Interventi |
VERSACI Fabio Grazie, Presidente. Com’è stato detto prima, quando si è iniziato a parlare di TAV, io e lei avevamo all’incirca 2 anni. Sono passati 30 anni da allora, mi sono andato a leggere tutti i nomi dei Presidenti del Consiglio che ci sono stati. C’è stato 3 volte Berlusconi, infatti mi rivolgo anche alle parti politiche che hanno governato questo Paese, perché non l’hanno fatto loro, 2 volte Prodi, 30 anni. Adesso arriva il Movimento 5 Stelle al Governo, purtroppo non da solo, perché ahimè rappresentiamo solamente il 36% del Parlamento, purtroppo non da soli e quindi ci ritroviamo in questa situazione. La mia speranza, io non sono uno che spera mai, però questa volta sono costretto, la mia speranza è che ci sia ancora una minima possibilità di fermare questo scempio, questo sì un danno per il Paese, tutti questi soldi buttati, buttati nell’immondizia. Fa sempre piacere vedere che, quando si portano delle analisi costi-benefici da professori, questi professori vengono subito presi, messi in piazza e massacrati da tutti, è sempre bellissimo. E poi ho sentito in questi mesi, poi in questi mesi sono successe delle cose bellissime, si ritorna in piazza per la TAV, contro il reddito di cittadinanza e contro quota 100. Evviva, torniamo tutti in piazza, era ora. Io posso dire una cosa, Presidente, era ora che tornavano in piazza perché volevo capire se io stavo dalla parte giusta. Ho capito che sto dalla parte giusta. Quindi è bellissimo continuare a parlare di TAV. Poi si parla di TAV così, basta dire qualcosa, i bandi sono partiti, il bando è partito, domani l’opera è pronta, siamo pronti, l’opera è prontissima, partiranno i bandi sono stati già dati... Il contributo dell’Unione Europea è stato già dato, non l’abbiamo più perso, c’è stato dato, tutto a posto, il tunnel era pronto, manca poco, possiamo partire. Quindi io sono veramente, tra l’altro sono veramente sconvolto dal fatto che, ci pensavo in questi giorni Presidente, che tra l’altro noi ci siamo già espressi su questa cosa e ritorniamo di nuovo ad esprimerci, quindi io faccio un appello all’Aula perché adesso per assurdo, Presidente, io domani mattina deposito un atto dove si parla della Torino-Lione, dove dico che sono favorevole alla TAV, venerdì chiedo alla Capogruppo Sganga di mandarlo con l’articolo 93 e torneremo qua a parlare di TAV. Posso farlo tutti i lunedì, possiamo farlo tutti i lunedì volendo. Secondo me non è una cosa intelligente, secondo me è una lacuna del Regolamento, perché guardi, io mi ricordo che in Circoscrizione VII avevamo una regola, che non si poteva presentare lo stesso atto ogni 3 giorni, anche per una questione di logica; il Consiglio si è già espresso, ci esprimiamo in continuazione, ogni 2 settimane ci esprimiamo sul TAV. magari mi convincono, mi stanno quasi per convincere, ho visto soprattutto chi si è schierato a favore dell’opera, mi ha quasi convinto, arriviamo noi e vogliono fare il referendum, perché non li fanno? Amministrano una Regione, facciano un referendum al posto di annunciarlo e basta. Dobbiamo farlo noi il referendum? Siamo sempre stati contrari a quest’opera, era nel nostro programma da sempre, arriviamo al Governo e noi dobbiamo fare il referendum, noi, ma mi sembra veramente di vivere in un mondo delle favole. Poi chi propone il referendum è stato Amministratore di questa Città, Sindaco di questa Città, Presidente della Regione Piemonte, vorrei dire è 20 anni, 25 anni che gira in questo mondo e arriva adesso che c’è al Governo il Movimento 5 Stelle, quindi hanno veramente paura che si possa bloccare quest’opera, veramente paura, è questa la verità, hanno veramente paura e fanno bene ad averne, fanno bene ad averne, perché io infatti faccio l’ultimo appello e lo faccio alla Lega, cioè io veramente sono sconvolto, mi ha sconvolto una cosa: ho letto i commenti sotto un post del Vicepremier Salvini, mi ha sconvolto che tutto il suo elettorato, credo, gli dicesse che quella è una stupidaggine, non serve farlo. Quindi io mi rivolgo ai colleghi della Lega di pensarci bene a questa posizione che hanno preso in questi mesi, in questa lotta continua a favore di quest’opera, perché veramente io sono basito, poi nel senso, chissà quante persone sono andate a vedere in Val di Susa il cantiere, chi professa di voler fare quest’opera, chissà in quanti sono andati. Quindi Presidente, io ripeto, ripongo le mie speranze, come diceva il collega Carretto, nel Presidente Conte perché secondo me ha dimostrato di essere capace, sa di cosa sta parlando, tra l’altro ho letto una sua intervista, che lui non era neanche No TAV, ha detto: “Io non ero neanche No TAV”, ha detto “In questi mesi mi sono informato, poi ho visto un’analisi costi-benefici”, ma non gli è neanche bastata quella, con i suoi tecnici ha analizzato questa cosa e in maniera non ideologica, in maniera non ideologica, non si è schierato a favore di quest’opera per forza, perché questo è diventato un dogma, la TAV si deve fare punto e basta. Le argomentazioni per i favorevoli al TAV: “E perché serve per andare più veloce a Barcellona”, ho sentito dire, così, però era la Torino-Lione. Serve perché è un’opera infrastrutturale, serve a portare lavoro, il turismo, innovazione lavoro, poi cos’è stato detto... Tutte queste cose qui che riguardano il TAV, è diventato un dogma, un dogma. Quando si parla di TAV si dice, bisogna essere, siamo Sì TAV, perché sì, perché serve, perché porta lavoro, è utile, se no perdiamo i fondi dell’Unione Europea. Ammazza, e invece quelli degli italiani non gli interessano. L’analisi dei costi e benefici è impietosa, è impietosa, e mi stupisce, ripeto, che l’alleato di Governo del Movimento 5 Stelle sia ancora lì a titubare in questa cosa qui. E’ impietosa e soprattutto perché, siccome quando si sta al Governo, se il Governo decide di fare un analisi costi-benefici e poi l’analisi costi-benefici arriva, teoricamente uno dovrebbe essere d’accordo, però legittimamente uno fa le sue battaglie. Quindi io ripongo la mia fiducia nel Presidente del Consiglio e spero si possa fermare questo sperpero di denaro pubblico. Grazie Presidente. |