Interventi |
CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. Io chiedo al Presidente che innanzitutto quando ci si riferisce alle persone si porti anche rispetto perché altrimenti anche io trovo la battuta facile, il nuovo Segretario Nazionale del PD ha la terza media e non ha mai lavorato, vive solo di politica, e il massimo dell'innovazione per lui è il TAV, quindi cercherei di portare rispetto quando si portano i titoli di studio e lavoro, ad esempio del Ministro Di Maio, credo sia fondamentale, perché sennò ci mettiamo un attimo a giocarcela sui titoli di studio, sulle competenze lavorative e via dicendo. Tornando sull'atto in questione, la mozione, alla fine io non so quanti lo sanno, l'Italia è deferita dalla Corte della Giustizia Europea per lo smog, ed è necessario, e la (incomprensibile) di Torino è tra i principali distretti con più alto livello di smog, è necessario attuare delle scelte coraggiose, politiche coraggiose, per salvaguardare la salute dei cittadini, quello che è stato messo a bilancio non è un'ecotassa, è un sistema bonus - malus che va a colpire i veicoli ad alte emissioni, sopra i 160 gr/km, e cerca di dare un incentivo, fino a 6.000 Euro di incentivo, che vuol dire meno 6.000 Euro sul costo d'acquisto, su modelli più interessanti. È bellissima la mia nuova auto elettrica FCA, ah, scusate, non c'è un modello elettrico di FCA, l'ibrido, ah no, caspita, non c'è ibrido. Infatti c'è una famosa dichiarazione del maggio 2014 dell'allora Amministratore Delegato in cui agli americani diceva: "Non comprate la 500 elettrica perché mi fate andare in perdita". FCA ha usato la scusa della Legge di Bilancio per annullare il Consiglio aperto, come è emerso anche da un'analisi fatta da un famoso quotidiano nazionale, tenendo in conto il limite dei 160 grammi/km di emissioni Co2 che è il limite minimo a partire dal quale scatta l'ecotassa, quella che viene chiamata "ecotassa", si va a colpire meno del 5% dei modelli immatricolati in Italia da FIAT e riguardando la Maserati che è stata nominata tra i vari modelli da chi mi ha preceduto, Ferrari e Maserati rappresentano sul venduto italiano lo 0,63% di FCA, perfetto. FCA è l'ultima arrivata, fino a giugno 2018 era vietato parlare di veicoli elettrici o ibridi in FCA, all'improvviso c'è stato un timido interessamento, "Ah, investiamo 5 miliardi di Euro", "A partire da quando?", "Dal 2025, 2022, duemila vedremo", solo Volkswagen ha investito 80 miliardi di Euro per diventare leader nel campo elettrico. Io mi ero anche permesso di fare due proposte di politica industriale, puntiamo sul revamping dei mezzi esistenti, puntiamo in modo pesante sulla mobilità elettrica, e invece si continua a puntare sul diesel, FCA è l'unica che non ha definito una data a partire dalla quale farà sparire diesel, continua a puntare sul diesel. In questi anni io non ho visto una politica di FCA, una politica industriale di FCA volta a favorire non solo il territorio ma l'Italia in tutto, ho visto una politica di disinvestimento, come si vede il disinvestimento? Banalmente da gennaio 2019 i lavoratori di FIAT, di FCA, Mirafiori e Grugliasco fanno un turno unico, non esiste più un doppio turno, la gamma di veicoli FIAT è vetusta, è limitata, se uno vuole prendersi un veicolo o prende un'alta gamma, o altrimenti non ha veicoli da poter utilizzare, e infatti non per nulla stanno investendo negli Stati Uniti, su grossi SUV, sulle jeep. Questo atto, oltretutto, richiede di fare una cosa che sarebbe esattamente contraria a quello che è necessario fare in modo coraggioso per le politiche dell'ambiente, e quindi andare a dire: "No, no, ma facciamo vendere, facciamo girare, continuiamo a dire di comprare grossi mezzi che emettono e che inquinano" invece di dire: "Cominciamo a cambiare il modo in cui ci si deve muovere". Il secondo punto, mi spiace, arriva in ritardo, c'è già un mio atto del dicembre 2017 su questo, c'è già una firma al MISE fatta a novembre, anche il Piemonte ha inviato il suo piano e, come giustamente stamattina veniva detto all'evento che c'è stato alle OGR, si sta per avviare l'area di crisi industriale su Torino che porterà lavoro sull'indotto cercando di innovare cambiando il concetto di mobilità, da una mobilità privata endotermica a una mobilità estesa, autonoma, pubblica, collettiva che è il futuro verso cui dobbiamo andare elettrico, automatico, collettivo, Trasporto Pubblico Locale, per favorire politiche di miglioramento ambientale. Pertanto, chi seguirà dopo di me lo dirà probabilmente con molta più enfasi, non cedo andremmo nella direzione di questo atto perché comunque è un atto che va verso politiche ormai vetuste e passate. |