Interventi |
PISANO Paola (Assessora) Grazie, Presidente. Anche io non entro nel merito del titolo, che trovo... una grave mancanza di rispetto nei confronti degli uffici che lavorano con professionalità e diligenza su questi temi. Allora, la domanda che mi viene fatta è: “se le risorse a tempo determinato che ad oggi lavorano all’interno dell’anagrafe hanno ricevuto adeguata formazione”. Prima di rispondere vorrei ricordare che i lavoratori interinali non sono dei dipendenti della Città di Torino, che ne è però l’utilizzatrice e che il datore di lavoro è la società Gi Group. Quindi, citando il D. Lgs. 81/2008, l’agenzia affidataria ha l’obbligo, ai sensi dell’art. 35, di informare i lavoratori sui rischi per la sicurezza e la salute connessi all’attività di cui sono destinati, e di formarli e addestrarli all’uso delle attrezzature di lavoro necessarie per lo svolgimento delle attività. Quindi, anche in questo Decreto Legislativo si rimanda al fatto che è l’agenzia affidataria sulla quale sono in capo gli obblighi di formazione e informazione; in ogni caso, la Città ha ritenuto opportuno organizzare un supplemento di formazione. Andiamo ad analizzare la domanda nel dettaglio. Mi si chiedeva: “se gli 11 interinali hanno ricevuto adeguata formazione e informazione documentata sulle prescrizioni comportamentali”. Sì, hanno ricevuto adeguata formazione e preso visione dell’opuscolo informativo sulle prescrizioni in campo comportamentale, predisposto dal datore di lavoro in data 26 e 28 febbraio; le allego la firma per presa visione. “Se hanno ricevuto formazione e informazione riguardante gli adempimenti attinenti alla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”; ai lavoratori è stata somministrata la formazione in materia di sicurezza sul luogo di lavoro, ai sensi, sempre, del D. Lgs. 81/2008, dall’agenzia Gi Group per la parte generale, mentre invece dal Comune di Torino per la parte specifica; troverà nel materiale gli allegati. Per quanto riguarda invece la formazione che lei richiede per le procedure di qualità... non è esattamente chiaro cosa intende, perché se si riferisce all’obbligo di formazione in materia di qualità, questo obbligo non sussiste, anche se ovviamente gli 11 interinali sono stati formati sulle procedure oggetto della loro attività e, ovviamente, questa formazione viene fatta rispettando le procedure di qualità e i criteri di qualità che sono sottostanti le varie attività degli 11 interinali. Sussiste, invece, un sistema di qualità della Città nel quale sono state catalogate e descritte alcune attività degli uffici. Questo sistema di qualità, ovviamente, è finalizzato a garantire, anche attraverso audit che vengono spesso fatti all’interno dei Servizi, il rispetto delle modalità di procedura e di erogazione dei vari Servizi. Per quanto riguarda, invece, la formazione sull’anticorruzione, con la Legge 190/2012, la Città ha avviato un percorso relativo alla prevenzione della corruzione dove troverete tutte le informazioni alla pagina Intracom e allo stesso indirizzo troverete, anche, una determinazione dirigenziale 1442025/002 dove vengono definiti i criteri e le modalità per la formazione in materia di anticorruzione. Tale formazione è stata rivolta: ai dirigenti; ai funzionari in PO; ai funzionari dell’area rischio; come individuato nel Piano di anticorruzione della Città. Tra le aree di rischio non rientrano i Servizi Demografici della Città di Torino; inoltre, sempre all’interno della determina citata, vengono stabiliti i criteri per individuare il personale da avviare alla formazione, basati in particolare sui seguenti criteri: attività specifica del dipendente all’interno del servizio; livello di responsabilità rivestito all’interno dei procedimenti; ruolo del dipendente nel contesto organizzativo del servizio; grado di difficoltà di controllo del superiore sulle attività svolte dal dipendente. Risulta evidente che il personale in esame non rientra in alcun titolo tra i soggetti destinati alla formazione in materia di anticorruzione. Il secondo punto che si chiedeva all’interno dell’interpellanza erano: “le motivazioni riguardanti l’assenza di due spunte su due fattori di rischio elencati nella tabella”; queste due voci di rischio non sono state compilate in quanto l’RSPP comunicava a mezzo mail, il 04/01/2018, di non essere in grado di pronunciarsi sui rischi di presenza di amianto e di incendio. La mancata compilazione delle due voci nel modulo, la cui, tra l’altro, formulazione non prevede campi obbligatori, si è ritenuto fosse integrabile per quanto contenuto nel DVR, che a pagina 84 alla voce “presenza di amianto” evidenzia la classe di rischio basso=1, analogamente per la voce “incendio” a pagina 102 evidenzia la classe di rischio media, tant’è che il Servizio delle Risorse Umane ha accolto il modulo senza formulare nessuna osservazione. PISANO Paola (Assessora) Grazie. Innanzitutto ringrazio la Consigliera per questa lezione sull’innovazione e le faccio anche una domanda, volendo chiederle cosa sta facendo oggi la Città sull’innovazione, giusto per sapere se siamo allineati sul programma, sulla politica e sulla strategia che noi portiamo ai convegni. Comunque, la ringrazio per questa lezione e visto che lei mi citava l’efficienza, le vorrei chiedere anche i numeri dell’anagrafe, quindi come sono migliorate le carte di identità e tutti i servizi che noi portiamo avanti all’interno dell’anagrafe? Perché se lei mi parla di efficienza, sicuramente mi saprà parlare anche di numeri, no? E quindi mi saprà dire che il servizio sta migliorando di x% oppure no; per cui la invito a documentarsi prima di parlare di efficienza e di innovazione con chi in questo momento la sta... (INTERVENTI FUORI MICROFONO) PISANO Paola (Assessora) Sono sul testo... PISANO Paola (Assessora) Allora, non ho capito cosa c’entri l’esempio dei dehors rispetto all’interpellanza che lei ha fatto. Quindi le chiederei anche di fornire... PISANO Paola (Assessora) Allora, vorrei sottolineare il fatto che gli interinali lavorano in back office e non in front office, questa è la prima cosa; la seconda cosa è che... il modulo, dove lei non ha trovato le spunte, è un modulo dove ogni voce non è obbligatoria da spuntare, ed è un modulo che è integrato da un modulo generale, che si chiama DVR, dove viene elencato il rischio per quanto riguarda la presenza di amianto e il rischio di incendio. Le ho citato le pagine all’interno dell’interpellanza; può andare a verificare come è valutato il rischio all’interno del DVR e quel modulo è integrato dal DVR che viene fatto all’interno di ogni edificio, okay? |