri storici entro il 2022”,
e al punto TR.14: “Pagamento di pedaggio per l’accesso a zone ben definite”, come a
dire: “È la Regione che ce lo chiede”. Allora, Consiglio Comunale di Torino e Giunta
Comunale di Torino, non sarebbe stato più conveniente segnalare, all’interno di questo
atto di indirizzo, che il provvedimento che qui è in discussione discende da un Piano
Regionale e che occorre fare con la Regione una concertazione per applicarlo affinché
anche la composizione degli interessi possa vedere tutti gli interlocutori in campo?
Anche perché apprendo oggi che sono stati depositati degli emendamenti nell’apposita
Commissione regionale V, quella dei Trasporti, e cosa dicono questi emendamenti? La
limitazione della circolazione tramite ZTL potrebbe permettere, oltre che la riduzione
dell’inquinamento, anche una riduzione della congestione e una riorganizzazione degli
spazi, ovviamente che cosa dice la Regione? Fa riferimento al fatto che dovesse essere
adottato un piano urbano della mobilità sostenibile e quindi dovete lavorarci...

ARTESIO Eleonora
Vorrei finire, dovete lavorarci e l’altro che i proventi dovrebbero essere indirizzati al
potenziamento della rete del trasposto pubblico come alternativa a quella privata, ma
ancor di più che cosa dice? “La Regione Piemonte, al di là delle proprie competenze
legislative e amministrative, al fine di ottimizzare e armonizzare i criteri di introduzione
delle misure, estensione della ZTL, potrà formulare linee guida”, e allora aspettatele,
Comune di Torino, queste linee guida che, chissà, magari gli interlocutori, che questa
sera ci presenteranno, potranno confrontarsi con tutti i livelli istituzionali.

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