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LO RUSSO Stefano Solo per evitare dal punto... quindi noi abbiamo un tempo dedicato alla discussione dell’emendamento della Lega, è corretto questo? Quindi la trattazione è separata? Perfetto, okay. Allora, ho la parola, la tengo. Dunque, finalmente oggi arriva in Aula un ordine del giorno che noi presentammo in data 12 di novembre, quindi sono passati svariati mesi relativi a questa vicenda del TAV Torino-Lione e lo facciamo in un giorno anche simbolico, oggi è l’11 marzo del 2019, un giorno molto importante per la TAV per il proseguimento del progetto, in quanto abbiamo appreso che TELT finalmente ha sbloccato i bandi per l’avvio del cantiere dal lato Francia, come peraltro era già stato previsto da sempre secondo il crono programma, quindi questo programma che è stato imposto in realtà non ha vanificato il lavoro svolto meritoriamente dalle Forze Politiche a sostegno dell’opera che sono tutto l’arco costituzionale, ad eccezione di una parte a sinistra del Movimento 5 Stelle, e soprattutto della mobilitazione di piazza che in questa Città ha visto in ventre occasioni mobilitarsi decine di migliaia di persone a sostegno dell’opera. Oggi è un giorno simbolico perché la società italo-francese che ha in carico la realizzazione dell’opera ha definitivamente avviato la procedura di rassegnazione dei lavori che coerentemente, essendo peraltro già sempre stato previsto essendo TELT una società di diritto francese e non italiano e chiamandosi non “bandi” ma “avis de marché”, i bandi secondo il diritto francese, non c’è la traduzione di “bandi”, non si può dire “bandis”, si chiamano “avis de marché” e bandis” non si può dire, quindi da un punto di vista logico noi non possiamo far altro che esprimere soddisfazione da questo punto di vista perché oggettivamente viene avviata oggi, 11 marzo 2019, l’opera, questi 6 mesi che avranno le imprese per esaminare il progetto e per qualificarsi, secondo quanto previsto dal diritto francese sul lato Francia, in realtà renderanno, a nostro modo di vedere, irreversibile il processo di costruzione del tunnel di base e sotto questo profilo non possiamo far altro che essere contenti ed essere soddisfatti che per una volta la mobilitazione di piazza che c’è stata a Torino, le 33 organizzazioni che si sono radunate a sostegno dell’opera e l’azione incessante delle forze politiche che hanno a cuore il futuro di questo territorio e che sanno molto bene qual è l’importanza per quanto riguarda la prospettiva strategica di Torino, della realizzazione del collegamento ad alta velocità con Lione, riteniamo in qualche modo essere stato un grande successo sotto questo profilo. Non possiamo, però, non sottolineare due elementi di criticità: il primo è che ovviamente, purtroppo per noi, questo territorio è ostaggio di un sistema di Governo nazionale che di fatto, anche se poi nel merito va dato atto, dà il semaforo verde alla pubblicazione dei bandi per la costruzione del tunnel di base, oggettivamente ha fatto perdere mesi e mesi perché quest’operazione era già pronta a luglio del 2018 e si poteva tranquillamente procedere senza aspettare l’ultimo giorno utile per non perdere i finanziamenti, quindi il danno, cari colleghi della Lega, l’avete fatto, ed è stato quello di essere ostaggi del Movimento 5 Stelle nel far perdere a questo Paese, a questo territorio mesi e mesi e mesi di una cosa che era assolutamente pronta già nel luglio del 2018 e che andava fatta già nel luglio del 2018. Dopodiché, io sono sempre per guardare il bicchiere mezzo pieno dal punto di vista territoriale, sicuramente è stato, come dire, finito un iter che... ha fatto perdere del tempo prezioso al territorio piemontese ma che, va dato atto, finalmente è partito. Noi speriamo che questa manfrina nazionale del Governo per cui, al di là poi dei giusti messaggi, anche comprensibili, che vengono dati all’opinione pubblica e in particolar modo agli elettori di una delle due forze politiche che sostanzialmente, come dire, possono ragionevolmente, poi quando probabilmente capiranno che cosa è successo oggi forse qualche piccola valutazione diversa la faranno, però capiamo le esigenze della politica, capiamo le esigenze della tenuta di un Governo che su questa cosa è andato davvero in difficoltà, peraltro nell’imminenza di un voto parlamentare su un’autorizzazione a procedere per uno dei Vicepremier che non è detto, come dire, che possa in qualche modo non essere stata oggetto di una riflessione politica nell’ambito di voler forzare o meno una scelta, ed è evidente che sotto questo profilo alcuni dei contenuti del nostro ordine del giorno sono, a loro modo di vedere, quanto mai attuali, nel senso che l’ordine del giorno, che peraltro è il documento in discussione, ricalca esattamente parola per parola il documento sottoscritto da tre associazioni di categoria, guardate, non ci è mai riuscito nessuno in questo territorio a mettere tutti d’accordo, dai sindacati. alle organizzazioni datoriali, all’associazione dei commercianti, ci sono riusciti quelli del Movimento 5 Stelle. Dal punto di vista strutturale il documento, quindi, ricalca esattamente questo ordine del giorno e a questo punto alcuni di questi punti dell’impegnativa, dell’auspicio, sono quanto mai attuali, perché nel momento in cui partono i bandi per realizzare il tunnel di base lato Francia noi continuiamo a ritenere valido, anche se questo per noi è un risultato molto positivo, il ruolo dell’osservatorio che è stato di fatto abbandonato con l’uscita, primo atto pubblico di questa Amministrazione, del Comune di Torino, gravissimo errore, che è stato di fatto mandato a morire, secondo gravissimo errore, ma che però a questo punto valutate se non è il caso forse di rimettere in vita, perché questa infrastruttura che oggi in qualche modo sancisce l’avvio della procedura di gara forse varrebbe la pena, anche sotto questo profilo, riprendere in mano il filo del ragionamento e ripristinare l’osservatorio di realizzazione perché comunque ha fatto un lavoro utile e comunque molti degli aspetti non sono ancora risolti e continuiamo a ritenere quel lavoro un lavoro assolutamente importante. Speriamo davvero che questa fase che... attende il Paese da qua alle elezioni europee passi in fretta, speriamo che finalmente la finiate di penalizzare la Città di Torino per logiche che non c’entrano niente col merito e che diventano unicamente un’arma di veto incrociato tra forze politiche, oggi segniamo un punto assolutamente a favore della realizzazione con la pubblicazione degli avis de marché per i lavori dal lato Francia, non ci riteniamo soddisfatti, e concludo, riteniamo che sia utile che questo territorio, così come ha fatto, a partire dalla manifestazione di piazza Castello e poi in tutte quelle che sono state le successive azioni, continui a far sì che la pressione mediatica, politica, istituzionale ma soprattutto la pressione dei cittadini che hanno a cuore il futuro di questo territorio eviti per il futuro di perdere ulteriore tempo come è stato fatto in questi mesi. Questa di oggi era un’operazione che andava fatte, si poteva tranquillamente fare a luglio, non è cambiata una virgola dei documenti che sono stati messi in pubblicazione, l’unico risultato è che ci avete fatto perdere un sacco di mesi però, come dire, meglio tardi che mai ma soprattutto meglio il merito di un avviso di avvio della gara che a nostro modo di vedere poteva anche non essere scontato e che, va dato atto, effettivamente poi è avvenuto. |