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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Marzo 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 31
ORDINE DEL GIORNO 2018-05290
"SOSTEGNO ALLA NUOVA LINEA FERROVIARIA TORINO-LIONE" PRESENTATA IN DATA 12 NOVEMBRE 2018 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
NAPOLI Osvaldo
Grazie, Presidente. Non so se i colleghi dei 5 Stelle si rendono conto. Noi abbiamo dato
oggi via libera a mezza TAV con i voti degli italiani? Un manicomio. E cioè, abbiamo
dato via libera noi italiani perché si facesse la parte francese? Ma vi rendete conto?
Bene, il Consiglio di Amministrazione di TELT, la Società incaricata di realizzare il
tunnel di base della TAV, lo sto dicendo, questa è roba di minuti fa, bene, ha approvato
all’unanimità, con i voti dei Consiglieri francesi e italiani, la pubblicazione degli inviti
alle imprese a presentare le candidature per i lotti francesi della TAV. Cioè, vogliamo
provare a ricapitolare? Il Consiglio di Amministrazione, presieduto da Mario Virano per
salvaguardare i 300.000.000 di euro che si rischiava di perdere, ha dato voto positivo
per realizzare la mezza TAV sul territorio francese. Lo stesso Consiglio di
Amministrazione, secondo la teoria maniacale del Presidente Conte e del Ministro
Toninelli, non potrà pronunciarsi sull’altra metà della TAV nel caso il Governo italiano
restasse fermo nel suo no; ma vi rendete conto delle contraddizioni? Ma vi rendete
conto in che mondo siamo? Chiunque abbia conservato, permettetemi, un barlume di
ragione, si affannerebbe inutilmente a cercare il senso da dare a comportamenti
classificati soltanto, secondo me, secondo alcune tabelle psichiatriche, mai l’immagine e
la dignità dell’Italia erano state ferite così gravemente. Approviamo noi italiani di fare
la TAV francese, bellissimo, tutta una presa in giro. Prendersela con i tedeschi è giusto,
è facile, ma spiegare perché avrebbero sbagliato nel loro giudizio su Conte è molto
difficile. E allora, vedete, la ragionevolezza, l’intelligenza politica che sentivo ieri del
Sottosegretario Giorgetti, incominciano, come dire, incorniciano la vicenda TAV in una
dimensione meno fumosa, ma non per questo più rassicurante. Il punto di fondo rimane
invariato. La Maggioranza di Governo si muove sull’alta velocità con la
spregiudicatezza dei giocatori al tavolo del poker, a ogni rilancio ne segue un altro, e
l’ha quasi detto la Sganga, gliel’ha fatto dire, se Ricca l’ha capito gliel’ha detto la
Sganga, nella certezza che almeno uno dei due giocatori sta bluffando. Sconcerta però
vedere che il banco, cioè, il Presidente del Consiglio asseconda tutti i giocatori,
incurante del danno che viene agli italiani da una partita truccata, il cui bilancio finale,
comunque vada, sarà a carico dei contribuenti. Il Presidente Conte sta cercando, con un
umiliante gioco di prestigio, di rinviare alla manifestazione di interesse e nello stesso
tempo di non perdere i 300.000.000 di finanziamenti europei. Non perdere i fondi
significa, sulla carta, chiedere tempo per impegnarli nella costruzione dell’opera. Esulta
Di Maio, che non vuole la TAV, esulta Salvini che invece la vuole. Il danno provocato
dalle capriole in euro sono tantissimi, se l’opera si realizzerebbe basterebbero 2,7
miliardi o al massimo 3. Quando sarà deciso tutto questo? La prima conclusione di
questa sciarada sembra chiara, uno dei due, Salvini o Di Maio, sta ingannando il proprio
elettorato. Ma gli elettori potranno scoprirlo soltanto dopo il 26 maggio, guardate, lo
scopriranno soltanto dopo, perché quello che ha detto Giorgetti: “Io non firmo un
accordo”, ma non firmiamo tutti eh, un accordo internazionale sancito dal Parlamento
italiano può essere soltanto disdetto dal Parlamento italiano. Chi viene da noi oggi ad
investire dei soldi sapendo che in qualsiasi momento quel contratto viene annullato? E
aggiungo anche, colleghi, l’ho già detto una volta, colleghi dei 5 Stelle, non vi ho
sentito in tutti questi anni dire soltanto una parola. Si sono costruiti ben 13 chilometri di
tunnel autostradale, di fianco a quello già esistente adesso, e attenzione, è già stato finito
il tunnel della sicurezza, e il tunnel finale, il raddoppio autostradale verrà inaugurato a
ottobre 2021: 13 chilometri di tunnel in autofinanziamento e di cui voi anche torinesi
dei 5 stelle, non avete detto mai, in tutti questi anni, una sola parola. Ma perché, due
tunnel diversi? Due tunnel diversi, forse, colleghi? 13 chilometri, pari a 600.000.000 fra
Francia e Italia, e il tunnel di sicurezza già funzionante teoricamente. E le automobili, e
gli autotreni ci passeranno dal 2021. Beh, siete contenti voi. Vedete, e finisco, lo dico,
tre parole, ma il Presidente Chiamparino, devo dire un uomo nato con la camicia, come
si dice, di chi è la fortuna sfacciata, un Governo inconcludente, si sta infatti rilevando il
miglior sponsor per la sua rielezione come Presidente della Regione. Quello sulla TAV,
quello sulle Olimpiadi, quello sulla gronda, su tutto quello che voi volete, su tutto quello
che succede a Torino, date la possibilità a Chiamparino di apparire tutti i giorni, è
sufficiente leggere i giornali di oggi, un titolo intero, com’è giustamente che sia. Voi
avete dato e date a Chiamparino la possibilità di poter tutti i giorni, compreso il
referendum, che è giusto farlo, che è giusto farlo, ma le date la possibilità, non vi sono
dubbi, di una grande vetrina che voi non pensavate di darle. Complimenti, vi do i
complimenti su tutto, perché non ne avete indovinata nemmeno una. Grazie.

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