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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Febbraio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 8
INTERPELLANZA 2019-00423
"OBBLIGHI DEL SERVIZIO SANITARIO NELLE CURE DOMICILIARI IN LUNGOASSISTENZA" PRESENTATA IN DATA 4 FEBBRAIO 2019 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Grazie. Devo riconoscere che l'Assessorato si è prodigato nel tentare di corrispondere
organizzativamente alle legittime aspettative dei malati che fino a questo momento sono
stati ammessi alle cure domiciliari in lungoassistenza e quindi da questo punto di vista
prendo atto che ha tutelato le condizioni di queste persone non autosufficienti. Dal
punto di vista più generale purtroppo questo Consiglio Comunale si è ripetutamente
trovato a discutere della insufficienza normativa economica e culturale della Regione
Piemonte in ordine al tema della non autosufficienza al punto tale che lo stesso Comune
di Torino tramite un atto della propria Giunta ha aderito all'alleanza a favore della tutela
dei malati in condizione di non autosufficienza. Purtroppo la risposta che sta
pervenendo dalla Regione Piemonte è una risposta normativamente dire incerta è un
eufemismo perché non mi era ancora mai capitato in anni di pratiche amministrative
ascoltare che determinate provvidenze contemplate dalla legge venissero erogate su
discrezionalità ed impegno personale degli Assessori, del resto abbiamo visto soltanto
lo scorso fine settimana l'innalzamento dell'età per la procreazione medicalmente
assistita senza tenere contemporaneamente in conto l'attuazione delle pratiche della
fecondazione eterologa, il che significa evidentemente rendere nulla una aspettativa e
anche non essere adeguatamente informati dal punto di vista tecnico, quindi non
stupisce questo tipo di soluzioni personalizzate che la Regione di volta in volta specie in
questo periodo sta assumendo. Dal punto di vista della tutela delle condizioni per la non
autosufficienza però, Assessora, dopo 2 anni e mezzo in cui abbiamo condiviso e ci
siamo alleati tutto il Consiglio insieme alla Giunta per ottenere le garanzie di continuità
assistenziale da parte della Regione con lo scenario che si sta manifestando a livello
nazionale io sono a chiederle qualcosa di più perché è evidente che soprattutto alla
futura Regione occorrerà non fare sconti, non quegli sconti che sono stati concessi a
questa Amministrazione da parte di chi li ha concessi, in ordine alla tutela delle cure dei
non autosufficienti, ma è altrettanto vero che il paravento dietro al quale si mascherano
gli amministratori regionali, vale a dire che il livello essenziale di assistenza per le cure
domiciliari prescrivono nel Testo Nazionale dei LEA soltanto le cure specialistiche e
non anche i compiti di tutela, quindi non anche la compartecipazione al lavoro degli
assistenti domiciliari che non siano di professione sanitaria, quel paravento potrebbe
essere facilmente eliminato così sgomberando la strada a qualunque tipo di alibi di
qualunque amministratore regionale, quindi io non lo farò perché credo che adesso
spetti anche agli altri dopo aver proposto un po' di atti fino al punto di annoiare tutto il
Consiglio sul tema della non autosufficienza, però suggerirei o a lei come Giunta
nell'ambito del coordinamento degli Assessori o alle vostre Maggioranze di chiedere
avendo il Ministro della Salute incarico nella formazione del Movimento 5 Stelle, di
chiedere una revisione della parte dei Livelli Essenziali di Assistenza che sarebbe di una
semplicità sconcertante, togliere la parola specialistiche dalla nomenclatura dei Livelli
Essenziali di Assistenza, mi rendo conto che sarebbe una responsabilità scientifica,
economica, organizzativa delle Regioni, ma sarebbe anche una risposta alle tante
persone malate che non stanno ricevendo da troppi anni alcuna risposta.

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