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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 18 Marzo 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 13
INTERPELLANZA 2019-00608
"OSSERVAZIONI DELLA CORTE DEI CONTI" PRESENTATA IN DATA 19 FEBBRAIO 2019 - PRIMO FIRMATARIO MORANO.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Proseguiamo adesso i nostri lavori con l’interpellanza generale presentata dai
Consiglieri: Morano, Lo Russo, Napoli, Ricca, Rosso, Tresso, Magliano, Artesio,
avente per oggetto:

“Osservazioni della Corte dei Conti”

SICARI Francesco (Presidente)
Lascio quindi la parola ad uno dei proponenti per l’illustrazione. Ne ha facoltà per tre
minuti. Prego, illustrazione Sindaca, voi, Sindaca. (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Va benissimo. Lascio la parola alla Sindaca Appendino. Prego,
Sindaca.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. In relazione a quanto richiesto nell’interpellanza si precisa che
l’Assessore al Bilancio e gli uffici dell’ente, quindi la Direzione Risorse Finanziarie e
Direzione Partecipate, hanno già avviato un tavolo di confronto con la Corte dei Conti
per approfondire le problematiche evidenziate e a trovare una soluzione condivisa. A tal
proposito si evidenzia quanto segue: “Con l’introduzione del nuovo ordinamento
contabile degli Enti Locali, Decreto 118/2011, come modificato dal 126/2014,
l’imputazione delle entrate e delle spese a Bilancio, avviene sulla base di uno specifico
piano dei Conti approvato a livello nazionale dalla Commissione Arconet ed applicato
obbligatoriamente da parte di tutti gli enti locali. Tale piano dei Conti consente
attraverso la matrice di correlazione, la rilevazione integrata dei fatti contabili sia sotto
il profilo finanziario che sotto il profilo economico patrimoniale. In applicazione a tale
principio l’entrata derivante dalla distribuzione di utili e avanzi, trova la propria
collocazione al titolo terzo: “entrate extratributarie”, tipologia 304, altre entrate da
redditi da capitale, che costituiscono ricavi del conto economico e movimentano i valori
patrimoniali, in relazione ai crediti e dalla disponibilità di liquidità per la
movimentazione di cassa. Dall’analisi del suddetto piano dei Conti non appare pertanto
possibile iscrivere tale entrata al titolo quinto: “entrata da riduzione di attività
finanziarie”, ove è prevista l’iscrizione delle entrate da alienazione di partecipazioni, in
quanto tale scrittura presuppone la movimentazione in contropartita del valore azionario
iscritto al patrimonio. Considerato che le azioni (parola incomprensibile) risultano
iscritte nel patrimonio di FCT e non sono contabilizzate nel conto patrimoniale del
Comune, la scrittura contabile in tal senso non può essere effettuata per mancanza della
relativa contropartita. Parimenti in contabilità economica, dovrebbe essere rilevata la
plusvalenza ricavi, piuttosto che minusvalenza costi, che in assenza del corrispondente
valore iscritto al patrimonio non può essere rilevata. Peraltro tale rilevazione è coerente
con la natura degli importi oggetto di distribuzione a favore della Città, la società FCT
nel dicembre 2017 e poi di nuovo nel settembre 2018, ha infatti ritenuto di suffragare le
proprie valutazioni in merito, avvalendosi di un esperto indipendente al fine di
conseguire un parere contabile circa la qualificazione giuridica dell’avanzo derivante
dall’operazione di scissione non proporzionale della società FSU, già partecipata da
FCT al 50% ed estinta con efficacia dal luglio 2018, in seguito alle decisioni assunte
dalla Città, nel contesto del piano di ricognizione delle società partecipate dirette ed
indirette. L’entrata finanziaria di cui trattasi, infatti, si riferisce alla distribuzione da
parte di FCT a favore della Città di Torino di parte di tale avanzo, il parere reso dal
professor Devalle dell’Università di Torino, conferma che detto avanzo debba essere
iscritto nel Bilancio di FCT in apposita posta da denominarsi riserva avanzo diffusione,
e che detta riserva debba essere contabilmente trattata al pari di una riserva formata con
utili, distribuibile dal socio a seguito dell’incasso derivante dalla vendita della
partecipazione. Dal punto di vista formale, pertanto, le scritture effettuate sulla gestione
2018 da parte dell’ente appaiono corrette, considerato che per quanto sopra esposto le
somme non potevano che essere contabilizzate tra le entrate correnti di Bilancio. Dal
punto di vista sostanziale non si può che concordare con quanto evidenziato dalla Corte
dei Conti, sulla natura straordinaria dell’entrata e sulla necessità che la stessa venga
utilizzata, così come previsto dalla normativa vigente, al finanziamento di spese di
natura straordinaria, patrimoniale o per la riduzione del debito. Peraltro e ne avevamo
ampiamente discusso qui in Aula, quindi non si tratta certamente di una novità, nel
piano d’interventi approvato con la deliberazione del Consiglio Comunale del 30
ottobre 2017, nel punto 6, entrate straordinarie, si faceva proprio riferimento
all’attivazione di entrate straordinarie nel periodo ’18/’21, attraverso la vendita di
immobili, la vendita di attività finanziarie e mediante l’utilizzo degli oneri di
urbanizzazione, per un importo di circa 230 milioni di euro. Quindi, come dire, il fatto
che avremmo utilizzato entrate straordinarie per coprire il disavanzo strutturale di 80
milioni che abbiamo ereditato nell’ottica di andare a riduzione negli anni, era cosa
assolutamente nota, trasparente e scritta, peraltro, nell’ambito del piano di interventi. Il
medesimo testo, proprio, specificava: “In relazione alle entrate derivanti da attività
finanziarie, si precisa che tali entrate avranno in parte la natura di entrate straordinarie
in conto capitale ed in parte la natura di entrate straordinarie di parte corrente, in quanto
connesse all’incasso di dividendi erogati da Holding FCT”. Il piano prefigurava, poi,
l’impiego di tali entrate straordinarie per il finanziamento dei debiti nei confronti di
GTT e di Infra.To, anche perché anche questa è una situazione nota, non la ripercorro,
visto quello che comunque abbiamo dovuto, in qualche modo, risistemare e per il
funzionamento degli enti culturali. Sarà pertanto cura dell’ente evidenziare in sede di
rendiconto 2018, l’utilizzo di tali entrate a finanziamento di spese di natura
straordinaria, patrimoniale o per la riduzione del debito. Qualora dovessero risultare
delle eccedenze, entrate straordinarie superiori alle spese straordinarie nell’esercizio
2018, l’ente costituirà, per la differenza, un accantonamento destinato al pagamento di
contributi a favore di GTT e Infra.To, in scadenza nei prossimi esercizi, tale via
consentirà di assicurare che la destinazione delle somme di cui si discute, a prescindere
dalla loro natura di riserve e di utili e dalle considerazioni svolte in merito ai vincoli
relativi al loro trattamento contabile, siano riservate a finalità coerenti col piano di
interventi deliberato dalla Città e con i contenuti della pronuncia della sezione regionale
dei Conti, grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Morano, ne ha facoltà per cinque minuti.

MORANO Alberto
Nel prendere atto della sua risposta, signor Sindaco, vedo che lei persevera in quanto
avete fatto, io le ricordo le parole della Corte dei Conti, perché non mi sembra che siano
state particolarmente tenere nei vostri confronti, elusione normativa ed abuso di diritto,
di questo parla la Corte dei Conti, l’elusione normativa e l’abuso di diritto, non sono di
per sé condotte penalmente rilevanti, lo sappiamo tutti, ma costituiscono, comunque,
comportamenti che si pongono al confine della liceità e della legittimità dell’operato
dell’Amministrazione e sono sicuramente un imbarazzante indice di sciatteria
amministrativa. La Corte dei Conti, diversamente da quanto voi avete affermato, ha
stigmatizzato in modo severo l’uso dei proventi IREN, da parte della Giunta, per
finanziare la spesa corrente, ritenendo che si tratti di un artifizio contabile, che si pone
in contrasto con le norme in tema di finanza pubblica e con quanto dichiarato dalla
Città, nel piano di interventi. La Corte dei Conti, chiede alla Giunta di porre rimedio e
se quanto da voi posto in essere, fosse solo frutto di una diversa interpretazione, non vi
chiederebbe di porre rimedio, ma lei oggi, signor Sindaco, nulla ci ha detto circa, le
modalità con cui intende sanare le irregolarità poste in essere e ancor meno, ci ha fornito
garanzie sul fatto che, questi comportamenti non verranno ripetuti. In merito sorprende
anche il silenzio del Collegio dei Revisori, certo, questo Collegio ha un approccio,
sicuramente, più amichevole nei confronti di questa Giunta, rispetto al precedente
Collegio dei Revisori, ma con il suo non operato si pone in contrasto con quanto
richiesto dalla Corte dei Conti e diventa complice di comportamenti che come
sottolineato dalla Corte dei Conti, sconfinano nell’elusione e nell’abuso del diritto, in
questa prospettiva, mi chiedo e vi chiedo, come sia possibile, quindi, che l’organo di
controllo nulla abbia detto in ordine all’utilizzo dei proventi IREN, nel ricordarle,
signor Sindaco, che il provvedimento della Corte dei Conti si conclude con queste
parole: “accerta il non corretto impiego delle risorse derivanti dalle (parola
incomprensibile) IREN ed onera l’ente di provvedere alle regolarizzazioni di questa
posta di entrata”, vorrei sommessamente sottolineare, che la Corte dei Conti le ha
sventolato un cartellino giallo e normalmente nelle partite di calcio, il secondo cartellino
giallo comporta l’espulsione, qui non si tratta di espellere un’Amministrazione, ma
certamente di porre fine a comportamenti elusivi. Non so quindi come lei possa pensare
di continuare a perseverare in comportamenti elusivi, che si pongono in violazione di
norme, contrastano con quanto richiesto dalla Corte dei Conti, senza incorrere in
sanzioni, ma soprattutto l’ammonizione della Corte dei Conti, è particolarmente grave,
perché certifica uno sbilancio fra entrate e spese correnti, che non è stato sanato ed anzi,
con la sua Amministrazione si sta aggravando di anno in anno e in questo mi creda non
potrà dar colpa a chi l’ha preceduta.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Capogruppo Morano. Prego, Capogruppo Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Io sono un po' basito nel sentire la sua risposta, Sindaca, perché delle due l’una o è lei, o
è la Corte dei Conti che, evidentemente, non sanno come imputare le somme nel
Bilancio. Do lettura di che cosa ho ricevuto io nella mia casella di posta elettronica,
pochi giorni fa e che ha motivato anche noi, come Partito Democratico, a sottoscrivere
un’interpellanza generale. La Corte dei Conti ci scrive, infatti: “In ordine al secondo
aspetto - facciamo riferimento alla questione di IREN - ritiene la sezione che la
destinazione delle entrate da alienazione delle azioni IREN, a spesa corrente, non sia
condivisibile, risultando frutto di un mero artificio contabile. I proventi della vendita di
IREN avevano, e hanno, natura di entrata straordinaria di parte capitale e come tali
dovevano essere trattate: la circostanza che le stesse siano stati pagate da FCT, come
dividendo e diventa solo uno strumento elusivo di un vincolo normativo”. Ora, io
onestamente, probabilmente ho dei problemi di comprensione della lingua italiana,
evidentemente, ma davvero faccio fatica a capire, come sia possibile conciliare una
pronuncia di questo tipo, con la risposta all’interpellanza che oggi noi le abbiamo
sottoposto. Come più volte l’abbiamo ribadito, noi siamo piuttosto critici, per usare un
eufemismo, relativamente, a come lei sta gestendo il Bilancio del Comune, abbiamo in
tutte le sedi, posto le questioni, relativamente, ad una notevole disinvoltura contabile,
che sta contraddistinguendo la sua modalità di gestione di questo Bilancio, è vero che
noi siamo quelli cattivi e faziosi, e tendenzialmente lo facciamo solo perché, usiamo
strumentalmente la politica, io onestamente però non darei lo stesso giudizio di un
organo giurisdizionale come la Corte dei Conti, la sezione del Piemonte, magari lei sì,
io no e credo che invece di avere questa sicumera, che ha nel porre la questione nella
risposta in Sala Rossa, Sindaca Appendino, forse un supplemento di riflessione
dovrebbe farlo, perché noi siamo piuttosto preoccupati di come la questione è venuta
alla luce, in realtà siamo anche politicamente molto, molto arrabbiati di come… della
disinvoltura con cui voi avete utilizzato spesa ordinaria, entrate straordinarie, il tema di
FCT e di IREN è uno, ma non le rammento, perché ormai è diventata prassi, l’utilizzo
degli oneri di urbanizzazione dei supermercati di Montanari, per pagare la spesa
corrente, allora delle due l’una, perché, davvero, questo continuo evocare l’interesse
della Città, Sindaca Appendino, mi creda, lo vedremo poi il 25 di maggio, quanto il
Movimento 5 Stelle raccoglierà nelle urne della Città di Torino, lo vediamo lì, se
effettivamente sarà quello, come dire, se lei ha la Città con sé, guardi, abbiamo una
deadline piuttosto a breve, vedremo la percentuale di voti che il Movimento 5 Stelle
nella Città di Torino, raccoglierà tra poche settimane, questo continuo evocare
l’interesse della Città, Sindaca Appendino, onestamente ci lascia basiti, noi abbiamo un
altro concetto di interesse della Città, se effettivamente lei ritiene di non riuscire a
gestire il Bilancio e la capiamo, perché c’era una notevole mole di aspettative, anche da
parte del Governo Nazionale del Movimento 5 Stelle, che a differenza dei Governi del
PD, sicuramente avrebbe avuto un’attenzione veramente robusta agli enti locali e invece
purtroppo per noi, ha azzerato, anzi ha tagliato ulteriormente gli enti locali, perché
doveva pagare le cambiali elettorali del programma di Governo, cioè il reddito di
cittadinanza e conseguentemente, lei, con una coerenza e non ha detto una parola una,
Sindaca Appendino, rispetto a questa questione, fa digerire, fa bere il cicchetto ai
torinesi, che, siccome non abbiamo più le coperture dei trasferimenti dello Stato, siamo
sotto di 80 milioni, vi beccate, ne parleremo dopo, vi cuzzate l’aumento delle tariffe e
zitti, vedremo se i torinesi tra poche settimane saranno con lei o non saranno con lei, lo
vediamo, guardi, al di là delle mie parole. Quello che, onestamente, noi non ci sentiamo
di condividere, con franchezza, è questo; se lei ha elementi per poter dire che non è in
grado di governare il Bilancio lasci, lasci, se effettivamente è così lasci, non faccia,
ripeto, strumenti…, non applichi strumenti elusivi di vincoli normativi e non ricorra a
meri artifici contabili, ripeto, non ricorra a meri artifici contabili e non usi strumenti
elusivi di vincoli normativi. Se però non è così, perché non è così, perché non è così,
allora ci faccia la cortesia di applicare almeno una delle stelle del Movimento 5 Stelle,
che era la trasparenza e la correttezza, almeno uno che era la correttezza amministrativa
e cerchi di fare arrivare… di evitare di fare arrivare alla Città di Torino pronunce della
Corte dei Conti come queste.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Capogruppo Lo Russo. Prego, Consigliere Versaci. Invito a…

VERSACI Fabio
Grazie, Presidente. Per un momento mi sono sentito..., mi sembra che sono arrivato in
un mondo che non conoscevo, ho sentito un intervento, Presidente, allucinante, perché
spesso ci dimentichiamo troppo in fretta: “Come siamo arrivati a questa situazione?
Perché siamo arrivati a questa situazione?”. Perché quest’Amministrazione un giorno si
è svegliata, l’anno scorso, due anni fa e ha deciso di intraprendere un piano d’interventi
da solo, ha deciso che bisognava fare questa cosa qua, perché siccome andava tutto
bene, era tutto perfetto, funzionava tutto talmente bene, abbiamo trovato
un’Amministrazione, un Bilancio della Città talmente perfetto, che a noi non ci stava
bene e allora abbiamo deciso di fare un piano di interventi, per provare a sistemare le
cose. Cioè sentirmi dire, veramente, sentirmi dire che noi stiamo facendo del male a
questa città, con tutti i sacrifici che stiamo facendo anche noi, come politici, per cercare
di sistemare i conti, da chi negli ultimi 20 anni ha amministrato questa Città, anche da
amministratore, mi fa un po' sorridere, mi fa sorridere, ma tanto sappiamo come
funziona… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, non uso queste terminologie
io, fa sorridere, mi fa sorridere, però mi fa capire che tanto la politica è così, basta dire
qualsiasi cosa, vale tutto, tanto ci si dimentica in fretta, ci si dimentica in fretta che
siamo arrivati qui e la stessa Corte dei Conti, quella Corte dei Conti lì, che ci ha detto di
fare il piano di rientro, perché qualcuno prima ha amministrato talmente bene, che ci ha
lasciato un disequilibrio strutturale di 80 milioni, quelli bravi e competenti. Noi
sicuramente prendiamo…, quello che diceva la Corte dei Conti, come ha detto la
Sindaca, c’è un tavolo, si sta dialogando, si dialogherà e cercheremo di mettere mano,
però sentire…, veramente, farmi la morale su come si amministra una Città, su come i
conti della Città vanno tenuti in ordine, da chi ci ha veramente ridotto sul lastrico,
questa città è quasi fallita, quasi fallita da chi ha governato per 23 anni, è la città più
indebitata d’Italia, sentire veramente la morale mi fa veramente…, mi dà veramente
fastidio. Poi l’atteggiamento…, che ho sentito dire da qualcuno: “Questi Revisori dei
Conti sono amichevoli con voi”, secondo me sono semplicemente delle persone
normali, a mio modo di vedere, fanno semplicemente il loro lavoro, semplicemente,
quindi dire queste cose qua che sono amichevoli con voi, fanno il loro mestiere, il loro
mestiere è questo qui. Quindi, quando si fanno queste battutine, non so a che cosa è
riferito, sinceramente, se qualcuno ha qualcosa… che è amichevole con qualcuno, sono
nostri amici, se qualcuno vuole fare… lo porti avanti, le tiri fuori queste cose qua,
perché sono semplicemente sono stati (parola incomprensibile), noi non li…, sono
arrivati qui, hanno messo mano alla situazione che si sono ritrovati, anche loro, quindi,
veramente, diventa veramente imbarazzante per me, imbarazzante ascoltare queste cose.
Quindi io invito la Sindaca, ovviamente, ad andare avanti, di procedere su questa strada,
che sappiamo che non è una cosa semplice, sarà ancora più difficile, ma noi ne siamo
consapevoli, infatti, noi… noi che siamo responsabile, abbiamo votato un piano di
interventi e i nomi e i cognomi sono scritti, invece gli altri se ne sono lavati le mani,
hanno fatto prima un disastro e poi se ne sono lavati le mani, grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliere Iaria.

IARIA Antonino
No, grazie, perché io ho sentito delle frasi, anche interessanti, specialmente dall’ultimo
intervento della Minoranza, che parlavano della differenza, non della differenza,
parlavano dell’interesse della Città o del consenso elettorale, facevano appunto…
dicevano appunto, che nelle prossime elezioni noi chissà quanti voti perderemo, ma è
proprio questo il punto, cioè noi governiamo, per l’interesse…, per la Città e non per il
consenso elettorale, che sono due cose completamente diverse, perché chi, come voi e
come altri, ha lavorato per il consenso elettorale, magari faccio due esempi banali, no.
Faceva le domeniche a piedi e dava i pullman gratis, però non pagava il conto, così è
facile, bravi, cazzo, così è molto facile; ops! Ho detto una parolaccia, scusi,
ammonizione Iaria. Dicevo, è facile così, oppure per salvare i Bilanci del Regio gli dava
beni da vendere, bene, poi quel problema l’abbiamo risolto, tra l’altro, sempre noi, quel
problema lì, giusto per dire, però il consenso elettorale in questo caso, certamente, non
funziona, se noi diciamo che dobbiamo rientrare, fare dei tagli per lasciare un Comune
stabile dal punto di vista economico-finanziario. Si è citato anche… si sono citati,
anche, diciamo, problemi che gli enti locali e il Comune di Torino hanno col Governo
Nazionale. Quindi è vero, ci sono dei problemi, ci sono sempre stati, tutti gli enti locali
hanno problemi con i Governi Nazionali, però l’indicazione che veniva dalla
Minoranza, era…, se ho capito bene, è questa: “se c’è un Governo della stessa forza
politica bisogna aiutare la Città”, è così che bisogna governare? Dal punto di vista
egoistico mi piacerebbe, però non penso che sia corretto governare e aiutare il
Governo…, cioè che il Governo aiuti la Città che ha un suo rappresentante politico,
bello questo, molto bello, molto interessante da fare, vuol dire che allora il PD ha fatto
la stessa cosa, ha aiutato solo le Città con il Sindaco del PD, le Regioni con il
governatore del PD, ha fatto questo? Se questa è la linea, io penso che non l’abbia fatto,
penso che proprio non abbia fatto nemmeno questo. Il reddito di cittadinanza viene
sempre citato e allora gli 80 euro di Renzi? Non hanno prodotto dei tagli agli Enti
Locali? Però il reddito di cittadinanza ha una valenza leggermente diversa rispetto agli
80 euro di Renzi, il reddito di cittadinanza ha una valenza che è una misura di contrasto
alla povertà più grande che sia mai stata fatta nel nostro Stato Italiano. Funzionerà? Io
penso di sì, spero di sì e stiamo lavorando per questo, però non farei questi paragoni, è
vero che gli Enti Locali subiscono dei tagli, tutti, ma legare sempre il discorso che un
governo amico deve aiutare una città amica, noi non lo facciamo, forse questo ci
toglierà anche del consenso elettorale, ma lo facciamo per l’interesse della Città. E
ricordo che, anzi ne sono certo, se andiamo a vedere tutte le città amministrate dai
Sindaci 5 Stelle in Italia, a prescindere che vincano o meno le elezioni del secondo
mandato, lasciano sempre il Comune con una situazione migliore di come l’hanno
trovato, questo è scientifico, grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Consigliere Iaria. Prego, Capogruppo Tresso.

TRESSO Francesco
Grazie, Presidente. Non so se stava parlando del Sindaco Pizzarotti, il Consigliere che
mi ha preceduto, quando diceva che viene sempre lasciato un Comune in situazione
migliore, però prendo spunto proprio da questi ultimi interventi, in cui si dice che la
Maggioranza afferma che non si sta governando per il consenso elettorale, ma si sta
governando per il bene della Città, io francamente più come cittadino che come
consigliere sono preoccupato delle affermazioni da parte (parole incomprensibili)
contabili, che non sono proprio leggere, perché dire che si sconfina nell’elusione
normativa e in un abuso del diritto sono comunque affermazioni gravi, poi possiamo
andare a contestarle, possiamo andare ad interpretarle e sicuramente le interpretazioni
che ci ha dato oggi la Sindaca, però non mi hanno rassicurato, perché vengono ribadite
le stesse posizioni che, comunque, sono quelle in maniera molto chiara che
l’amministratore contabile ha assolutamente osservato essere non inerenti, cioè il fatto,
che comunque le entrate derivanti dalle cessioni IREN, andavano trattate in parte
capitale e non per pagare la spesa corrente. Ma quello che mi preoccupa è, ancora di
più, quello che potrà succedere, perché la magistratura contabile in chiusura della sua
relazione chiede, appunto, di accertare questo non corrente impiego delle risorse e tra le
righe lascia detto: “guardate che, appunto, vi abbiamo già dato questo ammonimento,
attenzione a non ripeterlo”. In una situazione contingente, strutturale, come quella che si
sta verificando quest’anno, in cui il mancato trasferimento di risorse agli enti locali,
aggraverà questa situazione, anche perché, diciamocelo, mentre la Corte dei Conti ha
dato delle indicazioni molto precise, a mio modo di vedere, la Corte dei Conti e mi
rivolgo ai Consiglieri della Maggioranza, non ha detto come redigere il piano di
interventi, che, sono d’accordo con voi, era necessario perché c’era una sezione
strutturalmente complessa, ma le modalità con cui è stato redatto il piano di interventi, è
stata, assolutamente, la scelta dell’Amministrazione e il fatto stesso che, nello stesso
piano si ribadisse, nero su bianco, che l’impiego delle entrate straordinarie sarebbero
state utilizzate come contributo per il pagamento dei mutui Infra.To e GTT, non l’ha
scritto la Corte dei Conti, l’avete scritto voi, quindi poi contravvenire a quello che voi
stessi vi siete dati come metodo, è francamente un qualcosa che non può che essere
evidenziato come un sistema incoerente. Ora, cosa ci riserverà quest’anno, forse anche
che il Governo, in questo caso, sia amico, si sta muovendo per valutare la possibilità di,
anche sotto il profilo normativo, fare in modo che entrate straordinarie, possano essere
utilizzate sulla parte corrente, però, di nuovo, mi sembrano sempre degli escamotage
che consentono, in situazioni strutturalmente complesse, non solo per il Comune di
Torino, di andare a pareggiare i conti, ma se davvero l’idea è quella di lasciare, come è
stato detto da chi mi ha preceduto, la Città in uno stato un pochino migliore da come è
stata trovata, io mi chiedo dove si sta andando, prova ne è che, per far fronte anche al
pagamento dei mutui, si è arrivato ad una contrattazione degli stessi, che io giudico
molto improvvida, perché comunque ne parleremo poi con chi verrà dopo il 2023, della
situazione che troverà, anche sotto il profilo del pagamento dei mutui contratti. Allora,
il tema è proprio questo, da un lato c’è stato, com’è stato detto, un ammonimento e
l’ammonimento è netto e chiaro e non si vorrebbe poi che dovesse essere ancora più
marcato in futuro, l’altro è il timore che anche quest’anno, proprio per andare a
pareggiare un Bilancio che risulta, essere in partenza, ancora più complesso e,
diciamocelo, anche perché la spesa corrente, che comunque sta seguendo un trend, in
qualche modo, di contenimento ed è la stessa Corte dei Conti a dirlo, ha avuto di nuovo
un innalzamento nel 2018. Allora, il piano d’interventi non l’hanno scritto loro, lo avete
scritto voi, se poi contravvenite a quello che c’è stato scritto, anche se partivate da una
situazione difficile, non si può certo dare colpa a chi vi ha preceduto, temo solo che
anche quest’anno si intenda adoperare con lo stesso metodo, non credo che a questo
punto la magistratura contabile sarebbe ancora disposta ad accettare questo tipo di
comportamento.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Capogruppo Tresso. Prego, Vicepresidente Lavolta.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie, Presidente. Io credo che i richiami, della Corte dei Conti, debbano essere presi
in seria considerazione, mi fa piacere che qualcuno abbia voluto, almeno metterci nelle
condizioni di poterne discutere, però non è su questo che voglio concentrarmi, guardi,
Presidente, chi del Movimento 5 Stelle è intervenuto prima di me, ha voluto porre un
accento narrativo, su una narrazione che è stata sicuramente vincente in questa Città, è
riuscita a suscitare emozioni, probabilmente a creare anche delle illusioni, devo dire che
sono bastati due anni e mezzo per farle vanificare, quelle illusioni e ci tengo a dire in
particolare, Presidente, al collega Versaci, che quando le persone che ha citato lei, il
collega Lo Russo e altri, hanno preso in mano la Città, l’esposizione finanziaria della
Città di Torino era di 3,3 miliardi, quando l’hanno riconsegnata, l’esposizione
finanziaria era scesa a 2,9 miliardi, vuol dire che e mi pare, andatevi a rileggere i
giornali, nessuno dell’Amministrazione precedente si è mai permesso di dire che, il
debito che aveva ereditato, era un debito tale…, era un’eredità tale da compromettere
che cosa? Il lavoro che un Amministratore è chiamato a fare, che cosa deve fare un
Amministratore? Si deve rimboccare le maniche e definire una strategia di politiche
delle entrate, perché, vede, Sindaca, Presidente, Consigliere Versaci, una seria politica
delle entrate, Sindaca, perché, vede, quando lei prende la Metropolitana, lo dica al
collega Versaci, lo fa perché qualcuno prima di lei, ha deciso di fare degli investimenti.
Perché quando, ad esempio, fate le feste al Parco Peccei, qualcuno prima di voi ha
deciso di usare oneri di urbanizzazione, che erano figlie di una politica delle entrate
serie, per fare i parchi in questa Città; quando l’Assessore Unia va a consegnare le
chiavi agli ortolani a Falchera, è perché qualcuno ha deciso di usare risorse per
trasformare 450.000 metri quadrati di deserto, abbandonato a se stesso in una
straordinaria trasformazione urbana nella zona nord di Torino. Quando lei, Sindaca, va
ad ascoltare qualche bel concerto alle OGR durante il Jazz Festival, è perché qualcuno
prima di lei ha deciso di investire in una grandissima trasformazione, che ha ricucito…
(INTERVENTO FUORI MICROFONO), che ha ricucito i Passanti ferroviari all’interno
di una strategia politica culturale, economica, sociale, una visione e nessuno all’interno
di quella visione si è permesso... (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Presidente,
io... Grazie, Presidente. Posso continuare? Quando organizzate le manifestazioni in
piazza, quando accogliete le tante donne in rosa, che corrono durante una bella
manifestazione quale è stata: “Just the woman I am” e lo fate in una zona aulica
pedonalizzata, è perché qualcuno prima di voi ha deciso non di vessare qualcuno, ma di
aprire davvero il centro di questa città, rendendolo realmente fruibile, anche discutendo,
ma all’interno di un perimetro concertativo con la Città, voi potete, noi possiamo godere
della più bella riqualificazione dell’area aulica del centro cittadino, che è piazza San
Carlo, perché qualcuno prima di voi, non si è limitato a dire: “che ha ereditato una
situazione difficile”, si è rimboccato le maniche, ha cercato le risorse, si è dato da fare.
La pedonalizzazione di piazza San Carlo, la pedonalizzazione di via Lagrange, la
pedonalizzazione di via Monferrato che lei ha inaugurato, vada da quei commercianti
però a dire, che dopo che ha tagliato il nastro, tutte le promesse in termini di animazione
territoriale e culturale, le stanno ancora aspettando, sono ancora lì che stanno
aspettando, infatti ci sarà la festa che non ha organizzato l’Amministrazione, che stanno
organizzando…, che hanno organizzando loro, c’è stata domenica. Quando va nella
zona di EDIT, quando frequenta i luoghi d’innovazione di questa città, perché
l’innovazione è diventata il motore di sviluppo dell’iniziativa politica, lei frequenta tutti
i luoghi che sono stati oggetto di una attenta politica, di trasformazione della città.
L’Amministrazione precedente, ha impegnato delle risorse? Sì, l’Amministrazione
precedente però, ha anche risanato i conti e da 3,3 miliardi che aveva ereditato di debito,
è passata a 2,9 miliardi. Qual è la prospettiva? La prospettiva è un’assenza totale di
visione; oggi, nella giornata di oggi, voi aumentate al massimo le tasse, perché questa è
l’unica politica delle entrate che la Città di Torino ha. L’unica scelta che la Città di
Torino ha fatto fino adesso è quella di aumentare al massimo le tasse, dopo che per mesi
abbiamo letto sul giornale, per parola, per bocca della stessa Sindaca Appendino che
ormai la leva fiscale era al massimo, poi è successo qualcosa, è successo qualcosa che le
ha fatto cambiare idea, non solo, ma non abbiamo oneri di urbanizzazione da utilizzare
per fare le iniziative e quindi che cosa possiamo fare? Possiamo fare solo due cose in
questa retorica inutile che anima il dibattito in Consiglio Comunale, lamentarci di quelli
che c’erano prima, quindi rinunciando alla fatica di dover rimboccarsi le maniche e
cercare delle risorse, e dall’altro accontentarsi del fatto che in una situazione di crisi
economica, se qualcuno non ci fa qualche regalo non siamo in grado di recuperare
risorse. Io vi invito, ma lo dico nell’interesse della Città e ho concluso, Presidente, mi
sono preso qualche secondo in più, perché sono stato interrotto, io vi invito ad
abbandonare definitivamente questa retorica, vi è stata utile per imbrogliare, per mettere
nelle condizioni qualche torinese, di credere che una discontinuità potesse esserci, non
c’è discontinuità su molte scelte, lo abbiamo già detto, c’è una serissima discontinuità
invece sul fatto che c’è una incapacità strutturale a recuperare risorse per questo
territorio e quelle poche iniziative private che ci sono e si sono sviluppate nel nostro
territorio, voi le state mortificando e le state asfissiando. Quindi abbandonate, per
favore, questa retorica, tanto è inutile, fate invece un’altra cosa, questa sì, utile per la
città, incominciate a rimboccarvi le maniche, perché Torino se lo merita.

SICARI Francesco (Presidente)
Come avrete notato ho lasciato due minuti in più, a causa del continuo disturbare che
arriva dai banchi della Maggioranza, ai quali invito nuovamente, come ho fatto nei
Consigli precedenti, a non intervenire fuori microfono. Lascio la parola al Consigliere
Giovara.

GIOVARA Massimo
Grazie. Sono affascinato, sono affascinato dal fatto che sono passati due anni e mezzo e
le parole del Partito Democratico, signor Presidente, sono sempre le stesse, identiche,
“Scurdàmmoce ’o ppassato”, non è successo niente prima, non si può parlare di
responsabilità pregresse e facciamolo allora, e diciamo che fra qualche anno nel 2021, il
Partito Democratico vincerà le elezioni a Torino e risanerà completamente i conti di
questa Città, perché prima di noi governava qualcun altro. Allora, è probabilmente vero
che…, anzi è sicuramente vero che si è abbassato il debito nei cinque anni precedenti ai
nostri, peccato che nei 23 anni precedenti ai nostri, è esattamente il debito che si è
creato con lo stesso partito al governo della Città. A me sembra un po' una storiella
interessante questa, grazie agli …, faccio fatica a dirlo, investimenti, perché poi mi
viene in mente in Virtual Reality & Multimedia Park, un investimento che ha creato 20
milioni di buco per la Città ed è attualmente in liquidazione, quello era un investimento,
anche il Regio era un investimento continuo, un investimento talmente grande che
anche il Teatro Regio era in predissesto e abbiamo fatto noi, per la prima volta, un piano
industriale per rimetterlo a posto, che anche questo sarà molto difficile soprattutto a
farlo digerire ai Sindacati, che in questo tempo non hanno vigilato abbastanza, così
come non ha vigilato il Partito Democratico, perché bisognava utilizzare il Regio come
un enorme Bancomat, in qualche modo e mi assumo la responsabilità di quello che sto
dicendo, perché seguo da vicino la vicenda. Allora, qui poi, abbiamo sentito delle parole
straordinarie; abbiamo sentito che abbiamo dei Revisori dei Conti amici, il che implica
retoricamente che ci sono dei Revisori dei Conti nemici, perché se ci sono i Revisori dei
Conti amici, ci sono anche quelli nemici, nella filosofia del Partito Democratico ci sono
gli amici e i nemici, ma una cosa che mi colpisce in particolare... Ah, la fatica di
rimettere a posto i conti la vediamo tutti i giorni, anche se non abbiamo mai fatto
politica prima, perlomeno io, è una fatica enorme. La cosa interessante di questa
retorica, è cercare di capire cosa intendono i membri del Partito Democratico per il bene
della Città ed io forse l’ho capito, il bene della Città è che il bene della Città non lo
faccia il Movimento 5 Stelle, perché nel momento in cui è il Movimento 5 Stelle a fare
qualcosa di buono per questa Città, si riesce a trovare un motivo per cui questa cosa non
va bene e quindi si ragiona sempre in termini partitici. Io faccio anche dei piccoli sforzi
per uscire da questa logica, ma poi mi ritrovo in Consiglio Comunale a sentire lo stesso
discorso, non parlateci delle responsabilità nostre precedenti, parlate delle vostre
responsabilità, poi leggiamo i giornali da due anni e il default, il predissesto, lo
squilibrio strutturale di questo Bilancio, è colpa nostra, in soli due anni siamo riusciti a
creare dei disastri incredibili, gli investimenti fatti da voi, sono investimenti che ci
creano ancora 200 circa milioni d’interessi da pagare ogni anno e quindi…, io l’ho detto
in un altro Consiglio Comunale, quindi gli investimenti per le Olimpiadi non sono
ancora stati, come dire, recuperati in 10 anni, quindi un investimento che non si
recupera in 10 anni, io non lo so che tipo di investimento sia, io posso fare un
investimento che si recupera in 100 anni, forse un economista sensato mi dice: “magari
non è un buon investimento”, ma questo non si può dire perché è “’o ppassato”,
“scurdàmmoce ’o ppassato” e andiamo avanti, finché non abbiamo distrutto il
Movimento 5 Stelle e torneremo a fare come prima, con i Revisori dei Conti, magari
amici di qualcuno, o nemici di qualcun altro, chi lo sa, e vedremo cosa succederà,
magari altri 23 anni di Partito Democratico, ci porteranno ad un altro predissesto, che
poi qualcun altro arriverà a risolvere, in qualche modo e qualcun altro dall’altra parte, se
ci sarà ancora, perché riguardo alle elezioni del 2021, succederà a noi, ma succederà
anche a voi di vedere quanti voti prenderete e porterete a casa, e giudicare
dall’assemblea che ho seguito con grande interesse e i commenti che c’erano sotto, non
raccoglierete tanto, quindi vi auguro buona fortuna, la auguro a voi, ma la cosa che mi
interessa augurare è buona fortuna ai cittadini di questa città, grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliere Carretto.

CARRETTO Damiano
Grazie, buongiorno a tutti e tutte. Ma io vorrei, di fatto, sottolineare che forse è vero,
bisogna ringraziare quelli che c’erano prima e forse qualcuno ha dimenticato di
ringraziare i Savoia, Antonelli, non so chi ha fatto Palazzo Madama, il Palazzo
Carignano, cioè è vero bisogna ringraziare quelli che c’erano prima e poi ringraziamoli
tutti, cioè non solo quelli del Partito Democratico, proprio tutti. E poi possiamo
discutere, possiamo discutere del fatto di attuare alcune politiche, che magari sono a
grande ritorno elettorale, perché d’altronde la stessa forza politica è stata al comando
della Città per 23 anni, è quasi sicuro che le politiche attuate avessero un grande ritorno
elettorale, magari avevano un po' pochi risultati, non so, io mi ricordo perché “Friday
for future”, si diceva così, no? Mi ricordo di una raccolta differenziata ferma a Torino
per cinque anni, piantata, ferma, non si è mossa di un centimetro, non ha messo un
mezzo quarto di punto percentuale in più, però siamo tutti per l’ambiente. Abbiamo una
ZTL che è piantata lì dal ’96, perché, effettivamente, toccare una ZTL e fare una
politica intelligente di gestione del traffico, fa arrabbiare qualcuno e quindi magari poi
non prendi i voti. Andare su grandissime trasformazioni urbanistiche, non so, Spina 3,
Spina 4, milioni di metri cubi di cemento…, di cemento, però poi ti regalano... Mi scusi,
Presidente, senza offesa, grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Vada avanti.

CARRETTO Damiano
No, io vado avanti, però ascoltare il Vicepresidente Lavolta mentre intervengo,
considerando il fatto che non dice neanche cose interessanti, non mi va.

SICARI Francesco (Presidente)
Vada avanti.

CARRETTO Damiano
Dicevo, generare milioni e milioni di metri cubi ad oggi invenduti, la bolla
dell’immobiliare a Torino per ottenere effettivamente qualche parco, che è buono eh,
però Peccei è un grande parco, eccetera, eccetera, se il Vicesindaco Montanari ricava
10.000 metri quadri di parco a Strada del Portone sta facendo una speculazione edilizia
brutta e cattiva. Se il Vicesindaco Montanari toglie il PRUSA in corso Romania
liberando tutta la fascia Nord e restituendola verde è un’operazione urbanistica folle,
perché va a togliere la pianificazione urbanistica (incomprensibile) della Città, però
restituisce migliaia di metri quadri a verde e mi spiace, Vicesindaco, il suo verde è più
brutto di quello degli altri. Ci spiace. Detto questo, io credo che a ben leggere, perché
l’ho letta la relazione della Corte dei Conti, e a me quello che ha fatto impressione e
quello che fa tutte le volte impressione è come la Corte dei Conti, ormai quasi
stancamente, perché quasi stancamente, ribadisce la situazione del Comune di Torino: la
situazione debitoria, l’anticipazione di cassa, eccetera, eccetera; esattamente come se,
ormai, fosse un dato di fatto per cui questa è Torino, così ve la siete ereditata, così vi
siete impegnati a risanarla. Però, quando uno guarda i numeri, guarda i numeri e uno
pensa: ma davvero c’è una forza politica che ha gestito una Città da un milione di
abitanti in quel modo, ottenendo quei risultati, arrivando a quei numeri? Vincolando la
Città e i cittadini a politiche scelte per i prossimi 30-40 anni, perché una situazione del
genere, 30-40 anni, a meno, che non arrivi un Governo amico e faccia un bel decreto
salva Torino e metta a posto tutto, ma questo è un altro discorso. Come dice qualcuno,
caro Consigliere Carretta, non ci sono Governi amici. Spero che intervenga, perché più
intervenite e più noi ci divertiamo. Quindi, quando si leggono tutte quelle relazioni, per
cui si fa anche riferimento a tutta una serie di risultati positivi raggiunti, perché
qualcuno ha letto tre righe, quattro righe, ma all’interno di quella relazione ci sono
anche alcuni risultati interessanti e alcuni addirittura apprezzamenti per il lavoro svolto.
Detto questo, io mi sento di dire la stessa cosa che ho consigliato all’Assessora Lapietra
in una delle ultime Commissioni: forse è vero, noi sbagliamo a ricordare ogni volta la
situazione, come ci siamo arrivati e di chi è la colpa. Come diceva l’Assessora Lapietra
è inutile ricordare tutte le volte chi è l’assassino, ormai dopo due anni e mezzo o tre chi
è l’assassino l’abbiamo capito noi, l’hanno capito i torinesi. Guardiamo al futuro,
impegniamoci per fare il meglio che possiamo per mettere a posto danni che non
abbiamo fatto noi, ma che ci siamo impegnati a risolvere, magari non li risolveremo
tutti, magari qualcuno sì. Abbiamo già impedito che GTT, per esempio, diventasse
privata, cosa che la precedente Amministrazione aveva tentato di fare, forse per
affrontare gli stessi problemi e poi vorrei solo fare un ultimo appunto: è vero, voi non vi
siete mai lamentati della gestione Chiamparino; veramente, io in questa sede voglio
dirlo, forse per logiche di Partito, forse per correttezza interna, forse perché campagna
elettorale, alla fine uno...No, no, ma io lo so, sto ipotizzando il motivo. Non vi siete mai
lamentati, però ammetto, io non so voi, ma l’8 marzo, Festa della donna, è uscito un
bellissimo articolo, si intitola “La notte delle lunghe forchette” o qualcosa del genere,
sul Fatto Quotidiano, in cui venivano citate delle intercettazioni telefoniche interessanti,
ma io non so se siano vere o no, io mi sono limitato a leggere un articolo del Fatto
Quotidiano come... (INTERVENTI FUORI MICROFONO). No, no, ma io continuo a
dire, non voglio stare a sindacare, mi è bastato constatare che forse al vostro interno ci
fosse, credo, una coscienza chiara della situazione del Comune di Torino che non avete
mai palesato all’esterno, e avete forse fatto bene, però io ho sempre pensato che il
Partito Democratico non avesse ben chiara la situazione della Città di Torino, invece la
situazione era ben chiara e, ripeto, io da un certo punto di vista vi ammiro.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Consigliere Carretto. Come avrete notato ho dato prima due minuti al
Vicepresidente Lavolta e ho dato tre minuti e mezzo in più al Consigliere Carretto
perché, prendo ad esempio lei, Consigliere Carretta, io sono propenso ad accogliere i
suoi richiami che mi fa fuori verbale per quanto riguarda gli interventi fuori microfono
della Maggioranza, invito lei e il suo Gruppo a fare altrettanto, quindi a dare il buon
esempio in Aula. Se vuole parlare ha un microfono davanti e la invito a prendere la
parola.
Prego, Capogruppo Napoli.

NAPOLI Osvaldo
Grazie, Presidente. Parto da un concetto...

SICARI Francesco (Presidente)
Riusciamo a far intervenire il Capogruppo Napoli? Grazie.

NAPOLI Osvaldo
Ascoltate, io credo che alla luce di quello che vedo adesso, per chi come me,
sfortunatamente, nel bene o nel male ha una certa esperienza... lasciate stare,
dimenticate quello che uno ha detto contro l’altro e il resto, non porta a nulla, ve lo
posso garantire, non porta a nulla. Uno parla, dice le sue idee, il resto, ascoltate, quando
uscite andate a prendere il caffè tutti quanti che forse va meglio per tutti, senza nessun
problema, e ve lo offro anch’io, l’importante è che l’ambiente sia diverso, la storia della
Sala Rossa ti porta a essere così. Nella mia vita io ho avuto delle contrapposizioni
fortissime con un ex Sindaco del Partito Comunista, cui oggi, però... è ancora vivo se
Dio vuole, lo ricordo con rimpianto, perché ci dicevamo di tutto, però dopo ci
confrontavamo e andavamo a prendere il caffè insieme. Qua, invece, vedo un aspetto
anche sociale e il resto che mi dà noia, però ognuno la può pensare come vuole; allora
dico soltanto... guardate, avete ragione tutti, hanno ragione loro e avete ragione voi: non
c’è Amministrazione comunale, Iaria, che non sia... come dire, in pessime condizioni, e
quando tu hai detto: “Tutti noi siamo amministrati bene” non dirlo, perché vedi, Roma è
la prima Città indebitata d’Italia, Torino è la seconda, Livorno è uguale, a Bagheria non
c’è più il Sindaco, parlo di città di 100.000 abitanti eh, che forse vi dicono poco come
nome, però parlo di città di 100.000 abitanti, Bagheria è lo stesso, Comacchio lo stesso,
a Pomezia il Sindaco si è dimesso, a Ragusa altrettanto, a Quartu Sant’Elena altrettanto,
e sono tutte città di 100.000 abitanti, più o meno, o così via, e ognuno guardi a casa sua;
non è che lui governa meglio di me o governa peggio di me, ognuno guardi a casa sua
perché non è facile oggi - lo dico al Sindaco - oggi governare una città, e incolpare
sempre gli altri per dare la colpa a voi, per dire: “Io sono più bravo”. Cioè, io prendo
atto e sono in disaccordo quando qualcuno dice: “La Corte dei Conti”, la Corte dei
Conti fa il suo dovere, non c’è nessuno che può pensare che abbia degli interessi di
parte, almeno io che credo nelle istituzioni non ci penso; posso criticarla, ci
mancherebbe, nella maniera più assoluta, però giustamente, come qualcuno di voi ha
detto, dice delle cose belle e delle cose brutte, però le dice, e bisogna tenerne conto.
Ebbene, io credo... guardate che ci troveremo certamente in grande difficoltà.
Permettetemi ancora una cosa, Sindaco, che ci tengo: salutate l’Assessore Rolando da
parte nostra, da parte del Consiglio Comunale, speriamo che lui venga qua presto e in
salute e che ci venga a dire quello che vuole pensare e quello che dice. Io me lo auguro,
ma credo che ce lo auguriamo tutti, non l’ho sentito questo e io invece lo dico di cuore:
mi auguro che venga in mezzo a noi al più presto a parlarci e a dirci le cose come le
pensa, dette per interposta persona, eccetto il Sindaco che certamente il Sindaco non
riesce a dare quel cuore e quella verità che ognuno di noi sente. Però, intendo dire
preparatevi, guardate, ricordatevi di quello che vi dico: il Governo si troverà con 40/50
miliardi da coprire, sapete cosa fa o cosa farà? Io non sono il verbo, lo dico sempre.
Allora, la prima cosa: gli 80 euro di Renzi andranno via, e andranno via e perderanno...
e da lì raggiungeranno 11 miliardi, poi riusciranno aumentando di tutto e di più, riuscirà
(incomprensibile) ognuno ha il suo governo, che Dio me ne scampi e liberi, ma vi dico
quello che potrebbe succedere, aumenterà tutto al massimo per recuperare i 20, altri, 30
miliardi, ne mancheranno altri 30 in cui con la vostra forza elettorale, che avrete in
termine europeo, non più di quello che pensate o di meno di quello che pensate, ma
avrete sicuramente una forza in più rispetto a quella che avete oggi; andrete in Europa a
battere i pugni per riuscire a coprire gli altri 20/30 miliardi, in maniera tale da non poter
aumentare l’IVA. Allora vedete, ho voluto anche dirvi alcuni aspetti che possono essere
veri o non veri, possono essere, come dire, da voi condivisi o non condivisi. Allora, io
dico una cosa: ma Sindaco, ma perché non ci mettiamo attorno a un tavolo, visto che
loro dicono di essere stati più bravi e voi dite che loro stati più cattivi? Ma mettiamoci
attorno a un tavolo, tutti davanti a dei numeri veri, visto che tutti giustamente... Ha detto
bene qualcuno di voi, io sono sicuro che tutti vogliamo il bene della Città, ma se
vogliamo tutti il bene della Città e ci troviamo in una condizione di questo genere c’è
necessità allora di mettersi d’accordo attorno al tavolo al di là dei colori politici, di
discutere numero per numero, voce per voce, per vedere quello che si potrebbe fare per
il bene della Città. Aggiungo un’altra cosa e ho finito: certamente la critica al
centrosinistra, o quello che era della vecchia Giunta, la potrei fare e la faccio, però devo
anche sotto un altro aspetto, ognuno di noi, voi avete detto di no alle Olimpiadi, però
dico: Chiamparino ha fatto certamente dei debiti, ne ha fatti tanti, però aggiungo anche
che, attenzione, ne ha fatti in più rispetto a quelli che dava facendo dei mutui, e i mutui
allora si potevano fare perché lo Stato ti diceva...

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

NAPOLI Osvaldo
... che avevi la possibilità di coprire - ho finito - perché sennò non te li dava da fare i
mutui. Li ha fatti perché a suo giudizio e anche in parte mio, anche se in termine
negativo, ha fatto in maniera tale che la Città apparisse più bella di quella che era, e
sotto quest’aspetto Torino prima, non vi sono dubbi, ha passato anni terribilmente bui,
al di là di quelle che erano le Amministrazioni di centro, di destra o di sinistra; la Città è
migliorata, è conosciuta di più, oggi corriamo il rischio che la Città migliori e sia più
conosciuta perché c’è CR7 e non c’è, invece, quello che noi, tutti insieme, non
riusciamo a fare. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, replica e chiude la Sindaca Appendino.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. Ringrazio tutti i Consiglieri e le Consigliere intervenute. Mah, io
non voglio ripetere tutta la storia perché l’abbiamo detto tante volte, però è chiaro che se
si viene in Aula e si discute su quali politiche di Bilancio, su entrata e spesa, sta facendo
quest’Amministrazione rispetto a quella precedente, mi sembra corretto puntualizzare
due o tre cose. Inizio da un tema, che credo sia fondamentale, almeno per quanto
riguarda il verbale, primo: quest’Amministrazione, e credo tutte le Amministrazioni di
qualsiasi colore politico hanno massimo rispetto, e lo dico anche per quanto riguarda
l’Amministrazione precedente, io facevo parte dell’Opposizione, cioè delle note che
vengono fatte dalla Corte dei Conti che, giustamente, come diceva il Capogruppo
Osvaldo Napoli, o non mi ricordo chi tra i vari interventi, hanno il dovere di sollecitare
e avere un approccio molto rigoroso. Quello che io intendevo dire e intendo dire, e
ripeto nuovamente anche nella replica, è che l’Amministrazione ha sempre detto che la
vendita delle azioni IREN sarebbe entrata nel Piano di rientro per colmare gli 80 milioni
di disavanzo strutturale. Quest’Amministrazione non ha mai negato che quelle entrate
straordinarie servissero, parlo ovviamente del lato politico, per andare a colmare un
disavanzo strutturale. Quindi, quando si dice di trasparenza e di, come dire, mancanza
da parte di quest’Amministrazione di voler dire quali entrate andavamo ad utilizzare, io
credo che da questo punto di vista sia il dibattito in Aula, perché ne abbiamo parlato più
volte qui, sia quanto scritto, ovviamente, nel Piano di rientro sia quanto ribadito più
volte in questo anno e mezzo, sia sempre stato lineare da questo punto di vista, tant’è
che siamo stati anche fortemente criticati, proprio per questo motivo. Quindi da questo
punto di vista non c’è stata nessuna, come dire, volontà di eludere e nascondere una
forma di entrata a cui potevamo attingere. Dal punto di vista tecnico, ripeto, la nota che
ho letto era molto tecnica, stiamo semplicemente dicendo che alla luce delle
osservazioni che sono state fatte dalla Corte dei Conti, che rispettiamo, stiamo
dialogando e stiamo discutendo affinché... noi ovviamente abbiamo agito dal nostro
punto di vista, da parte anche degli uffici, da parte, credo, di tutti coloro che hanno
lavorato su quel Bilancio, riteniamo di aver lavorato correttamente, ma questo non
significa che un’Amministrazione non debba ascoltare e condividere e magari anche
modificare il suo iter rispetto a quanto viene rilevato dalla Corte dei Conti. Questo era il
senso dell’intervento per quanto riguarda il rapporto Amministrazione-Corte dei Conti,
mi pareva fosse chiaro ma se non lo è stato, ci tengo, soprattutto per il verbale, perché
alcuni dei Consiglieri che sono intervenuti, in particolare il Consigliere Morano, non è
presente, e quindi non posso che replicare per il verbale. Secondo tema, Revisori:
anch’io sottolineo quanto è stato detto dal Consigliere Versaci, non esistono Revisori
amici e nemici, e non esistono Revisori di parte per quanto ci riguarda. Esistono dei
Revisori, che ringrazio, che fanno il proprio mestiere, fanno il proprio lavoro, estratti
peraltro per norma, e quindi francamente questa divisione credo che non sia, come dire,
neanche rispettosa nei confronti dei Revisori che stanno facendo un lavoro per l’Ente
anche molto significativo, perché sappiamo benissimo qual è la mole di lavoro che ha
un Collegio dei Revisori rispetto a tutti gli atti che andiamo a deliberare e che vengono
evidentemente letti e valutati; lo stesso credo che valga per i nostri uffici che stanno
facendo un lavoro molto complesso con sempre meno risorse - anche dal punto di vista
umano - quindi impiegate, nonostante gli adempimenti continuino a crescere. Per
quanto riguarda, come dire, entrate e spese: guardate, qui è semplicemente... io riporterò
dei fatti che son stati riportati dal Consigliere Lavolta e al contrario: certo che è facile
avere dei milioni in più da spendere se per anni non si è mai accantonato un euro, un
euro, a fronte delle perdite su derivati potenziali; li abbiamo recuperati noi nel primo
Bilancio di previsione. Certo che è facile, anch’io preferirei spendere quei soldi e non
accantonarli, peccato che noi li abbiamo accantonati e prima non sono stati accantonati
questi fondi a copertura dei possibili... valori negativi derivati, cosa che tutti gli enti
hanno fatto: Città Metropolitana l’aveva fatto, gli altri comuni che hanno sottoscritto il
derivato lo avevano fatto; noi siamo l’unico ente che non aveva accantonato un euro
perché preferiva spenderli. È facile fare politiche di Bilancio così, sulle entrate, e
aggiungo: è facile fare politiche sulle entrate dicendo: “Beh, è bellissimo usare gli oneri
di urbanizzazione per fare investimenti” e poi utilizzare avanzo - che non è cassa - per
finanziare spesa corrente, ma questo non lo stiamo facendo; non lo stiamo facendo, e
certamente dal punto di vista del consenso ha ragione qualcuno: probabilmente costa di
più, perché è molto più facile, però non lo stiamo facendo perché stiamo attuando delle
politiche di Bilancio molto rigorose. Enti culturali: è molto più facile dare immobili
invendibili per chiudere i Bilanci rispetto a prendersi la briga di fare un Piano
industriale che comporterà certamente delle difficoltà e dei sacrifici, è molto più facile,
certo che così sulle entrate e sulle spese è facile giocare, queste sono le politiche di
Bilancio virtuose? Io non credo, poi ciascuno, ovviamente, legittimamente pensa e ci
crede, ma io non credo che sia virtuoso, come non è virtuoso lasciare un Bilancio
previsionale 2016 con 30 milioni in entrata che erano inesistenti: lettere - lo ricordo -
scritte in entrata che non avevano nessun presupposto e, sì, abbiamo dovuto tagliare a
novembre, abbiamo dovuto tagliare, ce ne assumiamo la responsabilità. Aggiungo, sul
debito: è vero, l’Amministrazione precedente ha fatto una buona politica di riduzione
del debito, io non lo nascondo, e noi stiamo andando in quella direzione. Abbiamo
ereditato, come diceva il Consigliere Lavolta, un Bilancio con 2.9 miliardi, siamo a 2.6
oggi, finiremo a 2.4. È un sacrificio che dobbiamo fare, questo significa che non
possiamo, come dire, fare ulteriore debito per fare investimenti, come è stato fatto in
passato. Questa è una cosa che noi stiamo facendo, io non lo nego, riprendendo il
percorso che è stato fatto e credo che sia una politica di Bilancio virtuosa ma, aggiungo,
è facile fare politiche di Bilancio potendo spendere entrata e spesa, non mettendo a
Bilancio circa 30 milioni per Infra.To e GTT. È certo che ce li carichiamo e adesso
abbiamo meno soldi da spendere, certo, però io francamente credo che sia più virtuoso
prendersi gli oneri di sistemare quello che in qualche modo è rimasto in sospeso rispetto
a far finta che il problema non ci fosse. Aggiungo che la Corte dei Conti sottolinea più
volte nella relazione certamente le criticità che sono state anche, come diceva
giustamente il Consigliere Carretto, sono state anche più volte ricordate anche nelle
sentenze precedenti: c’è la rigidità della spesa, il fatto che siamo in tensione di cassa, le
anticipazioni di Tesoreria, le ha ricordate più volte e forse le abbiamo anche dibattute
nei Consigli precedenti. Però, ci dice, anche, che stiamo migliorando sulla cassa, che
abbiamo una migliore gestione dell’avanzo, proprio perché non lo stiamo più
utilizzando per finanziare la spesa corrente, che stiamo riducendo l’indebitamento
proseguendo il trend che era stato fatto, che stiamo cercando di gestire la spesa con le
grandissime difficoltà, perché guardate, c’è un dato che credo che possa dire, in modo
chiaro, le difficoltà che ha quest’ente, e cioè la percentuale di rigidità della spesa: 53%.
Siamo il doppio di Roma e Milano e siamo peggio di Catania che è andata in dissesto.
Siamo la Città con maggior rigidità di spesa, e la rigidità di spesa com’è calcolata?
Ammontare di mutui, 250 milioni; spesa per personale, 650 milioni; con una rigidità di
spesa di questo tipo - che deriva dalle politiche di Bilancio, evidentemente, che in
qualche modo sono state attuate negli anni - è difficile lavorare sulla spesa e lavorare
sull’entrata. Allora, io credo, semplicemente, che quello che noi stiamo facendo è un
piano d’interventi che certamente, ripeto, implica decisioni molto complicate; io, non
fossi stata sollecitata dall’intervento del Consigliere Lavolta, non avrei ribadito, di
nuovo, ogni volta, quanto accaduto perché io condivido quello che diceva l’Assessore
Rolando, che è il momento - ormai io lo dico da un anno - di guardare alle soluzioni,
però, ripeto, che bisogna avere il coraggio di partire tutti da un’analisi - al di là delle
responsabilità politiche - che è oggettiva. Il debito è stato tutto fatto dal ’95 al 2011,
cioè questo lo dicono i dati: dal ’95 al 2011. Quelli sono gli anni in cui la Città è stata
sovraindebitata e quel debito va gestito, e purtroppo scarica sempre più sulle future
generazioni se non riusciamo a ridurlo. Aggiungo, con una considerazione conclusiva:
io credo che bene abbia fatto quest’Aula - e non c’entra nulla, perché non è direttamente
collegato all’interpellanza - a non discutere in questa sede di questioni come il Salone
del Libro, che hanno avuto valenza mediatica e che non avevano atti che riguardavano
direttamente l’attività dell’ente, e credo che abbia fatto bene, anche, a non portare in
quest’Aula, anche legata a vicende del Salone del Libro, mi sembra che siamo stati,
come dire, da esempio rispetto alla discussione politica, cose che non sono prettamente
correlate alle attività e quindi io invito, ovviamente ciascuno legittimamente può fare
ciò che vuole, l’ho fatto io stessa, sbagliando, e ho chiesto peraltro scusa, credo che non
sia quest’Aula in cui si debba discutere, ripeto, di tematiche come intercettazioni
telefoniche che nulla hanno a che vedere, se non correlate direttamente, all’attività
politica. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Sindaca.
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