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MENSIO Federico Presidente, se mi consente, mi riprendo... MENSIO Federico Grazie, Presidente. Mi ha detto che ho 3 minuti, giusto? Mah, io intanto vorrei solo... soffermarmi su quanto già detto in Commissione, che intanto bisognerebbe citare giusto, perché la legge non ha l'art. 79 bis, probabilmente è una svista del presentatore, ma quell'articolo specifico, che è l'art. 1 comma 1042, non va a colpire una ditta piuttosto che un'altra, va a colpire le macchine più inquinanti dal punto di vista di CO2 per ogni chilometro, quindi indistintamente, come è giusto che una legge faccia. Detto questo, visto che il Consigliere Lo Russo ha citato tutta una serie di modelli, io vorrei solo ricordare che su 14 modelli e 404 allestimenti che produce il gruppo FCA, nello specifico a marchio FIAT, ha su questi 404 allestimenti 17 veicoli soggetti a ecotassa, vado a prenderne uno che è stato citato: il Doblò. Il Doblò per contro ha un veicolo molto simile che è prodotto dalla Citroen, che è il Berlingo, che ha 26 allestimenti, non c'è neanche uno che è soggetto a ecotassa, dove sta il problema? Sta nel motore, glielo spiego, Lo Russo, sta nel motore, okay? D'altro canto, se la FIAT FCA giustamente ha fatto delle scelte di andare su delle motorizzazioni che inquinano di più, cioè dal punto di vista CO2 gr/km sono meno performanti e inquinano di più non è una scelta che deriva da una scelta politica, deriva da una scelta industriale, che ci sta o non ci sta, può piacere o meno. Sono stati citati tutta una serie di altri veicoli, io cito quella che è la stessa società per capitalizzazione al mondo, la Ford (incomprensibile) 500, è la prima nel mondo di questa lista del modo automotive che è la Toyota, la Toyota ha 16 modelli con 136 allestimenti, 11 sono soggetti a ecotassa, però ha 8 modelli con 57 allestimenti che sono tra ibrido elettrico e uno solo usufruisce dell'ecobonus. Dove sta il problema? Il problema è che probabilmente gli investimenti di questo tipo andavano fatti negli anni precedenti, molti anni fa. Ho ricordato in Commissione, io me lo ricordo, ero molto giovane, che la FIAT aveva fatto un bel parco veicoli elettrico di Panda che erano posizionate con le colonnine elettriche in piazza Vittorio, sparite, mai più viste. Vabbè, torniamo su quello che sono l'ecotassa e l'ecobonus, così chiamati ma che in realtà non sono un'ecotassa e un ecobonus, sono un incentivo/disincentivo nell'acquisto di veicoli più o meno inquinanti. Bene, il disincentivo è applicato su 1.350 tra modelli e allestimenti di varie case automobilistiche, comprese anche case citate dal Consigliere Lo Russo. Detto ciò, io credo che la scelta doveva essere fatta anni fa sicuramente, come hanno fatto altre case automobilistiche, mi spiace, mi spiace sinceramente per il territorio, mi spiace per i lavoratori, mi spiace che non fossero state fatte negli anni precedenti perché sono investimenti ingenti che danno il frutto solo dopo parecchi anni. Il Consigliere Curatella ha citato una cosa che la sua mozione, che mi ha chiesto già più volte e io la riporterò anche in collaborazione col Presidente Russi, sulle aree di crisi, qui stiamo parlando di una mozione sulle aree di crisi e non sul fondo dell'innovazione che qualcuno ha citato, che sono sue cose diverse. Ora, che la FIAT voglia investire nell'elettrico mi fa molto piacere, forse è partita un po' tardi, e probabilmente un modello solo non basta o non basterà, tra l'altro, notizia di qualche giorno fa, che un altro dei modelli che doveva essere prodotto a Mirafiori elettrico, le SUV dell'Alfa, anche quello sembra stato stralciato dal piano, le motivazioni io non le conosco, mi sarebbe piaciuto conoscerle, mi sarebbe piaciuto conoscere nel Consiglio aperto dove la FCA è stata invitata e ha deciso di non presentarsi, credo che a una Capigruppo di un anno e mezzo fa circa la FIAT fosse venuta... MENSIO Federico Sì, concludo subito, fosse venuta a dire che non era nei suoi piani un anno e mezzo fa lo sviluppo dell'elettrico, e questo mi è dispiaciuto, mi dispiace che la FIAT non abbia fatto le scelte, tra l'altro parliamo di italianità, mi va benissimo, parliamo di occupazione però prima di tutto perché l'italianità di un'azienda, che ha deciso di spostare la sua sede legale ad Amsterdam e la sua sede fiscale a Londra, di italiano ormai ha solo più i lavoratori a cui sono assolutamente solidale anche perché stanno subendo gli effetti di quella che probabilmente è una scelta che doveva essere fatta anni fa, grazie. |