Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Proseguiamo adesso con il punto n. 7, il meccanografico 201900818, presentato dalla Sindaca Appendino e altri: “Indirizzi per l’esercizio 2019 in tema di tributi locali, tariffe, rette, canoni ed altre materie simili”. SICARI Francesco (Presidente) Sono stati presentati 6 emendamenti, 4 di Giunta, 2 della Maggioranza più 50 emendamenti dalla Lega Nord con il Capogruppo Ricca, e inoltre è stata presentata una mozione di accompagnamento. Come deciso dalla Capigruppo, faremo l’illustrazione e la discussione e rinvieremo la votazione al Consiglio di lunedì prossimo. Prego, Vicesindaco. MONTANARI Guido (Vicesindaca) Ecco. Buonasera di nuovo a tutte e tutti. Stiamo parlando di un’operazione che va fatta prima dell’approvazione del Bilancio ed è il riepilogo degli indirizzi tariffari per preparare appunto poi l’esercizio 2019. Come abbiamo già discusso in Commissione, si tratta di una manovra che... tendenzialmente allinea gli aumenti ISTAT dell’1,2% la più parte delle tariffe, ridistribuisce su diverse fasce di popolazione qualche rincaro, stiamo parlando di un’operazione che tutto sommato porta circa 11 milioni nelle casse del Comune in più su un Bilancio di 1,3 miliardi, quindi siamo intorno a una percentuale che potrebbe essere dell’1,2/1,3%; in realtà attraverso una serie di operazioni, io credo che questo tipo di manovra ridistribuisca meglio su varie fasce della popolazione, varie fasce di reddito, una modesta e maggior pressione fiscale, ma soprattutto riequilibri. Lo dimostro subito attraverso una rapida lettura e poi io so che la discussione verrà fatta delibera per delibera, per cui nel merito entreremo. In particolare: l’addizionale IRPEF resta la stessa nella misura dello 0,8%, come per il ‘18 e sarà mantenuta inalterata l’applicazione di una fascia di esenzione per i redditi fino a 11.790 euro; l’imposta di soggiorno resta la stessa; per quanto riguarda l’IMU viene... si ritiene opportuno intervenire in aumento sulla tipologia dei comodati gratuiti con un intervento che passa dal 7,6‰ al 10,6‰. In pratica con questo intervento ci allineiamo a tutte le più importanti città d’Italia, anche le città medie, quindi siamo esattamente in linea con il resto del Paese, noi eravamo rimasti un po’ indietro. Sostanzialmente il comodato gratuito esclude però i contratti di un proprietario che non abbia altri immobili e ne affitti soltanto uno oltre all’abitazione principale, quindi ancora una volta difendiamo le fasce più deboli e invece pesiamo un pochino di più su chi ha più proprietà. Abbiamo ancora un lieve aumento delle locazioni a canone agevolato, e questo ha aperto una discussione anche al nostro interno della Commissione, sulle quali probabilmente torneremo, comunque sostanzialmente questo incremento è dell’1‰; abbiamo calcolato che su un reddito di un alloggio medio... vuol dire un aumento di circa 50/100 euro all’anno, tra i 50 e i 100 euro; mentre invece si eliminano alcune differenziazioni di tipologia in positivo in materia di unità immobiliare a canone libero, ma questo riguarda un numero piuttosto piccolo di casi. Per quanto riguarda invece la TASI, per effetto della Legge 2015 anche per il ‘19 la TASI non sarà più dovuta - stiamo parlando del Tributo dei Servizi Indivisibili - non sarà più dovuta né per l’abitazione principale, né per tutte le altre fattispecie ad essa equiparate; si conferma, già come deliberato nel ‘14, la non applicazione della TASI alle categorie di immobili già soggetti a IMU e la non corresponsione della tassa da parte del conduttore; mentre invece per gli immobili cosiddetti “merce”, cioè quello stock di immobili che è tenuto sfitto ed è tenuto... come dire... immobilizzato dai proprietari, si ritiene di aumentare l’aliquota che attualmente è dell’1‰, portandola al 2,5‰, quindi si vanno un po’ a colpite quei patrimoni piuttosto consistenti di immobili non utilizzati. Per quanto riguarda la TARI rimanderei direttamente agli approfondimenti da fare sulla delibera specifica; per quanto riguarda la COSAP, il Canone di Occupazione degli Spazi e Aree Pubbliche, l’aggiornamento della tariffa di base è fatto in relazione, in linea con gli aumenti ISTAT: 1 e 2%, e l’aggiornamento dei coefficienti viari, che sono dei moltiplicatori a seconda delle zone della città, sono... nello specifico, aumentati soltanto i due coefficienti delle due zone principali della città, cioè quelle più centrali, quelle un po’ più privilegiate da un punto di vista storico-artistico, e mentre invece..., le categorie, fra l’altro, sono incrementate in modo relativo: 1,25 e 1,30, mentre la seconda passa da 0,95 a 1. Quest’aumento di 0,05 per categoria è dovuto a suoli che sono un po’ più valorizzati, quindi nelle aree e nelle vie di pregio, ed è riconosciuta con l’approvazione 2015 agli addensamenti commerciali quali indici di sviluppo commerciale di queste parti. Naturalmente aggiungo, però, che questo incremento dei coefficienti viene abbattuto del 5% per le attività che hanno dei dehors, quindi per quanto riguarda le attività di dehors, proprio per andare incontro a categorie di gestori che stanno vivendo anche una trasformazione del regolamento che può creare qualche difficoltà nell’adeguamento (peraltro le norme erano già esistenti, alcune però erano un po’ eluse) e dunque c’è comunque questo andare incontro; viene anche aumentata l’occupazione temporanea per scavi e manomissioni che passa da 2,5 a 3, ma per tutte queste categorie di COSAP, cioè di occupazione del suolo pubblico, c’è una esenzione prevista per chi sta in zone di particolari disagi dovuti a lavori, quindi... mi riferisco in particolare alla zona della linea 1, della Metropolitana sino a piazza Bengasi, il nuovo collegamento ferroviario Torino-Ceres, cioè corso Grosseto, e alla riqualificazione di via Nizza con la doppia pista ciclabile nel tratto tra corso Vittorio e piazza Carducci. C’è anche un aggiornamento della suddivisione dei mercati nelle fasce A, B e C, sul quale, fra l’altro, anche in Commissione si è fatto qualche ragionamento, forse ci possiamo ritornare. Ancora, ci sono aggiornamenti del canone sulle iniziative pubblicitarie, c’è un aggiornamento al tasso d’inflazione: 1 e 2%, quindi niente di particolarmente significativo, invece sono aumentati in modo significativo gli spazi pubblicitari all’interno dello Stadio Olimpico e Allianz Stadium, con una maggiorazione del 30%, quindi ancora una volta chi ha un po’ più di disponibilità paga un po’ di più. Ci sono, invece, anche questo caso gli sgravi per le aree già attive, già dette prima; ci sono i diritti sulle pubbliche affissioni che sono leggermente aumentate sino al 50% della suddetta tariffa di base; ci sono alcuni criteri d’indirizzo per le società di riscossione, che... diciamo... semplificano un po’ i limiti e i modi delle riscossioni; ci sono criteri d’indirizzo per la rateizzazione delle entrate derivanti da sanzioni amministrative: anche qui ci sono delle clausole che proteggono chi è in situazione di disagio economico, in particolare chi ha perso il lavoro, chi è oggetto di sfratti, chi ha gravi situazioni finanziarie; c’è ancora un generico aumento, sempre all’1 e 2%, dell’aumento dei prezzi ISTAT per le rette e la fruizione dei servizi e dei beni; c’è ancora l’adeguamento, sempre all’1 e 2%, per l’edilizia e l’urbanistica; c’è una variazione degli oneri di urbanizzazione legati alle variazioni tabellari dell’elenco prezzi unitari; e si confermano, invece per i Servizi Sociali, le contribuzioni giornaliere già in vigore nel ‘18, quindi ancora una volta per fasce un pochino in difficoltà si mantengono le contribuzioni giornaliere già in vigore, cioè pari a 1 euro al giorno, così come le esenzioni per... cioè o meglio, commisurazioni della partecipazione al costo del servizio per chi ha un ISEE pari o superiore a 15.000 euro. In materia di prestazioni sociosanitarie per non autosufficienti la compartecipazione al costo è in conformità alla disciplina regionale: le soglie definite dalla deliberazione sono di euro 6.000 fino a 38.000 per la prestazione sociale e sociosanitaria. Nei Servizi Educativi ci sono alcune novità, che forse poi l’Assessore Di Martino spiegherà meglio, però sostanzialmente c’è il mantenimento delle tariffe del trasporto ordinario degli alunni nelle scuole dell’obbligo e la scuola d’infanzia (Villa Genero e Cavoretto) sempre aggiornata al tasso programmato d’inflazione: 1 e 2, e... per quanto riguarda i pasti consumati nelle scuole dell’obbligo non ci sono variazioni, quindi non c’è l’aumento ISTAT previsto per il costo del pasto e c’è invece una riduzione della quota fissa di iscrizione al servizio pasto che aiuta un po’ le famiglie a reddito medio, medio/alto che erano quelle che più sono state penalizzate nel corso di questi ultimi anni, anche andando in parte incontro ad alcune mozioni che erano state presentate proprio dalla Consigliera Artesio che ne avrà fatto un elemento di... di attenzione particolare e che è stato anche ripreso in Commissione, riconosciuto come valido; fra l’altro la quota di riduzione è piuttosto significativa, porta a una riduzione che è intorno ai 100 euro a famiglia a persona. Ancora, è stato precisato meglio, anche grazie al lavoro in Commissione, e ringrazio la Consigliera Foglietta che aveva sottolineato alcune criticità su questa parte, per quanto riguarda le tariffe per la messa a disposizione di sale e locali aulici e strumenti e beni della Pubblica Amministrazione in termini di comunicazione. Poi ci sono, ancora, alcune norme che, più o meno, sempre riportano all’aumento degli indici ISTAT per quanto riguarda i servizi della Polizia Municipale; per quanto, invece, riguarda i diritti di istruttorie e di pratiche si sta fermi sulle tariffe del 2018. Ancora, i criteri d’indirizzo per l’applicazione delle tariffe per l’utilizzo degli impianti sportivi stanno ancora, sono incrementate dell’1 e 2% sempre con l’aumento ISTAT; ci sono alcune specifiche per lo Stadio Olimpico... per tariffazione... applicazione tariffaria tale da prevedere, nel caso di svolgimento di concerti, eventi e via così, la corresponsione di un importo calcolato in percentuale rispetto all’incasso qualora lo stesso risulti superiore all’importo minimo dovuto a favore della Città, quindi un incremento sugli incrementi di incasso. Poi ci sono ancora le conferme delle agevolazioni tariffarie che prevedono: i giovani fino a 15 anni, gli over 60 e gli studenti fino al ventiseiesimo anno di età; confermate le tariffe dei bagni pubblici con l’incremento dell’1 e 2; e ancora si confermano anche gli indirizzi delle tariffe per quanto riguarda il progetto e la regolamentazione della circolazione all’interno della ZTL, che è stato attuato in via sperimentale, e commisurerà il pagamento dell’ingresso nella zona centrale della città alle emissioni di particolato e di sostanze inquinanti dei veicoli. Ancora, per quanto riguarda i Servizi Culturali ci sono anche alcuni adeguamenti delle percentuali sul fatturato lordo del concessionario per quanto riguarda il Borgo Medioevale; qualche aggiornamento anche sulle tariffe dell’Archivio storico che si allineano a quelle derivate a chi fa visure di tipo professionale, mentre, invece, non sono incrementate quelle ricerche fatte a fini di studio. Ci sono anche... c’è un adeguamento della tariffa di abbonamento annuale per l’illuminazione votiva, che è di 1 euro, e soprattutto si fa una... notevole riduzione dei costi per chi ha... per le tombe di famiglia, che sostanzialmente avevano dei costi ritenuti piuttosto eccessivi, al punto tale che per le cappelle Cimitero Parco, campo 47, si stabilisce un canone ridotto del 25%. La Sala del Commiato avrà una sua tariffa di 35 euro e sostanzialmente questa è in estrema sintesi l’operazione. Ho detto in Commissione, e ripeto qua, che non c’è nessun aspetto persecutorio nei confronti dei cittadini, c’è invece un ripartire meglio alcune quote di tariffa tra le varie fasce, e andare a caricare, non proprio in tutti casi, ma un po’ di più chi ha qualche proprietà in più, che è chiamato a contribuire dunque al Bilancio della Città in modo proporzionalmente e leggermente più elevato. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Vicesindaco. Prego, Capogruppo Lo Russo. LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. La delibera degli indirizzi delle tariffe traduce in numeri e in azioni quanto noi, ahinoi, contestiamo da un po’ di tempo relativamente a una modalità di gestione del Bilancio comunale che, a nostro modo di vedere, non è coerente, per lo meno, non dico con il nostro programma, ci manca ancora, ma neanche con il vostro di programma, e mi permetterò poi, puntualmente, di far rilevare dove stanno i problemi. La considerazione di fondo è che... se mi posso permettere, non c’è una tariffa, una, che subisca in qualche modo un decremento; no, in realtà una c’è e la citeremo, che è il canone di concessione delle tombe di famiglia, la dimostrazione del fatto che voi al futuro dei torinesi ci pensate con un certo qual grado di anticipo, no? Però, al di là di questa questione che riguarda l’abbattimento del canone del 25% dei canoni concessori per le tombe di famiglia, riepiloghiamo un pochino la castagnata, anzi, la mazzata che arriva sulle teste dei torinesi. Ci permetteremo, non ce ne vogliate, di fare rilevare qualche piccola contraddizione politica relativamente a questa questione. Partiamo dall’IMU: ora, mi sembra di capire, di ricordare che al di là di un certo tipo di retorica che vi ha consegnato una Città piena di debiti, senza prospettive, tutta una serie di cose che continuate a ripetere, ci sia una certa qual, come dire, attitudine invece a - non in questa sede ma fuori di qui - a vantarsi di quanto è bella Torino, di quanto è forte Torino e sostanzialmente di quanto può essere attrattiva Torino. Ora, al di là della dicotomia di questo messaggio, perché delle due l’una, o c’è una strategia di sviluppo coerente e congruente o non c’è..., o c’è una situazione o ce n’è un’altra, ma non è questo il problema della vostra incongruenza di cui siete degli specialisti assoluti da Oscar; qual è il tema politico relativamente ai rincari che fate? Ve ne cito due, il primo: voi l’avete, come dire, anche minimizzato, anzi, l’avete fatto minimizzare dal direttore delle Risorse Finanziarie che in un’intervista pubblicata sul Corriere della Sera, l’edizione torinese del 14 marzo 2019, dà alla linea politica; ora, io mi sono già permesso di far rilevare che trovo improprio che a dare la linea politica e che a descrivere la strategia di Bilancio della Città di Torino sia il direttore delle Risorse Finanziarie avendo noi una Sindaca, un Assessore al Bilancio, un Vicesindaco e le persone, e onestamente lo ritengo piuttosto scorretto da un punto di vista istituzionale, tuttavia in questo tipo d’intervista che diventa difficile anche per il Consiglio Comunale entrare nel merito a fronte di dichiarazioni rese dalla struttura tecnica e non dalla struttura politica, assumiamo che la struttura politica le condivida tutte, non me ne voglia il dottor Lubbia, devo fare questa traslazione logico - deduttiva, non essendo lei stato smentito, dottor Lubbia, da nessuno della Giunta, assumo che quello che è stato dichiarato nell’intervista da me citata sia effettivamente la posizione della Sindaca Appendino, dell’Amministrazione, della Giunta, del Movimento 5 Stelle; se mi si dà atto, faccio questa assunzione logico - deduttiva, e appare chiaro il ragionamento che sta dietro, quanto diceva qui il facente funzione Rolando, il Vicesindaco Montanari, e cioè: l’IMU, siccome noi, come dire, riteniamo che ci siano dei patrimoni immobiliari in questa Città che devono in qualche modo essere non si capisce bene che cosa, faccio riferimento all’IMU sol cosiddetto “invenduto” che viene più che raddoppiato, passando dall’1 al 2,5%, mi si permetta di rilevare... mille, scusate, che però coi nostri coefficienti di valutazioni catastali sono tanti soldi, un certo qual grado di difficoltà di coniugare logicamente questa strategia con la strategia di attrazione di investimenti, cioè delle due l’una: o noi facciamo una politica in cui chiediamo agli operatori immobiliari non più tardi di qualche giorno fa il suo collega Sacco, Assessore Montanari, è stato al meeting di Cannes a promuovere investimenti immobiliari, quindi noi in un mercato ipercompetitivo come quello del Settore immobiliare giustamente ci poniamo come interlocutori con una mano, con l’altra mano spieghiamo a tutti quelli che hanno costruito e realizzato interventi edilizi e che con tanta fatica chi c’era prima ha provato ad aiutare in una situazione di mercato immobiliare tragica, perché i livelli dei valori immobiliari di Torino sono abbondantemente più bassi di qualunque città, anche media, figurarsi delle grandi città italiane, e conseguentemente noi abbiamo avuto, non ve li elenco, un notevole numero di operatori immobiliari che in questa Città hanno creduto, hanno fatto degli investimenti e che oggi si trovano, non è che sono contenti di avere l’invenduto, Vicesindaco Montanari, anzi sono piuttosto irritati di avere l’invenduto, e questo invenduto è una cosa che pesa anche nei loro bilanci perché loro comunque le case le hanno realizzate e non riescono a venderle, e invece voi cosa fate? Gli tirate una mazzata di IMU. Io non riesco a capire la logica che sta dietro a questa cosa, davvero lo dico, anche perché, a nostro modo di vedere, non c’era davvero bisogno di dare un’ulteriore mazzata a un settore che già di per sé è in strutturale crisi, e basta vedere l’elenco delle operazioni immobiliari che sono state portate non più tardi al meeting di Cannes, che non hanno nessun elemento additivo, hanno purtroppo per noi, lo dico con rammarico, il medesimo elenco di quelli che erano prima di voi e che purtroppo in qualche modo continua ad essere lì e qualche problema ci sarà se in questa Città le operazioni non partono, visto che non partivano prima e voi non ne avete messe in campo delle altre, continuiamo a stare in questa situazione. Bene, in questo quadro devastante con persone che vengono licenziate, non c’è una gru in tutta la Città, non ci sono interventi significativi se non quelli di ristrutturazione edilizia, arriva la mazzata dell’IMU sull’invenduto, giusto perché, come dire, bisogna togliere ulteriore ossigeno a delle aziende che, come dire, sono già lì al limite e che hanno fatto magari dei business plan in momenti in cui il valore economico finanziario dei loro piani industriali erano di altra natura prima della crisi del 2008, e che oggi invece, purtroppo per loro, si trovano in questa situazione. E uno può dire: “Va beh, però colpiscono i ricchi, i palazzinari, quelli che hanno gli alloggi invenduti”, e invece no, voi, in una sorta di ecumenismo politico assoluto, date anche la mazzata a chi invece ha provato in questa Città a dare, liberare risorse abitative, una Città che ha un’emergenza abitativa grande come una casa e cosa fate? Aumentate l’IMU sui contratti a canone concordato che sono l’unico strumento che ha la, come dire, povera gente che non ha magari i requisiti per accedere alla casa popolare ma che contemporaneamente non ha abbastanza soldi per accedere a canoni di mercato per avere una casa, e voi nell’ottica di incentivare il contrasto all’emergenza abitativa cosa fate? Aumentate l’IMU anche sui canoni concordati. Allora, io capisco che avete, come dire, la sindrome di... qualche piccola dissociazione, però onestamente vi inviterei davvero a fare una riflessione. Andando avanti e scorrendo la corposa delibera, troviamo una serie di altre chicche, tra le chicche che troviamo, va beh, abbiamo la questione, già più volte sollevata, che riguarda le agevolazioni tariffarie che voi con un virtuosismo, che nella Prima Repubblica sarebbe stato definito “Democristiano” ma nel senso dispregiativo del termine, non nel senso virtuoso di una corretta cultura di Governo, e quindi, chiedo scusa se urto la sensibilità di coloro che nella Prima Repubblica erano da una parte e, dall’altra parte la medesima sensibilità viene alterata, la cosa divertente è che scrivete a pagina 4 di questa delibera che i criteri di concessione dell’agevolazione dovranno essere rideterminati a seguito della verifica dell’impatto della normativa sul reddito di cittadinanza varata Governo Nazionale per aiutare chi si trova in condizioni di difficoltà economica in corso di (incomprensibile) definizione, cioè tradotto: noi per il momento le famose agevolazioni, quelle di cui, forse anche i Consiglieri del Movimento 5 Stelle si ricordano, discutemmo in quest’Aula, noi non le diamo, vediamo cosa succede sul reddito di cittadinanza e poi decidiamo, ci sarebbe piaciuto, non ce ne voglia l’assente Sindaca alla discussione, che ci fosse un pelo più di indirizzo, da questo punto di vista, perché la delibera si chiama “delibera di indirizzi”, e cosa vuol dire: “Valuteremo l’effetto del reddito di cittadinanza”? Cioè chi piglia il reddito di cittadinanza non ha più le agevolazioni, gliene diamo altre? Cioè scritto così onestamente... poi magari potremo anche essere d’accordo, attenzione bene eh, nessuno vieta alle volte di essere d’accordo, anzi io vengo talvolta tacciato da alcuni colleghi di essere addirittura consociativo perché il Partito Democratico vota molte delle deliberazioni, che lei, Vicesindaco Montanari, urbanistiche porta all’attenzione del Consiglio; quindi perché non esplicitare l’indirizzo? Non si capisce. Invece si capisce piuttosto bene che cosa fate sulla TARI, sulla TARI, correttamente introducete un ulteriore elemento di incremento della raccolta differenziata, poi siccome non riusciamo a capire perché, guardate, nel passato, vi sorprenderà, purtroppo... ah sì, poi magari arriverà anche il Consigliere Lavolta che potrà raccontarlo, vi sorprenderà sapere che, talvolta, l’incremento di tariffa non è stato reso utile da un processo di efficientamento e si è riusciti ad incrementare la raccolta differenziata porta a porta senza incrementare la tariffa, e senza cioè andare a toccare il contratto di servizio; la cosa che più arrabbiare qual è? Che quest’aumento di tariffa lo spalmate in maniera ubiquitaria su tutta la Città, quindi per capirci il messaggio che passa ai cittadini virtuosi che nelle, come dire, Circoscrizioni dove si fa buona differenziata è: che voi la facciate bene, che voi la facciate male, pagate quello, quelli che invece sono fuori da questa discussione, che voi la facciate o non la facciate pagate quello, io mi chiedo davvero concretamente che cosa intendete quando parlate di politiche, di incentivazione della raccolta differenziata, cioè perché al di là di tanta retorica e al di là di tanta, come dire, scusate, non vorrei turbare alcuni autorevoli esponenti della materia, al di là di tanta fuffa, poi concretamente è qui che si misurano le politiche, è su queste cose che si misurano le politiche, questioni che ovviamente voi ben vi guardate dal toccare. Scorrendo sempre la delibera, e ripercorrendo un po’ il fil rouge dell’illustrazione fatta dal Vicesindaco Montanari in quest’Aula, andiamo a una cosa che è abbastanza divertente, che è a pagina 24, sotto un brillate titolo che si chiama “Servizio Gabinetto della Sindaca”. In questo passaggio piuttosto divertente si fa riferimento ai servizi di promozione che verrebbero ad essere tariffati da parte del gabinetto della Sindaca, cioè, fateci capire perché anche qui siamo un po’ criptici, avete in mente di costruire un’Agenzia di Comunicazione degli eventi patrocinati dalla Città che stabilirà una tariffa relativa a delle cose che deve fare la Città in senso istituzionale? Perché un conto è parlare di affitto delle sale auliche, che è un tema, e nessuno lo nega, se ci sono delle sale auliche la Città, la collettività si fa carico di una ristrutturazione, di una manutenzione, di quello che desideriamo fare, è ragionevole che queste sale auliche possano venire pagate, un altro conto, badate bene, è quello di tariffe che dovranno tener conto dei valori medi di mercato per servizi analoghi, cioè fatemi capire, avete in mente per caso di fare l’Agenzia di Comunicazione a pagamento Città di Torino, anzi, gabinetto della Sindaca? Perché se così è, al di là di qualche piccolo profilino, come dire, di illegittimità che io rilevo perché onestamente il Gabinetto della Sindaca ha già le tasse dei cittadini e deve promuovere attività che sono nell’ambito relativo alla Città, non è che si mette a fare le tariffe esterne, cioè mi pare un po’ suggestivo, in più in concorrenza magari con le Agenzie di Comunicazione, piuttosto divertente. Altra cosa che trovo piuttosto divertente, non ha sollevato polemiche giornalistiche, è passato un po’ in sordina, non l’ho capito e quindi se magari qualcuno nella replica me la spiega, riguarda l’introduzione del chip, lo chiamo io, scusate, della tariffa, della percentuale negli eventi col pubblico pagante, pagina 29 della deliberazione. Con questa singolare motivazione, voi sostanzialmente ci spiegate che: chi organizza concerti e che sostanzialmente ha un pubblico pagante deve dare la percentuale al Comune. Ora, io anche qua no vorrei nuovamente infierire, però rilevo anche qua un po’ di dicotomia: noi abbiamo avuto una difficoltà estrema a mantenere la vocazione, come dire, di attrattore di grandi eventi, parlo ad esempio di quelli musicali, e va dato atto che se in questa Città non ci fossero dei promoter privati che portano cantanti famosi e complessi famosi... come dire, avremmo qualche piccola difficoltà perché non è che proprio la Città brilli per capacità di relazione con l’universo mondo, io onestamente non so se una misura di questo tipo così indeterminata sia un incentivo in quella direzione, cioè mi chiedo davvero se forse un ripensamento da questo punto di vista dovremmo forse farlo, perché io teoricamente a uno che mi porta un evento grosso in Città importante, che vuol dire alberghi con camere piene, che vuol dire giro, ristoranti, PIL, non è che gli ficco anche il chip sui biglietti e il Comune di Torino si incassa la percentuale sui biglietti del suo lavoro, onestamente mi sembra piuttosto singolare come politica, fateci una riflessione. Arriviamo poi all’argomento clou che tra pochi... tra un’oretta circa ci terrà compagnia qui sotto, pagina 34, e qui spunta finalmente la vostra malsana idea di pedaggiare il centro della Città; sostanzialmente è qui che introducete, in questa deliberazione che viene sottoposta all’attenzione del Consiglio, a pagina appunto 34, la brillante idea di mettere il pedaggio a 5 euro per entrare nella ZTL. Siccome non abbiamo occasione di discutere di ZTL, banalmente perché non siete venuti in Consiglio Comunale manco con una delibera d’indirizzo, cioè voi discutete di una trasformazione radicale della fruizione del centro che, come è noto, gode di un largo consenso in questa Città, peraltro sia nella società civile, che nelle forze politiche, non passando dal Consiglio comunale, l’unico momento in cui passiamo dal Consiglio Comunale è la delibera delle tariffe in cui fate passare (incomprensibile) a pagina 34 questa brillante idea dei 5 euro per entrare nel centro. Allora, usiamo questa come occasione per entrare nel merito di questa misura, che non condividiamo in maniera strutturale, e aggiungiamo che non solo non è provato che migliora la qualità ambientale, se dico delle cose sbagliate vi prego di smentirmi, io non ho visto studi che provano che questo provvedimento migliori la qualità ambientale, a naso crediamo che la peggiori la qualità ambientale, in quanto è intuitivo che il famoso traffico parassita, nella definizione dell’Assessora Lapietra, difficilmente si volatilizzerà nel nulla e difficilmente queste persone, che oggi attraversano la ZTL free of charge, domani saranno ben liete di pagare i 5 euro per far piacere a voi, verosimilmente faranno un giro un po’ più largo, fossero anche 10.000 veicoli al giorno sono tonnellate e tonnellate di CO2 che scaricate nelle narici e nei polmoni dei torinesi, in più li fate pure pagare, che è la summa delle operazioni, cioè non paghi di scaricare tonnellate di CO2 nei polmoni di torinesi, ci fate la morale, cioè voi ci spiegate che questa è la misura, non si capisce bene in quale quadro di miglioramento ambientale, quindi scaricate CO2 nelle gole dei bambini torinesi e li fate pure pagare la gabella da 5 euro. Lasciamo perdere di quelli che poi saranno gli effetti sulla fruizione del centro, nessuno di noi è esperto, ragionevolmente qualche piccolo dannuccio, se tutti sono contro, a voi il dubbio non vi viene mai, mi rendo consto, perché voi avete la verità di fede, la verità in tasca come ce l’avete voi non ce l’ha nessuno, peraltro non si sa bene supportata da quali studi e analisi, anzi, forse temo di non essere smentito, tutti gli studi e le analisi che avete fatto fino adesso dicono il contrario e infatti voi vi state ben zitti e non portate i famosi dati a prova di quelle cose che state per fare, ben zitti e sghisci, di ambiente non parla più nessuno bene, di ambiente e di risposta ai ragazzi, che hanno sfilato qua sotto, gliela diamo noi la risposta, gliela diamo noi, gliela diamo noi e diciamo loro che purtroppo, per loro, l’Amministrazione 5 Stelle di questa Città parla di tutela ambientale e stabilisce misure che la tutela ambientale non solo non la migliorano, anzi, la peggiorano. Sotto questo profilo, e chiudo andando verso, giustamente, è nella parte terminale della delibera, anche perché nella parte terminale della nostra vita, cito due casi abbastanza divertenti relativamente ai Servizi Cimiteriali, che sono oggettivamente uno degli elementi essenziali su cui, come dire, si costruisce la strategia del Bilancio. La prima: so che farà ridere a molti de presenti ma... l’Assessore Giusta cosa chiede di fare? Chiede di aumentare il canone dei lumini al cimitero, ripeto, l’Assessore Giusta... scusate, con tutti i problemi che ha il cimitero di Torino cosa fa? Fa pagare alle persone mediamente anziane 1 euro in più all’anno, tanto, giustamente, seguendo il principio che tanto 2 euro di là, 3 euro di qua, 4 euro di là, 5 euro di là, ma a voi che ve frega? Ma giustamente, giustamente. No, noi fittiamo un canone, l’additivo di 1 euro a lumino ad anno, ci dispiace, anche su questo non siamo d’accordo. Poi, siccome abbiamo bisogno, come dire, di liberare tombe di famiglia, io lo ringrazio da questo punto di vista, vedete che siamo nel merito del provvedimento, quindi io se devo esser sincero c’è un punto che condivido, e lo dico con franchezza, che sono le tombe di famiglia, lì sulle tombe di famiglia finalmente fate qualcosa, come dico io, di sinistra e quindi tendenzialmente, essendo le tombe di famiglia patrimonio dei cittadini poveri, giustamente cosa facciamo? Scontiamo il canone, perché chi sono i cittadini che chiedono di fare le tombe di famiglia? Quelli che certamente hanno bisogno, sono loro che ci chiedono di fare le tombe di famiglia, è noto, no? Quindi, invece che scontare le tariffe cimiteriali alle persone indigenti, invece che mettere parametri di riferimento su base ISEE dei nostri canoni di concessione, cosa fa Giusta dopo aver ficcato l’euro in più sul lumino? Ci sconta il canone delle tombe di famiglia, perché notoriamente voi siete un’Amministrazione di sinistra che va incontro alle esigenze del popolo... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. LO RUSSO Stefano ...E il popolo ha bisogno di avere un canone basso delle tombe di famiglia. Grazie, Assessore Giusta, sono certo che questa manovra risolleverà le sorti dei ceti popolari di questa Città. In sintesi estrema, come avrete forse vagamente intuito, difficilmente potremmo condividere questo provvedimento, che è un provvedimento miope, classista, perché toglie onestamente più ai poveri che ai ricchi, privo di strategia, che ha un unico C, che ha un’unica cosa, che è quella di aumentare tariffe a tutti e di introdurre un principio piuttosto pericoloso, anche per la salute dei torinesi di cui voi, cari Consiglieri Comunali, non l’Assessore Lapietra, non la Sindaca, ma voi che voterete il provvedimento, vi assumerete la responsabilità non solo morale ma anche poi operativa e coerente a quello che sostanzialmente andate a votare perché io ribadisco, lo lascio detto a verbale, il provvedimento della ZTL non ha alcuna prova di miglioramento della qualità ambientale e produrrà maggiori emissioni di CO2 nell’area dei torinesi col nocumento della loro salute. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Capogruppo Lo Russo. Ah, per un errore di interpretazione del Regolamento le ho concesso 10 minuti in più, non dovevo raddoppiare su questa delibera ma dovevo raddoppiare su altre, quindi per i prossimi interventi i tempi sono 10 minuti. Prego, Consigliere Fornari. FORNARI Antonio Sì, grazie, Presidente, cercherò di rimanere nei 10 minuti. Sì, io voglio sottolineare, forse, un qualcosa che il Consigliere Lo Russo magari ha tralasciato ma che invece ritengo fondamentale per queste linee di indirizzo, ed è la quota fissa annuale e le rette scolastiche. Probabilmente non se ne sarà accorto quando in questi anni in cui lei era anche Assessore... numerosi bambini hanno abbandonato le mense scolastiche di questa Città, ci sono state proteste su proteste per l’aumento delle rette, famiglie che si lamentavano per la qualità delle mense dei nostri bambini e che hanno abbandonato alla prima occasione con la sentenza del TAR, hanno abbandonato il nostro servizio scolastico della Città. Da quando ci siamo insediati, noi abbiamo cercato, sia con la precedente Assessora che con la nuova Assessora all’Istruzione, di migliorare la qualità delle nostre mense ma soprattutto, e finalmente, dopo due anni e mezzo nella prima manovra utile siamo riusciti ad abbassare la quota fissa annuale, faccio un esempio: nelle fasce ISEE intorno ai 32.000 euro si passerà dai 302 ai 202 euro annui, quindi un risparmio del 33%, su altre fasce i risparmi saranno del 20/25%, questa manovra sarà di Destra, sarà di Sinistra, sarà di Centro, però a me sinceramente pare una manovra di buon senso, aiutare le famiglie torinesi che hanno dei bambini a scuola e che hanno a volte ragione, a volte torto, hanno abbandonato le nostre mense scolastiche, e che riducendo magari questa quota in un certo senso aiutiamo e cerchiamo di riportare all’interno delle attività svolte dal Comune di Torino, e quindi li incentiviamo a ritornare al servizio di mensa scolastica mi pare una manovra di buon senso e che deve essere condivisa, e sicuramente questo costa per le casse del Comune di Torino e che da un certo punto dobbiamo recuperare, dove le dobbiamo andare a recuperare? Andiamo a recuperarle purtroppo dai proprietari di case, quelli che magari ne hanno qualcuna in più, o dai costruttori, qualcuno dirà che il mercato immobiliare si ferma, eppure l’anno 2018 ha registrato un +4,1% di compravendita nella Città di Torino, che è tra le Città del nord Italia quella che ha registrato un aumento sensibile, quindi tutta questa crisi probabilmente è solo negli occhi di chi non vuole vedere oppure che dice che non ci sono cantieri, parlando coi torinesi, si lamentano, invece, di tutti i cantieri che ci sono per la Città, quindi o una o l’altra, c’è qualcuno che si lamenta perché ci sono troppi cantieri, chi non li vede proprio, sta chiuso solo dentro la sua casa, magari fa solo casa - Comune e poi non gira per il resto della Città e non si rende conto che invece i cantieri ahimè ci sono e purtroppo durano un po’ troppo, magari una di quelle azioni che abbiamo scelto noi di fare è di aumentare il coefficiente per gli scavi, quindi passare dal 2,5 al 3%, quindi chi attualmente fa degli scavi nella Città di Torino pagherà, magari, un coefficiente in più, questo coefficiente in più potrebbe, che ne so, incentivare le grandi società, che poi sono sempre quelle, o per la fibra o per altre cose che fanno gli scavi per la Città di Torino, magari accorciare i tempi di realizzo di questi lavori, e infatti gli abbiamo aumentato il coefficiente di occupazione del suolo pubblico quando realizzano questi scavi. Sulle altre tariffe invece mi preme sottolineare che quella più importante, che è l’addizionale IRPEF, quindi quella che noi troviamo sui cedolini per chi è un lavoratore dipendente, o comunque in sede di dichiarazione dei redditi, non viene variata, quindi rimane lo 0,8, e anche la soglia di esenzione per i redditi rimane fino a 11.790. L’imposta di soggiorno anche non è variata, sull’IMU qualcuno sottolineava dell’aumento dei comodati gratuiti, attenzione, i comodati gratuiti, quelli padre e figlio, quindi genitore e figlio, c’è una normativa nazionale che prevede la riduzione dell’imponibile del 50%, quella rimane e quindi non si può cambiare, quella che invece varia è quella tra parenti e che viene equiparata a quella generale, che è del 10,6, proprio perché alcune volte c’era una sorta di comodati fittizi che permettevano questo tipo di agevolazioni, così almeno c’è una sorta di... giustizia sociale in cui tutti pagano la stessa aliquota, il 10,6‰, e quindi non c’è una sorta di trattamento di favore tra chi ha la possibilità di dare un comodato a un parente e chi invece non ce l’ha. Sulle locazioni a canone concordato invece c’è stato un leggero aumento dal 4,31‰ al 5,31, perché c’è stato questo aumento? Proprio perché se l’aliquota più alta è del 10,6‰ per i canoni concordati, ovviamente la politica di questa Amministrazione è quella di incentivarli per permettere, appunto, di calmierare gli affitti, però allo stesso tempo non si può avere un’aliquota troppo bassa, una riduzione al 50% sembrava un qualcosa di equo, 5,31, per fare un esempio, a Milano è il 6,5‰, in altre Città capoluogo è 7,6‰, noi con 5,31 continuiamo a rimanere tra i capoluoghi di regione quello con l’aliquota più bassa. Qualcuno prima parlava invece del 2,5‰ per gli immobili merce dei costruttori, anche lì avevamo l’1‰ che era una cifra bassissima confrontata al 10,6‰, è stata portata al 2,5‰, guarda caso come un Comune che a qualcuno piace, come Milano, a Milano pagano il 2,5‰ già da tanti anni, quindi riportare quelle cifre, quelle aliquote a un rapporto diciamo equo, rispetto a tutti gli altri, era una misura diciamo di equità, anche perché non possiamo tartassare magari chi ha una casa di proprietà e ha la seconda casa che magari non riesce ad affittare e paga il 10,6‰, dall’altra parte invece abbiamo i costruttori che hanno costruito l’impossibile e che tengono l’invenduto e pagano una cifra irrisoria ce è l’1‰, poi se questa la vogliamo chiamare manovra di Sinistra o di Destra la lascio a chi ancora è interessato a queste vecchie diatribe di Destra e di Sinistra, a me pare anche questa una manovra di buon senso. Sulla TARI: noi... uno degli obiettivi del Movimento 5 Stelle, sia in campagna elettorale e poi soprattutto in questi anni di amministrazione, è quello di aumentare la percentuale di raccolta differenziata, nei 5 anni precedenti sappiamo che la raccolta differenziata non è aumentata di un punto, ma nemmeno dello 0,1, anzi, forse è diminuita, quindi noi in questi anni invece nel 2019 puntiamo a passare dal vecchio 41% ad arrivare finalmente a un 48%, questo aumento è costato impegno da parte di AMIAT, è costato un impegno da parte del Comune di Torino con risorse che sono state inserite nel Piano Finanziario di AMIAT, è costato un impegno anche degli uffici, di questo li ringrazio perché è aumentata anche la base... il numero dei contribuenti grazie ad una lotta all’evasione importante, quindi è aumentata anche la platea dei contribuenti che versano la TARI, tutti questo ha permesso di... anziché aumentare la TARI sensibilmente e quindi rapportandola magari all’inflazione programma che è dell’1,2 per quest’anno, di aumentarla solo dello 0,69% per tutte le categorie, domestiche e non domestiche, questa anche mi sembra una manovra di buon senso, anche perché tutti devono contribuire a un servizio buono di AMIAT e al Piano Finanziario che sia in equilibrio, ma allo stesso tempo questo 0,69 è un qualcosa, solo per fare un esempio, per le famiglie un aumento che potrà variare 1, 2 euro in più all’anno, quindi tutto sommato direi che è una cifra accettabile, ma allo stesso tempo sempre per la TARI ci impegniamo a confermare le agevolazioni dei cantieri delle opere pubbliche, quello della linea 1 della Metropolitana, quello per corso Grosseto e quello per la riqualificazione di via Nizza. Questa è anche l’occasione di chiedere, al Presidente uscente Chiamparino, quest’anno di inserire veramente, di dare veramente un contributo sensibile per questi cantieri, perché l’anno scorso del milione che era stato promesso ne è arrivato ben poco, magari se, quest’anno il milione arriva veramente possiamo in un certo senso aiutare tutti i commercianti che sono in difficoltà a causa di questi cantieri infiniti. Le altre agevolazioni che saranno confermate, sicuramente è quella per i nuclei familiari numerosi, quindi 4 componenti con la metratura inferiore agli 80 metri sempre sulla TARI, le agevolazioni per la lotta allo spreco alimentare, e un’altra agevolazione importante è quella sui dehors, quindi la riduzione del 5% per i coefficienti moltiplicatori, anche qui... è in discussione un nuovo Regolamento sui dehors ma già da quest’anno anziché aspettare l’anno prossimo, quando probabilmente entrerà in vigore il nuovo Regolamento, già da quest’anno vogliamo dare un segnale perché crediamo comunque nella capacitò turistica e attrattiva dei dehors e quindi andiamo a dare una riduzione del 5% per quest’anno. Sulla ZTL è stata inserita una linea d’indirizzo che riguarda poi un impegno della Maggioranza, però noi ovviamente venerdì abbiamo visto questi ragazzi che erano qui sotto e ci chiedevano dei cambiamenti importanti, noi questi cambiamenti importanti li vogliamo fare con coraggio, senza... diciamo... arretrare e aver paura di fronte a delle difficoltà che possono sorgere dal fare delle novità rispetto a un qualcosa che non cambia da 20 anni, noi questa novità la vogliamo portare avanti con coraggio e di conseguenza siamo d’accordo con chi ci chiedeva un cambiamento venerdì e continuiamo a farlo, non è che il venerdì siamo con quelli che vogliono fare gli ambientalisti e il lunedì invece andiamo a fare manifestazioni con CasaPound, queste le lasciamo a qualcun altro, grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Capogruppo Artesio. ARTESIO Eleonora Grazie. Trattandosi di una delibera d’indirizzi, credo sia opportuno riprendere un’osservazione che ho svolto in sede di Commissione e che riguarda una questione di metodo apparentemente ma che introduce anche alcune questioni di sostanza su alcune misure contenute nell’atto di indirizzi. La questione di metodo è la seguente: come consuetudine e come, io credo, responsabilità di chi amministra, gli impianti tariffari, così come anche le linee guida di predisposizione dei documenti finanziari, dovrebbero essere accompagnati da una sensibilizzazione e da una fase di ascolto e di mediazione con le organizzazioni che rappresentano gli interessi e le voci della nostra Città, questa era consuetudine la consultazione delle organizzazioni sindacali generali, la consultazione dei portatori d’interesse, la presentazione pubblica, cioè tutta quella fase di animazione della discussione intorno a una misura che riguarda indistintamente la cittadinanza e più specificamente alcune categorie. Questo non è avvenuto anche se avevo avuto in Commissione delle rassicurazioni rispetto al fatto che la consultazione fosse in corso, il tema è che casomai deve essere preliminare, ma anche di questo corso abbiamo scarsissima notizia, non vorrei che il salto nella comunicazione, cioè le comunicazioni avvenute preferibilmente a mezzo stampa, derivasse dalla convinzione, che ho sentito esprimere poco fa nel corso del dibattito su altro argomento, che questa Maggioranza persegue il bene della Città e non il consenso, che è un’affermazione che mi preoccupa sempre perché se uno ritiene di essere portatore del bene, e che questo bene consista nella sua opinione a prescindere dal consenso, è un atteggiamento politicamente preoccupante; il bene si costruisce anche nella relazione con gli altri e quindi anche nella costruzione di momenti di consenso con gli altri, ma soprattutto la relazione e la comunicazione sarebbero stati per questa Giunta più convenienti, e spiego le ragioni di una possibile convenienza: se ci si fosse confrontati apertamente, ad esempio sulla tematica dei valori immobiliari, forse avremmo evitato di ricevere, come Consiglieri, rispettivamente e simmetricamente le preoccupazioni dei piccoli proprietari di alloggio e quelle dei sindacati degli inquilini, entrambi preoccupati del fatto che l’introduzione di questo aggravio possa andare a mortificare esattamente quell’incontro, tra un’offerta di casa e una domanda debole sulla cui necessità di incontro e sulla cui agevolazione, le politiche di questa Città, per contrastare l’emergenza abitativa, si erano sempre fondate, forse sarebbe stato possibile ascoltando le parti comprendere quanto fondate fossero le preoccupazioni ce l’aumento potesse ribaltarsi sugli inquilini delle fasce deboli già così particolarmente esposte, e forse si sarebbero potute trovare modalità di applicazione della misura più eque in quella direzione; sento oggi e leggo oggi nelle dichiarazioni del Vicesindaco, a proposito dei comportamenti della popolazione universitaria e degli investimenti nell’ambito dell’edilizia universitaria e tutti sappiamo, per vedere tutti l’andamento del mercato delle abitazioni, che esiste una disponibilità della popolazione universitaria non residente a collocarsi nell’ambito torinese, non soltanto nell’offerta istituzionale di residenze per studenti, sulle quali si sta lavorando con le diverse operazioni di varianti urbanistiche e di concessioni di superficie, ma anche collocandosi nel mercato privato, il rischio significativo che altre Città hanno già denunciato, penso al caso di Bologna ce dal punto di vista dell’accoglienza della popolazione universitaria ha storia maggiore e più lunga della nostra, si stanno preoccupando di comprendere come il mercato privato degli affitti si rivolga a questa fascia di popolazione studentesca, forse ragionare sull’impiego in locazione di immobili invenduti in direzione di alcune fasce sociali particolarmente interessanti, anche per qualificare il tono della nostra Città dal punto di vista dell’arrivo di nuova popolazione e dei comportamenti di questa nuova popolazione, sarebbe stata una misura politica preliminare alla redazione di un atto di indirizzi quale quello di cui stiamo parlando, ma ancora di più io vorrei dire a quest’Aula che sarebbe fortemente convenuto alla Maggioranza di aprire una discussione sul provvedimento che oggi fa più audience in questo atto di indirizzi, che è quello del trasporto pubblico locale, perché dico che sarebbe convenuto di più a questa Maggioranza? Per due ragioni: 1) perché, forse, una presentazione più puntuale, con l’ascolto delle singole situazioni e rimedi sulle singole situazioni, sarebbe stato comunicabile affiancandolo alla misura della ZTL di cui stiamo parlando; ho letto, sempre sulla Stampa, delle osservazioni che un Consigliere di Maggioranza svolgeva dicendo: “Questo tema dell’arrivo, dell’approvvigionamento delle merci, quest’altro tema relativo alle agevolazioni sull’artigianato, quest’altro tema potrebbero essere affrontati e ci sono già delle ipotesi di soluzione”, ma allora perché arriviamo a una discussione general generica senza aver prima accompagnato la determinazione con queste spiegazioni puntuali che avrebbero di gran lunga, da una parte motivato, dall’altra un po’ decantato l’attenzione su quel provvedimento, e devo dire che questi miei argomenti sono ancora fin troppo specifici rispetto ad un tema più potente, sul quale, secondo me, l’Amministrazione Comunale dovrebbe seriamente riflettere, e la questione è questa: quanto previsto all’interno della delibera di indirizzi entrerà per la ZTL in vigore nel 2020, quindi noi stiamo discutendo adesso, in questo atto generale, di un provvedimento che avrà la luce nel prossimo anno e perché, dico, sarebbe stato conveniente a questa Giunta aprire un’interlocuzione? Vedete, perché differentemente da come si è ricordato prima, noi siamo a un giorno dall’approvazione in Consiglio Regionale del Piano Regionale per la qualità dell’aria, Piano Regionale per la qualità dell’aria adottato dalla Giunta Regionale a novembre del 2018 che ha ottenuto il parere favorevole del CAL, Consiglio delle Autonomie Locali, che vede in Commissione in questi giorni la discussione degli emendamenti per approvare in Aula, e cosa dice il Piano Regionale per la Qualità dell’Aria al punto TR.09? “Estensione Zona Traffico Limitato e aree pedonali nei comuni con più di 10.000 abitanti parametrate alle dimensioni dei centri storici o altre aree di particolare interesse, almeno il 70% ZTL e il 30% di aree pedonali nei centri storici entro il 2022”, e al punto TR.14: “Pagamento di pedaggio per l’accesso a zone ben definite”, come a dire: “È la Regione che ce lo chiede”. Allora, Consiglio Comunale di Torino e Giunta Comunale di Torino, non sarebbe stato più conveniente segnalare, all’interno di questo atto di indirizzo, che il provvedimento che qui è in discussione discende da un Piano Regionale e che occorre fare con la Regione una concertazione per applicarlo affinché anche la composizione degli interessi possa vedere tutti gli interlocutori in campo? Anche perché apprendo oggi che sono stati depositati degli emendamenti nell’apposita Commissione regionale V, quella dei Trasporti, e cosa dicono questi emendamenti? La limitazione della circolazione tramite ZTL potrebbe permettere, oltre che la riduzione dell’inquinamento, anche una riduzione della congestione e una riorganizzazione degli spazi, ovviamente che cosa dice la Regione? Fa riferimento al fatto che dovesse essere adottato un piano urbano della mobilità sostenibile e quindi dovete lavorarci... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. ARTESIO Eleonora Vorrei finire, dovete lavorarci e l’altro che i proventi dovrebbero essere indirizzati al potenziamento della rete del trasposto pubblico come alternativa a quella privata, ma ancor di più che cosa dice? “La Regione Piemonte, al di là delle proprie competenze legislative e amministrative, al fine di ottimizzare e armonizzare i criteri di introduzione delle misure, estensione della ZTL, potrà formulare linee guida”, e allora aspettatele, Comune di Torino, queste linee guida che, chissà, magari gli interlocutori, che questa sera ci presenteranno, potranno confrontarsi con tutti i livelli istituzionali. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Capogruppo Artesio. Prego, Consigliere Iaria. IARIA Antonino Grazie, sarò breve, non ho molte richieste da parte dei miei colleghi Consiglieri. No, volevo solo dire due cose... importanti: la Consigliera Artesio ci ha... diciamo giustamente redarguito sul fatto che abbiamo comunicato male tutta una serie di cose che abbiamo già comunicato in mille sedi, in mille conferenze, anche mille interviste, soltanto che la comunicazione che esce fuori non esce così, mi dispiace, non è vero che non abbiamo mai detto che la ZTL è un obbligo che deriva dal... diciamo da adempimento del Piano dell’Area Regionale, l’abbiamo detto mille volte, abbiamo detto anche tantissime volte che la ZTL va a creare un centro che è molto simile a un centro pedonale, cosa che adesso sento dire dai commercianti che loro vogliono la pedonalizzazione del centro, quindi la pedonalizzazione del centro praticamente eliminerebbe il traffico parassita, la ZTL prolungata che elimina il traffico parassita non va bene, invece la pedonalizzazione che ha lo stesso effetto no va bene, magari in maniera molto più decisa rispetto a una ZTL diciamo a... pagamento, come appunto stiamo proponendo. L’abbiamo detto in mille salse, quindi ci sta che giustamente ci dica: “L’avete comunicato male”, l’abbiamo comunicato ma non è una cosa che fa presa, fa presa il fatto che noi siamo contrari e vogliamo penalizzare i commercianti del centro, cosa completamente falsa; tra l’altro mi fa ridere che moltissimi Consiglieri Regionali di Maggioranza appoggino diciamo la protesta no ZTL e poi non sfiduciano dalla propria Giunta chi ha approvato il piano della qualità dell’aria, questa proprio è..., noi saremo incompetenti ma questi sono schizofrenici, scusate se lo dico, capisco tutto, però..., questo è il discorso che facevo prima sul consenso, cioè approvare degli atti e andare i piazza a dire il contrario, è quello che io dicevo, ha ragione che bisogna cercare il consenso già, bisogna spiegare alle persone le cose che si fanno, non è che uno lo impone, dice: “Ho ragione io e basta”, ma quando tu cerchi il consenso pur votando una cosa diversa è veramente una cosa strana, e quello è il rincorrere il consenso a tutti i costi, “Sono no ZTL ma approvo il piano della qualità dell’aria che mi dice che devo fare la ZTL ma dovevo farla già da 10 anni fa”. Piccolo appunto sul discorso costruttori: è vero che un aumento dall’1 al 2,5‰ diciamo... in un certo senso è un aumento per i costruttori che hanno dell’invenduto, ma il problema diciamo del Settore Edilizio a Torino non è quello, il problema del Settore Edilizio a Torino è l’accesso al credito da parte dei costruttori e da parte di cittadini che in teoria potrebbero essere clienti di questi costruttori, il problema è quello che sta facendo anche il Governo, un grande sforzo, ci vuole un nuovo investimento pubblico sull’edilizia per far rilanciare questo settore, e lo si sta cercando di fare, il Comune di Torino può farlo poco ma altri Enti lo stanno facendo in maniera decisa, sia la Regione, la Città Metropolitana e altri Enti stanno buttando liquidità e lavori sull’edilizia esistente per ricreare un mercato, appunto, in questo Settore. L’altro problema è che abbiamo un mercato delle costruzioni drogato, drogato da invenduto delle banche che lanciano sul mercato alloggi a un prezzo bassissimo, quello è il grande problema dei costruttori, questo sarà un piccolo problema, certamente i costruttori non saranno contenti di avere questo piccolo balzello sull’invenduto, però non diciamo che questa è una misura né che li aiuta e li fa svoltare, né che li distrugge dal punto di vista economico-finanziario. SICARI Francesco (Presidente) Grazie. Prego, Consigliere Mensio. MENSIO Federico Grazie, Presidente. Ma... io arrivo dopo la Consigliera Artesio, non voglio prendermi il merito di quello che ha già detto, ma io leggo esattamente quello che c’è scritto sui documenti: “La limitazione della circolazione permette oltre che la riduzione dell’inquinamento anche una riduzione della congestione e una riorganizzazione degli spazi urbani con conseguente miglioramento della qualità di vita; inoltre viene garantita una migliore tutela del patrimonio storico, artistico e monumentale e la valorizzazione turistica del territorio.”. Questo è scritto nell’allegato A al Piano Qualità dell’Aria misura TR.09 già citata, non l’ha fatto il Movimento 5 Stelle in Regione. Nella misura TR.14, se non vado errato, scusate... sì: “La misura ipotizza la realizzazione di un sistema di pedaggio con biglietto d’ingresso da far pagare agli automobilisti residenti e non con tariffazione differenziata in zone definire nei Comuni di Torino, Alessandria e Novara per poter usufruire della loro rete stradale”, di nuovo misura inserita nel Piano qualità dell’aria non scritta e redatta dal Movimento 5 Stelle in Regione ma credo dal Partito di Maggioranza in Regione, che non è il nostro. Detto questo, il 7 marzo leggo una notizia: proposta Confesercenti per i candidati Sindaco, pedonalizzate tutto il centro storico, cioè non fate neanche circolare le auto; allora mi stupisco, vado a vedere e in effetti a Modena, mi sono un po’ preoccupato che la Confesercenti a Modena chieda di pedonalizzare tutto il centro, cioè..., quindi le visioni sono un po’ diverse; d'altro canto, Presidente, io... è stato detto che non c’è nessuno studio sulla qualità dell’aria, ce la riduzione del traffico... boh, può anche essere vero ma la Regione lo dice e lo mette per iscritto, ma d'altro canto io chiedo se ci sono studi che dimostrino che la riduzione del traffico diminuisce il commercio, a me non risultano, però magari mi sbaglio io, però se mi vengono portati, se lei ha capacità di portarmi questi studio io posso anche... ma no, io lo dico a lei da estendere a tutti i Consiglieri e le Consigliere, a tutti i Gruppi delle forze politiche presenti in Consiglio, io non ho in questo momento studi, però nelle Città europee più grandi la tendenza è esattamente il contrario, quindi se ci sono degli studi che avvalorano, e non delle ipotesi, non delle... sentito dire, ma delle ipotesi e degli studi scientifici che dimostrano il contrario, io ne prenderò atto e evidentemente lo farò tesoro della mia esperienza culturale, al momento non ce l’ho come invece ho altri studi che invece mi dimostrano sull’inquinamento esattamente quello che scrive la Regione, grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliera Tisi. TISI Elide Grazie, Presidente. Io volevo tornare un attimo su una questione che è stata già sollevata da più parti e che, dalla lettura di alcuni organi si stampa, mi ha lasciato molto perplessa. Questa... diciamo così, non condivisione di alcune misure, in particolare quelle che anche sul nostro sito laddove si parla di osservatorio dell’emergenza abitativa, la condizione abitativa a Torino sono definite politiche pubbliche e, nella fattispecie, proprio riferita ai contratti a canone concordato, frutto degli accordi territoriali. Dicevo, mi ha molto stupito leggere, dalle pagine dei quotidiani, lo stupore sia dei proprietari che degli inquilini, dei rappresentati evidentemente sia dei proprietari che degli inquilini, che evidentemente sono stati colti di sorpresa da questa misura. Perché questo lo voglio sottolineare e mi preoccupa? Perché... proprio con riferimento a quello che mi pare oggi ancora essere nell’indirizzo di questa Città, e non a caso ho fatto riferimento all’osservatorio della condizione abitativa che è stato pubblicato sul sito della nostra Città, queste azioni riferite soprattutto all’Agenzia Lo.C.A.Re ma poi anche alla funzione che gli accordi territoriali hanno svolto anche in termini di calmieratore dei canoni di libero mercato nella nostra Città sono state, e sono, considerate a pieno titolo nell’ambito delle politiche pubbliche, e quindi questo presuppone, evidentemente, che ci sia un rapporto stretto, collaborativo e, vorrei dire, anche fiduciario nel poterle mettere in atto. Evidentemente in questo caso questo è mancato e credo che certamente da parte di soggetti che in qualche caso addirittura, e cito Lo.C.A.Re, affidano il proprio immobile per essere locato alle fasce più deboli della popolazione per far fronte all’emergenza abitativa della nostra Città, di famiglie peraltro che vengono individuate dalla Città stessa, io credo che debba essere riconosciuto loro, rappresentanti dei proprietari, piccoli soprattutto, e degli inquilini certamente una funzione di contrasto all’emergenza abitativa nella nostra Città che si sviluppa appunto attraverso accordi territoriali, accordi territoriali che sono stati sottoscritti soltanto nel dicembre del 2017, se non sbaglio, quindi poco più di un anno fa, che naturalmente hanno dei valori che vengono definiti anche sulla base della fiscalità e/o delle agevolazioni di cui pensano di poter beneficiare. Allora, io credo che questo tema, e accanto a questo anche una misura che può sembrare piccola ma che, secondo me, dal punto di vista economico probabilmente incide molto poco ma che ha un valore molto forte, è quello ad esempio del riconoscimento di una riduzione IMU per quei proprietari che pur avendo affittato a canone di mercato accettano di ridurre il proprio canone di oltre il 20%, sempre in una dimensione collaborativa per quanto riguarda la tenuta e il... calmiere della edilizia pubblica. Allora, io penso che da questo punto di vista ci sia non soltanto una riflessione da fare nel merito di una tassazione, ma soprattutto una riflessione da fare anche in termini di recupero di un rapporto di fiducia con questi soggetti, perché certamente abbiamo visto in questi anni che l’edilizia residenziale pubblica, ahimè, non è sufficiente ad affrontare tutte le problematiche che attraversano la nostra Città dal punto di vista dell’emergenza abitativa, e credo che non possiamo abdicare e rinunciare a un’alleanza con quei rappresentanti degli inquilini e dei proprietari che sono disposti a mettersi in gioco insieme alla Città per affrontare questa tematica, per cui io auspico che davvero si possa, su questo, fare una riflessione anche di tipo politico perché certamente non sono soltanto le percentuali che incidono, io non so, nello specifico, queste misure quanto potranno incidere... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. TISI Elide ...E quanto potranno portare alle casse della Città, ma certamente la dimensione politica forse viene ancora prima, grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Capogruppo Tresso. TRESSO Francesco Grazie, Presidente. Mah... molte cose sono già state dette, trovo anche io che si tratti comunque di una stangata trasversale che tocca dalla casa alla raccolta rifiuti all’occupazione del suolo pubblico, e da un lato capisco che l’Amministrazione sia oggettivamente in grandi difficoltà perché lo si è sempre quanto il Governo comunque cerca di ribaltare sugli Enti Locali diciamo le difficoltà del Bilancio nazionale, e questo mi sembra che lo possa capire anche la parte di Maggioranza di questa Amministrazione che, nonostante appunto un Governo che possa essere anche amico, capisce anche quanto sono pesanti i tagli che nella manovra di Bilancio questo Governo ha messo in essere; stride un po’ col fatto che... appunto, questo tipo di approccio e questo tipo di politica di tagli indifferenziati... stride un po’ con quanto fu affermato però dalla Sindaca Appendino nella Conferenza Stampa di fine anno in cui diceva che, e all’epoca, nota bene, la Legge di Bilancio era ancora in fase di approvazione, quando la Sindaca disse: “Ma noi non possiamo aumentare il carico fiscale, non vogliamo alzare ancora le tasse comunali destinate alla spesa corrente perché si è già arrivati a livelli troppo alti”, allora forse ravviso che quantomeno bisognerebbe essere un pochino più cauti nel fare questo tipo di affermazioni. Sull’IMU più alto... e quanto è stato detto anche per i canoni concordati credo che l’intervento, che mi ha preceduto della Consigliera Tisi, abbia espresso, anche in maniera migliore di quanto possa fare io, il concetto che qui non è tanto il gettito che si riesce a produrre nelle casse dell’Amministrazione ma proprio il venir meno di un patto, progetti come Lo.C.A.Re sono virtuosi proprio per il fatto che sono stati ideati proprio per conciliare un mercato dell’offerta con una domanda e trovare soluzioni virtuose che creano proprio una situazione di... contratto tra il cittadino e l’Amministrazione, anche il cittadino che decide di aderire, anche in virtù di un minor diciamo incasso, un minore introito, ma proprio perché si fa carico anche parzialmente di questo problema, temo che sia veramente politicamente molto sconveniente andare invece a minare, a ledere questo tipo di principio in virtù poi di..., se sono 1.500 da cosa risultano grosso modo i canoni che rientrano in questa categoria credo che davvero le entrate potevano essere tranquillamente anche, diciamo così, messe in secondo piano rispetto a quello che era proprio il concetto che si va a ledere. Si è già detto anche della TASI aumentata per i beni merce, ma io non so in che città vivano alcuni dei Consiglieri di Maggioranza che dicono che è tutto un fiorire di cantieri, è tutto un fiorire di lavori e di gru, io francamente credo che il mercato edile sia fortemente asfittico in questa Città, lo dicono i numeri, lo dicono i 10.000... aderenti artigiani alla cassa edile che negli ultimi 6 anni non sono più iscritti a questa cassa e quindi ravvisano il fatto che questo mercato è bloccato, si tratta di artigiani, di muratori, di carpentieri. Allora, il fatto di andare ad incidere anche verso i costruttori non è per dire: “Andiamo a prendere là dove ce n’è di più”, allora, se un’azienda ha un capannone industriale e non riesce ancora a capire che destino fanno perché si è in un momento di grave crisi, se un’impresa, e quante sono le imprese di Torino che in questo periodo, lasso di tempo ultimo hanno dovuto raggiungere delle procedure di concordato, se non di fallimento definitivo, e ha dell’invenduto... ma non è che sia una scelta strategica o una scelta voluta di voler fermare questo mercato, però dietro a questo, dietro all’azienda c’è tutta una serie di lavoratori che non riescono ad essere diciamo occupati, quindi quanto più bisognerebbe trovare anche qui una strategia di sinergia e di... colloquio con questi... operatori e cercare invece di trovare delle soluzioni più che di tassarli. Sulla TARI pure si è detto, io credo che sia assolutamente virtuoso cercare di estendere il porta a porta in tutta la Città, ma mi risulta, poi forse... se interverrà il collega Lavolta potrà dirla meglio, che in passato questo tipo di obiettivo è stato raggiunto cercando l’efficientamento del sistema, quindi con un Piano Industriale serio di AMIAT, perché qui, ricordiamo bene, questi introiti non andranno nelle casse del Comune ma andranno direttamente nelle casse di AMIAT, quindi in qualche maniera si sta dicendo: “Incrementiamo il porta a porta ma lo facciamo facendo pagare ulteriormente questo servizio ai cittadini”. Se non ha capito cosa sto dicendo glielo ripeto, Consigliere Iaria, solo perché mi sta interrompendo. Quindi, sto dicendo che appunto non si è ricercato, glielo ripeto guardi, il principio è molto semplice, non si ricerca... se, però, mi sta a sentire, glielo ripeto, se non ha capito glielo ripeto una volta, non si sta cercando... ha capito? Benissimo, perfetto. Posso proseguire? Sennò l’ammonisco io, faccio per farlo direttamente. Anche i costi per le imprese... si è visto come per esempio c’è un passaggio in cui comunque vengono ulteriormente penalizzati chi presenterà una SCIA in alternativa al permesso di costruire, e queste sono di nuovo spese che vanno a carico dei professionisti, e in qualche maniera non facilitano forse chi vuole cercare di sviluppare delle iniziative; e poi concludo con una considerazione su quello che forse è il punto più delicato e sicuramente più dibattuto, anche alla luce della manifestazione che sta per avvenire in piazza, che è quella appunto della... tassa sulla ZTL che ravviso avviene dopo due anni, forse anche di più, di tentennamenti di questa Amministrazione, e ancora una volta bisogna sottolineare come arrivi, non a valle di una effettiva concertazione, prova ne è che i commercianti è dal dicembre del 2017 che non hanno più avuto un incontro ufficiale con l’Amministrazione. Allora, questo modo di arrivare, non ad imbastire veramente una mediazione, a capire quali sono le esigenze anche del territorio per poi fare delle scelte che politicamente possono essere anche corrette se si è convinti, ma io credo che ancora una volta ci sia un po’ il paradigma di dire: “Noi dobbiamo farci carico di educare la popolazione perché noi siamo un po’ i possessori del verbo e quindi riteniamo che questa sia un’azione anche coercitiva che dobbiamo imporre”, quello di paventare quindi una sostenibilità di tema ambientale credo sia poi alla fine un po’ nascondersi dietro un dito perché in effetti questa è una misura che sostanzialmente va di fatto ad aumentare le entrate, e questo è il vero motivo e il vero obiettivo, il modificare davvero e voler perseguire una politica di sostenibilità richiede un approccio molto più articolato, molto più ampio, è un sistema complesso quello della mobilità cittadina e io, personalmente, sono anche convinto che non sia limitare la percorrenza del tratto centrale che necessariamente si ribalta poi sulle vie di percorrenza, sulle arterie perimetrali e limitrofe, quello che porterà un effettivo vantaggio. Viceversa sono perfettamente convinto che bisogna cercare un sistema complesso di disincentivo o in alternativa di incentivare percorsi e alternative di percorrenza, che non siano solo l’utilizzo del mezzo, utilizzo del mezzo personale, una politica di sharing, c’è tutto un tema che è quello del rapporto metropolitano, il trasporto pubblico cittadino, dei parcheggi di interscambio, del ricercare soluzioni integrate, insomma, che necessariamente non possono essere perseguite solamente con questo provvedimento che arriva, come dico, dopo due anni e tra l’altro viene messo in essere praticamente alla fine del mandato o quasi, e non credo che sia un’azione che tiene conto anche, invece, delle necessarie valorizzazioni di quello che può essere un commercio di prossimità, che può essere un tessuto cittadino che magari può anche essere visto con un utilizzo diverso dell’attuale, della zona centrale, non è detto che la ZTL non potesse essere estesa, vuoi anche per estensione geografica o vuoi anche per estensione di orario, ma si poteva arrivare gradatamente a questo, si poteva arrivare con una serie di misure a contorno che andavano a rendere più efficace questo provvedimento, visto così come è stato emesso invece in questa delibera e come è stato pensato all’Amministrazione mi sembra molto più vicino ad una gabella che non ad un’effettiva misura di concertazione, cosa che invece il Movimento mi sembra si sia sempre fatto molto fortemente e veemente carico di voler dire di provvedere appunto a queste misure di partecipazione. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Capogruppo Tresso. Prego, Consigliere Carretto. CARRETTO Damiano Io sarò brevissimo. C’è una canzone degli Afterhours che dice: “Sabato in barca a vela, lunedì a leon cavallo”. A me sembra di poterla parafrasare in: “Venerdì ambientalisti, il lunedì contro l’ambiente, a favore del cemento”. È strano avere a che fare con... delle forze politiche così dissociate e anche sono difficili da approcciare, credo, perché se da un lato in Regione, com’è già stato detto, una forza politica sceglie una direzione anche virtuosa, volendo, in un Comune come Torino la stessa forza politica si oppone a quella stessa politica virtuosa. Capisco che la logica elettorale su certi temi sia più importante della coerenza, però qualcuno lo fa notare poi, ripeto, ognuno può fare le proprie scelte politiche e se a Torino una forza politica sbugiarda i propri rappresentanti in Regione sono problemi interni, ve la vedrete voi e... magari gli elettori si chiederanno il come mai di questa diciamo... incoerenza. L’altro tema è incredibile come una Città in cui il numero di alloggi sfitti e invenduti oscilla a seconda delle varie... indagini dai 30.000, 40.000, 50.000 fino a 60.000 era il numero più alto che ho letto, qualcuno si lamenta perché attuiamo delle politiche che scoraggiano i palazzinari e che vanno a colpire in qualche modo i palazzinari, eppure... io credo che questo surplus di offerta abbia generato quella bolla immobiliare che ha creato così tanti problemi in questa Città, credo che... come diceva il Consigliere Iaria, i problemi dell’invenduto non è questo piccolo aumento, i problemi dell’invenduto sono tutti quei soggetti che scelgono e preferiscono tenere fermi gli alloggi piuttosto che mettere sul mercato ad un altro prezzo, magari più accessibile, e... a questo punto io credo che potrebbe essere addirittura un incentivo, ai possessori di questi grandi patrimoni, di cambiare le proprie politiche e di cercare di rendere questo patrimonio invenduto vendibile, magari con prezzi più adeguati al mercato immobiliare attuale, magari con condizioni di vendita più... convenienti, magari con politiche anche, volendo, di locazione diverse, potrebbe essere proprio una politica di sblocco di una certa immobilità immobiliare in questa Città. Detto questo, io non starei a... diciamo... ancora a ribadire quello che ho già detto, ad esempio sulla questione della raccolta differenziata, l’unico modo sistemico che è stato attuato è stato quello di tenere la raccolta differenziata esattamente dov’era, non mezzo punto percentuale in più. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Vicepresidente Lavolta. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie. Io mi stupisco del fatto che il collega Carretto si stupisca della manifestazione che sta per iniziare tra pochi minuti qui sotto perché a proposito... perché guardi, diventa difficile... diventa difficile che un cittadino, che nel corso del 2017, era stato informato che sarebbe cominciato un percorso partecipato, che avrebbe visto il coinvolgimento dei commercianti, tutte le categorie interessate, a distanza di un anno e mezzo si ritrovi a non avere un progetto, perché un progetto non c’è, neanche il Consiglio Comunale è degno di vedere questo progetto, a distanza di un anno e mezzo non è in grado, questa Amministrazione, di spiegare quali siano i benefici a carattere ambientale di questa che in realtà risponde, e oggi è chiaro con questa delibera in modo inequivocabile, ad una semplice politica che si chiama “Politica del pedaggio”, perché guardi lei parla di schizofrenia, ma come fa un cittadino torinese a credere che questa è un’iniziativa ambientalmente utile se lo stesso Movimento 5 Stelle è contrario a trasferire le merci da gomma a rotaia? È la stessa politica del pedaggio per cui evidentemente siete convinti che sia meglio far pagare il pedaggio a 3 milioni di tir piuttosto che trasferire, ripeto, quelle merci che viaggiano su 3 milioni di tir, che respiriamo, le cui emissioni le respiriamo comunque perché quando circolano nella tangenziale torinese poi pensate che rimangano lì le polveri sottili? Voi pensate che le PM10 che gli scarichi di quei tir rimangano lungo l’asse della tangenziale? Li respiriamo a Torino, e li respiriamo a Torino, caro Consigliere Fornari, ed è per quello che in assenza di un progetto, in assenza di una concertazione, perché questo è, il principale motivo della manifestazione l’ha detto bene la collega Artesio prima, è che non siete riusciti a spiegare una buona motivazione per cui, dalla fine di quest’anno, i cittadini torinesi dovranno pagare 5 euro per poter transitare in una zona, e io l’ho già detto nel corso di una Commissione consiliare, diventa difficile in una Città con una pianta ortogonale, differente da quella di Milano, spiegare scientificamente che attraversare in linea retta via della Consolata, per passare da una parte all’altra del centro, sia ambientalmente più compromissorio rispetto a che circumnavigare la ZTL, non si può spiegare perché chiunque, anche un bambino, capirebbe che le emissioni prodotte per circumnavigare questo quadrilatero evidentemente sono superiori. Allora, è la politica del pedaggio che oggi trova sintesi in questa delibera che noi non possiamo approvare. Io ho chiesto alla Sindaca: “Ma perché in tutte le dichiarazioni pubbliche, fino a qualche settimana fa, continuava a spiegare ai cittadini torinesi che non era il caso di aumentare le tasse in questa Città perché la leva fiscale era già al massimo e che in una situazione di crisi un Sindaco non poteva permettersi di aumentare le tasse?” Allora, perché oggi siamo qui, perché stiamo discutendo questa delibera? L’ho detto anche prima, in assenza di una visione accade che la schizofrenia comunicativa porti a non comprendere le scelte di un’Amministrazione, ed è particolarmente grave che un’istituzione pubblica sia percepita schizofrenica. Sulla qualità dell’aria ho già detto, ma in una città, guardate che ha più di 100.000 studenti universitari può capitare, guardate, può capitare che qualche proprietario di casa abbia una seconda casa che affitta ad uno studente fuori sede, in una Città universitaria dove capita che un proprietario di un immobile affitta a uno studente fuori sede, ma secondo voi l’Amministrazione incentiva quel rapporto tra il proprietario di casa e lo studente fuori sede che qui trova accoglienza o lo penalizza quel rapporto? Andare ad incidere sui contratti concordati vuol dire anche questo, cioè vuol dire andare a compromettere ciò che ha consentito, a un pezzo di economia di questa Città, di accompagnare una visione strategica, di mettersi nelle condizioni che quando il Sindaco di turno diceva: “Torino è una Città universitaria” c’era un sistema diffuso economico di interessi anche che si muovevano in quella direzione, e a questo serve la visione strategica, a favorire il fatto che una pluralità di interessi converga rispetto a degli obiettivi. Allora, i fischi che incominciate a sentire che stanno animando la piazza in questo momento vi stanno dicendo questo, che continuate a non avere una visione strategica, che non avete le idee chiare su questa Città, che siete contraddittori perché parlate di ambiente... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) ...e favorite il fatto che 3 milioni di tir circolano nel nostro territorio? Allora, io credo che valga la pena fermarsi un attimo, ve l’abbiamo detto prima, è arrivato il momento di fermarsi, non ce lo possiamo più permettere, stiamo dando un’idea delle istituzioni sbagliata, non riusciamo a comunicare in modo chiaro dei provvedimenti, siete convinti della bontà del provvedimento sulla ZTL? Per favore, spiegatelo, siete convinti del fatto che produca beneficio di carattere ambientale? Spiegatelo perché non è così, non lo sta capendo nessuno, e oggi l’unico provvedimento... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) ...E ho concluso, Presidente, l’unico provvedimento concreto fino adesso che avete voluto condividere su questo tema col Consiglio Comunale si chiama “5 euro”; il pedaggio, noi non siamo in grado di discutere questo provvedimento perché il progetto a noi non è dato saperlo, non avete neanche avuto il coraggio di condividerlo. Scusate, scusi, Presidente, se le ho rubato... SICARI Francesco (Presidente) Si figuri. Prego, Vicesindaco Montanari. MONTANARI Guido (Vicesindaca) Grazie, Presidente. Solo due o tre piccole note per precisare meglio il senso di questa delibera perché sono state dette molte cose un po’ imprecise; in particolare il Capogruppo Lo Russo evidentemente non era presente in Commissione, avrebbe... se non ho capito, il punto sulla pagina 24, “Gabinetto della Sindaca” non c’entra niente con quello che è stato rilevato, ma nella modifica che faremo è spiegato meglio, effettivamente la frase era un po’ contorta, scriveremo: “Da parte di soggetti privati di beni e servizi legati all’attività promozione e comunicazione oltre all’utilizzo (incomprensibile)”, in pratica stiamo parlando di... ganci per appendere stendardi, stiamo parlando di strumenti per la comunicazione che possono essere messi al servizio dei cittadini pagando una... cifra che sarà da commisurare al servizio stesso che verrà ottenuto, quindi nessun centro di comunicazione o di grafica, non so cosa, che è stato detto. Ho molto apprezzato invece l’intervista al direttore Lubbia che è un’intervista assolutamente tecnica che nulla toglie alle posizioni di questa Giunta che sono state qui espresse indegnamente da me perché il nostro Assessore al Bilancio, come sapete, non è qui ma mi sembra che le nostre posizioni siano state ampiamente spiegate da un punto di vista proprio politico. Poi non entro nel merito di alcune provocazioni qua e là perché mi sembrano veramente inutili, dico solo che, visto che Lavolta e Lo Russo hanno richiamato questo aspetto, la delibera parla di un massimo di 5 euro, cioè mette addirittura un tetto a un eventuale pedaggio che potrà essere introdotto, quindi nessuno ha parlato di 5 euro ma si è parlato di un tetto, quindi è già una misura di tutela dei cittadini da questo punto di vista. Sulla ZTL sinceramente mi sembra inutile sprecare parole, tutte le città civili di questo pianeta introducono dei sistemi per calmierare l’ingresso nel centro, tutte le città civili di questo pianeta cercano di trasformare le zone centrali in zone pedonali dove si possa girare non in macchina ma a piedi, possibilmente con mezzi pubblici, con mezzi anche sostenibili, il fatto che si debba girare in mezzo ai gas di scarico nel centro per fare acquisti è una cosa semplicemente incivile, del resto queste polemiche le ricordo bene gli anni ’80, le ricordo bene negli anni ’90, le ricordo bene anche recentemente quando sono state pedonalizzate, peraltro da precedenti Amministrazioni, strade centrali della Città che hanno suscitato lo stesso genere di polemiche, quindi si dovrà andare avanti, si dovrà certamente spiegare meglio, si dovrà certamente concordare, discutere, siamo qui per quello e, come è stato detto più volte dalla mia collega Lapietra, il provvedimento della ZTL è il primo passo per aprire e continuare un dialogo che peraltro c’è e continuarlo con chi veramente positivamente vuol porsi, con chi vuol fare emendamenti in positivo, non certo con chi vuole cavalcare qualsiasi iniziativa sia politica semplicemente per fini elettorali, di peraltro breve periodo. Invece ho molto apprezzato l’intervento della Capogruppo Artesio, avevo già detto in Commissione che il coinvolgimento degli organismi d’intermediazione è importante, noi abbiamo una riunione mercoledì con i sindacati, l’ho già detto anche in Commissione, in questa settimana lavoreremo ancora per affinare qualche aspetto nel merito di questi provvedimenti, non è escluso, come è stato richiamato da Tisi e anche da Artesio, che si possa rivedere anche un po’ l’aspetto dei canoni concordati, su quelli effettivamente c’è... è una scelta che politicamente appare rilevante, però nel merito, in termini economici, è una scelta molto minima da un punto di vista da chi sarà coinvolto, però politicamente io condivido il pensiero di Elide Tisi che, come dire, è un segnale non bello per chi fa uno sforzo per affittare i propri alloggi o le proprie proprietà a dei canoni concordati per migliorare l’offerta, più che di (incomprensibile), l’offerta di case sul territorio. Sulla schizofrenia comunicativa di Lavolta, è un bel termine, devo dire che lo condivido anche abbastanza, nel senso che comunicare meglio sicuramente è un nostro obiettivo e dobbiamo arrivare, ma certo venire a dire a noi che vogliamo mettere i tir sul territorio e magari portare 3 milioni di tir sul nostro territorio, magari farli passare pure da Torino, no? Mi sembra veramente un’esagerazione fuori tempo e fuori senso che ovviamente non ci appartiene e quindi la respingo chiaramente al mittente da subito. Mentre, invece, ritengo che scelte politiche come quella di far pagare un pochino di più chi ha un importante patrimonio immobiliare, beh, siano scelte politiche che io condivido e che potrebbero essere, con vecchia terminologia, identificate come scelte di Sinistra, ma comunque sono scelte che in qualche modo, se non ci piace il termine “di Sinistra”, ripartiscono un po’ meglio sulla platea dei contribuenti dei carichi certamente che possono essere piuttosto significativi, devo dire, però, che sono stati anche... come dire, commisurati da qualche altro provvedimento che io ho anche richiamato, per esempio quello sulle mense scolastiche che invece aiuta un po’ di più le fasce medie e medio/alte, quindi è una manovra che tutto sommato è..., mi sembra molto equilibrata e, per certi versi, non fa altro, oltretutto peraltro va detto, che allineare la Città di Torino su standard perequativi che sono quelli più o meno nazionali delle grandi città, come ho detto prima, quando siamo passati da 7,5 a 10,6 per i canoni in comodato. Quindi... non la faccio lunga ovviamente, era solo per fare qualche piccola precisazione, invito naturalmente il Consiglio a sostenere questo tipo di iniziativa. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Vicesindaco. Essendo stati presentati 50 emendamenti, viene rinviata la votazione sugli emendamenti e la discussione della mozione di accompagnamento al prossimo Consiglio e chiudo i termini per presentare ulteriori emendamenti. |