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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Marzo 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 31
ORDINE DEL GIORNO 2018-05290
"SOSTEGNO ALLA NUOVA LINEA FERROVIARIA TORINO-LIONE" PRESENTATA IN DATA 12 NOVEMBRE 2018 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
CURATELLA Cataldo
Grazie, Presidente. Il 1991 è l’anno del settimo governo Andreotti, non era ancora
partita la famosa “Mani pulite”, e la Stampa intitolava: “Treni ad alta velocità subito o
sarà tardi”, con Pininfarina che diceva che era fondamentale per il territorio. Io credo
che sia fondamentale far cadere alcune favole che sono state dette anche qui, tipo
“Ambientalmente sostenibile la TAV”, come un Consigliere, adesso non mi sta
ascoltando, Signor Presidente, però parlo con lei.

CURATELLA Cataldo
No, mi rivolgo a lei, perché comunque chi è intervenuto prima non mi sta ascoltando,
quindi... Siccome parlava di politiche fondamentali per il trasferimento del traffico da
gomma a rotaia, perché è ambientalmente sostenibile la TAV, così come chi parlava, un
altro Consigliere che adesso è assente in Aula, come il corridoio 5 della mobilità è
fondamentale per l’intero Nord, vorrei dare una notizia che probabilmente non sanno.
Allora, di sicuro sanno che nel dicembre 2008 è stata inaugurata l’alta velocità Salerno-
Torino, Torino-Venezia che poi è stata estesa, una cosa che non sanno è che lo diceva
l’Amministratore Delegato Gosso di Mercitalia Logistics al Sole 24 Ore ad aprile 2018,
che in 11 anni di Alta Velocità Salerno-Torino, Torino-Venezia, Alta Velocità che è già
predisposta per l’alta capacità per il trasporto merci, non ha viaggiato neanche un chilo
di merce. Io posso capire che alla Lega non interessi nulla del Sud e quindi non gli
importi nulla di fare trasporto Sud-Nord, però tutto l’asse Venezia-Torino, è attualmente
già dal 2008 disponibile e predisposto per il trasporto merci. Perché il trasporto merci
non avviene? Perché in tutti questi 30 anni, ma soprattutto negli ultimi Governi:
Berlusconi, Monti, Letta, Renzi e Gentiloni, non è mai stata fatta una seria politica di
incentivazione di trasporto su rotaia, per disincentivare il trasporto su gomma? Molto
semplice: non interessava. Mentre invece adesso su twitter Chicco Testa ride su 20
chilometri di coda di tir sulla Milano-Venezia, però in questi anni perché non si è
incentivato il trasporto su rotaia? Finalmente un Premier, dopo 30 anni, definisce che,
non solo, probabilmente la TAV non serve, ma oggi, poche ore fa ha dichiarato, e io
concordo con lui, che è molto più strategico il collegamento Agrigento-Caltanissetta
rispetto alla TAV, perché fornisce un servizio realmente disponibile sul territorio. Cos’è
successo venerdì e quindi con oggi: si sono presi sei mesi di tempo. Sei mesi di tempo a
che cosa servono? Servono per i Parlamentari del Movimento 5 Stelle, eletti qui in
Piemonte, per lavorare sull’esempio del Senatore Airola, che è l’unico che ho visto
spendersi in tal senso, per farsi portavoce in Parlamento per arrivare ad un serio e
definitivo blocco dell’opera, anche perché sono stati eletti sul territorio, non per fare le
comparsate in giro a beneficio dei fotografi o per fare selfie, ma anche per lavorare e
portare avanti le esigenze del territorio. Io capisco che adesso qualcuno dica, siamo
sempre stati a favore dell’opera, ridiscutere il tracciato non voglia dire bloccarla, però
c’è una famosa foto del 2011 con il Viceministro Salvini, che indossava una bella
maglietta No TAV in Val Susa e diceva: “No, noi siamo contro la TAV”. Capisco che
sia una questione di voti e che quindi in questo momento si stia agendo soltanto... Era
insieme a Bossi, erano insieme tutti e due in Val Susa, 2011, con tanto di foto No TAV:
“Noi siamo contro la TAV, siamo sempre con il territorio”. Quindi capisco che in
questo momento ci sia un gioco delle parti con le elezioni europee, con le elezioni
regionali del 26 maggio e quindi bisogna cercare di recuperare un po’ di voti dalla parte
del TAV, però tendenzialmente alla Lega non interessa nulla realmente di quest’opera,
le interessa soltanto portare a casa un po’ più di voti a fini elettorali. Punto. Quindi
facciamo passare le elezioni europee e poi seriamente pensiamo alle necessità, alle
infrastrutture realmente strategiche per il territorio e non a questa pantomima della
TAV, del TAV anzi, che serve soltanto per discutere, far vedere un po’ che si sta
facendo qualcosa sul territorio, ma nella realtà si è fermi.

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