Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Passiamo al numero meccanografico 00492/2019. La presentatrice è la Consigliera Montalbano. Risponde l’Assessore Pisano. L’oggetto dell’interpellanza è: “L’incompetenza di casa nostra” FERRERO Viviana (Vicepresidente) Prego, Assessore. PISANO Paola (Assessora) Grazie, Presidente. Anche io non entro nel merito del titolo, che trovo... una grave mancanza di rispetto nei confronti degli uffici che lavorano con professionalità e diligenza su questi temi. Allora, la domanda che mi viene fatta è: “se le risorse a tempo determinato che ad oggi lavorano all’interno dell’anagrafe hanno ricevuto adeguata formazione”. Prima di rispondere vorrei ricordare che i lavoratori interinali non sono dei dipendenti della Città di Torino, che ne è però l’utilizzatrice e che il datore di lavoro è la società Gi Group. Quindi, citando il D. Lgs. 81/2008, l’agenzia affidataria ha l’obbligo, ai sensi dell’art. 35, di informare i lavoratori sui rischi per la sicurezza e la salute connessi all’attività di cui sono destinati, e di formarli e addestrarli all’uso delle attrezzature di lavoro necessarie per lo svolgimento delle attività. Quindi, anche in questo Decreto Legislativo si rimanda al fatto che è l’agenzia affidataria sulla quale sono in capo gli obblighi di formazione e informazione; in ogni caso, la Città ha ritenuto opportuno organizzare un supplemento di formazione. Andiamo ad analizzare la domanda nel dettaglio. Mi si chiedeva: “se gli 11 interinali hanno ricevuto adeguata formazione e informazione documentata sulle prescrizioni comportamentali”. Sì, hanno ricevuto adeguata formazione e preso visione dell’opuscolo informativo sulle prescrizioni in campo comportamentale, predisposto dal datore di lavoro in data 26 e 28 febbraio; le allego la firma per presa visione. “Se hanno ricevuto formazione e informazione riguardante gli adempimenti attinenti alla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”; ai lavoratori è stata somministrata la formazione in materia di sicurezza sul luogo di lavoro, ai sensi, sempre, del D. Lgs. 81/2008, dall’agenzia Gi Group per la parte generale, mentre invece dal Comune di Torino per la parte specifica; troverà nel materiale gli allegati. Per quanto riguarda invece la formazione che lei richiede per le procedure di qualità... non è esattamente chiaro cosa intende, perché se si riferisce all’obbligo di formazione in materia di qualità, questo obbligo non sussiste, anche se ovviamente gli 11 interinali sono stati formati sulle procedure oggetto della loro attività e, ovviamente, questa formazione viene fatta rispettando le procedure di qualità e i criteri di qualità che sono sottostanti le varie attività degli 11 interinali. Sussiste, invece, un sistema di qualità della Città nel quale sono state catalogate e descritte alcune attività degli uffici. Questo sistema di qualità, ovviamente, è finalizzato a garantire, anche attraverso audit che vengono spesso fatti all’interno dei Servizi, il rispetto delle modalità di procedura e di erogazione dei vari Servizi. Per quanto riguarda, invece, la formazione sull’anticorruzione, con la Legge 190/2012, la Città ha avviato un percorso relativo alla prevenzione della corruzione dove troverete tutte le informazioni alla pagina Intracom e allo stesso indirizzo troverete, anche, una determinazione dirigenziale 1442025/002 dove vengono definiti i criteri e le modalità per la formazione in materia di anticorruzione. Tale formazione è stata rivolta: ai dirigenti; ai funzionari in PO; ai funzionari dell’area rischio; come individuato nel Piano di anticorruzione della Città. Tra le aree di rischio non rientrano i Servizi Demografici della Città di Torino; inoltre, sempre all’interno della determina citata, vengono stabiliti i criteri per individuare il personale da avviare alla formazione, basati in particolare sui seguenti criteri: attività specifica del dipendente all’interno del servizio; livello di responsabilità rivestito all’interno dei procedimenti; ruolo del dipendente nel contesto organizzativo del servizio; grado di difficoltà di controllo del superiore sulle attività svolte dal dipendente. Risulta evidente che il personale in esame non rientra in alcun titolo tra i soggetti destinati alla formazione in materia di anticorruzione. Il secondo punto che si chiedeva all’interno dell’interpellanza erano: “le motivazioni riguardanti l’assenza di due spunte su due fattori di rischio elencati nella tabella”; queste due voci di rischio non sono state compilate in quanto l’RSPP comunicava a mezzo mail, il 04/01/2018, di non essere in grado di pronunciarsi sui rischi di presenza di amianto e di incendio. La mancata compilazione delle due voci nel modulo, la cui, tra l’altro, formulazione non prevede campi obbligatori, si è ritenuto fosse integrabile per quanto contenuto nel DVR, che a pagina 84 alla voce “presenza di amianto” evidenzia la classe di rischio basso=1, analogamente per la voce “incendio” a pagina 102 evidenzia la classe di rischio media, tant’è che il Servizio delle Risorse Umane ha accolto il modulo senza formulare nessuna osservazione. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Assessore. Passo la parola alla Consigliera Montalbano. MONTALBANO Deborah Grazie, Vicepresidente. Allora, Assessora, innanzitutto su tutta la parte della formazione lei non era presente in Commissione ma sono stati auditi anche i Sindacati e... allora, partiamo dal presupposto, parentesi: questa interpellanza nasce dalla documentazione che lei stessa mi ha fornito a seguito della discussione della precedente ultima nostra interpellanza, quindi...; seconda cosa: la formazione, come hanno detto anche bene i Sindacati in Commissione, per quanto riguarda gli 11 interinali, ma anche come dalla documentazione che lei stessa mi ha fornito, è stata fatta sulle prime 4 ore su tutti gli 11 e invece, quella specifica, era ancora in fase di organizzazione. Si sta svolgendo, ma si sta svolgendo in ritardo e io qui le pongo una questione: la formazione va fatta prima dell’ingaggio, mi pare che queste persone siano già da qualche mese attive all’interno dei Servizi, però si sta facendo la formazione un po’ con una, diciamo così, “gestione smart”, perché ormai la gestione di questo servizio la denomino “gestione smart”, innovazione, innovativa, ci innoviamo. Le vorrei ricordare che quando un cittadino, invece, deve chiedere al Comune il permesso di aprire un dehors si deve attenere nei tempi, nelle forme - è un esempio eh - nei tempi, nelle forme, a tutta quella che è la normativa, perché altrimenti non può procedere a montare un semplice dehors: perché le faccio questo esempio? Perché io vorrei capire - e io è questo che non capisco - perché si abbiano a questo punto due pesi e due misure? Cioè, quando i cittadini devono sottostare alla normativa da parte dell’Amministrazione pubblica c’è una certa severità e un certo richiamo al rispetto delle normative, quando invece è l’Ente Pubblico che deve attenersi a delle normative e a degli impegni, allora ci possiamo permettere anche gestioni di questo tipo. Io credo che questo sia sbagliato... in primo acchito per il messaggio che si dà, per cui ci sono due pesi e due misure, e in secondo luogo perché non c’è il rispetto di alcune normative e anche noi, anche se siamo in difficoltà, come può esserlo il cittadino che chiede di potere aprire un dehors in città, siamo in difficoltà di risorse, piuttosto che in difficoltà di personale, piuttosto che in difficoltà di tantissimi altri aspetti, siamo tenuti a sottostare a certe normative. Allora, il modulo rischi personale in contratto di somministrazione, non lo dico io che questi prospetti che vengono consegnati ai lavoratori e che indicano, appunto, il livello di quelli che possono essere i rischi sotto tutta una miriade di aspetti, nel luogo di lavoro dove vanno a svolgere la loro attività, ma le ricordo anche che questi servizi sono aperti al cittadino e quindi… Io sfoglio questo modulo e vedo che: per quanto riguarda la presenza di amianto, non è definito né il rischio né se c’è presenza oppure no; e per quanto riguarda il rischio di incendi, a uno di questi 11 interinali (perché è la fotocopia che ho io, ed è quella che è stata consegnata a uno di questi 11 interinali) anche qui non è segnato e indicato nulla. Non si può... cioè... questo prospetto non è a norma. Allora, io le chiedo il perché ci ritroviamo a dare ai lavoratori prospetti che non sono completati nella loro completezza, scusi il gioco di parole. Sappiamo benissimo che ci sono anche delle situazioni di difficoltà all’interno delle strutture, sia per quanto riguarda la sicurezza e a maggior ragione quindi io mi preoccupo su quello che può essere il rischio incendi o alla presenza di amianto; cioè... questi lavoratori sono consapevoli dei rischi che corrono, o che non corrono, all’interno delle sedi delle anagrafi con un modulo di questo tipo? Lei è sicura che un l’Ufficio del Personale non ha preso visione di questa situazione e magari forse non ha ritenuto di avviare una verifica collettiva su tutti quelli che sono, in questo momento, i contratti di somministrazione lavoro attraverso le agenzie interinali in tutti i Settori della Città? E poi, abbia pazienza, lei viene a contestare quindi il titolo di questa interpellanza? E io cos’altro posso scrivere? Che titolo posso metterci in un’interpellanza dove il merito della questione è quello che le sto elencando? Abbia pazienza. E ripeto, questa documentazione l’ho avuta direttamente da lei, con tutta una serie di... insomma, tranquillizzazioni, anche che tutto era a posto. No, tutto non è a posto, non è a posto, e continuiamo a gestire questi servizi, e questo lo dicono i Sindacati, lo dicono i dipendenti e lo dicono i cittadini, con i disagi che hanno, continuiamo con questa gestione fantasiosa... “smart”. Guardi che l’innovazione passa dall’efficienza di un servizio, non dalla inefficienza di un servizio. L’innovazione non può essere una cosa astratta, quella, sa, da portare ai convegni, dove tutti parliamo con questi bei discorsi, no? In politichese, del futuro, dell’innovazione e poi, stringi, stringi, invece tra il servizio che riusciamo ad erogare e il bisogno del cittadino e le esigenze, siamo lontani su tutti i fronti, su tutti i fronti... e poi realmente, invece, stiamo solo creando disagi; stiamo fornendo un servizio che crea solo ed esclusivamente disagi... Di quale innovazione parliamo? L’innovazione non è un qualcosa da portare - glielo ripeto - ai convegni per riuscire ad ottenere un premio; l’innovazione è un’altra cosa, è una cosa seria e passa, glielo ripeto, dall’efficienza di un servizio, dall’efficienza, quella di cui lei non si occupa rispetto ai servizi che sono in capo a lei. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Consigliera Montalbano. L’interpellanza in realtà... non ho cap... mi scusi, Consigliera, mi manca solo... lei vuole l’approfondimento? No, va bene così? Assessore Pisano, prego. Aspetti, eh, che le do la parola. Si risegna, mi scusi? MONTALBANO Deborah Sì, no, solo per dirle che non ho richiesto l’approfondimento di questa interpellanza perché ce ne sono già altre tre che sono in approfondimento e con il Presidente della Commissione, l’ultima Commissione, eravamo rimasti di portare di nuovo in approfondimento e risentire i Sindacati a seguito dell’ultimo incontro avvenuto con l’Amministrazione; quindi non è il caso, perché sto collezionando le interpellanze su questo tema, quindi questa possiamo anche lasciarla così. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Consigliera Montalbano, do ancora la parola all’Assessore Pisano. PISANO Paola (Assessora) Grazie. Innanzitutto ringrazio la Consigliera per questa lezione sull’innovazione e le faccio anche una domanda, volendo chiederle cosa sta facendo oggi la Città sull’innovazione, giusto per sapere se siamo allineati sul programma, sulla politica e sulla strategia che noi portiamo ai convegni. Comunque, la ringrazio per questa lezione e visto che lei mi citava l’efficienza, le vorrei chiedere anche i numeri dell’anagrafe, quindi come sono migliorate le carte di identità e tutti i servizi che noi portiamo avanti all’interno dell’anagrafe? Perché se lei mi parla di efficienza, sicuramente mi saprà parlare anche di numeri, no? E quindi mi saprà dire che il servizio sta migliorando di x% oppure no; per cui la invito a documentarsi prima di parlare di efficienza e di innovazione con chi in questo momento la sta... (INTERVENTI FUORI MICROFONO) FERRERO Viviana (Vicepresidente) Assessore, ma mi scusi... Assessora, scusi, rimaniamo però sul testo e sul tema... PISANO Paola (Assessora) Sono sul testo... FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sul tema specifico dell’interpellanza, Grazie. PISANO Paola (Assessora) Allora, non ho capito cosa c’entri l’esempio dei dehors rispetto all’interpellanza che lei ha fatto. Quindi le chiederei anche di fornire... FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora, scusate, io... Tanto la trattazione dell’interpellanza è stata svolta. Tolgo la parola perché continuate, veramente; questo battibecco interno non è assolutamente sopportabile, eh! E poi rivolgetevi comunque alla Presidenza. PISANO Paola (Assessora) Allora, vorrei sottolineare il fatto che gli interinali lavorano in back office e non in front office, questa è la prima cosa; la seconda cosa è che... il modulo, dove lei non ha trovato le spunte, è un modulo dove ogni voce non è obbligatoria da spuntare, ed è un modulo che è integrato da un modulo generale, che si chiama DVR, dove viene elencato il rischio per quanto riguarda la presenza di amianto e il rischio di incendio. Le ho citato le pagine all’interno dell’interpellanza; può andare a verificare come è valutato il rischio all’interno del DVR e quel modulo è integrato dal DVR che viene fatto all’interno di ogni edificio, okay? FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Assessora Pisano. |