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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 18 Marzo 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 13
INTERPELLANZA 2019-00608
"OSSERVAZIONI DELLA CORTE DEI CONTI" PRESENTATA IN DATA 19 FEBBRAIO 2019 - PRIMO FIRMATARIO MORANO.
Interventi
NAPOLI Osvaldo
Grazie, Presidente. Parto da un concetto...

NAPOLI Osvaldo
Ascoltate, io credo che alla luce di quello che vedo adesso, per chi come me,
sfortunatamente, nel bene o nel male ha una certa esperienza... lasciate stare,
dimenticate quello che uno ha detto contro l’altro e il resto, non porta a nulla, ve lo
posso garantire, non porta a nulla. Uno parla, dice le sue idee, il resto, ascoltate, quando
uscite andate a prendere il caffè tutti quanti che forse va meglio per tutti, senza nessun
problema, e ve lo offro anch’io, l’importante è che l’ambiente sia diverso, la storia della
Sala Rossa ti porta a essere così. Nella mia vita io ho avuto delle contrapposizioni
fortissime con un ex Sindaco del Partito Comunista, cui oggi, però... è ancora vivo se
Dio vuole, lo ricordo con rimpianto, perché ci dicevamo di tutto, però dopo ci
confrontavamo e andavamo a prendere il caffè insieme. Qua, invece, vedo un aspetto
anche sociale e il resto che mi dà noia, però ognuno la può pensare come vuole; allora
dico soltanto... guardate, avete ragione tutti, hanno ragione loro e avete ragione voi: non
c’è Amministrazione comunale, Iaria, che non sia... come dire, in pessime condizioni, e
quando tu hai detto: “Tutti noi siamo amministrati bene” non dirlo, perché vedi, Roma è
la prima Città indebitata d’Italia, Torino è la seconda, Livorno è uguale, a Bagheria non
c’è più il Sindaco, parlo di città di 100.000 abitanti eh, che forse vi dicono poco come
nome, però parlo di città di 100.000 abitanti, Bagheria è lo stesso, Comacchio lo stesso,
a Pomezia il Sindaco si è dimesso, a Ragusa altrettanto, a Quartu Sant’Elena altrettanto,
e sono tutte città di 100.000 abitanti, più o meno, o così via, e ognuno guardi a casa sua;
non è che lui governa meglio di me o governa peggio di me, ognuno guardi a casa sua
perché non è facile oggi - lo dico al Sindaco - oggi governare una città, e incolpare
sempre gli altri per dare la colpa a voi, per dire: “Io sono più bravo”. Cioè, io prendo
atto e sono in disaccordo quando qualcuno dice: “La Corte dei Conti”, la Corte dei
Conti fa il suo dovere, non c’è nessuno che può pensare che abbia degli interessi di
parte, almeno io che credo nelle istituzioni non ci penso; posso criticarla, ci
mancherebbe, nella maniera più assoluta, però giustamente, come qualcuno di voi ha
detto, dice delle cose belle e delle cose brutte, però le dice, e bisogna tenerne conto.
Ebbene, io credo... guardate che ci troveremo certamente in grande difficoltà.
Permettetemi ancora una cosa, Sindaco, che ci tengo: salutate l’Assessore Rolando da
parte nostra, da parte del Consiglio Comunale, speriamo che lui venga qua presto e in
salute e che ci venga a dire quello che vuole pensare e quello che dice. Io me lo auguro,
ma credo che ce lo auguriamo tutti, non l’ho sentito questo e io invece lo dico di cuore:
mi auguro che venga in mezzo a noi al più presto a parlarci e a dirci le cose come le
pensa, dette per interposta persona, eccetto il Sindaco che certamente il Sindaco non
riesce a dare quel cuore e quella verità che ognuno di noi sente. Però, intendo dire
preparatevi, guardate, ricordatevi di quello che vi dico: il Governo si troverà con 40/50
miliardi da coprire, sapete cosa fa o cosa farà? Io non sono il verbo, lo dico sempre.
Allora, la prima cosa: gli 80 euro di Renzi andranno via, e andranno via e perderanno...
e da lì raggiungeranno 11 miliardi, poi riusciranno aumentando di tutto e di più, riuscirà
(incomprensibile) ognuno ha il suo governo, che Dio me ne scampi e liberi, ma vi dico
quello che potrebbe succedere, aumenterà tutto al massimo per recuperare i 20, altri, 30
miliardi, ne mancheranno altri 30 in cui con la vostra forza elettorale, che avrete in
termine europeo, non più di quello che pensate o di meno di quello che pensate, ma
avrete sicuramente una forza in più rispetto a quella che avete oggi; andrete in Europa a
battere i pugni per riuscire a coprire gli altri 20/30 miliardi, in maniera tale da non poter
aumentare l’IVA. Allora vedete, ho voluto anche dirvi alcuni aspetti che possono essere
veri o non veri, possono essere, come dire, da voi condivisi o non condivisi. Allora, io
dico una cosa: ma Sindaco, ma perché non ci mettiamo attorno a un tavolo, visto che
loro dicono di essere stati più bravi e voi dite che loro stati più cattivi? Ma mettiamoci
attorno a un tavolo, tutti davanti a dei numeri veri, visto che tutti giustamente... Ha detto
bene qualcuno di voi, io sono sicuro che tutti vogliamo il bene della Città, ma se
vogliamo tutti il bene della Città e ci troviamo in una condizione di questo genere c’è
necessità allora di mettersi d’accordo attorno al tavolo al di là dei colori politici, di
discutere numero per numero, voce per voce, per vedere quello che si potrebbe fare per
il bene della Città. Aggiungo un’altra cosa e ho finito: certamente la critica al
centrosinistra, o quello che era della vecchia Giunta, la potrei fare e la faccio, però devo
anche sotto un altro aspetto, ognuno di noi, voi avete detto di no alle Olimpiadi, però
dico: Chiamparino ha fatto certamente dei debiti, ne ha fatti tanti, però aggiungo anche
che, attenzione, ne ha fatti in più rispetto a quelli che dava facendo dei mutui, e i mutui
allora si potevano fare perché lo Stato ti diceva...

NAPOLI Osvaldo
... che avevi la possibilità di coprire - ho finito - perché sennò non te li dava da fare i
mutui. Li ha fatti perché a suo giudizio e anche in parte mio, anche se in termine
negativo, ha fatto in maniera tale che la Città apparisse più bella di quella che era, e
sotto quest’aspetto Torino prima, non vi sono dubbi, ha passato anni terribilmente bui,
al di là di quelle che erano le Amministrazioni di centro, di destra o di sinistra; la Città è
migliorata, è conosciuta di più, oggi corriamo il rischio che la Città migliori e sia più
conosciuta perché c’è CR7 e non c’è, invece, quello che noi, tutti insieme, non
riusciamo a fare. Grazie.

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