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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Febbraio 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 16
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2019-00319
VARIANTE PARZIALE N. 322 AL P.R.G., AI SENSI DELL'ARTICOLO 17, COMMA 5, DELLA L.U.R., CONCERNENTE LE AREE LUNGO CORSO ROMANIA E STRADA DELLA CEBROSA DI PROPRIET? MICHELIN S.P.A. E ROMANIA UNO S.R.L. - ADOZIONE.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Proseguiamo adesso con il punto numero 7, la delibera meccanografico 201900319
presentata dall'Assessore Montanari:

"Variante parziale n. 322 al P.R.G. ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della L.U. R.,
concernente le aree lungo corso Romania e strada della Cebrosa di proprietà Michelin
S.p.A. e Romania Uno S.r.l.. Adozione"

SICARI Francesco (Presidente)
Sono stati anche presentati sei emendamenti dalla Giunta. Prego, Assessore Montanari,
Vicesindaca.

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Grazie, Presidente. Ancora buonasera a tutte e tutti. Qui abbiamo un avvio di un
processo che sarà un pochino lungo prima dell'approvazione, comunque di una variante
che riguarda il quadrante nord, estremo nord della Città di Torino, praticamente al
confine con Settimo. Si tratta di un progetto che abbiamo discusso ampiamente in
Commissione, quindi io qui riassumerò brevemente. Sostanzialmente su questa area era
presente un cosiddetto PRUSA, che è stato a suo tempo abolito dalla nostra Giunta per
permetterci di lavorare meglio sulle varie parti di un comprensorio piuttosto complesso.
Le linee guida di questo progetto sono sostanzialmente: il realizzare un confine verde
della Città di Torino a nord; l'ampliare il corso Romania a partire dalla rotonda di corso
Giulio Cesare, fino praticamente al confine con Settimo, quindi per circa 1 chilometro e
300 metri con un vero e proprio boulevard, con un doppio filare di alberi, quattro corsie
e due piste ciclabili; utilizzare gli oneri di urbanizzazione che arriveranno da questo tipo
di intervento per sistemare una fascia verde di circa 60 metri tra il boulevard e le parti
costruite e arrivare quindi a sistemare tutta l'area fino al confine, appunto, con Settimo.
Nel corso del progetto sono state esplorate anche una serie di attenzioni all'ambiente,
perché riteniamo che sia importante cercare di lavorare su questi temi, per esempio sulla
raccolta delle acque meteoriche senza utilizzare le canalizzazioni tradizionali, ma
usando quello che viene utilizzata, detta, definita dai tecnici, l'invarianza idraulica, cioè
cercando di assorbire nel terreno le acque derivate dalle strade, dalle infrastrutture che
sono di impermeabilizzazione. Sostanzialmente rispetto al PRUSA c'è una riduzione di
aree commerciali per 200.000 metri quadri. Rispetto invece al confine delle due aree di
cui ci stiamo occupando, la riduzione è di 15.000 metri. Sostanzialmente, noi con questa
variante autorizziamo delle attività commerciali ai due estremi di questo lungo asse,
manteniamo l'esistenza della Michelin, che è una struttura produttiva importante che lì
ha il polo del terziario. La Michelin è anche interessata a fare una piccola attività
ricettiva (un piccolo albergo) e a ricostruire, ricostituire, la propria direzione, quindi
anche con un edificio nuovo, di una qualche qualità, mentre a sud la viabilità viene tutta
ridisegnata anche su strada Cebrosa, quindi sul confine est dell'intervento, con una
corsia adeguata al nuovo carico di traffico e Michelin, con questo tipo di intervento,
mantiene nell'area tutta la sua attività produttiva e tutta la sua attività terziaria. Quindi,
sostanzialmente, autorizzando le attività commerciali, ma al tempo stesso riducendo
quelle che erano originariamente previste, e riducendo anche le quantità complessive
che praticamente arrivano da 0,7 a 0,35 metri quadri di superficie, di pavimento per
metro quadro. Noi, credo, arriviamo a una sistemazione complessiva piuttosto
importante e che ci consentirà anche di ospitare nel quadrante più a destra delle
immagini (adesso io parlo di immagini perché i Consiglieri della Commissione lo
avevano ben presente, comunque nella zona) diciamo, a est del complesso, un'attività
commerciale importante, che dovrà essere quella di Bricoman che, ovviamente, è tra i
promotori della variante e che assumerà lì 120 persone e avrà un'attività importante che
va a situarsi nella zona, diciamo, dal lato opposto della città rispetto ad altre attività che
ha già in essere sul territorio provinciale. Dicevo di attenzione al verde perché queste
saranno previste sia da un punto di vista della sistemazione urbanistica generale, sia da
un punto di vista delle dotazioni di parcheggi e sia da un punto di vista della
sostenibilità energetica dell'intervento, sia per quanto attiene alle coperture, all'uso di
energie rinnovabili e alle coperture verdi laddove è possibile. In estrema sintesi, non so
se il Presidente richieda che io faccia anche un'illustrazione rapida dei 6 emendamenti. I
6 emendamenti sono abbastanza, come dire, complessi forse da raccontare, nel senso
che sono una serie di aggiustamenti, soprattutto il numero 1, inerenti il fatto che nel
corso dell'approvazione di questa variante noi dovremmo arrivare ad alcuni espropri,
quindi ci sono alcune procedure abbastanza complicate che sono state messe in linea.
Per esempio, si dirà nell'emendamento 2 che il progetto viabilistico sarà oggetto, quindi
non è ancora oggetto di Valutazione Ambientale; si inserisce, ancora, una norma al
punto 3 comprensiva degli adempimenti catastali e nonché di eventuali ripristini e
ricostruzioni, quindi di nuovo rimandando a delle modifiche di tipo legato al catasto. È
prevista anche la corresponsione del contributo aggiuntivo di 580.000 euro, che era già
previsto, ma che verrà procrastinato nel tempo, visto l'allungamento dei tempi di
approvazione della variante. Al punto 5, si dà atto che la Circoscrizione ci ha chiesto
alcune piccole modifiche, la Circoscrizione 6, sia nella Commissione, sia in loco ci ha
chiesto alcune piccole modifiche, in particolare la rimozione del fabbricato Infonord
della Città di Torino, che attualmente è in stato di abbandono e che verrà eliminato con
l'accordo dei proponenti. E poi, ancora, al numero 7: si modificano i 7 punti della
declaratoria finale, vengono ridotti a 6, sono forse, in un certo senso, semplificati. Credo
di aver detto tutto, in realtà volevo dire ancora una cosa che mi sfugge, solo un secondo.
Ah, sì, ecco, volevo ancora aggiungere che l'operazione, complessivamente, genera
qualcosa come 20 milioni di incassi, diciamo, diretti e indiretti per la Città, nel senso
che abbiamo una parte di oneri di urbanizzazione che sono quelli che ci consentiranno
di fare le trasformazioni urbanistiche, che ho detto, per circa 14 milioni, poi ancora c'è
un costo di costruzione di 5 milioni: un milione di oneri di valorizzazione e 4 milioni
ancora legati alle opere di rivitalizzazione dell'area. Le opere di urbanizzazione, dunque,
sono piuttosto significative in questo intervento, circa metà del totale che ho detto andrà
in queste, ma sono anche opere significative. Tra le altre, per realizzare corso Romania,
è previsto di abbattere un sovrappasso in cemento armato, che era funzionale alla
vecchia linea ferroviaria che legava lo stabilimento alla linea ferroviaria principale. E
quindi, insomma, è una sistemazione complessiva. Con questo atto noi avviamo un
processo che avrà un tempo di realizzazione di qualche anno, ma che con oggi, davvero,
mettiamo la prima pietra di questo percorso. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Vicesindaca. Prego, Capogruppo Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Vede, Vicesindaco, lei oggi mi ricordava un po' Palmiro Cangini, Assessore alle varie
ed eventuali del Comune di Roncofritto Superiore che, sostanzialmente, arringava la
folla cercando di spiegare le strategie della sua Amministrazione comunale. Io non
riesco a capire davvero che cos'è che la spinge, sempre e comunque, a dire all'Aula cose
non vere, davvero me lo chiedo, perché dopo tre anni in cui lei viene puntualmente
smentito dai fatti, ancora questa sera perde l'ennesima occasione di dire le cose come
stanno. Traduco meglio per i signori che sono in quest'Aula eletti dai cittadini. Come
avrete modo, se avete voglia e pazienza e tempo di andare a leggere nella scheda che
descrive la variante urbanistica a cui faceva riferimento il buon Vicesindaco Montanari,
c'è una meravigliosa tabella, che peraltro gli uffici hanno predisposto, che
sostanzialmente compara l'attuale previsione normativa urbanistica con la previsione
normativa urbanistica a valle dell'adozione di questa variante al Piano Regolatore. In
questa tabella che, credo, per quanto possa apparire tecnica, è un quadro sinottico
piuttosto chiaro, appare evidente che quanto si dice, cioè che sostanzialmente viene
ridotta la capacità edificatoria, non è una scelta politica. È ovvio che viene ridotta la
capacità edificatoria, Vicesindaco Montanari, in quanto l'attuale previsione normativa è
in area IN, con un indice di 1,35. Ed è evidente che un'area IN (IN sta per industriale) e
che viene ad essere ridefinita attraverso la definizione di 2 nuove Zone Urbane di
Trasformazione, è ovvio che sostanzialmente viene ridotta la capacità edificatoria.
Vicesindaco Montanari, non mi risulta a mia memoria, poi magari lei invece che il
nostro Piano Regolatore lo conosce benissimo, se mi fa un esempio, uno, dal '95 in
avanti in cui è stata approvata una ZUT in rialzo o in conferma di indice edificatorio, la
prego di dirlo. Onestamente, io non ne conosco nessuna. Quindi, che lei venga oggi in
Aula a dire che questo è un provvedimento che, bontà sua, riduce l'indice edificatorio,
ribadisco la scelta fatta di identificare le due ZUT è fisiologico che riduca l'indice
edificatorio. Io capisco che lei è in imbarazzo a spiegare che facciamo 16.000 metri
quadri di commerciale, Vicesindaco Montanari, anche perché una qualche motivazione
dovrà pure adottarla, per il fatto che nel luglio 2017 lei ha portato in quest'Aula la
revoca dei PRUSA, perché io faccio fatica, onestamente, a capire la ratio che la muove
nella illustrazione politica delle sue delibere. Perché, vede, se lei si limitasse a portare in
Aula quello che le fanno gli Uffici, evitando commenti fuori luogo, ne guadagnerebbe la
purezza del dibattito e anche l'interlocuzione. Invece lei, dovendo cercare a tutti i costi
la polemica, anche quando la polemica non c'è, è chiaro che stimola questo tipo di
interventi. Lei ha volutamente revocato il PRUSA, il Piano di Rigenerazione Urbana,
Sociale e Architettonica, in maniera del tutto, come dire, come ho detto in quella sede
nel lontano ormai 2017, quando il Movimento 5 Stelle era in un pelino più solido anche
dal punto di vista elettorale, è venuto qui in quest'Aula a spiegarci che andava revocato
il PRUSA, non si capisce bene il perché, onestamente non si capisce bene il perché.
Adesso riporta sostanzialmente i medesimi contenuti, anzi, precisi, precisi, e viene qua e
siccome io lo capisco che è in imbarazzo a giustificare 16.000 metri quadri di nuova
superficie di commercio, però eviti, cioè arriva qua e dice: "Guardate, abbiamo
presentato questa cosa", senza stare a dire: "Abbiamo ridotto, abbiamo aumentato". È
ovvio che si riduce, da 1,35, se si crea una ZUT si riduce, da a 0, 7 a 0,4; ce n'è da 0,20,
ce n'è di tutti i tipi. Per queste ragioni, Vicesindaco Montanari, pur condividendo il
provvedimento - e così annuncio già in questo breve intervento la dichiarazione di voto
- noi ci asterremo su questa variante. Ci asteniamo non perché non la condividiamo,
perché, mi creda, io l'ho letta, tutta questa differenza, onestamente di questo new deal
grillino nell'urbanistica non la vedo, per cui onestamente ci stava prima, ci sta anche
adesso. I 60 metri di carreggiata con la fascia verde c'erano prima e ci sono adesso. I 14
milioni di euro di opere di urbanizzazione c'erano prima e ci sono adesso. La differenza
è che adesso gli altri voi li usate per spendere soldi a far altro, mentre prima questo non
si faceva, questa è la vera differenza; cioè la differenza tra i 20 milioni e i 14 che
verranno spesi per fare le opere di urbanizzazione prima venivano usati per altro, adesso
li spenderete in altri termini. Questa è la vera unica differenza. Tuttavia, come segno di
incoraggiamento alla trasformazione di questo territorio, e soprattutto per stimolarla
ulteriormente a dare continua attuazione alle politiche urbanistiche di chi l'ha preceduta,
voteremo astenendoci nell'espressione di voto rispetto a questa variante.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Capogruppo. Prego, Consigliere Carretto.

CARRETTO Damiano
Grazie. Buongiorno a tutte e tutti. Io parlerei di questa variante come di una correzione
di un errore. Ovvero, chi continua a difendere quel PRUSA ha una visione distorta di
quella che era la conseguenza pratica di quell'atto urbanistico. Avere annullato il
PRUSA, aver restituito, o meglio, riportato alle destinazioni originali del Piano
quell'area permette tutta una serie di valutazioni e di ridisegno di quell'area che con il
PRUSA non erano assolutamente più possibili, perché nel momento in cui avessimo
scelto di andare avanti con quel PRUSA, tutta una serie di modifiche non sarebbero
state più possibili se non con, ovviamente, delle problematiche con i proprietari,
eccetera, eccetera. Il nord di corso Romania non si può dire che non sia cambiato con
l'annullamento del PRUSA, Consigliere Lo Russo, anche in base alle destinazioni d'uso,
e come ritengo che, in generale, l'operazione fatta con questa variante sia in larga parte
migliorativa, in quanto è comunque in riduzione rispetto alle previsioni del PRUSA.
Ovvio che dal mio punto di vista il grande successo di questa operazione è la possibilità
di mantenere il Centro Direzionale Michelin, con tutto quello che questo comporta.
Qualcuno mi ha detto: "È una variante che aspettiamo da 8 anni", e non so cosa sia
successo in 8 anni e perché adesso l'approviamo noi, però magari qualcuno poteva
approvarla prima e non so perché, però mi è stato detto così: è una variante che si
aspettava da 8 anni, forse cercavano di far scappare anche la Michelin, non lo so,
onestamente non lo so. Comunque il risultato è questo: siamo riusciti a portare questa
variante a compimento; questo ovviamente è il primo passaggio. Io avevo in mente
anche di presentare una mozione di accompagnamento, però magari la mozione di
accompagnamento la presenterò quando ci sarà il passaggio successivo in Consiglio.
Consigliere Lavolta, no, se la disturbo, smetto, lo giuro.

SICARI Francesco (Presidente)
Vada avanti, Consigliere Carretto.

CARRETTO Damiano
Grazie, Presidente. Dicevo, avevo in mente di presentare una mozione di
accompagnamento con alcune richieste, ma preferisco aspettare il passaggio e le
eventuali osservazioni nel passaggio che fa la variante. Ripeto, onestamente quell'area
è un'area complicata; è un'area complicata perché la Città di Settimo in realtà si è
sviluppata sul piano commerciale in maniera aggressiva, in maniera incontrollata,
probabilmente anche senza nessun tipo di interlocuzione con la Città di Torino. Sono
stati creati due enormi centri commerciali: l'Outlet, piuttosto che il Settimo Cielo, che
adesso è in raddoppio. Sicuramente questa operazione, forse, dà più fastidio a Settimo
che a noi, onestamente. Dà più fastidio dal punto di vista dei punti di attrazione
commerciale, non credo che cambierà molti equilibri in senso generale nel rapporto tra
grande distribuzione e piccolo commercio, credo che genererà un bel conflitto al
confine tra Torino e Settimo. Quindi questo è, se vogliamo discutere delle conseguenze
di approvare delle superfici commerciali in quest'area, superfici commerciali che tra
l'altro già esistono, perché comunque ricordiamo che l'Auchan c'è già, Leroy Merlin c'è
già, il raddoppio che viene dalla Variante 311 è già approvato, quando poi definiranno
le loro beghe legali, probabilmente partirà anche. Quindi, in realtà, la vocazione di
quell'asse era anche già abbastanza chiara. Quello che, appunto, si rischiava di perdere
era la Michelin. Io continuo a dirlo, era il grande rischio che c'era e io sono ben felice
che si sia riusciti a convincere Michelin a costruire: un centro direzionale, un albergo, a
rivedere anche le previsioni urbanistiche della loro area. Quindi, tutto sommato, ritengo,
come ho detto all'inizio, questa variante la correzione di un errore, quell'errore si
chiamava PRUSA. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliere Iaria, ne ha facoltà per cinque minuti.

IARIA Antonino
Sarò velocissimo, anche perché poi Carretto in chiusura lo ha già citato, perché volevo
solo fare una considerazione: io ho visto il primo progetto dell'area Michelin ed era una
costruzione che ricordava, non so chi ricordi il film RoboCop, la new town di RoboCop,
quindi tantissime palazzine, forse addirittura il Centro Direzionale veniva spostato, ma
di un grande impatto residenziale. Quindi, non diciamo che è merito nostro, perché non
c'è merito, c'è un mercato, c'è un'idea diversa dell'urbanistica che va a vedere
esattamente le esigenze della Città, non la valorizzazione in termini di superficie
residenziale, quindi giusto per dare una nota, un mio ricordo personale su quel progetto,
è chiaramente molto migliorato, quindi dire che è tutto uguale forse non è corretto,
come al solito.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Consigliere Iaria. Prego, Vicepresidente Lavolta.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie, Presidente. Io sono scettico, perché nel weekend ho approfondito, studiato un
po' le carte e il Consigliere Carretto mi ha aiutato a sciogliere qualche nodo, qualche
dubbio che avevo. La sintesi di questa variante è con due ZUT, con attuazione separata.
Noi, sostanzialmente, diamo il via libera ad un'operazione che vede, nel caso della
prima, 56.000 metri quadrati di commerciali e nel caso della seconda 16.000. Lo dico al
collega Chessa che è preciso e puntuale: sono, se non sbaglio, sono 9 volte l'Ipercoop di
via Livorno, 9 volte. Cioè, sono 9 Ipercoop di via Livorno messe uno a fianco all'altro e
il Consigliere Carretto ci dice - a questo punto con dolo, con colpa - ci dice che questa
operazione darà fastidio a Settimo. No, lo dice davanti tra l'altro alla Sindaca, che è
Sindaca della Città Metropolitana e quindi ha una visione più ampia. Noi siamo qui
chiusi nella cinta daziaria e ci facciamo i fatti nostri; la Sindaca ha una responsabilità
più ampia e a lei tutta la nostra solidarietà per questo atto di belligeranza del collega
Carretto nei confronti del vicino Comune di Settimo. Infatti, io ho inteso che il voto del
collega Carretto sarà contrario. Io mi asterrò, mi asterrò perché non ho le competenze
del collega Carretto, lui ha studiato per comprendere meglio di noi queste delibere. Non
ho le competenze, ovviamente, del mio Capogruppo, anche se su questo, collega
Capogruppo Lo Russo, noi abbiamo litigato più volte, perché lei voleva autorizzare dei
centri commerciali e il sottoscritto no. Per cui io le chiedo se, come Gruppo Consiliare,
noi possiamo astenerci perché questa è una delibera che, il Consigliere Carretto ci ha
spiegato, mette le dita negli occhi al Comune di Settimo e lo fa scientemente e poi
autorizza questi 56.000 metri quadrati, più 16.000, cioè 9 Ipercoop di via Livorno uno
attaccato all'altro. Battute a parte, io le ho chiesto, Assessore, Vicesindaca Montanari,
più e più volte, nella Commissione Consiliare competente, di dirci quali fossero le
priorità e gli obiettivi politici di questa Amministrazione nell'ambito della
pianificazione commerciale, perché se fino a qualche anno fa era chiaro a tutti che la
grande distribuzione andava a insediarsi su una corona e che questa corona aveva
bisogno di una mediazione e nel frattempo dicevamo politicamente, condividevamo tutti
quanti che era necessario frammentare la grande distribuzione, integrarla nel contesto e
nel tessuto urbano, e mentre lo dicevamo la grande distribuzione procedeva in questa
direzione, cioè, faccio un esempio, Carrefour apriva i suoi Carrefour Express, favorendo
e integrandosi nel tessuto di vicinanza; questa armonizzazione viveva e subiva una regia
che poteva anche non essere condivisa, però c'era e quindi la scelta politica - forse
sbagliata in alcuni casi - di concentrare gli insediamenti della grande distribuzione lungo
l'asse della tangenziale - ripeto, condivisibile o sbagliata - comunque ha prodotto questi
grossi insediamenti. Mentre ci interrogavamo, negli anni scorsi, su come armonizzare
l'offerta commerciale sul nostro territorio, la grande distribuzione - che è più veloce di
noi, è più veloce della politica - già capiva che era necessario aggredire delle fette di
mercato nel contesto e nel tessuto urbano e, infatti, rimodulava gli spazi di vendita con
autorizzazioni che sappiano non essere soggette neanche al vaglio della Regione, ma
semplicemente autorizzazioni di carattere comunale. Allora, io mi chiedo, qual è la
priorità politica quando si parla di Commercio di questa Amministrazione? Quali sono
gli obiettivi che l'Amministrazione guidata dalla Sindaca, dal Vicesindaco Montanari,
dall'Assessore Sacco definisce in modo puntuale in ambito commerciale? Perché a me
non è chiaro; a me non è chiaro, e sinceramente se l'unica motivazione è quella di
infastidire il Comune di Settimo, che ha già tutte quelle superfici commerciali che il
collega Carretto ci ricordava, abbiate pazienza, ma come facciamo ad essere favorevoli
ad una delibera del genere? Allora, indipendentemente dal tempo con cui è stata
rielaborata questa variante, dal tempo che il Vicesindaco Montanari ha impiegato per
rivedere questa trasformazione in questa porzione di territorio, che a questo punto,
abbiamo anche compreso, viene completamente espunta dalla revisione generale del
Piano Regolatore, questa fa eccezione, cioè: questi 9 Ipercoop uno a fianco all'altro
meritano una deroga alla riflessione più generale di revisione del Piano Regolatore. Un
giorno, prima o poi, qualcuno ci spiegherà perché queste eccezioni? Qualcuno ci
spiegherà quali sono le reali motivazioni che inducono questa Amministrazione a far sì
che al confine tra Torino e Settimo si insedino 9 Ipercoop, così come quello di via
Livorno, uno a fianco all'altro?

SICARI Francesco (Presidente)
Ringrazio il Vicepresidente Lavolta. Credo voglia intervenire per fatto personale, le
concedo trenta secondi, Consigliere Carretto, prego.

CARRETTO Damiano
No, solo perché credo che il Consigliere Lavolta non abbia capito nulla, come al solito,
ma non gliene faccio una colpa, probabilmente mi sono espresso male io. No, no, mi
sono espresso male io. Il problema non è di dare fastidio alla Città di Settimo, ma alle
grandi strutture commerciali presenti a Settimo.

SICARI Francesco (Presidente)
Invito i Consiglieri a stare seduti.

CARRETTO Damiano
No, perché sembra che ce l'abbia con il Sindaco di Settimo. Seconda cosa, io,
Presidente, vorrei solo farle notare che mi sembra di aver capito (ma si era già intuito)
che al Partito Democratico di tenere la Michelin a Torino non gliene fregava niente.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio per il suo intervento, Consigliere Carretto. Prego, Consigliere Carretta.

CARRETTA Domenico
Diciamo che la chiosa finale del Consigliere Carretto mi ha stimolato a intervenire nel
dibattito, ma solo per due secondi. Innanzitutto io voterò, mi asterrò per ragioni
geopolitiche perché, dopo la guerra dichiarata alla Francia da Di Maio, io guerre a
Settimo non ne voglio fare, quindi per ragioni proprio di tenuta anche dei confini, per
evitare guerre. Dopodiché, guardate…, no, scusate perché va bene adesso la guerra a
Settimo, però non ci facciamo nemmeno la guerra qui, non puntiamo i cannoni. Era
bastato anche l'intervento del Viceministro Montanari, immaginavo che…, Vicesindaco,
il Viceministro fa le guerre con la Francia, scusate, non ci capisco più niente, perché mi
state destabilizzando e non ci capisco davvero più niente. Mi aspettavo quel tipo di
intervento, non ne parliamo dell'intervento del Consigliere Iaria. Io dico che, davvero,
bisogna avere più rispetto, al PD non fregava niente della Michelin, a voi frega invece
di destabilizzare il commercio e va bene tutto. Io mi ricordo quell'intervento che fece in
piazza San Carlo l'ex Presidente della Commissione Urbanistica, dove tuonava contro i
metri quadri, contro i centri commerciali. Sarebbe bello rivederla lì in piazza San Carlo,
sarebbe davvero bello. Non penso ci sarà la stessa folla o comunque la stessa folla ad
esultare per il suo intervento, forse le diranno qualcosina anche contrariati, vista la sua
posizione completamente contraria rispetto a quello che ha fatto. Però io la invito,
caldamente, adesso a votare, a fare immediatamente un post e a spiegare le ragioni che
la porteranno a dire sì ad un centro commerciale enorme. Io lo faccio perché così io
stasera me lo rileggo, avrò la capacità di approfondire (perché lei ha delle competenze
che io sicuramente non ho) avrò la capacità di approfondire e capire come fa un essere
umano, un Consigliere, a fare le giravolte a 360°, a cambiare totalmente quella che era
l'indicazione o comunque il grido di battaglia che la portò a sedere su questi banchi. La
invito, davvero, a fare un post immediato, subito, forte e deciso e a rimanere nei banchi
della Maggioranza del Movimento 5 Stelle per un'altra settimana.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Consigliere Carretta. Vicepresidente Lavolta su cosa deve intervenire? Eviterei,
eviterei, non è fatto personale, ve le siete dette entrambi, quindi non accetto il fatto
personale, grazie. Vicesindaca deve intervenire sulla delibera? Deve intervenire sulla
delibera? Prego, Vicesindaca Montanari.

MONTANARI Guido (Vicesindaca)
Sì, grazie, Presidente. Dunque, arrivano, in realtà, 72.000 metri quadri tra commerciale
e ASPI, quindi non 16.000, tanto per essere precisi. È una provocazione di Settimo,
secondo me. Vado? Grazie. Quindi ne arrivano 72.000, al posto degli 87.644 che
sarebbero venuti se avessimo mantenuto i vincoli del PRUSA, quindi riduciamo di
15.000 metri quadri il commerciale. Se poi proprio andiamo a vederla tutta, perché
abbiamo fatto anche le proporzioni, il PRUSA portava 200.000 metri quadri di
commerciale, quindi rendiamoci conto che non è che stiamo facendo nessuna
operazione che, come dire, aumenti in quanto tale il commerciale. È pur vero, però, che
con questo tipo di intervento noi ci troviamo le risorse economiche per realizzare la
sistemazione di un intero quadrante della città che aveva ormai, a mio avviso, una
vocazione in parte produttiva e in parte commerciale, che manteniamo e che
prolunghiamo nel tempo. Poi forse userei meno il termine "centro commerciale", perché
un negozio come Bricoman, con anche alcune attività annesse di consumo, di
ristorazione, eccetera, forse è un po' meno centro commerciale è un po' proprio attività
commerciale legata alla grande distribuzione che, in questo contesto, ha una sua logica,
perché continua l'insediamento Auchan. Per cui, sostanzialmente, noi ci muoviamo,
come ho detto prima, in riduzione delle quantità e in massimizzazione di quello che
ricade sulla città da questo punto di vista. Quindi nessuno destabilizza un bel niente. Fra
l'altro devo anche dire che, nel corso della revisione del Piano Regolatore, il commercio
verrà gestito ancora con le linee guida più o meno del 2015, quindi quelle che abbiamo
un po' ereditato dalla precedente Amministrazione, non riuscendo a ribaltarle
totalmente. Dunque, anche su questo ridimensionerei un pochino lo sconto che ogni
tanto diventa un po' fine a se stesso. Poi chiudo ancora ricordando che, ovviamente,
nessuno vuole fare la guerra a Settimo, non è questo il senso dell'intervento di Carretto
che, invece, ha spiegato altre cose. Anzi, noi tutto sommato facendo un vero viale, un
vero boulevard, che non è quello previsto, mi dispiace, Presidente, sono state dette
anche cose qua imprecise: il boulevard che era stato previsto era un boulevard
gigantesco, a tre più tre corsie, con uno spreco di risorse pubbliche esagerato. Noi
facciamo un bel viale, normalissimo, che consente di continuare la viabilità verso
Settimo, quindi di impedire quegli imbuti che impediscono la viabilità e quindi, tutto
sommato, non facciamo altro che quello che anche Settimo ci chiede di fare, cioè di
razionalizzare la viabilità dell'area e quindi rendere continua una possibilità di transito
da qui a là. E poi ricordo ancora una volta, è già stato detto, però il tema di mantenere
un'attività produttiva importante come quella Michelin, che ha avuto un po' la
contropartita di consentire che una parte delle aree Michelin avessero una vocazione
commerciale, beh, io credo che sia una contropartita veramente forte. Non solo, ma
ricordo anche che Michelin, sempre con questo tipo di intervento, ha già fatto la
rideterminazione completa dei suoi padiglioni a sud dell'intervento, quindi che sono
destinati ad attività produttive, logistiche dell'impresa stessa, che resta sul territorio,
mantiene i posti di lavoro e anzi ha una visione di sviluppo. Ricordo che ai primissimi
incontri che ebbi con Michelin fu ventilata più volte: "ma forse noi abbiamo anche delle
spinte per andarcene". Quindi, purtroppo, questa non era qualcosa che stava in aria così,
che è stato citato qua, ma era qualcosa di molto realistico. Quindi, io credo che noi
stiamo, con questa variante, commisurando in modo positivo per la città gli interessi
della grande industria, gli interessi del commercio, gli interessi dei cittadini ad avere
una città migliore, più verde, e gli interessi, quindi, che ovviamente l'urbanistica in
qualche modo arriva a sintesi a partire anche da elementi di conflitto che sono
inevitabili. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Vicesindaca.

SICARI Francesco (Presidente)
Proseguiamo adesso con la votazione.
Iniziamo la votazione degli emendamenti, metto quindi in votazione il primo
emendamento di Giunta. Consiglieri, votate.
Tutti i Consiglieri hanno votato?
Favorevoli 21, contrari nessuno, astenuti 2.

SICARI Francesco (Presidente)
Darei lo stesso esito per il secondo emendamento;

SICARI Francesco (Presidente)
Darei lo stesso esito per il terzo emendamento;

SICARI Francesco (Presidente)
Darei lo stesso esito per il quarto emendamento;

SICARI Francesco (Presidente)
Darei lo stesso esito per il quinto emendamento;

SICARI Francesco (Presidente)
Darei lo stesso esito per il sesto emendamento.

SICARI Francesco (Presidente)
Lascio ora la parola per le dichiarazioni di voto. Prego, Capogruppo Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Rapidamente, relativamente alla Variante 322, che ridisegna il quadrante nord della
città, il Gruppo del Partito Democratico si asterrà. Rilevo, mi si permetta - non me ne
vogliano i colleghi del Movimento 5 Stelle - una dissociazione un pochino evidente; il
mio Segretario del Partito Democratico, nonché il nostro collega Mimmo Carretta ha
ricordato, piuttosto in maniera divertente, quando alcuni degli attuali Consiglieri
Comunali - Presidente - di Maggioranza, salivano sui palchi in piazza San Carlo
insieme alla Sindaca Appendino a spiegare che grazie al Movimento 5 Stelle,
all'alternativa, non sarebbero più arrivati i centri commerciali. E allora vi do una
notizia: questa operazione che voi vi apprestate a votare è la più grande operazione di
trasformazione commerciale che questa città ricordi. Quindi, tra i tanti record che questa
Amministrazione Comunale avrà dalla sua, i galloni che potrà vantare nel 2021 quando
dirà cosa abbiamo fatto per Torino, anche la più grande operazione di trasformazione e
di realizzazione di un centro commerciale che, direi che, come dire, segna in maniera
paradigmatica la torsione in cui siete, in questo senso avete la mia solidarietà umana,
perché mi rendo conto che non è facile stare qui in Aula a votare una roba del genere:
due Consigliere già è il secondo lunedì che non si presentano, costringendo la Sindaca a
venire in Aula. Noi non siamo onestamente dispiaciuti che la Sindaca debba venire in
Aula a garantire i numeri; ci piacerebbe capire che poi magari prima o poi ve la
risolviate questa cosa qua. Dal punto di vista strutturale questa sberla da 70.000 metri
quadri di commerciale, è - mi si consenta di fare un piccolo inciso - non una
straordinaria operazione, è l'unica operazione possibile, che è la ragione per cui noi,
onestamente, non voteremo contro. Non possiamo smettere, però, di far rilevare la
totale, assoluta contraddittorietà degli argomenti che qui vengono usati.
Contraddittorietà che si palesa in Sala Rossa e che, ovviamente, anche sul piano
nazionale il Movimento 5 Stelle è in continuo corto circuito, non riesce a portare a casa.
Quindi, cari colleghi del Movimento 5 Stelle, caro Presidente, avete tutta la nostra
solidarietà umana. Purtroppo, io credo che non tutti siano consapevoli di cosa significhi
votare sì a questa delibera, anzi, sono certo che non tutti sono consapevoli, però quello
che verrà verbalizzato è il vostro voto. Tra pochi istanti batterete tutti i record di
supermercati della città di Torino e io, mi consentirete, ve lo segnalo. Dopodiché
saremo ben contenti di essere smentiti. Nel prossimo futuro siamo certi che arriveranno
invece attività produttive, verde; cos'era, collega Lavolta, che non ricordo? Cioè non mi
ricordo che cosa avevano detto che sarebbero arrivate? Perfetto, avete ancora due anni
per portare a casa almeno una roba di quelle che avete detto che avreste portato a casa.
Con oggi diciamo che vi portate molto avanti. Ma sapete qual è la cosa divertente? E
concludo, che non avevate bisogno di revocare il PRUSA, cioè, se quel vecchio Piano di
rigenerazione, non lo aveste revocato, avreste potuto dire che era addirittura colpa del
PD e invece voi, che siete dei geni del male, cosa fate? Revocate il Piano di
rigenerazione urbana e riadottate una variante praticamente identica perché ci tenete a
mettervi la medaglia di tutti i record assoluti di centri commerciali. Cioè, io davvero
credo che capolavori nella storia amministrativa e politica, come quello che mi accingo
a guardare questa sera da spettatore, ne ho visti davvero pochi. Avreste avuto
l'occasione di dare attuazione scaricando la responsabilità politica di questa
trasformazione su chi vi aveva preceduto e invece no: luglio 2017, venite qua in
quest'Aula, revocate quella variante, la riproponete - è corretto quello che dice
Montanari - con una strutturale riduzione di ASPI e, quindi, invece che battere tutti i
record del Nord Italia, ci limitiamo a battere il record della Regione Piemonte, perché
non è che potete strafare. Quindi fatelo, sono curioso di vedere le vostre facce, per chi è
consapevole, perché temo che molti non siano consapevoli; tra pochi istanti verrà
assegnato un punto di non ritorno in questa Sala Rossa, oltre 70.000 metri quadri di
nuovi centri commerciali piomberanno con il vostro voto sulla città di Torino. Poi, però,
lo spiegherete voi a chi vi ha votato e perché vi ha votato.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Capogruppo. Prego, Consigliere Carretto.

CARRETTO Damiano
Sì, allora, è sempre un piacere sentire le palle che vengono dette in quest'Aula.

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a utilizzare un linguaggio consono per quest'Aula.

CARRETTO Damiano
Le bugie, ha ragione, siamo a Carnevale, le bugie. Bugie, ci siamo? Ripiene, magari, le
bugie ripiene. Dicevo, a parte che basterebbe andare a vedere il centro commerciale di
Caselle, quello in costruzione, per capire quali sono i numeri di una struttura record in
Piemonte, ma questo è un altro discorso. Ripeto, ci sono diverse ragioni per votare a
favore di questa delibera, così come c'erano anche diverse ragioni per revocare quei
PRUSA perché, Consigliere…, anzi, non la cito, così non mi fa il fatto personale,
Presidente. In quel PRUSA c'erano, credo di aver perso la memoria di quanti mila metri
quadri di superficie residenziale, di residenze, palazzoni, palazzoni, che c'erano e
revocando i PRUSA sono spariti. A nord del corso Romania, revocando quel PRUSA,
rimangono prati e questo direi che bisogna dirlo e questo è il motivo per cui quel
PRUSA è stato revocato. Se andiamo a vedere le quantità, cambiano. Quindi, evitiamo
consumo di suolo, importantissimo. Abbiamo la possibilità di rimodulare i singoli
ambiti; abbiamo la possibilità di migliorare i progetti; abbiamo la possibilità di ridurre
anche le quantità; abbiamo la possibilità di agire su un quadro complessivo di quell'area
in maniera più organica. Io credo che mettere le pezze agli errori altrui a volte significhi
non fare proprio quello che uno vorrebbe. Uno magari potesse partire da zero in alcune
situazioni farebbe altre scelte, costruirebbe altre strade e via dicendo. Ma in una
situazione in cui una realtà produttiva rischia di andarsene per il menefreghismo, per il
menefreghismo di chi avrebbe dovuto fare qualcosa e non ha fatto niente, ma in realtà è
un atteggiamento che in questa Città si vede da chissà quanti anni; c'è chi preferiva
giocare a scopone invece che tenere le produzioni a Torino, da quello che mi ricordo.
Quindi questo atteggiamento, questo fregarsene della produzione, dei posti di lavoro,
non mi stupisce, onestamente, Presidente, non mi stupisce e io credo che in
un'operazione del genere serva anche lungimiranza e questa operazione denoti anche
lungimiranza perché riuscire finalmente a dare risposte ad una realtà produttiva, che
sceglie quindi di fermarsi sul territorio in un momento in cui una certa parte politica fa
di tutto perché le realtà produttive se ne vadano, se ne vadano - e quello che è successo
in questa Regione negli ultimi cinque anni è sotto gli occhi di tutti - io credo che sia
importante, sia fondamentale rimarcare l'importanza di questo…, Presidente, io capisco
che siano dei frustrati, però…

SICARI Francesco (Presidente)
Mi scuso per la maleducazione che state portando. Non tengo al guinzaglio nessuno. Si
rivolga in modo adeguato, gentilmente. Le ricordo che lunedì scorso il suo Capogruppo
giocava con le palline in Aula. Il Vicepresidente Lavolta è continuamente qui che parla.
Sì, sto parlando con lei, ma se lei mi dice di richiamare all'ordine un Consigliere, io le
faccio presente che qui dentro tutti stanno mancando di rispetto all'Aula. Quindi,
gentilmente, Consigliere Carretto, vada avanti con il suo intervento e invito tutti a stare
in silenzio. Basta battutine, basta interventi, perché davvero stiamo dando un pessimo
esempio. Grazie.

CARRETTO Damiano
Posso, Presidente?

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, vada avanti. I Consiglieri riescono a stare in silenzio? Grazie.

CARRETTO Damiano
Va bene, grazie. Dicevo, quindi, voterò, io voterò, il mio Gruppo voterà a favore di
questa variante nell'ottica, ripeto, ripeto, di correggere una previsione urbanistica
assurda e allucinante che si chiamava PRUSA.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Consigliere Carretto.
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