Interventi |
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie, Presidente. Io sono scettico, perché nel weekend ho approfondito, studiato un po' le carte e il Consigliere Carretto mi ha aiutato a sciogliere qualche nodo, qualche dubbio che avevo. La sintesi di questa variante è con due ZUT, con attuazione separata. Noi, sostanzialmente, diamo il via libera ad un'operazione che vede, nel caso della prima, 56.000 metri quadrati di commerciali e nel caso della seconda 16.000. Lo dico al collega Chessa che è preciso e puntuale: sono, se non sbaglio, sono 9 volte l'Ipercoop di via Livorno, 9 volte. Cioè, sono 9 Ipercoop di via Livorno messe uno a fianco all'altro e il Consigliere Carretto ci dice - a questo punto con dolo, con colpa - ci dice che questa operazione darà fastidio a Settimo. No, lo dice davanti tra l'altro alla Sindaca, che è Sindaca della Città Metropolitana e quindi ha una visione più ampia. Noi siamo qui chiusi nella cinta daziaria e ci facciamo i fatti nostri; la Sindaca ha una responsabilità più ampia e a lei tutta la nostra solidarietà per questo atto di belligeranza del collega Carretto nei confronti del vicino Comune di Settimo. Infatti, io ho inteso che il voto del collega Carretto sarà contrario. Io mi asterrò, mi asterrò perché non ho le competenze del collega Carretto, lui ha studiato per comprendere meglio di noi queste delibere. Non ho le competenze, ovviamente, del mio Capogruppo, anche se su questo, collega Capogruppo Lo Russo, noi abbiamo litigato più volte, perché lei voleva autorizzare dei centri commerciali e il sottoscritto no. Per cui io le chiedo se, come Gruppo Consiliare, noi possiamo astenerci perché questa è una delibera che, il Consigliere Carretto ci ha spiegato, mette le dita negli occhi al Comune di Settimo e lo fa scientemente e poi autorizza questi 56.000 metri quadrati, più 16.000, cioè 9 Ipercoop di via Livorno uno attaccato all'altro. Battute a parte, io le ho chiesto, Assessore, Vicesindaca Montanari, più e più volte, nella Commissione Consiliare competente, di dirci quali fossero le priorità e gli obiettivi politici di questa Amministrazione nell'ambito della pianificazione commerciale, perché se fino a qualche anno fa era chiaro a tutti che la grande distribuzione andava a insediarsi su una corona e che questa corona aveva bisogno di una mediazione e nel frattempo dicevamo politicamente, condividevamo tutti quanti che era necessario frammentare la grande distribuzione, integrarla nel contesto e nel tessuto urbano, e mentre lo dicevamo la grande distribuzione procedeva in questa direzione, cioè, faccio un esempio, Carrefour apriva i suoi Carrefour Express, favorendo e integrandosi nel tessuto di vicinanza; questa armonizzazione viveva e subiva una regia che poteva anche non essere condivisa, però c'era e quindi la scelta politica - forse sbagliata in alcuni casi - di concentrare gli insediamenti della grande distribuzione lungo l'asse della tangenziale - ripeto, condivisibile o sbagliata - comunque ha prodotto questi grossi insediamenti. Mentre ci interrogavamo, negli anni scorsi, su come armonizzare l'offerta commerciale sul nostro territorio, la grande distribuzione - che è più veloce di noi, è più veloce della politica - già capiva che era necessario aggredire delle fette di mercato nel contesto e nel tessuto urbano e, infatti, rimodulava gli spazi di vendita con autorizzazioni che sappiano non essere soggette neanche al vaglio della Regione, ma semplicemente autorizzazioni di carattere comunale. Allora, io mi chiedo, qual è la priorità politica quando si parla di Commercio di questa Amministrazione? Quali sono gli obiettivi che l'Amministrazione guidata dalla Sindaca, dal Vicesindaco Montanari, dall'Assessore Sacco definisce in modo puntuale in ambito commerciale? Perché a me non è chiaro; a me non è chiaro, e sinceramente se l'unica motivazione è quella di infastidire il Comune di Settimo, che ha già tutte quelle superfici commerciali che il collega Carretto ci ricordava, abbiate pazienza, ma come facciamo ad essere favorevoli ad una delibera del genere? Allora, indipendentemente dal tempo con cui è stata rielaborata questa variante, dal tempo che il Vicesindaco Montanari ha impiegato per rivedere questa trasformazione in questa porzione di territorio, che a questo punto, abbiamo anche compreso, viene completamente espunta dalla revisione generale del Piano Regolatore, questa fa eccezione, cioè: questi 9 Ipercoop uno a fianco all'altro meritano una deroga alla riflessione più generale di revisione del Piano Regolatore. Un giorno, prima o poi, qualcuno ci spiegherà perché queste eccezioni? Qualcuno ci spiegherà quali sono le reali motivazioni che inducono questa Amministrazione a far sì che al confine tra Torino e Settimo si insedino 9 Ipercoop, così come quello di via Livorno, uno a fianco all'altro? |