Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Al posto di questi documenti tratteremo il punto n. 23, avente come meccanografico 201900178, presentato dal Capogruppo Lo Russo e altri: "Torino faccia squadra per la tutela dell'automotive piemontese". SICARI Francesco (Presidente) Un attimo... prego, Capogruppo Lo Russo. LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Questa mozione ha ad oggetto una richiesta esplicita che viene fatta alla Sindaca Appendino di intervenire sul Governo del Paese perché, forse erroneamente, anzi, siamo certi erroneamente, nell'ambito della Finanziaria che è stata votata, quella che per intenderci è stata votata dalla Lega Nord e dal Movimento 5 Stelle, è stato introdotta la cosiddetta "ecotassa", che in realtà di eco non ha tantissimo e invece ha moltissimo di tassa. Questa misura apparentemente... utile all'evoluzione del circuito anche industriale in realtà fa una cosa piuttosto singolare, soprattutto la fa in quanto questo è un Governo che dice, usa come slogan: "Prima gli italiani", quindi prima gli italiani immaginiamo possa poi avere un tema concreto e cogente, a nostro modo di vedere, a prescindere da quello che è lo slogan che viene utilizzato, sarebbe utile che il Governo, soprattutto il Vicepresidente Di Maio, che noto esperto di lavoro, soprattutto noto esperto di lavoro metalmeccanico, lui sì che ne sa, nel senso che è uno che certamente nella vita ha acquisito una notevolissima competenza, bene, il buon Ministro dello Sviluppo Economico Di Maio, si chiama così, ha varato un provvedimento che fa un'operazione chirurgica di incentivi pubblici, cioè a valere sulle tasse degli italiani, cioè va a prendere i soldi dalle tasche degli italiani e dà questi soldi alle case produttrici di automobili estere a finanziare l'acquisto di veicoli prodotti fuori dal nostro Paese. In particolar modo, do lettura rapidissima di quelli che sono i veicoli che sono stati in qualche modo... che vengono beneficiati dalla misura, cioè che fondamentalmente in virtù del fatto che il Governo prende i nostri soldi, degli italiani, potranno in qualche modo beneficiare di questa misura, la BMW i3, la Citroen C0, la Citroen E-mehari, la Hyundai Ioniq, la Hyundai Nuova Kona, la Kia Soul, la Mitsubishi i-MiEV, la Nissan Leaf, la Nissan Evalia, la Peugeot iOn, Peugeot Tepee, Renault Zoe, Smart EQ fortwo e forfour, Tesla Model 3, Volkswagen e-Golf, Volkswagen e-up, BMW serie 2, BMW serie 5, Hyundai Ioniq, Kia Niro ev, Kia Optima, Kia Optima SW, Mercedes GLC, Mitsubishi outlander, Mini Countryman, Toyota Prius Plug-in, Toyota Prius Full Hybrid. Nessuno di questi veicoli, che sono i veicoli che in virtù dei soldi degli italiani che Di Maio dà alle case produttrici è prodotto in Italia. Adesso do un altro elenco, che sono invece i veicoli italiani prodotti nelle fabbriche italiane, che sono: la Giulietta 1.4 che viene prodotta a Cassino, così come la Giulia 2.0, così come la Stelvio; il Ducato che viene prodotto ad Atessa; la Maserati Ghibli e la Maserati 4 porte che vengono prodotte a Grugliasco, tra l'altro in questo territorio; la Maserati Gran Turismo, la Gran Cabrio che invece vengono assemblate e prodotte a Modena; la 500X e Renegade, come noto a Melfi, la Maserati Ghibli Diesel, la Maserati Ghibli 4 porte a Grugliasco, la Maserati Levante a Mirafiori, Maserati Gran Turismo e Maserati Gran Cabrio a Modena, e indovinate un po'? Cassino, Atessa, Grugliasco, Modena, Melfi, Grugliasco, Mirafiori, Modena nessuno di questi veicoli, che sono quelli che produciamo qua in questo Paese, come dire, verrà avvantaggiato, anzi, viene penalizzato, e se non fosse il fatto che ci sono 88.000 persone direttamente impegnate nella produzione di questi veicoli e 156.000 lavoratori che sono invece nell'indotto, la cosa ha del surreale, ha del surreale, noi siamo assolutamente convinti che si sono sbagliati, ne siamo assolutamente convinti, perché un Governo sano di mente, qualunque Governo, eh, sano di mente non individua una misura che penalizza le produzioni in un momento di crisi industriale come quello che stiamo vivendo, di crisi occupazionale, noi avremo bisogno di buttare denari nel settore dell'automotive, non di penalizzare le produzioni italiane, ebbene, in un momento come questo, questo Governo forse preso da uno svarione, invece avvantaggia la produzione, che vuol dire il lavoro dei lavoratori nei paesi esteri e penalizza il lavoro e i lavoratori italiani. Siccome questo impatto sulla Città è piuttosto rilevante, sulla Città Metropolitana lo è ancora di più, chiediamo con la mozione, Presidente, all'Appendino di farsi parte attiva per chiedere che questo provvedimento venga quantomeno modificato, quantomeno smussato, a nostro modo di vedere, ed è quello che chiediamo nell'impegnativa, annullato. Seconda cosa che chiediamo, e mi avvio alla conclusione, nella mozione è che al di là di tanti slogan e al di là di tante cose la Città può fare delle cose. Allora, fortunatamente per noi questa Città è una Città che a prescindere da cosa fa il Comune è riuscita a fare delle cose egregie, penso al Competence Center fatto dal Politecnico e dall'Università di Torino, penso al Manufacturing Center qualora dovessi trovare effettivamente spazio, che è un altro di questi progetti, la Città non è che, voglio dire, al di là di tagliare i nastri e farsi le foto sulle auto a guida elettrica, guida autonoma, qualcosina può fare che... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. LO RUSSO Stefano ...Il secondo punto è piuttosto preciso e chiede alla Sindaca di farsi promotrice di un'alleanza istituzionale trasversale, guardate, qui non c'è colore politico, qui c'è da difendere un territorio e le aziende e i lavoratori di questo territorio affinché in particolare questo territorio possa non venire penalizzato da una misura che riteniamo iniqua, per queste ragioni avremmo e apprezzeremmo molto che anche la Maggioranza si facesse parte attiva di questa istanza e con noi chiedesse alla Sindaca a nome di tutti di questo territorio dell'industria, dei lavoratori di questo territorio, di chiedere al Governo di revocare questo provvedimento. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Capogruppo Lo Russo. Prego, Consigliere Curatella. CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. Io chiedo al Presidente che innanzitutto quando ci si riferisce alle persone si porti anche rispetto perché altrimenti anche io trovo la battuta facile, il nuovo Segretario Nazionale del PD ha la terza media e non ha mai lavorato, vive solo di politica, e il massimo dell'innovazione per lui è il TAV, quindi cercherei di portare rispetto quando si portano i titoli di studio e lavoro, ad esempio del Ministro Di Maio, credo sia fondamentale, perché sennò ci mettiamo un attimo a giocarcela sui titoli di studio, sulle competenze lavorative e via dicendo. Tornando sull'atto in questione, la mozione, alla fine io non so quanti lo sanno, l'Italia è deferita dalla Corte della Giustizia Europea per lo smog, ed è necessario, e la (incomprensibile) di Torino è tra i principali distretti con più alto livello di smog, è necessario attuare delle scelte coraggiose, politiche coraggiose, per salvaguardare la salute dei cittadini, quello che è stato messo a bilancio non è un'ecotassa, è un sistema bonus - malus che va a colpire i veicoli ad alte emissioni, sopra i 160 gr/km, e cerca di dare un incentivo, fino a 6.000 Euro di incentivo, che vuol dire meno 6.000 Euro sul costo d'acquisto, su modelli più interessanti. È bellissima la mia nuova auto elettrica FCA, ah, scusate, non c'è un modello elettrico di FCA, l'ibrido, ah no, caspita, non c'è ibrido. Infatti c'è una famosa dichiarazione del maggio 2014 dell'allora Amministratore Delegato in cui agli americani diceva: "Non comprate la 500 elettrica perché mi fate andare in perdita". FCA ha usato la scusa della Legge di Bilancio per annullare il Consiglio aperto, come è emerso anche da un'analisi fatta da un famoso quotidiano nazionale, tenendo in conto il limite dei 160 grammi/km di emissioni Co2 che è il limite minimo a partire dal quale scatta l'ecotassa, quella che viene chiamata "ecotassa", si va a colpire meno del 5% dei modelli immatricolati in Italia da FIAT e riguardando la Maserati che è stata nominata tra i vari modelli da chi mi ha preceduto, Ferrari e Maserati rappresentano sul venduto italiano lo 0,63% di FCA, perfetto. FCA è l'ultima arrivata, fino a giugno 2018 era vietato parlare di veicoli elettrici o ibridi in FCA, all'improvviso c'è stato un timido interessamento, "Ah, investiamo 5 miliardi di Euro", "A partire da quando?", "Dal 2025, 2022, duemila vedremo", solo Volkswagen ha investito 80 miliardi di Euro per diventare leader nel campo elettrico. Io mi ero anche permesso di fare due proposte di politica industriale, puntiamo sul revamping dei mezzi esistenti, puntiamo in modo pesante sulla mobilità elettrica, e invece si continua a puntare sul diesel, FCA è l'unica che non ha definito una data a partire dalla quale farà sparire diesel, continua a puntare sul diesel. In questi anni io non ho visto una politica di FCA, una politica industriale di FCA volta a favorire non solo il territorio ma l'Italia in tutto, ho visto una politica di disinvestimento, come si vede il disinvestimento? Banalmente da gennaio 2019 i lavoratori di FIAT, di FCA, Mirafiori e Grugliasco fanno un turno unico, non esiste più un doppio turno, la gamma di veicoli FIAT è vetusta, è limitata, se uno vuole prendersi un veicolo o prende un'alta gamma, o altrimenti non ha veicoli da poter utilizzare, e infatti non per nulla stanno investendo negli Stati Uniti, su grossi SUV, sulle jeep. Questo atto, oltretutto, richiede di fare una cosa che sarebbe esattamente contraria a quello che è necessario fare in modo coraggioso per le politiche dell'ambiente, e quindi andare a dire: "No, no, ma facciamo vendere, facciamo girare, continuiamo a dire di comprare grossi mezzi che emettono e che inquinano" invece di dire: "Cominciamo a cambiare il modo in cui ci si deve muovere". Il secondo punto, mi spiace, arriva in ritardo, c'è già un mio atto del dicembre 2017 su questo, c'è già una firma al MISE fatta a novembre, anche il Piemonte ha inviato il suo piano e, come giustamente stamattina veniva detto all'evento che c'è stato alle OGR, si sta per avviare l'area di crisi industriale su Torino che porterà lavoro sull'indotto cercando di innovare cambiando il concetto di mobilità, da una mobilità privata endotermica a una mobilità estesa, autonoma, pubblica, collettiva che è il futuro verso cui dobbiamo andare elettrico, automatico, collettivo, Trasporto Pubblico Locale, per favorire politiche di miglioramento ambientale. Pertanto, chi seguirà dopo di me lo dirà probabilmente con molta più enfasi, non cedo andremmo nella direzione di questo atto perché comunque è un atto che va verso politiche ormai vetuste e passate. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Consigliere Curatella. Prego, Capogruppo Tresso. TRESSO Francesco Grazie, Presidente. Faccio seguito all'intervento del Consigliere Curatella dicendo che è vero, la Volkswagen ha investito cifre enormemente superiori a quanto FCA abbia fatto, 80 miliardi non sono pochi, però mi chiedo cosa sarebbe successo se al varo di un progetto importante che riguardava proprio la trazione elettrica il Governo tedesco avesse risposto con la stessa misura, io non credo neanche fosse possibile contemplarlo perché qui non è che stiamo parlando di patriottismo economico, stiamo parlando di tafazzismo, mi scusi, Consigliere, nel senso che abbiamo nella realtà che già... è un settore, un mercato che è fortemente in crisi, abbiamo un programma industriale che comunque punta su Torino e sull'auto elettrica con forte ritardo, risorse per 5 miliardi di Euro, e riusciamo in nome di un'ideologia che poi in realtà è tutta da dimostrare sulla valenza ambientale effettiva di questo procedimento ad inficiare... questa prospettiva e non per nulla l'Amministratore Delegato di FCA Manley ha annunciato dal Salone dell'auto di Detroit che il piano sarà rivisto perché sono cambiate le circostanze. Adesso è chiaro che noi non dobbiamo dipendere da... diciamo dagli orientamenti di FCA, però sicuramente sono misure che vanno concertate, il Consigliere Curatella ha citato oggi l'incontro delle OGR col Fondo per l'Innovazione, a parte l'esiguità di quel Fondo, perché si tratta poi di un miliardo spalmato su 3 anni, però di nuovo a questo Tavolo anche oggi non erano presenti le realtà industriali del territorio, quindi si parla di Fondo per l'Innovazione ma non si vuole tenere in conto quelle che sono le reali forze produttive anche del territorio. L'ecotassa che è stata appunto avviata il 1° di marzo, così come è stata scritta così come è stata concepita, e a parer mio è un autogol perché non darà il giovamento all'ambiente e alla salute che si vuole far passare, ma di fatto manterrà lo stesso tipo di mercato solo favorendo i produttori esteri e, come è stato detto già da chi mi ha preceduto, mettendo in crisi la nostra industria automobilistica, tutto l'indotto che produce con cifre molto importanti, si parla di numeri che superano i 100.000 posti di lavoro. Ora, è ovvio che bisogna incalzare i produttori sulla necessità di accelerare la transizione verso l'elettrico, però è questione anche di tempo, nel senso che... nel momento in cui si parte con un progetto, con un programma non possiamo immediatamente attuare misure di questo tipo che sottraggono al mercato risorse finanziarie, sennò non potremo mai raggiungere l'obiettivo finale, è giusto il bonus per l'elettrico, ma è il malus che è sbagliato, così come concepito, perché impone un'accelerazione che non è reale in un mercato che è già in difficoltà, e che in questa fase di transizione non può che essere dannosa, così come è stata proposta. Vedete, fare le auto elettriche è la cosa più semplice, il problema è creare tutto quell'ecosistema intorno che deve favorire l'utilizzo dell'auto elettrica e lo sviluppo dell'auto elettrica, in visione della mobilità sostenibile bisogna pensare a come fare investimenti sostanziosi per tutti quegli aspetti che vanno appunto dalla ricerca sulle batterie, sullo smaltimento, sulle colonnine, è tutto questo che richiede degli investimenti sostanziosi, non possiamo partire direttamente dicendo: "Noi favoriamo le auto elettriche e penalizziamo il resto in un programma che non ha una sua prospettiva, che non ha una sua cadenza temporale". Ora che comunque a fatica c'è una parvenza di intesa raggiunta con FCA, e che tra l'altro abbiamo visto anche la partecipazione di cifre sindacali e lavoratori, il Governo rischia di far saltare il tutto e da quanto è stato annunciato, da quando è stato annunciato il provvedimento, molti consumatori ovviamente nell'incertezza hanno rinviato anche l'acquisto, ancora sottraendo utile, risorse per l'industria e per il lavoro. Quindi, in sostanza, quello che si chiede nella parte di "impegna", e soprattutto mi riferisco al fatto che la Città si faccia promotrice di questa richiesta di un'alleanza istituzionale trasversale a tutela degli interessi economici del territorio, io trovo che sia assolutamente coerente col fatto che non per nulla sindacati e costruttori insieme hanno fortemente, con veemenza, sbattuto i pugni sul tavolo per chiedere che ci fosse una presa di coscienza in questo senso. Temo che il Governo stia attuando delle disattenzioni, delle non... opportune... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. TRESSO Francesco ...ricerche di soluzioni per quello che questo settore importante e che rischiano di essere pagate molto care. Ripeto, se c'è un sovranismo da sostenere è quello relativo alla fine della mortificazione della propria sovranità industriale e invece al momento tutto questo non può essere basato su inficiare e inibire un progetto che comunque era quello di vedere su Torino un programma interessante e importante che con la realizzazione della 500 elettrica poteva dare un minimo di ossigeno a questo mercato così asfittico. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Capogruppo Tresso. Prego, Capogruppo Artesio. ARTESIO Eleonora Benvenuto a questa discussione in questo Consiglio Comunale che ha mancato per indisponibilità della Maggioranza e delle altre Minoranze di convocare un Consiglio aperto con le rappresentanze imprenditoriali e sindacali, foss'anche con l'assenza di FCA, ma che adesso in zona cesarini ci porta a discutere una proposta del Partito Democratico, sicuramente, dopo le esternazioni fuori tempo massimo del Presidente uscente della Regione Chiamparino di ieri sui giornali che ha scoperto la problematica occupazionale indotta da FCA, questo ordine del giorno si pone in straordinaria continuità temporale. Perché questa nostra discussione possa essere utile, però, bisogna forse ricondurre il tema, come sarebbe stato agevole fare in quel Consiglio aperto, ad alcune categorie di partenza, vogliamo prendere per buona la ragione di non partecipazione di FCA a causa del provvedimento nazionale sulle emissioni in atmosfera di CO2? E allora andiamo fino alla radice della questione, e la radice della questione è che i vincoli sulle emissioni non sono determinati dai Governi nazionali, ma sono determinati dai Parlamenti Europei, in fattispecie dal nostro Parlamento Europeo, che impone un vincolo di emissioni del 15% entro il 2021 e che ha aumentato i livelli soglia sia sul 2030 in modo particolarmente rilevante fino al 37,5% ponendo l'obiettivo del 20% entro il 2025. Si vuole ritenere che l'industria italiana non sia in grado di raggiungere quegli obiettivi? E allora non si propone un intervento su misure nazionali, più Europa, grande Europa, Europa, Europa, l'Europa ce lo chiede, siamo nell'Europa e allora introduciamo nel documento che si vuole proporre in questo Consiglio Comunale una ridiscussione a livello del Parlamento Europeo non sul fondamento di questa norma, che è condivisibile per la tutela dell'ambiente e della salute pubblica, ma sulla cronologia di applicazione di questa norma, e se si vuole favorire l'industria automobilistica italiana gli europeisti suggeriscano una scansione diversa rispetto all'obiettivo del 2021, e questo è il primo tema che rende poco credibile questa mozione, perché è una mozione che punta sul passaggio nazionale e dimentica che è un obbligo europeo. Seconda questione: vogliamo dire che gli investimenti di FCA in Italia sono ritardati a causa della normativa europea sulle emissioni? Allora, io vorrei soltanto ricordare una cosa: il gruppo FCA Chrysler è stato oggetto di una multa di 800 milioni di dollari da parte di una denuncia EPA riguardante i software che avrebbero dovuto controllare le emissioni sulle vetture diesel, e sta trattando con il Dipartimento di Giustizia USA una mediazione intorno ai 713 milioni di dollari; ebbene, è dell'altro ieri che a fronte di questi provvedimenti che riguardano appunto la compatibilità ambientale, per Detroit e per il Michigan arrivano ottime notizie, FCA ha deciso un investimento di 4,5 miliardi di dollari che andranno a potenziare la capacità produttiva e che prevedono un aumento ulteriore di 3.850 nuovi posti di lavoro. Solo per capire, là dove sono in vigore le normative sulle emissioni al punto da sanzionare i produttori che sono stati imputati di averle violate, gli investimenti produttivi proseguono e si ampliano, qui, dove non siamo ancora nelle condizioni di sottomissione e dovremo discutere la tempistica di quelle condizioni, su questo sarei profondamente d'accordo, gli investimenti che erano stati annunciati prima dell'estate improvvisamente subiscono una pausa e, anzi, un'incertezza, perché nessuno di noi sa che cosa Torino possa ancora aspettarsi dal proprio storico fabbricante di automobili. Allora, è possibile che la responsabilità stia nel fatto che là ci fu un Presidente chiamato Obama che istituì una task-force per l'auto al fine di mettere un argine e porre un rilancio al tracollo irreversibile che Detroit, capitale novecentesca dell'auto, subiva e qui la classe politica non sia stata a quell'altezza? Forse era una classe politica che stendeva tappeti rossi piuttosto che occuparsi della qualità della produzione automobilistica e del destino degli occupati che a Torino da 11 anni sono in cassa integrazione. Quindi francamente questa mozione mi pare tardiva, fuori tema, perché non individua le responsabilità, e soprattutto sproporzionata rispetto alla grande proporzione che dovrebbe avere in questa Città e in questa Regione un dibattito sul futuro dell'auto. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Capogruppo Artesio. Prego, Consigliere Mensio, ne ha facoltà per 3 minuti. Vi prego di non intervenire fuori microfono, Consigliera Artesio e Capogruppo Lo Russo, anche per voi è un richiamo formale, grazie. MENSIO Federico Presidente, se mi consente, mi riprendo... SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Mensio. MENSIO Federico Grazie, Presidente. Mi ha detto che ho 3 minuti, giusto? Mah, io intanto vorrei solo... soffermarmi su quanto già detto in Commissione, che intanto bisognerebbe citare giusto, perché la legge non ha l'art. 79 bis, probabilmente è una svista del presentatore, ma quell'articolo specifico, che è l'art. 1 comma 1042, non va a colpire una ditta piuttosto che un'altra, va a colpire le macchine più inquinanti dal punto di vista di CO2 per ogni chilometro, quindi indistintamente, come è giusto che una legge faccia. Detto questo, visto che il Consigliere Lo Russo ha citato tutta una serie di modelli, io vorrei solo ricordare che su 14 modelli e 404 allestimenti che produce il gruppo FCA, nello specifico a marchio FIAT, ha su questi 404 allestimenti 17 veicoli soggetti a ecotassa, vado a prenderne uno che è stato citato: il Doblò. Il Doblò per contro ha un veicolo molto simile che è prodotto dalla Citroen, che è il Berlingo, che ha 26 allestimenti, non c'è neanche uno che è soggetto a ecotassa, dove sta il problema? Sta nel motore, glielo spiego, Lo Russo, sta nel motore, okay? D'altro canto, se la FIAT FCA giustamente ha fatto delle scelte di andare su delle motorizzazioni che inquinano di più, cioè dal punto di vista CO2 gr/km sono meno performanti e inquinano di più non è una scelta che deriva da una scelta politica, deriva da una scelta industriale, che ci sta o non ci sta, può piacere o meno. Sono stati citati tutta una serie di altri veicoli, io cito quella che è la stessa società per capitalizzazione al mondo, la Ford (incomprensibile) 500, è la prima nel mondo di questa lista del modo automotive che è la Toyota, la Toyota ha 16 modelli con 136 allestimenti, 11 sono soggetti a ecotassa, però ha 8 modelli con 57 allestimenti che sono tra ibrido elettrico e uno solo usufruisce dell'ecobonus. Dove sta il problema? Il problema è che probabilmente gli investimenti di questo tipo andavano fatti negli anni precedenti, molti anni fa. Ho ricordato in Commissione, io me lo ricordo, ero molto giovane, che la FIAT aveva fatto un bel parco veicoli elettrico di Panda che erano posizionate con le colonnine elettriche in piazza Vittorio, sparite, mai più viste. Vabbè, torniamo su quello che sono l'ecotassa e l'ecobonus, così chiamati ma che in realtà non sono un'ecotassa e un ecobonus, sono un incentivo/disincentivo nell'acquisto di veicoli più o meno inquinanti. Bene, il disincentivo è applicato su 1.350 tra modelli e allestimenti di varie case automobilistiche, comprese anche case citate dal Consigliere Lo Russo. Detto ciò, io credo che la scelta doveva essere fatta anni fa sicuramente, come hanno fatto altre case automobilistiche, mi spiace, mi spiace sinceramente per il territorio, mi spiace per i lavoratori, mi spiace che non fossero state fatte negli anni precedenti perché sono investimenti ingenti che danno il frutto solo dopo parecchi anni. Il Consigliere Curatella ha citato una cosa che la sua mozione, che mi ha chiesto già più volte e io la riporterò anche in collaborazione col Presidente Russi, sulle aree di crisi, qui stiamo parlando di una mozione sulle aree di crisi e non sul fondo dell'innovazione che qualcuno ha citato, che sono sue cose diverse. Ora, che la FIAT voglia investire nell'elettrico mi fa molto piacere, forse è partita un po' tardi, e probabilmente un modello solo non basta o non basterà, tra l'altro, notizia di qualche giorno fa, che un altro dei modelli che doveva essere prodotto a Mirafiori elettrico, le SUV dell'Alfa, anche quello sembra stato stralciato dal piano, le motivazioni io non le conosco, mi sarebbe piaciuto conoscerle, mi sarebbe piaciuto conoscere nel Consiglio aperto dove la FCA è stata invitata e ha deciso di non presentarsi, credo che a una Capigruppo di un anno e mezzo fa circa la FIAT fosse venuta... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. MENSIO Federico Sì, concludo subito, fosse venuta a dire che non era nei suoi piani un anno e mezzo fa lo sviluppo dell'elettrico, e questo mi è dispiaciuto, mi dispiace che la FIAT non abbia fatto le scelte, tra l'altro parliamo di italianità, mi va benissimo, parliamo di occupazione però prima di tutto perché l'italianità di un'azienda, che ha deciso di spostare la sua sede legale ad Amsterdam e la sua sede fiscale a Londra, di italiano ormai ha solo più i lavoratori a cui sono assolutamente solidale anche perché stanno subendo gli effetti di quella che probabilmente è una scelta che doveva essere fatta anni fa, grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Consigliere Mensio. Prego, Vicecapogruppo Foglietta. FOGLIETTA Chiara Grazie, Presidente. Io intervengo brevemente in merito al punto 1 della proposta di mozione del Capogruppo Lo Russo, dove c'è appunto... dove si chiede che la Sindaca e la Giunta intervengano in merito a questo articolo della Legge di Bilancio 2019, e leggo un pezzetto dell'impegna: "Dando impulso alla produzione ibrida/elettrica nazionale a tutela dell'economia e dei lavoratori", io avrei anche aggiunto: "di 80.000 famiglie". Oggi, peraltro, tutti sappiamo che è stata presentata in pompa magna alle OGR la dotazione del nuovo fondo italiano per l'innovazione, c'era il Ministro Di Maio a Torino, c'era la Sindaca Appendino e anche l'Assessora all'innovazione Paola Pisano, e sono parole proprio del Ministro Di Maio che dichiara, quindi cito il virgolettato del comunicato: "Io oggi sono venuto qui a Torino e ringrazio la Sindaca Appendino e l'Assessora Pisano perché per me è importante, qua investiremo milioni di Euro nell'area di crisi complessa per la conversione di FCA all'elettrica: la 500 elettrica sarà un altro simbolo della nuova mobilità", che è quello che praticamente chiede il Capogruppo Lo Russo al punto 1. Poi io ricordo che quando il Consigliere Lo Russo depositò l'atto e anche quando non ci fu a causa di FCA, perché... il Consiglio venne disdetto per... benché fosse stato chiesto dai Consiglieri Comunali e dal Consiglio Regionale e loro non si presentarono, mi ricordo che il Gruppo della Maggioranza dichiarò che probabilmente, cito parole della vostra Capogruppo, dichiarò che evidentemente il Piano Industriale era troppo debole, ma anche dall'intervento dei colleghi che mi hanno preceduto della Minoranza mi sento di..., sento una vis un po' polemica rispetto ad FCA, mi permetta una battuta, Presidente, io non intervengo... e non dirò niente rispetto ai titoli di studio del nuovo Segretario Nazionale del Partito Democratico perché mi pare anche scorretto giocare anche proprio in quest'Aula sui curricula degli altri. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Consigliera. Prego, Consigliera Canalis. CANALIS Monica Sì, grazie, Presidente. Per accelerare cose che andavano fatte anni fa, per far prima allora le affossiamo; è, come dire, per punire un bambino che non ha ubbidito quando doveva o che non è cresciuto nei tempi giusti, lo uccidiamo, il paragone, scusate, non è sproporzionato. Io ho ascoltato in quest'Aula degli interventi assolutamente decontestualizzati, ma non solo dal territorio in cui noi viviamo, ma proprio del territorio italiano, mi sembra tra l'altro che non abbiate minimamente letto il testo della mozione che richiama il fatto che un gran numero di investimenti in Italia, magari tardivi, su questo possiamo discutere, ma sono previsti e sono previsti anche su tecnologia ibrida ed elettrica, sono previsti da quell'azienda sulla quale mi sembra di aver colto nelle parole del Consigliere Curatella un intento quasi punitivo e molto mirato, c'è stato un riferimento specifico. Allora, io mi chiedo come si possa discutere di temi importantissimi come la riconversione ecologica e come l'esigenza fondamentale di contemperare il diritto al lavoro e il diritto all'ambiente con questa ignoranza sui dati di contesto, un contesto in cui, lo abbiamo detto, le persone che lavorano nell'indotto dell'automotive in Italia sono 156.000, di cui 58.000 solo in Piemonte, la maggior parte nella nostra provincia, qui a Torino, mi chiedo come si possa, per mettere in luce ritardi del passato, affossare quello che si può fare nel presente. Vogliamo parlare di riconversione ecologica in modo serio? Dobbiamo parlare di due cose: di tempi e di soldi, non si può pensare di effettuare la riconversione ecologica in modo drastico, dall'oggi al domani, e se vogliamo parlare della riconversione ecologica dobbiamo anche trovare dei miliardi come quelli che sono stati trovati ad esempio negli Stati Uniti per favorire questa riconversione in tempi più rapidi, prendiamoli dal reddito di cittadinanza, prendiamoli da quota 100, forse si tratterebbe di investimenti un po' più produttivi e un po' più capaci di creare lavoro, non si può mettere sul piatto la riconversione ecologica senza capire anche e specificare in che modo e in che tempi attuarla. Allora, io mi chiedo come in un contesto, già molto provato dalla crisi economica, manifatturiera, industriale degli ultimi anni come quello di Torino, si possa approcciare questo tema con questa leggerezza e superficialità. Stiamo parlando di lavoro di migliaia di persone che potrebbe essere trasformato, orientato verso forme di investimento più ecologico, tra l'altro come in parte anche presenti nel piano di investimenti di FCA, ma sicuramente quello che non solo il Movimento 5 Stelle, ma anche la Lega di "prima gli italiani" hanno scritto nella Legge di Bilancio 2019 ci allontana da tutto questo, per raggiungere un obiettivo semplicemente affossa la macchina produttiva. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Consigliera Canalis. Prego, Capogruppo Magliano. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Io ringrazio il primo firmatario di questo atto, perché porta quest'Aula a discutere e a dibattere di un tema che, guardate, Consiglieri, secondo me va ben oltre il problema quanto mai serio legato al nostro inquinamento, va ben oltre il problema più o meno importante del posizionamento di FCA sul nostro Paese, perché il problema di cui discutiamo oggi è la possibilità di dare un futuro e una chance a quelle madri e a quei padri che lavorano all'interno del comparto dell'auto e che vedono, discutevo proprio sabato sera in una riunione che abbiamo fatto, discutevo con un operaio, un metalmeccanico che ha tot decine di parafanghi fermi che non vengono montati sulle auto e che non sa quando quel parafango che lui ha fatto verrà montato su quel modello di FCA. È evidente, lo dico al Consigliere Curatella che in questi anni ho saputo apprezzare per la competenza e per la capacità con la quale affronta i temi, quello che c'è, ciò che è giusto dal punto di vista dell'impatto ambientale, ciò che è giusto dal punto di vista della convivenza civile, e ciò che è necessario però fare se vogliamo dare una speranza al territorio, c'è un gap di innovazione, siamo indietro rispetto agli altri Paesi, sì, è evidente, ma che cosa facciamo noi come responsabilità politica per fare in modo che questo gap si riduca? Di sicuro non quello che ha fatto il Governo, lo dico perché quello che mi preoccupa, e mi preoccupa la speranza di questi padri, di queste madri, di provare a pensare come continueranno nel loro lavoro sapendo che la capacità di innovazione tecnologica e la formazione dei nostri operai, e non solo, che stanno su quei modelli, sui modelli che vengono prodotti in Italia, è enorme, e a me spaventa pensare alla mole di denaro pubblico che noi in questi anni, che la politica in questi anni ha messo su questo comparto, che in qualche modo viene messo in discussione con questa visione della politica che questo Governo sta ponendo. Guardate che forse, indipendentemente da tutto, in questo caso noi dovremmo stare non con l'azienda, non col Governo, noi dovremmo stare dalla parte di chi tutte le mattine si augura che quella macchina venga venduta, che quel pezzo di nuova tecnologia che viene inserito su quella macchina venga apprezzato dal mercato, questa è la cosa che a me spaventa di più di questo provvedimento, che è un provvedimento che un po' spiega a un'azienda, che comunque mantiene dei nostri concittadini, come dovrebbe comportarsi, e per il fatto che non si è comportata così in questi anni e solo adesso arriva a pensare a una modalità di trasporto delle persone sostenibile, ecco, se... per fare questo noi diciamo: "Beh, però sosteniamo chi invece questo l'ha fatto". Ci sono dei leader europei che sono in grado di fare formule di protezionismo di quello che producono all'interno del loro stato e lo fanno, secondo me, in maniera a volte forse troppo smaccata, ma forse in questa fase varrebbe la pena, Presidente, e vado alla conclusione, provare a mettere questo al centro, indipendentemente che l'azienda sia FCA, dov'è la sua sede legale, indipendentemente da come si comporta rispetto alle istituzioni perché il nostro obiettivo sono i nostri concittadini, e se oggi dovessi trovare una misura per sostenere ed aiutare quest'azienda lo farei perché mi vengono in mente quelle persone che la mattina si svegliano e hanno un po' quel brivido di chi non sa se potrà continuare a pagare l'università ai suoi figli, di chi non sa se gli ultimi 20/25 anni dedicati a quella fabbrica avranno ancora un valore o meno, forse noi, togliendoci la giacchetta di chi sta col Governo e chi è contro il Governo dovremmo pensare a loro, e io ringrazio il Capogruppo del PD perché questo atto chiede questo, e mi auguro che questa riflessione venga aperta il prima possibile anche insieme al Governo perché è inaccettabile che un certo tipo di ottima produzione italiana, di ottimi autoveicoli italiani vengano danneggiati da misure che di fatto sostengono altri Paesi e altri Stati che quando, sì, devono intervenire, soprattutto i Paesi dell'Est asiatico, quando devono intervenire a favore delle loro auto lo fanno con forza, con impegno perché non sottostanno ai regolamenti del libero mercato europeo, per cui, Consiglieri di Maggioranza, non tutto quello che viene da questa parte dell'Aula può avere un risvolto negativo, forse ogni tanti ci mettessimo nei panni di chi in FCA lavora, di quelle migliaia di persone che lì lavorano, avremmo un approccio diverso, anche perché parlando con alcuni di voi so esattamente che li conoscete, con alcuni avete fatto anche pezzi di campagna elettorale, ed avete evidente chiaro qual è il dramma che stanno vivendo, grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Capogruppo Magliano. Prego, Consigliere Iaria, anche lei ne ha facoltà per tre minuti. IARIA Antonino Grazie mille. No, ma forse è una leggenda urbana o forse è un mio ricordo sbagliato, è una leggenda metropolitana, scusate, o un mio ricordo sbagliato, ma io ricordo che diciamo la FIAT è stata sempre aiutata dai Governi italiani, non so da quando è nata, ma sicuramente dopo la Seconda Guerra Mondiale, proprio perché chiaramente aveva un grande impatto sullo sviluppo sociale e lo sviluppo del lavoro nel nostro Paese. Quindi dire che... diciamo, che FIAT è penalizzata dopo anni che è stata in un certo senso anche aiutata, ma posso anche condividere qualche volta... condividere qualche scelta nell'aiutare la FIAT come patrimonio industriale italiano eccetera, però noi stiamo dicendo qui che il nostro Governo sta diciamo distruggendo la FIAT, dico, forse esagero con le parole ma sta distruggendo la FIAT per andare verso un'ottica di investimento su auto ecologiche. Tra l'altro non so quanti di voi, anche nelle Minoranze, abbiano condiviso, seguito le parole della quindicenne famosissima, Greta Thunberg, sul futuro eccetera, quindi da una parte, diciamo, condividiamo quelle parole, io non le ho condivise nel senso che non mi approprio di cose che non conosco e che valuto appunto come un bellissimo messaggio ma non le faccio mie se poi non faccio delle azioni reali sul territorio, molto magari avranno anche condiviso quelle azioni però quando si tratta di andare a, diciamo in un certo senso, indirizzare verso un nuovo Piano Industriale, verso nuovi investimenti un grande gruppo non più italiano, un grande gruppo dell'automotive si alza una levata di scudi, ma non ci chiediamo per caso se il fatto di aver investito su motori chiaramente meno costosi in produzione ma che avevano livelli più inquinanti era un vantaggio sicuramente per la FIAT, è chiaro che le leggi italiane magari non... disincentivando questo tipo di produzione abbiano in qualche maniera anche favorito questo tipo di produzione, in questo caso invece il discorso, come è stato detto anche dai miei colleghi, è molto più generale, si sta andando verso diciamo un'idea politica in cui bisogna indirizzare le produzioni verso dei motori meno impattanti dal punto di vista ambientale, quindi sinceramente non capisco questa levata di scudi; poi in riferimento al reddito di cittadinanza è veramente imbarazzante, allora perché voi del PD non avete bloccato il REI, per esempio, non avete bloccato il finanziamento al REI per dare più soldi alla FIAT? SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. IARIA Antonino ...Per poter aiutare nel loro, diciamo, grande salvataggio dei posti di lavoro nello Stato italiano? SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Consigliere Iaria. Prego, Consigliere Carretto, anche lei tre minuti. CARRETTO Damiano Sì, io faccio un intervento penso anche un po' breve, però io di fronte all'ipocrisia, io faccio sempre un po' fatica a stare zitto, di fronte a un provvedimento del Governo che ha un obiettivo chiaro e conclamato, e per quel che mi riguarda lungimirante e di speranza per questo Paese, per questo pianeta, di fronte appunto a questo provvedimento io vedo la levata di scudi di chi in questi anni quando una bell'azienda torinese portava le sedi all'estero stava zitto, quando le produzioni finivano in Polonia o in Cina stava zitto, quando qualcuno diceva: "Se fossi un lavoratore di questa famosa azienda voterei sì al referendum, cancellando i diritti dei lavoratori", non solo sono stati zitti, sono andati contro i lavoratori, quando quest'azienda spolpava le casse dello Stato, le casse del Comune, perché vogliamo anche ricordare delle famose operazioni immobiliari che ancora gridano vendetta, ma forse erano troppo occupati a giocare a scopone. Quindi io onestamente posso capire che una certa parte politica abbia sempre avuto una certa copertura e una certa... è sempre stata un po' eterodiretta da una certa parte diciamo economica di questa Città, ma ci sta, ognuno ha i padri putativi che preferisce. Quindi io credo che ci sono delle... realtà, delle situazioni delle politiche lungimiranti che vanno sostenute. Io credo che ci siano delle politiche industriali che vanno sostenute e che vadano sostenute, forse è vero, forse queste politiche del Governo avranno delle conseguenze, forse positive, forse negative su un comparto, ma onestamente io accetto tutto, ma non l'ipocrisia. SICARI Francesco (Presidente) Grazie Consigliere Carretto. Prego, Capogruppo Napoli. NAPOLI Osvaldo Sono arrivato giusto giusto ma sarò velocissimo. Io mi faccio una domanda: ma voi pensate che Trump dia 4 miliardi e mezzo alla FIAT per investire in Michigan così per caso? E voi... e Di Maio oggi viene da noi a dirci che qualcosetta, 800 milioni, 700 milioni ce lo da? Ma qualcuno di voi si chiede perché 4 miliardi e mezzo per andare in Michigan e 800 milioni per investire a Torino dove ormai non c'è più nulla? Bene, io lo dico con estrema chiarezza, l'ecotassa penalizza la produzione italiana, ebbene, oggi il Governo e il 5 Stelle Di Maio ci viene a dire: "Cerca di ricucire" promettendo briciole, in modo particolare rivolto all'indotto, ma voi sapere che a febbraio la diminuzione di 44.889 auto, -8% rispetto all'anno scorso? Sapete che ad oggi, solo ad oggi la produzione della FIAT, cioè la vendita della FIAT in Italia è diminuita di quasi il 3%? Ma questo perché avviene? Avviene così per caso? Vi faccio soltanto una domanda: ma vi ponete il problema che la FIAT è stata la più grande, ed è ancora, la più grande azienda torinese in tutti i casi, piaccia o non piaccia, poi devo dirti (incomprensibile) è ovvio che è all'estero, per tanti motivi, non soltanto la FIAT, in senso generale, perché da noi i costi sono quelli che sono, non costruiamo nemmeno più; sai, lo dicevo prima, devo dire, ho avuto un bel dibattito insieme al Vicesindaco, ma veramente bello, corretto, molto..., voglio dirvi soltanto una cosa che nessuno dice e lo dica qua, che ve lo dimenticate, ma voi ci pensate che abbiamo finito il tunnel di sicurezza dell'autostrada Torino-Bardonecchia per passare dall'altra parte, no, no, automobili, e attenzione, andiamo a inaugurare il nuovo tunnel di 13 chilometri ad ottobre del 2021, 13 chilometri per 800 milioni di finanziamento fra Italia e Francia, non ho sentito una sola parola in questi anni di reclamo di un tunnel fatto, autostradale, per passare e raddoppiare quello che c'è adesso, e poi diciamo le automobili, non andiamo più in giro, nessuno lo sa. Abbiamo già approvato, è già in funzione teoricamente... e allora, vedete, non una sola parola da voi e andate a dire sì al tunnel autostradale e dite poi no a tutto il resto. Allora, guardate, con estrema tranquillità, serenità, io dico non dipende da voi, sono molto sincero, guardate, parliamo del sesso degli angeli, non dipende né da voi né da noi, cioè noi possiamo discutere, parlare, fare come facciamo adesso in maniera educata, ognuno ha le sue idee e certamente il resto, ma dipende dal Governo, il Governo o lo vuole capire che sono necessari dei grandi investimenti in questo tipo di settore per riprendere, perché sennò la FIAT l'ha già detto eh, c'era su tutti i giornali, prende e se ne va, non è che me lo invento io, ha già detto: "Signori, se questo passa, io vi saluto e me ne vado" e dove vanno? Cassa integrazione? Chi la paga? Noi, è ovvio, no, non la paghiamo nemmeno noi, benissimo, qualcuno la pagherà. Cosa fanno? Prenderanno i 780 Euro al mese? E fortunati loro, sullo stesso bancone c'è quello che lavora 6 ore alla settimana e prende 600 Euro al mese, di fianco invece c'è quello che non lavorerà per niente e ne prende 780, benissimo, contenti voi contenti tutti, però questa è la situazione di oggi. Allora, io dico soltanto che facciamo attenzione, perché se la FIAT continua a chiudere i rubinetti più di quelli che ha già chiuso la situazione di Torino e del Piemonte, ma non soltanto di quello, pensate Pomigliano, pensate Termoli, pensate tutto quello che c'è, e voi siete contenti così, contenti voi contenti tutti, grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Capogruppo Napoli. Non ci sono altri interventi. Se non ci sono altri interventi... |