Interventi |
FORNARI Antonio Sì, grazie, Presidente, cercherò di rimanere nei 10 minuti. Sì, io voglio sottolineare, forse, un qualcosa che il Consigliere Lo Russo magari ha tralasciato ma che invece ritengo fondamentale per queste linee di indirizzo, ed è la quota fissa annuale e le rette scolastiche. Probabilmente non se ne sarà accorto quando in questi anni in cui lei era anche Assessore... numerosi bambini hanno abbandonato le mense scolastiche di questa Città, ci sono state proteste su proteste per l’aumento delle rette, famiglie che si lamentavano per la qualità delle mense dei nostri bambini e che hanno abbandonato alla prima occasione con la sentenza del TAR, hanno abbandonato il nostro servizio scolastico della Città. Da quando ci siamo insediati, noi abbiamo cercato, sia con la precedente Assessora che con la nuova Assessora all’Istruzione, di migliorare la qualità delle nostre mense ma soprattutto, e finalmente, dopo due anni e mezzo nella prima manovra utile siamo riusciti ad abbassare la quota fissa annuale, faccio un esempio: nelle fasce ISEE intorno ai 32.000 euro si passerà dai 302 ai 202 euro annui, quindi un risparmio del 33%, su altre fasce i risparmi saranno del 20/25%, questa manovra sarà di Destra, sarà di Sinistra, sarà di Centro, però a me sinceramente pare una manovra di buon senso, aiutare le famiglie torinesi che hanno dei bambini a scuola e che hanno a volte ragione, a volte torto, hanno abbandonato le nostre mense scolastiche, e che riducendo magari questa quota in un certo senso aiutiamo e cerchiamo di riportare all’interno delle attività svolte dal Comune di Torino, e quindi li incentiviamo a ritornare al servizio di mensa scolastica mi pare una manovra di buon senso e che deve essere condivisa, e sicuramente questo costa per le casse del Comune di Torino e che da un certo punto dobbiamo recuperare, dove le dobbiamo andare a recuperare? Andiamo a recuperarle purtroppo dai proprietari di case, quelli che magari ne hanno qualcuna in più, o dai costruttori, qualcuno dirà che il mercato immobiliare si ferma, eppure l’anno 2018 ha registrato un +4,1% di compravendita nella Città di Torino, che è tra le Città del nord Italia quella che ha registrato un aumento sensibile, quindi tutta questa crisi probabilmente è solo negli occhi di chi non vuole vedere oppure che dice che non ci sono cantieri, parlando coi torinesi, si lamentano, invece, di tutti i cantieri che ci sono per la Città, quindi o una o l’altra, c’è qualcuno che si lamenta perché ci sono troppi cantieri, chi non li vede proprio, sta chiuso solo dentro la sua casa, magari fa solo casa - Comune e poi non gira per il resto della Città e non si rende conto che invece i cantieri ahimè ci sono e purtroppo durano un po’ troppo, magari una di quelle azioni che abbiamo scelto noi di fare è di aumentare il coefficiente per gli scavi, quindi passare dal 2,5 al 3%, quindi chi attualmente fa degli scavi nella Città di Torino pagherà, magari, un coefficiente in più, questo coefficiente in più potrebbe, che ne so, incentivare le grandi società, che poi sono sempre quelle, o per la fibra o per altre cose che fanno gli scavi per la Città di Torino, magari accorciare i tempi di realizzo di questi lavori, e infatti gli abbiamo aumentato il coefficiente di occupazione del suolo pubblico quando realizzano questi scavi. Sulle altre tariffe invece mi preme sottolineare che quella più importante, che è l’addizionale IRPEF, quindi quella che noi troviamo sui cedolini per chi è un lavoratore dipendente, o comunque in sede di dichiarazione dei redditi, non viene variata, quindi rimane lo 0,8, e anche la soglia di esenzione per i redditi rimane fino a 11.790. L’imposta di soggiorno anche non è variata, sull’IMU qualcuno sottolineava dell’aumento dei comodati gratuiti, attenzione, i comodati gratuiti, quelli padre e figlio, quindi genitore e figlio, c’è una normativa nazionale che prevede la riduzione dell’imponibile del 50%, quella rimane e quindi non si può cambiare, quella che invece varia è quella tra parenti e che viene equiparata a quella generale, che è del 10,6, proprio perché alcune volte c’era una sorta di comodati fittizi che permettevano questo tipo di agevolazioni, così almeno c’è una sorta di... giustizia sociale in cui tutti pagano la stessa aliquota, il 10,6‰, e quindi non c’è una sorta di trattamento di favore tra chi ha la possibilità di dare un comodato a un parente e chi invece non ce l’ha. Sulle locazioni a canone concordato invece c’è stato un leggero aumento dal 4,31‰ al 5,31, perché c’è stato questo aumento? Proprio perché se l’aliquota più alta è del 10,6‰ per i canoni concordati, ovviamente la politica di questa Amministrazione è quella di incentivarli per permettere, appunto, di calmierare gli affitti, però allo stesso tempo non si può avere un’aliquota troppo bassa, una riduzione al 50% sembrava un qualcosa di equo, 5,31, per fare un esempio, a Milano è il 6,5‰, in altre Città capoluogo è 7,6‰, noi con 5,31 continuiamo a rimanere tra i capoluoghi di regione quello con l’aliquota più bassa. Qualcuno prima parlava invece del 2,5‰ per gli immobili merce dei costruttori, anche lì avevamo l’1‰ che era una cifra bassissima confrontata al 10,6‰, è stata portata al 2,5‰, guarda caso come un Comune che a qualcuno piace, come Milano, a Milano pagano il 2,5‰ già da tanti anni, quindi riportare quelle cifre, quelle aliquote a un rapporto diciamo equo, rispetto a tutti gli altri, era una misura diciamo di equità, anche perché non possiamo tartassare magari chi ha una casa di proprietà e ha la seconda casa che magari non riesce ad affittare e paga il 10,6‰, dall’altra parte invece abbiamo i costruttori che hanno costruito l’impossibile e che tengono l’invenduto e pagano una cifra irrisoria ce è l’1‰, poi se questa la vogliamo chiamare manovra di Sinistra o di Destra la lascio a chi ancora è interessato a queste vecchie diatribe di Destra e di Sinistra, a me pare anche questa una manovra di buon senso. Sulla TARI: noi... uno degli obiettivi del Movimento 5 Stelle, sia in campagna elettorale e poi soprattutto in questi anni di amministrazione, è quello di aumentare la percentuale di raccolta differenziata, nei 5 anni precedenti sappiamo che la raccolta differenziata non è aumentata di un punto, ma nemmeno dello 0,1, anzi, forse è diminuita, quindi noi in questi anni invece nel 2019 puntiamo a passare dal vecchio 41% ad arrivare finalmente a un 48%, questo aumento è costato impegno da parte di AMIAT, è costato un impegno da parte del Comune di Torino con risorse che sono state inserite nel Piano Finanziario di AMIAT, è costato un impegno anche degli uffici, di questo li ringrazio perché è aumentata anche la base... il numero dei contribuenti grazie ad una lotta all’evasione importante, quindi è aumentata anche la platea dei contribuenti che versano la TARI, tutti questo ha permesso di... anziché aumentare la TARI sensibilmente e quindi rapportandola magari all’inflazione programma che è dell’1,2 per quest’anno, di aumentarla solo dello 0,69% per tutte le categorie, domestiche e non domestiche, questa anche mi sembra una manovra di buon senso, anche perché tutti devono contribuire a un servizio buono di AMIAT e al Piano Finanziario che sia in equilibrio, ma allo stesso tempo questo 0,69 è un qualcosa, solo per fare un esempio, per le famiglie un aumento che potrà variare 1, 2 euro in più all’anno, quindi tutto sommato direi che è una cifra accettabile, ma allo stesso tempo sempre per la TARI ci impegniamo a confermare le agevolazioni dei cantieri delle opere pubbliche, quello della linea 1 della Metropolitana, quello per corso Grosseto e quello per la riqualificazione di via Nizza. Questa è anche l’occasione di chiedere, al Presidente uscente Chiamparino, quest’anno di inserire veramente, di dare veramente un contributo sensibile per questi cantieri, perché l’anno scorso del milione che era stato promesso ne è arrivato ben poco, magari se, quest’anno il milione arriva veramente possiamo in un certo senso aiutare tutti i commercianti che sono in difficoltà a causa di questi cantieri infiniti. Le altre agevolazioni che saranno confermate, sicuramente è quella per i nuclei familiari numerosi, quindi 4 componenti con la metratura inferiore agli 80 metri sempre sulla TARI, le agevolazioni per la lotta allo spreco alimentare, e un’altra agevolazione importante è quella sui dehors, quindi la riduzione del 5% per i coefficienti moltiplicatori, anche qui... è in discussione un nuovo Regolamento sui dehors ma già da quest’anno anziché aspettare l’anno prossimo, quando probabilmente entrerà in vigore il nuovo Regolamento, già da quest’anno vogliamo dare un segnale perché crediamo comunque nella capacitò turistica e attrattiva dei dehors e quindi andiamo a dare una riduzione del 5% per quest’anno. Sulla ZTL è stata inserita una linea d’indirizzo che riguarda poi un impegno della Maggioranza, però noi ovviamente venerdì abbiamo visto questi ragazzi che erano qui sotto e ci chiedevano dei cambiamenti importanti, noi questi cambiamenti importanti li vogliamo fare con coraggio, senza... diciamo... arretrare e aver paura di fronte a delle difficoltà che possono sorgere dal fare delle novità rispetto a un qualcosa che non cambia da 20 anni, noi questa novità la vogliamo portare avanti con coraggio e di conseguenza siamo d’accordo con chi ci chiedeva un cambiamento venerdì e continuiamo a farlo, non è che il venerdì siamo con quelli che vogliono fare gli ambientalisti e il lunedì invece andiamo a fare manifestazioni con CasaPound, queste le lasciamo a qualcun altro, grazie. |