Interventi |
ARTESIO Eleonora Grazie. Trattandosi di una delibera d’indirizzi, credo sia opportuno riprendere un’osservazione che ho svolto in sede di Commissione e che riguarda una questione di metodo apparentemente ma che introduce anche alcune questioni di sostanza su alcune misure contenute nell’atto di indirizzi. La questione di metodo è la seguente: come consuetudine e come, io credo, responsabilità di chi amministra, gli impianti tariffari, così come anche le linee guida di predisposizione dei documenti finanziari, dovrebbero essere accompagnati da una sensibilizzazione e da una fase di ascolto e di mediazione con le organizzazioni che rappresentano gli interessi e le voci della nostra Città, questa era consuetudine la consultazione delle organizzazioni sindacali generali, la consultazione dei portatori d’interesse, la presentazione pubblica, cioè tutta quella fase di animazione della discussione intorno a una misura che riguarda indistintamente la cittadinanza e più specificamente alcune categorie. Questo non è avvenuto anche se avevo avuto in Commissione delle rassicurazioni rispetto al fatto che la consultazione fosse in corso, il tema è che casomai deve essere preliminare, ma anche di questo corso abbiamo scarsissima notizia, non vorrei che il salto nella comunicazione, cioè le comunicazioni avvenute preferibilmente a mezzo stampa, derivasse dalla convinzione, che ho sentito esprimere poco fa nel corso del dibattito su altro argomento, che questa Maggioranza persegue il bene della Città e non il consenso, che è un’affermazione che mi preoccupa sempre perché se uno ritiene di essere portatore del bene, e che questo bene consista nella sua opinione a prescindere dal consenso, è un atteggiamento politicamente preoccupante; il bene si costruisce anche nella relazione con gli altri e quindi anche nella costruzione di momenti di consenso con gli altri, ma soprattutto la relazione e la comunicazione sarebbero stati per questa Giunta più convenienti, e spiego le ragioni di una possibile convenienza: se ci si fosse confrontati apertamente, ad esempio sulla tematica dei valori immobiliari, forse avremmo evitato di ricevere, come Consiglieri, rispettivamente e simmetricamente le preoccupazioni dei piccoli proprietari di alloggio e quelle dei sindacati degli inquilini, entrambi preoccupati del fatto che l’introduzione di questo aggravio possa andare a mortificare esattamente quell’incontro, tra un’offerta di casa e una domanda debole sulla cui necessità di incontro e sulla cui agevolazione, le politiche di questa Città, per contrastare l’emergenza abitativa, si erano sempre fondate, forse sarebbe stato possibile ascoltando le parti comprendere quanto fondate fossero le preoccupazioni ce l’aumento potesse ribaltarsi sugli inquilini delle fasce deboli già così particolarmente esposte, e forse si sarebbero potute trovare modalità di applicazione della misura più eque in quella direzione; sento oggi e leggo oggi nelle dichiarazioni del Vicesindaco, a proposito dei comportamenti della popolazione universitaria e degli investimenti nell’ambito dell’edilizia universitaria e tutti sappiamo, per vedere tutti l’andamento del mercato delle abitazioni, che esiste una disponibilità della popolazione universitaria non residente a collocarsi nell’ambito torinese, non soltanto nell’offerta istituzionale di residenze per studenti, sulle quali si sta lavorando con le diverse operazioni di varianti urbanistiche e di concessioni di superficie, ma anche collocandosi nel mercato privato, il rischio significativo che altre Città hanno già denunciato, penso al caso di Bologna ce dal punto di vista dell’accoglienza della popolazione universitaria ha storia maggiore e più lunga della nostra, si stanno preoccupando di comprendere come il mercato privato degli affitti si rivolga a questa fascia di popolazione studentesca, forse ragionare sull’impiego in locazione di immobili invenduti in direzione di alcune fasce sociali particolarmente interessanti, anche per qualificare il tono della nostra Città dal punto di vista dell’arrivo di nuova popolazione e dei comportamenti di questa nuova popolazione, sarebbe stata una misura politica preliminare alla redazione di un atto di indirizzi quale quello di cui stiamo parlando, ma ancora di più io vorrei dire a quest’Aula che sarebbe fortemente convenuto alla Maggioranza di aprire una discussione sul provvedimento che oggi fa più audience in questo atto di indirizzi, che è quello del trasporto pubblico locale, perché dico che sarebbe convenuto di più a questa Maggioranza? Per due ragioni: 1) perché, forse, una presentazione più puntuale, con l’ascolto delle singole situazioni e rimedi sulle singole situazioni, sarebbe stato comunicabile affiancandolo alla misura della ZTL di cui stiamo parlando; ho letto, sempre sulla Stampa, delle osservazioni che un Consigliere di Maggioranza svolgeva dicendo: “Questo tema dell’arrivo, dell’approvvigionamento delle merci, quest’altro tema relativo alle agevolazioni sull’artigianato, quest’altro tema potrebbero essere affrontati e ci sono già delle ipotesi di soluzione”, ma allora perché arriviamo a una discussione general generica senza aver prima accompagnato la determinazione con queste spiegazioni puntuali che avrebbero di gran lunga, da una parte motivato, dall’altra un po’ decantato l’attenzione su quel provvedimento, e devo dire che questi miei argomenti sono ancora fin troppo specifici rispetto ad un tema più potente, sul quale, secondo me, l’Amministrazione Comunale dovrebbe seriamente riflettere, e la questione è questa: quanto previsto all’interno della delibera di indirizzi entrerà per la ZTL in vigore nel 2020, quindi noi stiamo discutendo adesso, in questo atto generale, di un provvedimento che avrà la luce nel prossimo anno e perché, dico, sarebbe stato conveniente a questa Giunta aprire un’interlocuzione? Vedete, perché differentemente da come si è ricordato prima, noi siamo a un giorno dall’approvazione in Consiglio Regionale del Piano Regionale per la qualità dell’aria, Piano Regionale per la qualità dell’aria adottato dalla Giunta Regionale a novembre del 2018 che ha ottenuto il parere favorevole del CAL, Consiglio delle Autonomie Locali, che vede in Commissione in questi giorni la discussione degli emendamenti per approvare in Aula, e cosa dice il Piano Regionale per la Qualità dell’Aria al punto TR.09? “Estensione Zona Traffico Limitato e aree pedonali nei comuni con più di 10.000 abitanti parametrate alle dimensioni dei centri storici o altre aree di particolare interesse, almeno il 70% ZTL e il 30% di aree pedonali nei centri storici entro il 2022”, e al punto TR.14: “Pagamento di pedaggio per l’accesso a zone ben definite”, come a dire: “È la Regione che ce lo chiede”. Allora, Consiglio Comunale di Torino e Giunta Comunale di Torino, non sarebbe stato più conveniente segnalare, all’interno di questo atto di indirizzo, che il provvedimento che qui è in discussione discende da un Piano Regionale e che occorre fare con la Regione una concertazione per applicarlo affinché anche la composizione degli interessi possa vedere tutti gli interlocutori in campo? Anche perché apprendo oggi che sono stati depositati degli emendamenti nell’apposita Commissione regionale V, quella dei Trasporti, e cosa dicono questi emendamenti? La limitazione della circolazione tramite ZTL potrebbe permettere, oltre che la riduzione dell’inquinamento, anche una riduzione della congestione e una riorganizzazione degli spazi, ovviamente che cosa dice la Regione? Fa riferimento al fatto che dovesse essere adottato un piano urbano della mobilità sostenibile e quindi dovete lavorarci... ARTESIO Eleonora Vorrei finire, dovete lavorarci e l’altro che i proventi dovrebbero essere indirizzati al potenziamento della rete del trasposto pubblico come alternativa a quella privata, ma ancor di più che cosa dice? “La Regione Piemonte, al di là delle proprie competenze legislative e amministrative, al fine di ottimizzare e armonizzare i criteri di introduzione delle misure, estensione della ZTL, potrà formulare linee guida”, e allora aspettatele, Comune di Torino, queste linee guida che, chissà, magari gli interlocutori, che questa sera ci presenteranno, potranno confrontarsi con tutti i livelli istituzionali. |