Interventi |
CARRETTO Damiano Grazie, buongiorno a tutti e tutte. Ma io vorrei, di fatto, sottolineare che forse è vero, bisogna ringraziare quelli che c’erano prima e forse qualcuno ha dimenticato di ringraziare i Savoia, Antonelli, non so chi ha fatto Palazzo Madama, il Palazzo Carignano, cioè è vero bisogna ringraziare quelli che c’erano prima e poi ringraziamoli tutti, cioè non solo quelli del Partito Democratico, proprio tutti. E poi possiamo discutere, possiamo discutere del fatto di attuare alcune politiche, che magari sono a grande ritorno elettorale, perché d’altronde la stessa forza politica è stata al comando della Città per 23 anni, è quasi sicuro che le politiche attuate avessero un grande ritorno elettorale, magari avevano un po' pochi risultati, non so, io mi ricordo perché “Friday for future”, si diceva così, no? Mi ricordo di una raccolta differenziata ferma a Torino per cinque anni, piantata, ferma, non si è mossa di un centimetro, non ha messo un mezzo quarto di punto percentuale in più, però siamo tutti per l’ambiente. Abbiamo una ZTL che è piantata lì dal ’96, perché, effettivamente, toccare una ZTL e fare una politica intelligente di gestione del traffico, fa arrabbiare qualcuno e quindi magari poi non prendi i voti. Andare su grandissime trasformazioni urbanistiche, non so, Spina 3, Spina 4, milioni di metri cubi di cemento…, di cemento, però poi ti regalano... Mi scusi, Presidente, senza offesa, grazie. CARRETTO Damiano No, io vado avanti, però ascoltare il Vicepresidente Lavolta mentre intervengo, considerando il fatto che non dice neanche cose interessanti, non mi va. CARRETTO Damiano Dicevo, generare milioni e milioni di metri cubi ad oggi invenduti, la bolla dell’immobiliare a Torino per ottenere effettivamente qualche parco, che è buono eh, però Peccei è un grande parco, eccetera, eccetera, se il Vicesindaco Montanari ricava 10.000 metri quadri di parco a Strada del Portone sta facendo una speculazione edilizia brutta e cattiva. Se il Vicesindaco Montanari toglie il PRUSA in corso Romania liberando tutta la fascia Nord e restituendola verde è un’operazione urbanistica folle, perché va a togliere la pianificazione urbanistica (incomprensibile) della Città, però restituisce migliaia di metri quadri a verde e mi spiace, Vicesindaco, il suo verde è più brutto di quello degli altri. Ci spiace. Detto questo, io credo che a ben leggere, perché l’ho letta la relazione della Corte dei Conti, e a me quello che ha fatto impressione e quello che fa tutte le volte impressione è come la Corte dei Conti, ormai quasi stancamente, perché quasi stancamente, ribadisce la situazione del Comune di Torino: la situazione debitoria, l’anticipazione di cassa, eccetera, eccetera; esattamente come se, ormai, fosse un dato di fatto per cui questa è Torino, così ve la siete ereditata, così vi siete impegnati a risanarla. Però, quando uno guarda i numeri, guarda i numeri e uno pensa: ma davvero c’è una forza politica che ha gestito una Città da un milione di abitanti in quel modo, ottenendo quei risultati, arrivando a quei numeri? Vincolando la Città e i cittadini a politiche scelte per i prossimi 30-40 anni, perché una situazione del genere, 30-40 anni, a meno, che non arrivi un Governo amico e faccia un bel decreto salva Torino e metta a posto tutto, ma questo è un altro discorso. Come dice qualcuno, caro Consigliere Carretta, non ci sono Governi amici. Spero che intervenga, perché più intervenite e più noi ci divertiamo. Quindi, quando si leggono tutte quelle relazioni, per cui si fa anche riferimento a tutta una serie di risultati positivi raggiunti, perché qualcuno ha letto tre righe, quattro righe, ma all’interno di quella relazione ci sono anche alcuni risultati interessanti e alcuni addirittura apprezzamenti per il lavoro svolto. Detto questo, io mi sento di dire la stessa cosa che ho consigliato all’Assessora Lapietra in una delle ultime Commissioni: forse è vero, noi sbagliamo a ricordare ogni volta la situazione, come ci siamo arrivati e di chi è la colpa. Come diceva l’Assessora Lapietra è inutile ricordare tutte le volte chi è l’assassino, ormai dopo due anni e mezzo o tre chi è l’assassino l’abbiamo capito noi, l’hanno capito i torinesi. Guardiamo al futuro, impegniamoci per fare il meglio che possiamo per mettere a posto danni che non abbiamo fatto noi, ma che ci siamo impegnati a risolvere, magari non li risolveremo tutti, magari qualcuno sì. Abbiamo già impedito che GTT, per esempio, diventasse privata, cosa che la precedente Amministrazione aveva tentato di fare, forse per affrontare gli stessi problemi e poi vorrei solo fare un ultimo appunto: è vero, voi non vi siete mai lamentati della gestione Chiamparino; veramente, io in questa sede voglio dirlo, forse per logiche di Partito, forse per correttezza interna, forse perché campagna elettorale, alla fine uno...No, no, ma io lo so, sto ipotizzando il motivo. Non vi siete mai lamentati, però ammetto, io non so voi, ma l’8 marzo, Festa della donna, è uscito un bellissimo articolo, si intitola “La notte delle lunghe forchette” o qualcosa del genere, sul Fatto Quotidiano, in cui venivano citate delle intercettazioni telefoniche interessanti, ma io non so se siano vere o no, io mi sono limitato a leggere un articolo del Fatto Quotidiano come... (INTERVENTI FUORI MICROFONO). No, no, ma io continuo a dire, non voglio stare a sindacare, mi è bastato constatare che forse al vostro interno ci fosse, credo, una coscienza chiara della situazione del Comune di Torino che non avete mai palesato all’esterno, e avete forse fatto bene, però io ho sempre pensato che il Partito Democratico non avesse ben chiara la situazione della Città di Torino, invece la situazione era ben chiara e, ripeto, io da un certo punto di vista vi ammiro. |