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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 18 Marzo 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 13
INTERPELLANZA 2019-00608
"OSSERVAZIONI DELLA CORTE DEI CONTI" PRESENTATA IN DATA 19 FEBBRAIO 2019 - PRIMO FIRMATARIO MORANO.
Interventi
CARRETTO Damiano
Grazie, buongiorno a tutti e tutte. Ma io vorrei, di fatto, sottolineare che forse è vero,
bisogna ringraziare quelli che c’erano prima e forse qualcuno ha dimenticato di
ringraziare i Savoia, Antonelli, non so chi ha fatto Palazzo Madama, il Palazzo
Carignano, cioè è vero bisogna ringraziare quelli che c’erano prima e poi ringraziamoli
tutti, cioè non solo quelli del Partito Democratico, proprio tutti. E poi possiamo
discutere, possiamo discutere del fatto di attuare alcune politiche, che magari sono a
grande ritorno elettorale, perché d’altronde la stessa forza politica è stata al comando
della Città per 23 anni, è quasi sicuro che le politiche attuate avessero un grande ritorno
elettorale, magari avevano un po' pochi risultati, non so, io mi ricordo perché “Friday
for future”, si diceva così, no? Mi ricordo di una raccolta differenziata ferma a Torino
per cinque anni, piantata, ferma, non si è mossa di un centimetro, non ha messo un
mezzo quarto di punto percentuale in più, però siamo tutti per l’ambiente. Abbiamo una
ZTL che è piantata lì dal ’96, perché, effettivamente, toccare una ZTL e fare una
politica intelligente di gestione del traffico, fa arrabbiare qualcuno e quindi magari poi
non prendi i voti. Andare su grandissime trasformazioni urbanistiche, non so, Spina 3,
Spina 4, milioni di metri cubi di cemento…, di cemento, però poi ti regalano... Mi scusi,
Presidente, senza offesa, grazie.

CARRETTO Damiano
No, io vado avanti, però ascoltare il Vicepresidente Lavolta mentre intervengo,
considerando il fatto che non dice neanche cose interessanti, non mi va.

CARRETTO Damiano
Dicevo, generare milioni e milioni di metri cubi ad oggi invenduti, la bolla
dell’immobiliare a Torino per ottenere effettivamente qualche parco, che è buono eh,
però Peccei è un grande parco, eccetera, eccetera, se il Vicesindaco Montanari ricava
10.000 metri quadri di parco a Strada del Portone sta facendo una speculazione edilizia
brutta e cattiva. Se il Vicesindaco Montanari toglie il PRUSA in corso Romania
liberando tutta la fascia Nord e restituendola verde è un’operazione urbanistica folle,
perché va a togliere la pianificazione urbanistica (incomprensibile) della Città, però
restituisce migliaia di metri quadri a verde e mi spiace, Vicesindaco, il suo verde è più
brutto di quello degli altri. Ci spiace. Detto questo, io credo che a ben leggere, perché
l’ho letta la relazione della Corte dei Conti, e a me quello che ha fatto impressione e
quello che fa tutte le volte impressione è come la Corte dei Conti, ormai quasi
stancamente, perché quasi stancamente, ribadisce la situazione del Comune di Torino: la
situazione debitoria, l’anticipazione di cassa, eccetera, eccetera; esattamente come se,
ormai, fosse un dato di fatto per cui questa è Torino, così ve la siete ereditata, così vi
siete impegnati a risanarla. Però, quando uno guarda i numeri, guarda i numeri e uno
pensa: ma davvero c’è una forza politica che ha gestito una Città da un milione di
abitanti in quel modo, ottenendo quei risultati, arrivando a quei numeri? Vincolando la
Città e i cittadini a politiche scelte per i prossimi 30-40 anni, perché una situazione del
genere, 30-40 anni, a meno, che non arrivi un Governo amico e faccia un bel decreto
salva Torino e metta a posto tutto, ma questo è un altro discorso. Come dice qualcuno,
caro Consigliere Carretta, non ci sono Governi amici. Spero che intervenga, perché più
intervenite e più noi ci divertiamo. Quindi, quando si leggono tutte quelle relazioni, per
cui si fa anche riferimento a tutta una serie di risultati positivi raggiunti, perché
qualcuno ha letto tre righe, quattro righe, ma all’interno di quella relazione ci sono
anche alcuni risultati interessanti e alcuni addirittura apprezzamenti per il lavoro svolto.
Detto questo, io mi sento di dire la stessa cosa che ho consigliato all’Assessora Lapietra
in una delle ultime Commissioni: forse è vero, noi sbagliamo a ricordare ogni volta la
situazione, come ci siamo arrivati e di chi è la colpa. Come diceva l’Assessora Lapietra
è inutile ricordare tutte le volte chi è l’assassino, ormai dopo due anni e mezzo o tre chi
è l’assassino l’abbiamo capito noi, l’hanno capito i torinesi. Guardiamo al futuro,
impegniamoci per fare il meglio che possiamo per mettere a posto danni che non
abbiamo fatto noi, ma che ci siamo impegnati a risolvere, magari non li risolveremo
tutti, magari qualcuno sì. Abbiamo già impedito che GTT, per esempio, diventasse
privata, cosa che la precedente Amministrazione aveva tentato di fare, forse per
affrontare gli stessi problemi e poi vorrei solo fare un ultimo appunto: è vero, voi non vi
siete mai lamentati della gestione Chiamparino; veramente, io in questa sede voglio
dirlo, forse per logiche di Partito, forse per correttezza interna, forse perché campagna
elettorale, alla fine uno...No, no, ma io lo so, sto ipotizzando il motivo. Non vi siete mai
lamentati, però ammetto, io non so voi, ma l’8 marzo, Festa della donna, è uscito un
bellissimo articolo, si intitola “La notte delle lunghe forchette” o qualcosa del genere,
sul Fatto Quotidiano, in cui venivano citate delle intercettazioni telefoniche interessanti,
ma io non so se siano vere o no, io mi sono limitato a leggere un articolo del Fatto
Quotidiano come... (INTERVENTI FUORI MICROFONO). No, no, ma io continuo a
dire, non voglio stare a sindacare, mi è bastato constatare che forse al vostro interno ci
fosse, credo, una coscienza chiara della situazione del Comune di Torino che non avete
mai palesato all’esterno, e avete forse fatto bene, però io ho sempre pensato che il
Partito Democratico non avesse ben chiara la situazione della Città di Torino, invece la
situazione era ben chiara e, ripeto, io da un certo punto di vista vi ammiro.

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