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FORNARI Antonio Grazie. Sì, io non voglio ripetere quanto già detto di colleghi, però mi piacciono i numeri e quindi volevo solo sottolineare la questione dei numeri che, secondo me, è fondamentale. Noi parliamo di un tunnel di 57,5 chilometri e l’accordo capestro stipulato nel 2012 dall’allora Presidente Berlusconi che poi si giustificò dicendo: “Eh, dobbiamo pagare questo tunnel ai francesi”, fissò quest’accordo stipulando, prevedendo che cosa, che su una tratta di 57,5 chilometri e quindi, per 45 chilometri in Francia e per 12,5 chilometri in Italia, quindi quasi l’80% di questo tunnel si trova in Francia, quindi 80% in Francia, 20% in Italia, uno dice okay, la ripartizione dei costi seguirà un po’ i chilometri del tunnel. E no! Invece la ripartizione dei costi qual è, è che il 58% lo paga l’Italia e il 42% lo paga la Francia. Io sinceramente quest’accordo non l’ho capito, cioè ancora adesso, magari adesso a chiederlo a Berlusconi mi sembra troppo, perché lo vediamo che è un po’ in difficoltà, ormai ha una certa età, però me lo spieghi ancora qualcuno dei sostenitori. Com’è possibile andare a dire che un tunnel che è per più di due terzi in Francia, anzi, più di due terzi, è quasi l’80% in Francia, e il 20% in Italia, allora la ripartizione dei costi è il contrario e dobbiamo pagarlo noi. Qui si parla di danno erariale, magari qualcuno lo conosce. Noi andiamo a costruire un tunnel ai francesi. Il Vicepremier Salvini per le europee, anziché “prima gli italiani”, dovrebbe dire “prima i francesi”, perché oramai noi andiamo a costruirgli un tunnel, spendiamo circa 2 miliardi di fondi italiani, non si parla dei contributi europei, esclusi i contributi europei, fondi dello Stato Italiano, per costruire un tunnel in Francia. Se per voi questa sembra una cosa normale... Io mi auguro veramente che il Presidente Conte ha preso quest’impegno, vada a parlare con Macron, vada a parlare in Europa, vada da chi deve andare, perché sinceramente continuare a sostenere un accordo del genere... Cioè, va bene tutto, dobbiamo farla, però almeno non costruiamo il tunnel ai francesi, almeno questo, cioè almeno la base, non spendiamo soldi pubblici per costruire un tunnel in Francia. Cioè, veramente, perché per forza che i francesi sono favorevoli, gli facciamo un tunnel. Cioè, questi non tirano fuori un euro, fino adesso non hanno tirato fuori un euro i francesi, i soldi li stiamo tirando fuori solo noi italiani, gli costruiamo un tunnel a loro e poi ci dicono “E’ importante per l’Europa”, per forza, vorrei vedere il contrario, chi è che non direbbe di no, gli costruiscono un tunnel gratis. Quindi, almeno su questo, almeno su questo, io mi auguro che il Presidente Conte vada da Macron e chiaramente gli dica: “Guarda, io sinceramente un accordo del genere, non posso tornare in Italia con una roba così e dire vi costruiamo il tunnel gratis, cioè un tunnel che si trova in Francia lo dobbiamo pagare noi”. Almeno su questo, se no poi non possiamo andare in giro a dire “Prima gli italiani, facciamo gli interessi dell’Italia”. Qui facciamo gli interessi della Francia, costruiamo un tunnel a loro, un tunnel, che ripeto 45 chilometri in Francia, 12,5 in Italia, ripartizione delle risorse, ripartizione di chi deve sostenere i costi: 58 li deve pagare l’Italia, 42 la Francia. Qualcosa che non è accettabile! Ci prendono in giro in tutta Europa. Ci prendono in giro perché dicono: “Ma ‘sti italiani sono veramente fessi, pagano ai francesi un tunnel che si trova nel loro territorio”. Almeno su questo, almeno non facciamoci prendere in giro per l’Europa. Qualcuno diceva che ci prendono in giro per l’Europa, per forza, costruiamo i tunnel agli altri. Cioè, almeno su questo, almeno su questo, se veramente dobbiamo riprendere un lustro a livello europeo e farci riconoscere, almeno non paghiamo i tunnel agli altri. Se dobbiamo fare le opere pubbliche, facciamole in Italia, con soldi italiani, ma non facciamole in Francia con soldi italiani, visto che già le risorse sono poche. Almeno su questo io mi auguro che il Presidente Conte porti a casa qualcosa. |