Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Marzo 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 31
ORDINE DEL GIORNO 2018-05290
"SOSTEGNO ALLA NUOVA LINEA FERROVIARIA TORINO-LIONE" PRESENTATA IN DATA 12 NOVEMBRE 2018 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
IARIA Antonino
Grazie. Ma, io devo dire che quasi, quasi mi hanno convinto, perché il TAV o il TAC,
meglio, nasce per portare merci su ferrovia. Allora ho detto: “Cavolo, ma portiamo le
merci su ferrovia”. Allora sono andato a vedere, ho fatto un po’ di ricerca, difficile farla,
ma quanto hanno investito i governi, RFI, Ferrovie dello Stato, per trasportare merci su
ferrovia? Vado a vedere e praticamente zero, se non l’1% degli investimenti delle
ferrovie negli ultimi anni. Zero vuol dire aver eliminato degli scali, aver eliminati
appunto dei binari che servivano per il trasporto merci su ferrovia e tutta una serie di
operazioni che avrebbero permesso di fare trasporto, non sulla Torino-Lione, ma tra
Padova e Napoli, su ferrovia, tra Napoli e Venezia, sempre su ferrovia, sempre trasporto
merci. Quindi noi parliamo di un’opera che è legata prima al trasporto merci, poi è
venuta fuori l’Alta Velocità, che poi è medio-bassa velocità, tutto per giustificare un
mega appalto. Mega appalto, è un’opera che sta diventando un po’ com’era il vitello
d’oro citato nella Bibbia; il vitello d’oro era appunto stato creato d’oro non a caso,
perché appunto per essere venerato come risolutore di tutti i mali. E quindi qui il TAV,
l’opera, quest’opera sta assurgendo ad avere capacità divinatorie e forse sono fake news,
ma diciamo che si dice anche che con il TAV cresceranno i capelli ai calvi. Non so se
voi per esempio avete nelle e-mail, nello spam, delle e-mail in cui vi dicono che ci sono
dei metodi molto interessanti per fare migliorare alcune, far allungare alcune parti del
proprio corpo, forse il TAV farà anche allungare parti del proprio corpo. Quindi sta
diventando proprio un atto divinatorio. Sì, è chiaro che la sto prendendo, la sto mettendo
un po’ in caciara, però tanto è inutile parlare di, diciamo, studi, di ricerche, di prove, di
documentazione, perché ormai è diventata una cosa quasi religiosa, quindi il TAV si
deve fare perché farà tutto, cambierà completamente il modo di vivere delle persone.
Poi, cacchio, sono 30 anni che doveva essere fatto sto TAV, se era così importante
perché non è stato fatto, perché il tracciato è stato cambiato mille volte, perché ognuno
ha una sua idea e, come il vitello d’oro, bisogna creare un enorme bell’appalto
gigantesco per fare un’opera così, per fare un’opera. Non serve capire a cosa serva. E tra
l’altro, tra l’altro, come stavo appunto prima dicendo, quest’opera è completamente
smentita nei fatti. Quindi noi stiamo ancora qui a parlare di questa, diciamo, grande
opera senza pensare che di opere incompiute in Italia ce ne sono tantissime ma non vedo
tutto questo, diciamo, accanimento, questa voglia di parlare di tutte le opere pubbliche
non finite che sommandole, come diciamo beneficio economico, come importo
economico, arrivano ad essere molto più alti di quella del TAV. Però sono distribuite
sul territorio, quindi noi accaniamoci su un’unica opera, invece lasciamo perdere le
strade, l’edilizia scolastica, il dissesto del territorio, tanto quelle sono opere incompiute;
quelle sono opere incompiute, è da anni che devono essere concluse, ci sono appalti in
corso, ci sono fondi europei che si perdono. Quanti fondi europei si perdono in Italia. Si
perdono solo quelli del TAV? Quando nel Sud si riescono ad utilizzare solo il 10% dei
fondi europei che sono destinati al Sud Italia, quelli non sono fondi europei persi? No:
sono solo quelli del TAV. Quindi continuiamo pure a fare questa discussione, però la
cosa fondamentale che non si dice, bisogna ribadire, l’hanno già detto molto bene i miei
colleghi, è che c’è un contratto di Governo in cui il Movimento 5 Stelle è stato leale,
con molta fatica, quanto sui punti di questo contratto di Governo. Ce n’è uno
fondamentale: ridiscutere integralmente il progetto. Quindi il nostro alleato di Governo
deve essere leale, se no non c’è nessun problema ad aprire una crisi di Governo, a
chiudere questo contratto di Governo, non si può essere leali a tratti, a seconda della
convenienza elettorale.

Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)