Interventi |
LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. La deliberazione in realtà, come l’ha definita il Vicesindaco Montanari, è di poco conto a suo modo di vedere, invece a nostro modo di vedere non è di poco conto perché, dal punto di vista simbolico, segna un ulteriore passo che quest’amministrazione, l’Amministrazione di Appendino, fa nella dismissione del patrimonio ereditato in capo alla Città dalle ex IPAB in scioglimento. Come abbiamo avuto modo di illustrare in Commissione, a nostro modo di vedere e peraltro il punto è stato anche evidenziato nell’ambito del dibattito in Commissione, sarebbe necessario individuare nel momento di autorizzazione all’alienazione il vincolo puntuale di destinazione senza limitarsi ad enunciarne il principio, nel senso che io ho massimo rispetto ovviamente della parola verbalizzata da parte del direttore della Divisione Patrimonio e che a fronte di una nostra sollecitazione in merito ha spiegato che nel Bilancio verranno ad essere inserite le somme derivanti dall’alienazione, nello specifico capitolo in parte entrata, derivante da dismissione di patrimonio immobiliare ex IPAB, se questo è vero ci fate la cortesia di scriverlo in delibera, se lo scrivete in delibera noi siamo anche disponibili a sostenere la deliberazione, se non lo scrivete e lo lasciate general generico nelle parole del Direttore in Commissione, abbiate pazienza, noi ci fidiamo di come voi usate i soldi delle dismissioni, ci fidiamo proprio un casino, però non ce ne vorrete se magari stavolta ci fidiamo un pochino meno e magari ve la votate voi questa deliberazione, perché ricordo ai Consiglieri che la Corte dei Conti ha più volte richiamato il Comune di Torino rispetto a questo tipo di operazione, in quanto questi fondi sono fondi immobiliari di carattere vincolato e sono fondi di carattere immobiliare che vengono dati al Comune e non messi genericamente in procedura ad evidenza pubblica, nonostante l’IPAB sia soggetta a vigilanza regionale, proprio in virtù del fatto che il patrimonio di queste IPAB venga vincolato a spesa sociale, cioè in altri termini nulla vieterebbe all’IPAB di, passatemi il termine, vendersi gli alloggi da questo punto di vista per i fatti suoi; la ragione per cui vengono dati al Comune e che il Comune utilizzi i proventi di questi tipi di alienazioni per fini sociali, peraltro la cosa che ci ha sorpreso, onestamente, Vicesindaco Montanari, è che la cosa è esplicitata in deliberazione, nel senso che è proprio scritta nero su bianco. Ecco, allora, se ci sono le condizioni e anche in Aula, Presidente, volesse accettare un emendamento della Giunta che specifica quanto da me detto stamattina in Commissione e oggi qui in Aula, e cioè che i proventi della vendita di questi alloggi, soprattutto quello di via Monte di Pietà, verranno iscritti in apposito specifico capitolo di Bilancio, nel Bilancio previsionale, non abbiamo motivo di dubitare che questo venga fatto, ma almeno il Consiglio Comunale delibera nel merito di una cosa che sostanzialmente è stata solo detta ma che non troviamo in deliberazione. |