Interventi |
IARIA Antonino Allora, se permette, Presidente, ritornerei alla discussione della mozione. Diciamo che abbiamo, come dire, abbiamo già votato un ordine del giorno, lo ha già detto il Consigliere Tresso, su questo argomento; la nostra mozione, la mozione che è presentata con l’articolo 93, quindi con carattere di urgenza va a esplicitare un particolare punto di questa difficoltà nell’applicare il famoso Decreto Salvini e diciamo lavorare appunto sui criteri per l’assegnazione dei permessi di soggiorno e per i vari permessi che il Decreto permette, scusate il gioco di parole, diciamo di erogare. In particolare la nostra intenzione è quella di lavorare puntualmente sui vari problemi che man mano diciamo vengono fuori dall’applicazione diretta del Decreto. È anche vero che da una Commissione che abbiamo fatto recentemente a Torino non abbiamo ancora visto gli effetti diciamo problematici di questo Decreto; in questo caso la nostra mozione va diciamo ad evidenziare un particolare punto, il particolare punto riguarda i criteri per l’assegnazione dei permessi di soggiorno da parte delle Commissioni Territoriali che riguardano il criterio di integrazione. È molto importante questo criterio di integrazione perché riguarda in sintesi persone che, avendo avviato un percorso, un tirocinio lavorativo o avendo magari anche trovato per conto loro un lavoro stabile a tempo determinato e indeterminato, avevano con punteggio maggiore nel poter essere chiaramente dotati di un permesso allora umanitario, adesso altri tipi di permessi, quindi quello che stiamo cercando di puntualizzare con questa mozione è che andando diciamo ad impedire a persone che hanno effettivamente fatto un passaggio molto importante nell’integrazione sociale, quindi diventano dei contribuenti per il nostro Paese, quindi il grido “prima gli Italiani” viene sostituito con “prima i contribuenti” con la nuova circolare, che è il Decreto Salvini, non possono avere un qualsiasi tipo di permesso che permette di continuare verso questo percorso molto importante. Quindi la nostra mozione va a chiedere, ad impegnare la Giunta di andare a provare a modificare l’interpretazione diciamo di questo criterio, aggiungere questo nuovo criterio di integrazione per dare un nuovo tipo di permesso che è previsto nel Decreto. È molto importante anche notare che la maggior parte delle persone che hanno fatto un tirocinio di lavoro e poi hanno trovato un lavoro a tempo determinato o indeterminato sono molte, sono una percentuale molto alta tra i migranti e richiedenti asilo, eccetera, quindi vuol dire che diciamo da parte delle aziende cercano persone che sul mercato del lavoro sono molto più appetibili rispetto ad altre proposte. Quindi la nostra mozione va ad impegnare la Sindaca e la Giunta a chiedere al Ministero degli Interni e a tutti gli organi competenti di inserire il criterio dell’integrazione legato ad un contratto di lavoro tra i criteri valutabili dalle Commissioni Territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale. È molto preciso, forse si potrebbe fare senza nemmeno modificare il Decreto, ma dando delle circolari, impegnando il Ministero a fare delle circolari esplicative che portano verso questo risultato, quindi un lavoro magari certosino su un punto in particolare che possa chiaramente migliorare questo Decreto che chiaramente darà delle problematiche ai Comuni nella sua gestione. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliera Tisi. TISI Elide Sì, grazie. Molto brevemente, visto che l’atto presentato come primo firmatario, dal Consigliere Tresso, riprendeva in molte parti l’ordine del giorno che già come Consiglio Comunale avevamo approvato manifestando anche tutte le perplessità a quello che in allora era un Decreto Legge, poi diventato Legge. Visto che all’interno di questo atto si richiamano nuovamente le criticità che da questa Legge possono derivare, io considero quanto presentato ed illustrato ora dal Consigliere Iaria, sostanzialmente è un approfondimento, è una specifica di uno dei punti che sono già richiamati e di una delle criticità, in particolare quella collegata al lavoro, che pure sono una conseguenza di alcuni provvedimenti e non ultimo l’aspetto della residenza che vengono richiamati. Esprimo comunque il voto favorevole ad entrambi i provvedimenti. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Consigliera Tisi. Quindi se per il Capogruppo Tresso va bene, metterei in votazione l’atto in un’unica votazione anche per quanto riguarda l’emendamento. Prego. TRESSO Francesco Sono assolutamente d’accordo, non solo, ma trovo che l’atto presentato dal Consigliere Iaria vada proprio ad integrare quel discorso che facevo in termini di residenza, cioè proprio perché verrebbe negata anche con l’attestazione della residenza la possibilità di un percorso formativo come quelli che lui giustamente richiamava; le due cose si integrano. |