Interventi |
ARTESIO Eleonora Grazie. Intanto il collega Ricca ha già annunciato alla Giunta la presentazione di una richiesta di comunicazioni per la prossima settimana e quindi riassisteremo a questa recita che fa seguito alle segnalazioni che settimanalmente vengono inviate a tutti i Consiglieri Comunali ad opera di alcuni dei residenti. Allora, io vorrei chiedere all'Amministrazione Comunale se non ritenga di fare quello che sarebbe naturale e ragionevole fare in condizioni come queste. Prima questione: quando abbiamo discusso del trasferimento e della prima iniziativa di sabato non frequentata dagli espositori - cosa che sta perdurando per tutte queste settimane - è stato lampante che la situazione, che era precedentemente organizzata attraverso un Regolamento e un soggetto incaricato dell'organizzazione, sarebbe stata lasciata in modo spontaneo agli espositori. Quando io descrivevo il fatto che la soluzione intermedia raggiunta dalle Amministrazioni precedenti, e ripercorsa fino ad ora da questa, garantiva una determinata regolarità e un relativo ordine, la Sindaca Appendino mi ha quasi sbeffeggiato chiedendo se mi sembrasse ordine quello che si stava svolgendo a Canale Molassi. Le chiedo, in contumacia, se ritiene che sia ordine quello a cui stiamo assistendo in queste settimane? Dove gli espositori sono moltiplicati e nessuno è più in grado di dire quali merci vengono esposte e chi sono i soggetti che espongono. I clienti, ovviamente, aumentano essendo aumentata un'offerta di carattere incondizionato e delle due l'una: o facciamo finta anche noi di credere a quello che l'associazione commercianti ci ha raccontato in Commissione venerdì scorso, ovvero che gli espositori sono tutti anarchici, e i clienti sono tutti simpatizzanti degli anarchici, e allora la questione viene riportata al Comitato per la Sicurezza e l'Ordine pubblico, oppure si fa quello che un governo cittadino dovrebbe ritenere come compito principe: ammettere che la soluzione prospettata è una soluzione non solo non condivisa, ma anche fallimentare. Partendo da quest'ammissione, avere la responsabilità di incontrare, nelle forme che riterrà più opportune, attraverso la mediazione dei soggetti che organizzavano quel tipo di manifestazioni e di eventi, gli espositori e capire quali siano, ad oggi, ancora le condizioni per ritornare a condividere una soluzione; 3, individuare il contesto territoriale che ha dato disponibilità a promuovere il Tavolo di coordinamento, di cui il Presidente della VII Circoscrizione si è fatto promotore, e governare la situazione, ammesso che è una situazione che era costata anni, anni, per pervenire ad una qualità delle relazioni tra tutti i soggetti, ragionevole, adesso è stata sconfessata per un atto, unilaterale, e peraltro manifestatosi sul principio di realtà totalmente infondato; questo deve fare un governo locale. Quindi da questo punto di vista, ovviamente, la risposta che riconduce tutto ad una tematica di Ordine Pubblico rappresenta una falsa descrizione della situazione, ma più colpevole ancora è il fatto che non produce alcun orientamento per la sua soluzione. |