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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 4 Marzo 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 20
MOZIONE 2019-00178
"TORINO FACCIA SQUADRA PER LA TUTELA DELL'AUTOMOTIVE PIEMONTESE" PRESENTATA IN DATA 17 GENNAIO 2019 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Benvenuto a questa discussione in questo Consiglio Comunale che ha mancato per
indisponibilità della Maggioranza e delle altre Minoranze di convocare un Consiglio
aperto con le rappresentanze imprenditoriali e sindacali, foss'anche con l'assenza di
FCA, ma che adesso in zona cesarini ci porta a discutere una proposta del Partito
Democratico, sicuramente, dopo le esternazioni fuori tempo massimo del Presidente
uscente della Regione Chiamparino di ieri sui giornali che ha scoperto la problematica
occupazionale indotta da FCA, questo ordine del giorno si pone in straordinaria
continuità temporale. Perché questa nostra discussione possa essere utile, però, bisogna
forse ricondurre il tema, come sarebbe stato agevole fare in quel Consiglio aperto, ad
alcune categorie di partenza, vogliamo prendere per buona la ragione di non
partecipazione di FCA a causa del provvedimento nazionale sulle emissioni in
atmosfera di CO2? E allora andiamo fino alla radice della questione, e la radice della
questione è che i vincoli sulle emissioni non sono determinati dai Governi nazionali, ma
sono determinati dai Parlamenti Europei, in fattispecie dal nostro Parlamento Europeo,
che impone un vincolo di emissioni del 15% entro il 2021 e che ha aumentato i livelli
soglia sia sul 2030 in modo particolarmente rilevante fino al 37,5% ponendo l'obiettivo
del 20% entro il 2025. Si vuole ritenere che l'industria italiana non sia in grado di
raggiungere quegli obiettivi? E allora non si propone un intervento su misure nazionali,
più Europa, grande Europa, Europa, Europa, l'Europa ce lo chiede, siamo nell'Europa e
allora introduciamo nel documento che si vuole proporre in questo Consiglio Comunale
una ridiscussione a livello del Parlamento Europeo non sul fondamento di questa norma,
che è condivisibile per la tutela dell'ambiente e della salute pubblica, ma sulla
cronologia di applicazione di questa norma, e se si vuole favorire l'industria
automobilistica italiana gli europeisti suggeriscano una scansione diversa rispetto
all'obiettivo del 2021, e questo è il primo tema che rende poco credibile questa
mozione, perché è una mozione che punta sul passaggio nazionale e dimentica che è un
obbligo europeo. Seconda questione: vogliamo dire che gli investimenti di FCA in Italia
sono ritardati a causa della normativa europea sulle emissioni? Allora, io vorrei soltanto
ricordare una cosa: il gruppo FCA Chrysler è stato oggetto di una multa di 800 milioni
di dollari da parte di una denuncia EPA riguardante i software che avrebbero dovuto
controllare le emissioni sulle vetture diesel, e sta trattando con il Dipartimento di
Giustizia USA una mediazione intorno ai 713 milioni di dollari; ebbene, è dell'altro ieri
che a fronte di questi provvedimenti che riguardano appunto la compatibilità
ambientale, per Detroit e per il Michigan arrivano ottime notizie, FCA ha deciso un
investimento di 4,5 miliardi di dollari che andranno a potenziare la capacità produttiva e
che prevedono un aumento ulteriore di 3.850 nuovi posti di lavoro. Solo per capire, là
dove sono in vigore le normative sulle emissioni al punto da sanzionare i produttori che
sono stati imputati di averle violate, gli investimenti produttivi proseguono e si
ampliano, qui, dove non siamo ancora nelle condizioni di sottomissione e dovremo
discutere la tempistica di quelle condizioni, su questo sarei profondamente d'accordo,
gli investimenti che erano stati annunciati prima dell'estate improvvisamente subiscono
una pausa e, anzi, un'incertezza, perché nessuno di noi sa che cosa Torino possa ancora
aspettarsi dal proprio storico fabbricante di automobili. Allora, è possibile che la
responsabilità stia nel fatto che là ci fu un Presidente chiamato Obama che istituì una
task-force per l'auto al fine di mettere un argine e porre un rilancio al tracollo
irreversibile che Detroit, capitale novecentesca dell'auto, subiva e qui la classe politica
non sia stata a quell'altezza? Forse era una classe politica che stendeva tappeti rossi
piuttosto che occuparsi della qualità della produzione automobilistica e del destino degli
occupati che a Torino da 11 anni sono in cassa integrazione. Quindi francamente questa
mozione mi pare tardiva, fuori tema, perché non individua le responsabilità, e
soprattutto sproporzionata rispetto alla grande proporzione che dovrebbe avere in questa
Città e in questa Regione un dibattito sul futuro dell'auto.

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