Interventi |
SCHELLINO Sonia (Assessora) Grazie. Con riferimento all'interpellanza vi indico le varie iniziative che abbiamo intrapreso per garantire continuità delle cure ai beneficiari di prestazioni domiciliari in lungo assistenza e sociosanitarie per minori e disabili ripercorrendo le diverse tappe e le azioni intraprese. Preso atto del contenuto delle note numero 40 del 24 gennaio 2019 e 46 del 25 gennaio 2019 con cui la Regione Piemonte autorizzava l'ASL Città di Torino a prorogare fino al 30 giugno 2019 le prestazioni domiciliari in lungoassistenza rivolte a persone non autosufficienti e prestazioni sociosanitarie alle persone con disabilità e ai minori con due diverse deliberazioni della Giunta Comunale abbiamo adottato i provvedimenti di proroga degli accordi con l'ASL Città di Torino fino alla scadenza indicata per la prosecuzione delle prestazioni in essere. Successivamente in data 30 gennaio abbiamo inviato, da parte mia, una lettera alla Regione indirizzata ai due Assessori Ferraris e Saitta e ai Direttori Regionali Bono e Bordone per esprimere la forte preoccupazione della Città rispetto alla scadenza del 30 giugno, vista come, cito quanto abbiamo scritto nella lettera del tutto aleatoria immettendo ulteriori elementi di precarietà, in un sistema che dovrebbe essere improntato dal principio di continuità delle cure a favore di circa 10.000 beneficiari torinesi tra anziani non autosufficienti, persone disabili adulti e minori anche gravissimi e minori con disturbo del comportamento e abbiamo, sempre nella lettera, sottolineato come proprio considerando l'imminente scadenza elettorale si sarebbe dovuto definire un periodo più lungo e non una data in cui non si potrà dare per certo neanche l'insediamento della nuova Giunta Regionale, rischiando pertanto di porre con questa scelta le condizioni per l'interruzione dell'erogazione. La lettera concludeva chiedendo di rivedere l'indicazione della data anche in considerazione del costante investimento in materia garantito dagli operatori dei servizi pubblici e dai fornitori accreditati che continuano a prestare la loro collaborazione, a garantire continuità anche occupazionale. La Regione Piemonte il giorno dopo in data 31 gennaio faceva un comunicato stampa in cui gli Assessori Regionali Saitta e Ferrari annunciavano anche per il 2019 l'erogazione degli assegni di cura per le prestazioni domiciliari in lungoassistenza a favore delle persone non autosufficienti generando ovviamente una nostra reazione perché così non è, non è tutto il 2019, ma la proroga è al 30 giugno e nell'esprimere di nuovo la nostra preoccupazione rispetto alla possibilità di garantire la continuità delle cure la Regione..., cioè precisavamo in una nota che la Regione Piemonte ha autorizzato per soli 5 mesi fino al 30 giugno la proroga relativa al finanziamento di tutti i servizi sociosanitari per minori, persone con disabilità e anziani non autosufficienti e chiedevamo di non limitare l'impegno per scongiurare il rischio di interruzione dei Servizi assistenziali, quindi una lettera, un comunicato stampa della Regione congiunto dei due Assessori e a quel punto un comunicato anche nostro. La parte regionale replicava con un altro comunicato stampa sostenendo che la conferma degli assegni di cura per persone non autosufficienti è un impegno personale degli Assessori competenti che autorizzano in via straordinaria i Direttori dell'ASL ad utilizzare fondi propri in attesa che il Governo emani il Decreto relativo all'erogazione del fondo per i non autosufficienti e precisavano che non esiste alcun rischio di interruzione. In data primo febbraio ho scritto al Presidente di IV Commissione informandolo sia della nota della Regione e degli atti deliberativi assunti per dare continuità alle prestazioni in essere e del rinnovo dell'accordo con ASL fino alla data appunto del 30 giugno, sia lo informavo della lettera successiva inviata alla Regione Piemonte chiedendo un allungamento di scadenza per non mettere a rischio la continuità delle cure degli attuali beneficiari, ma anche l'attivazione di nuove prestazioni per coloro che ne avrebbero avuto bisogno nei prossimi mesi perché è un po' difficile attivare nuove prestazioni magari a marzo quando hai la sicurezza fino a giugno. In quel contesto chiedevamo al Presidente di IV Commissione di valutare la convocazione di una Commissione congiuntamente alla Conferenza dei Presidenti e alle rappresentanze delle associazioni dei beneficiari e di tutti i soggetti rappresentativi del Terzo Settore e dei gestori dei servizi. Nello stesso giorno ho scritto anche ai Presidenti di Circoscrizione analogo messaggi per informarli di quanto accaduto, anche se magari lo avevano letto sui giornali degli eventi occorsi in modo da prendere accordo anche con loro. È stata quindi calendarizzata una seduta di IV Commissione e Conferenza dei Presidenti di Circoscrizione, prevista per il 12 marzo, a cui sono stati invitati gli Assessori Regionali Saitta e Ferrari. Sul tema si sono mosse anche alcune Associazioni di tutela maggiormente rappresentative nel panorama torinese quali per esempio CSA Fondazione di Promozione Sociale, la Consulta delle persone in difficoltà che con propri comunicati stampa nella giornata del primo febbraio hanno espresso il loro dissenso e la forte preoccupazione rispetto alla possibile interruzione delle prestazioni in data 30 giugno, in particolare dalle suddette associazioni veniva evidenziato come non è vero che l'Amministrazione Regionale non possa dare disposizioni che vadano oltre la fine della legislatura, per rassicurare le prestazioni in modo strutturale basterebbe dare applicazione con un semplice Regolamento attuativo alla Legge del 2010 approvata all'unanimità da tutto il Consiglio Regionale per garantire gli assegni di cura in modo stabile. Da ultimo, in occasione di un incontro tenutosi il 18 febbraio presso la sede dell'ASL di via San Secondo alla presenza oltre che dei Dirigenti funzionari dell'ASL Città di Torino, del Servizio anziani, dei rappresentanti dell'APL e delle Centrali Cooperative, era un'occasione in cui si discuteva della proroga e del significato della stessa per i fornitori, appresi i diversi passaggi che hanno fatto seguito alla comunicazione regionale del 30 giugno, gli stessi gestori e tutte queste persone riunite hanno comunicato l'intenzione di unirsi a tutti quegli attori istituzionali e non preoccupati della scadenza stabilita dalla Regione, assumendo l'impegno di voler a loro volta scrivere agli Assessori per segnalare i rischi che tale limitata durata comporta e quindi il 12 marzo ci sarà la Commissione, insomma continueremo a parlarne in quella sede e continueremo ad insistere ovviamente perché venga prorogato per un tempo più lungo. |