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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Marzo 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 5
INTERPELLANZA 2019-00576
"CORSO DANTE: L'ENNESIMA DIMOSTRAZIONE CHE L'UNICO S? DI QUESTA AMMINISTRAZIONE ? A FAVORE DEL DEGRADO" PRESENTATA IN DATA 15 FEBBRAIO 2019 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Passiamo alle successive, io chiederei ai Consiglieri di accorpare quelle due del
Consigliere Magliano, le due interpellanze a cui risponderà il Vicesindaco Montanari,
cominciamo con la prima, 00576:

“Corso Dante: l’ennesima dimostrazione che l’unico sì di questa
Amministrazione è a favore del degrado”

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Vicesindaco Montanari, prego.

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Buonasera a tutte e tutti, grazie Presidente, grazie al Consigliere Magliano. Sul titolo
non entro, ma comunque abbiamo detto che ritengo che sia un’osservazione, la sua, più
che legittima, perché effettivamente quest’area ha bisogno di interventi. Rispondo senza
stare a citare tutta l’interpellanza, che giustamente è anche piuttosto lunga, entrerei nel
merito dei punti che, comunque sostanzialmente per riassumerla ai Consiglieri, si tratta
di avere chiarimenti su un’area che è sostanzialmente in abbandono, ex OSI-Ghia, zona
corso Dante, prospiciente la ferrovia. Allora, prima di tutto l’area è relativa ad un PEC
che si chiama: “Ambito Ghia” da piano regolatore, che prevede la cessione alla Città di
alcune aree destinate ai servizi pubblici, ma cessione che non è mai avvenuta perché
l’area è di proprietà privata e i privati non hanno ancora iniziato le attività…, adesso ci
arrivo. Sulle aree in oggetto insistono stabilimenti industriali dove a partire dai primi
decenni del ‘900 si svolgevano attività di produzione stampaggio delle lamiere per
l’industria automobilistica e per la progettazione e produzione di autoveicoli ormai
dismesse da tempo. Le aree riguardano questi ambiti di riordino chiamati Ghia OSI
Ovest e OSI Est, ubicati tra corso Dante eccetera, e sono già stati oggetto di una variante
n. 38 che ha modificato il mix funzionale di circa 40 zone urbane di trasformazione,
quindi fa parte di questa variante; a seguito delle difficoltà incontrate dagli operatori
nella commercializzazione e di interventi, in particolare quelli di carattere produttivo di
terziario di commercio (parola incomprensibile), non è stato dato corso al Pec, né alla
rilocalizzazione delle strutture europee di design dell’area ex Ghia che era stata una
delle ipotesi da tempo presentate. Nel dicembre 2011 con la variante 234, al fine di
consentire l’avvio delle iniziative immobiliari, si provvedeva ad una nuova articolazione
delle destinazioni d’uso declinati in relativi ambiti e sottoambiti; il nuovo mix così
delineato comporta un incremento della destinazione residenziale, non sto ad entrare nel
merito, poi le do tutto il materiale, e dunque... in questa variante, nonostante questa
variante, non partì ancora l’intervento. Nel ‘12, 19 aprile, è stata presentata istanza di
modifica allo studio unitario di riordino al piano esecutivo convenzionato in precedenza
approvato, tale istanza però non ha avuto seguito per mancanza di interesse da parte dei
proponenti; l’area è stata ancora alienata ed è attualmente di proprietà della Società
Europea Risorse SGR S.p.A. in qualità di gestore del fondo immobiliare alternativo
denominato “(parola incomprensibile) Real Estate”, comunque le do tutti i documenti.
Rispetto alla riqualificazione e alla risistemazione dell’area la medesima società ha
presentato alla Città, ha intenzione di presentare quanto prima un master plan
urbanistico esteso a tutti e tre gli ambiti, per adesso però non è stato fatto nulla, le aree
risultano unicamente avviate le procedure connesse alla bonifica ambientale, di questa
invece abbiamo una relazione del febbraio 2019, quindi molto recente, dello studio
Planeta, che se vuole le consegno, nel quale sono indicate area per area le problematiche
di bonifica e le relative procedure progettuali previste. Ancora, si fa presente proprio in
relazione a molte delle osservazioni che sono state fatte dal Consigliere, che in data 23
gennaio 2019 la Città ha emanato un’ordinanza, la 145/2019, finalizzata ad imporre ai
proponenti: “l’apposizione di cartellonistica volta ad evidenziare lo stato di pericolo dei
luoghi, l’accurata revisione delle murature, degli intonaci dei muri di recinzione con
rimozioni delle parti instabili o pericolanti e il ripristino delle parti rimosse o mancanti
delle murature degli intonaci dei muri di recinzione”. Queste tre cose sono state poi
ancora... verificate dai nostri uffici, per quanto riguarda la prima e la seconda, sembra
che siano state apposte sia la cartellonistica e sia la messa in sicurezza dei muri, mentre
invece per quanto riguarda il ripristino delle parti rimosse o mancanti e degli intonaci,
recinzione eccetera, eccetera, con relazione tecnica a firma di idoneo tecnico abilitato, i
contatti che sono stati avviati tra il nostro ufficio edilizio e di controllo, il direttore della
nostra Divisione è Sergio Brero e la proprietà hanno portato a verificare che non sono
ancora stati fatti ma sono in programma e dunque ci verrà presentato un progetto a
breve. Quindi la messa in sicurezza esterna dell’edificio è in corso e verrà approvata a
breve, mentre invece la più ampia progettualità su tutta l’area è ancora ferma.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Capogruppo Magliano.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente, ma chiedo al Vicesindaco se vuole fornirmi la documentazione, lo
ringrazio anche per la puntualità della risposta, mi fa piacere che anche la politica che
guida la Città riconosca che quella è una zona sulla quale sarebbe importante intervenire
perché, Vicesindaco, come bene immaginiamo allora erano fabbriche in un pezzo della
città che aveva un valore molto basso, oggi quel pezzo di città ha un valore altissimo,
perché siamo in parte..., è vero che c’è il cavalcavia, ma potrebbero farci delle attività o
dei servizi o zona residenziale di un certo pregio e di un certo valore, ancorché vicino
alla ferrovia. Poi, devo dire, quella è una zona che è stata interessata dal punto di vista
giornalistico per una serie di fatti non piacevolissimi che sono accaduti, evidentemente
però, quello che appare dalle foto che io mi sono permesso di inviarle, Vicesindaco, e
penso che abbia visto anche lei, oltre agli interventi che avete chiesto con l’ordinanza,
sarebbe opportuno chiedere anche ai proprietari di questi immobili, questo sì, una
pulizia, come spetta ai cittadini frontisti pulire, quando noi diciamo al cittadino che si
lamenta per il marciapiede, noi tutte le volte gli diciamo che è una responsabilità sua
pulire di fronte alla sua abitazione, l’unica cosa che non ho trovato nella sua risposta,
Vicesindaco, è chiedere a questi soggetti di pulire in qualche modo, qui abbiamo una
fantastica rappresentazione di bagni che non so come siano finiti lì, proprio tazze del
gabinetto che sono finite nell’area di questa fabbrica, non so come siano finite lì,
evidentemente non sono l’univo rifiuto, ci sono tutta una serie di rifiuti anche
ingombranti e assolutamente visibili dal cavalcavia, perché le foto che ho fatto
evidentemente non le ho fatte scavalcando il cancello per entrare all’interno, per cui
l’unica cosa che ho trovato, ancorché l’ordinanza è molto precisa e puntuale, comunque
una richiesta ai proprietari di provare ad intervenire anche sull’esterno per quello che
riguarda il passaggio dove le persone, dove i cittadini possono camminare lato immobile
e all’interno perché purtroppo dal cavalcavia si vede veramente di tutto, c’è un
problema di illuminazione, Vicesindaco, questo forse gliel’avranno fatto anche notare e
diventa veramente un fantastico rifugio per chi lì vuole andare a spacciare o prostituirsi,
piuttosto che, come è capitato, ahimè, e su questo vi fu cronaca giornalistica, il
complesso è stato teatro di un episodio criminoso di particolare efferatezza, un soggetto
è stato sequestrato e seviziato per tutta la notte da cinque connazionali che abitavano in
quelle palazzine. Questo è il vero problema, è chiaro che non è responsabilità
dell’Amministrazione, un luogo buio, un luogo non tutelato, un luogo non monitorato
può portare anche questo, è evidente che se la struttura è privata l’Amministrazione può
solo fare azione propulsiva da questo punto di vista. Io, Presidente, chiedo anche al
Vicesindaco, se è d’accordo. rispetto all’iter di questo atto, mi piacerebbe poter fare un
approfondimento in Commissione in modo tale da capire, insieme al Vicesindaco, quali
sono le prospettive sull’area, perché è evidente che noi oggi abbiamo una risposta che
dice fondamentalmente che la proprietà è passata di mano in mano. Ad oggi ci sono
delle ipotesi di riconversione di quello spazio, ma... ho imparato da lei in questi due
anni e mezzo che anche le ipotesi di riconversione devono sposarsi con un’idea di città.
Capire loro che tempi, che modi, con che velocità, e se hanno intenzione, quantomeno
di mantenere questo bene, affinché i cittadini che vivono in quella zona possano in
qualche modo esserne informati o esserne al corrente, sapendo che - e poi mi taccio
veramente - forse in quell’area lì, soprattutto, penso, rispetto al cavalcavia, adesso con
tutta l’operazione su via Nizza della ciclabile inizia ad esserci un problema di
parcheggi; pensare in quell’area, tra le tante cose, anche un silos con un design pulito
che possa accogliere auto di persone che oggi, con via Nizza strutturata in questo modo,
rischiano di avere meno posti auto, potrebbe essere un’ipotesi. Questo glielo dico,
Vicesindaco, perché alcuni cittadini che apprezzano l’inserimento della posta ciclabile,
però ahimè hanno ancora delle auto e non sanno proprio dove metterle. Per cui, io
chiedo al Vicesindaco di poter acquisire quanto ha detto in Aula, anche per le parti che
non è stato a leggere, perché erano corpose e lunghe. Chiederei un approfondimento in
Commissione perché mi pare che operazioni di questo tipo, in parte, debbano anche
essere guidate dalla politica, perché tra le varianti che si sono fatte negli anni si è
cercato di dare anche un’anima a una destinazione d’uso coerente con l’area in oggetto.
Mi rimetto poi alla volontà della Presidenza.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Sì, anticipo, potrebbe essere approfondita in Commissione, a meno che l’Assessore
nonché Vicesindaco ci dia delle informazioni...

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Allora, io suggerirei la seguente cosa: non ho niente in contrario ovviamente a parlarne,
però se facessimo una Commissione nel giro di qualche settimana non risolviamo
niente. Quindi, io adesso le darei questa informativa che è abbastanza precisa; fra l’altro
io non ho letto tutto, ma ci sono anche i punti che riguardano la Polizia Municipale,
dove si segnala il fatto che: sono stati fatti controlli diurni in via continuativa; non sono
facilmente quantificabili perché svolti all’interno dell’attività quotidiana del servizio;
non sono state riscontrate, al momento, particolari criticità; che è un po’ diverso da
quello che ci sta segnalando. Però, io leggo: “Si segnala l’intervento congiunto svolto
tra il personale del Comando della Sezione 1 sopraccitata, addetti alla società AMIAT, e
Ferrovie dello Stato, a tutela del decoro nella zona del sottopasso di corso Sommelier,
che ha prodotto buoni risultati e instaurato un rapporto di cooperazione continuativa tra
gli enti. Il monitoraggio della situazione proseguirà”. Allora, io suggerirei la seguente
cosa, poi naturalmente sarà il Consiglio a decidere, però dato che, come è stato
ricordato, questa è un’area sulla quale elementi di trasformazione abbastanza
significativi sono attuali, e cioè è stata riconosciuta, giustamente, la progettualità su via
Nizza, ci sarà anche tutto lo Scalo Vallino, da corso Sommelier fino a quasi a corso
Dante, che avrà una trasformazione molto rapida e legata sia agli interventi
dell’università, sia agli interventi del CIEP, che è un ente di ricerca collegato
all’università, sia di Nova Coop. Sull’area esattamente opposta alla ferrovia, ex Cirio,
sono arrivate sulla mia scrivania alcune proposte di intervento, quindi sono tutti i
tasselli di un cambiamento di tutta l’area che è urgente ma, diciamo, che è in procinto
probabilmente di avvenire. Quindi, se il Consigliere è d’accordo io mi confronto con il
Presidente della Commissione II e metto a calendario un approfondimento su quest’area
da farsi, però, suggerirei, un pochino più avanti... immagino tra un paio di mesi, ecco.
Questa è la mia proposta.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Allora, grazie Vicesindaco. Do la parola al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie Presidente. Per quanto riguarda la trasformazione urbanistica sono d’accordo
col Vicesindaco. Ci sono solo due elementi e poi mi taccio: il primo, una segnalazione
per i proprietari di ripulire l’area attorno e dentro; per come l’ho segnalata, e io le
chiederei di farlo, lo dico adesso, valga come segnalazione. Dall’altra parte, però, io
l’approfondimento, comunque, sul tema della sicurezza proverei a tenerlo, perché un
conto è la trasformazione urbana, sono d’accordo con lei: se ci vediamo tra due
settimane non serve a niente. Però, invece, chiederei un approfondimento sul tema della
sicurezza, perché mi pare che la risposta che arriva dal Comandante sia una risposta che,
di fatto, non dice che interventi vengono fatti, e visto che quella è un’area pericolosa e,
oggettivamente, io nel mio interpello chiedevo anche questa. Presidente, se è d’accordo,
chiederei l’approfondimento solo per la parte sicurezza dell’area; tra due mesi capiremo
col Presidente della II Commissione come affrontare il tema rispetto alla trasformazione
urbanistica, grazie.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Allora... perché il question time è solamente, mi scusi... l’interpellanza dovrebbe essere
ferma qui; quindi io darei l’approfondimento in Commissione, però l’attribuirei alla
Commissione I; naturalmente poi è soggetta a verifica della Capigruppo.
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