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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Marzo 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 36
ORDINE DEL GIORNO 2019-00053
(ODG N. 7/2019) "RICADUTE DELLA LEGGE 132 DEL 1 DICEMBRE 2018 'DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE E IMMIGRAZIONE, SICUREZZA PUBBLICA'" PRESENTATA IN DATA 9 GENNAIO 2019 - PRIMO FIRMATARIO TRESSO.
Interventi
IARIA Antonino
Allora, se permette, Presidente, ritornerei alla discussione della mozione. Diciamo che
abbiamo, come dire, abbiamo già votato un ordine del giorno, lo ha già detto il
Consigliere Tresso, su questo argomento; la nostra mozione, la mozione che è
presentata con l’articolo 93, quindi con carattere di urgenza va a esplicitare un
particolare punto di questa difficoltà nell’applicare il famoso Decreto Salvini e diciamo
lavorare appunto sui criteri per l’assegnazione dei permessi di soggiorno e per i vari
permessi che il Decreto permette, scusate il gioco di parole, diciamo di erogare. In
particolare la nostra intenzione è quella di lavorare puntualmente sui vari problemi che
man mano diciamo vengono fuori dall’applicazione diretta del Decreto. È anche vero
che da una Commissione che abbiamo fatto recentemente a Torino non abbiamo ancora
visto gli effetti diciamo problematici di questo Decreto; in questo caso la nostra
mozione va diciamo ad evidenziare un particolare punto, il particolare punto riguarda i
criteri per l’assegnazione dei permessi di soggiorno da parte delle Commissioni
Territoriali che riguardano il criterio di integrazione. È molto importante questo criterio
di integrazione perché riguarda in sintesi persone che, avendo avviato un percorso, un
tirocinio lavorativo o avendo magari anche trovato per conto loro un lavoro stabile a
tempo determinato e indeterminato, avevano con punteggio maggiore nel poter essere
chiaramente dotati di un permesso allora umanitario, adesso altri tipi di permessi, quindi
quello che stiamo cercando di puntualizzare con questa mozione è che andando diciamo
ad impedire a persone che hanno effettivamente fatto un passaggio molto importante
nell’integrazione sociale, quindi diventano dei contribuenti per il nostro Paese, quindi il
grido “prima gli Italiani” viene sostituito con “prima i contribuenti” con la nuova
circolare, che è il Decreto Salvini, non possono avere un qualsiasi tipo di permesso che
permette di continuare verso questo percorso molto importante. Quindi la nostra
mozione va a chiedere, ad impegnare la Giunta di andare a provare a modificare
l’interpretazione diciamo di questo criterio, aggiungere questo nuovo criterio di
integrazione per dare un nuovo tipo di permesso che è previsto nel Decreto. È molto
importante anche notare che la maggior parte delle persone che hanno fatto un tirocinio
di lavoro e poi hanno trovato un lavoro a tempo determinato o indeterminato sono
molte, sono una percentuale molto alta tra i migranti e richiedenti asilo, eccetera, quindi
vuol dire che diciamo da parte delle aziende cercano persone che sul mercato del lavoro
sono molto più appetibili rispetto ad altre proposte. Quindi la nostra mozione va ad
impegnare la Sindaca e la Giunta a chiedere al Ministero degli Interni e a tutti gli organi
competenti di inserire il criterio dell’integrazione legato ad un contratto di lavoro tra i
criteri valutabili dalle Commissioni Territoriali per il riconoscimento della protezione
internazionale. È molto preciso, forse si potrebbe fare senza nemmeno modificare il
Decreto, ma dando delle circolari, impegnando il Ministero a fare delle circolari
esplicative che portano verso questo risultato, quindi un lavoro magari certosino su un
punto in particolare che possa chiaramente migliorare questo Decreto che chiaramente
darà delle problematiche ai Comuni nella sua gestione. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliera Tisi.

TISI Elide
Sì, grazie. Molto brevemente, visto che l’atto presentato come primo firmatario, dal
Consigliere Tresso, riprendeva in molte parti l’ordine del giorno che già come Consiglio
Comunale avevamo approvato manifestando anche tutte le perplessità a quello che in
allora era un Decreto Legge, poi diventato Legge. Visto che all’interno di questo atto si
richiamano nuovamente le criticità che da questa Legge possono derivare, io considero
quanto presentato ed illustrato ora dal Consigliere Iaria, sostanzialmente è un
approfondimento, è una specifica di uno dei punti che sono già richiamati e di una delle
criticità, in particolare quella collegata al lavoro, che pure sono una conseguenza di
alcuni provvedimenti e non ultimo l’aspetto della residenza che vengono richiamati.
Esprimo comunque il voto favorevole ad entrambi i provvedimenti.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Consigliera Tisi. Quindi se per il Capogruppo Tresso va bene, metterei in
votazione l’atto in un’unica votazione anche per quanto riguarda l’emendamento. Prego.

TRESSO Francesco
Sono assolutamente d’accordo, non solo, ma trovo che l’atto presentato dal Consigliere
Iaria vada proprio ad integrare quel discorso che facevo in termini di residenza, cioè
proprio perché verrebbe negata anche con l’attestazione della residenza la possibilità di
un percorso formativo come quelli che lui giustamente richiamava; le due cose si
integrano.
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