Interventi |
CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. Il 1991 è l’anno del settimo governo Andreotti, non era ancora partita la famosa “Mani pulite”, e la Stampa intitolava: “Treni ad alta velocità subito o sarà tardi”, con Pininfarina che diceva che era fondamentale per il territorio. Io credo che sia fondamentale far cadere alcune favole che sono state dette anche qui, tipo “Ambientalmente sostenibile la TAV”, come un Consigliere, adesso non mi sta ascoltando, Signor Presidente, però parlo con lei. CURATELLA Cataldo No, mi rivolgo a lei, perché comunque chi è intervenuto prima non mi sta ascoltando, quindi... Siccome parlava di politiche fondamentali per il trasferimento del traffico da gomma a rotaia, perché è ambientalmente sostenibile la TAV, così come chi parlava, un altro Consigliere che adesso è assente in Aula, come il corridoio 5 della mobilità è fondamentale per l’intero Nord, vorrei dare una notizia che probabilmente non sanno. Allora, di sicuro sanno che nel dicembre 2008 è stata inaugurata l’alta velocità Salerno- Torino, Torino-Venezia che poi è stata estesa, una cosa che non sanno è che lo diceva l’Amministratore Delegato Gosso di Mercitalia Logistics al Sole 24 Ore ad aprile 2018, che in 11 anni di Alta Velocità Salerno-Torino, Torino-Venezia, Alta Velocità che è già predisposta per l’alta capacità per il trasporto merci, non ha viaggiato neanche un chilo di merce. Io posso capire che alla Lega non interessi nulla del Sud e quindi non gli importi nulla di fare trasporto Sud-Nord, però tutto l’asse Venezia-Torino, è attualmente già dal 2008 disponibile e predisposto per il trasporto merci. Perché il trasporto merci non avviene? Perché in tutti questi 30 anni, ma soprattutto negli ultimi Governi: Berlusconi, Monti, Letta, Renzi e Gentiloni, non è mai stata fatta una seria politica di incentivazione di trasporto su rotaia, per disincentivare il trasporto su gomma? Molto semplice: non interessava. Mentre invece adesso su twitter Chicco Testa ride su 20 chilometri di coda di tir sulla Milano-Venezia, però in questi anni perché non si è incentivato il trasporto su rotaia? Finalmente un Premier, dopo 30 anni, definisce che, non solo, probabilmente la TAV non serve, ma oggi, poche ore fa ha dichiarato, e io concordo con lui, che è molto più strategico il collegamento Agrigento-Caltanissetta rispetto alla TAV, perché fornisce un servizio realmente disponibile sul territorio. Cos’è successo venerdì e quindi con oggi: si sono presi sei mesi di tempo. Sei mesi di tempo a che cosa servono? Servono per i Parlamentari del Movimento 5 Stelle, eletti qui in Piemonte, per lavorare sull’esempio del Senatore Airola, che è l’unico che ho visto spendersi in tal senso, per farsi portavoce in Parlamento per arrivare ad un serio e definitivo blocco dell’opera, anche perché sono stati eletti sul territorio, non per fare le comparsate in giro a beneficio dei fotografi o per fare selfie, ma anche per lavorare e portare avanti le esigenze del territorio. Io capisco che adesso qualcuno dica, siamo sempre stati a favore dell’opera, ridiscutere il tracciato non voglia dire bloccarla, però c’è una famosa foto del 2011 con il Viceministro Salvini, che indossava una bella maglietta No TAV in Val Susa e diceva: “No, noi siamo contro la TAV”. Capisco che sia una questione di voti e che quindi in questo momento si stia agendo soltanto... Era insieme a Bossi, erano insieme tutti e due in Val Susa, 2011, con tanto di foto No TAV: “Noi siamo contro la TAV, siamo sempre con il territorio”. Quindi capisco che in questo momento ci sia un gioco delle parti con le elezioni europee, con le elezioni regionali del 26 maggio e quindi bisogna cercare di recuperare un po’ di voti dalla parte del TAV, però tendenzialmente alla Lega non interessa nulla realmente di quest’opera, le interessa soltanto portare a casa un po’ più di voti a fini elettorali. Punto. Quindi facciamo passare le elezioni europee e poi seriamente pensiamo alle necessità, alle infrastrutture realmente strategiche per il territorio e non a questa pantomima della TAV, del TAV anzi, che serve soltanto per discutere, far vedere un po’ che si sta facendo qualcosa sul territorio, ma nella realtà si è fermi. |